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Zanichelli: Commentario del codice civile

Tutte le nostre collane

ART. 2251-2290. Società semplice

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2021
pagine: 488
Quella percorsa dalla società semplice è una parabola sintomatica del fenomeno per cui nel diritto non vi è mai nulla di definitivo. Sotto un primo angolo visuale, al modello è stata tradizionalmente attribuita una valenza del tutto residuale sul piano economico, nonostante la sua disciplina sia stata individuata come quella comune delle società di persone. Da altro punto di vista, mentre la suddetta disciplina comune è certamente tra le più «stabili» del nostro ordinamento, la società semplice è stata negli ultimi decenni investita da pulsioni di riforma che, pur non comportando modifiche esplicite alla disciplina del codice civile, hanno finito per renderla molto più «omogenea» alle altre due società di persone di quanto essa non fosse originariamente: ci si riferisce, da un lato, all’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese e, dall’altro lato, all’ormai consolidata possibilità che, oltre alla tradizionale attività di natura agricola, la società eserciti, alternativamente, attività imprenditoriale di natura commerciale o una mera attività di godimento statico di un bene. La trattazione, svolta articolo per articolo secondo la tradizione dell’opera, dà anche conto, per quanto di interesse, dei riflessi sulla società semplice, e dunque sulle società di persone, delle modifiche che hanno investito, segnatamente con la riforma del 2003, le società di capitali che non fanno appello al mercato dei capitali, con particolare riferimento alle operazioni straordinarie. A ciò si aggiungono le recentissime modifiche che coinvolgono direttamente la gestione, introdotte dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza: modifiche che presentano indubbie ricadute sistematiche e interpretative su molte delle questioni che tradizionalmente si pongono con riferimento all’amministrazione della società semplice.
108,50 103,08

Art. 1362-1371. Interpretazione del contratto

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2021
pagine: 232
L’opera prende le mosse dalla sistematica del codice civile per offrire al giurista (avvocato, magistrato e notaio) uno strumento utile al fine di affrontare le questioni sull’ermeneutica contrattuale non solo di stampo teorico, ma pure con riguardo a quelle originanti dalla pratica forense. In tale scenario ampia attenzione è stata dedicata per un verso alla letteratura accademica (non solo italiana) e ai temi di natura tradizionalmente dommatica (si pensi, ad esempio, all’argomento legato alla gerarchia dei criteri interpretativi e al dibattito sul massimo effetto utile), per l’altro al «diritto vivente» forgiato in subiecta materia dalla giurisprudenza togata (specie di legittimità). Una considerazione non inferiore è stata similmente riservata ai temi consegnatici anche dall’esperienza extrastatuale, fra i quali mette conto di segnalare le clausole di completezza, le merger clauses e il contratto regolato da più fonti normative. Giova infine avvertire che costante è il dialogo tra gli art. 1362-1371 cod. civ., che segnano le linee direttrici della disciplina sull’intepretazione del contratto, e i correlati statuti radicati nella codificazione di settore anche di matrice europea.
47,00 44,65

Art. 768 bis-768 octies. Patto di famiglia

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2021
pagine: 360
Introdotto con legge 14 febbraio 2006, n. 55 con lo scopo di mettere a disposizione degli imprenditori uno strumento giuridico idoneo a trasmettere in vita ai propri discendenti l’azienda o le partecipazioni societarie, senza incorrere nel rischio di successive impugnazioni per lesioni di legittima da parte dei prossimi congiunti del disponente, il patto di famiglia rimane ancora oggi un istituto oscuro e problematico. Il fondamento giustificativo del patto è chiaro, e unanimemente ravvisato nell’obiettivo di agevolare una stabile trasmissione endofamiliare della ricchezza produttiva, un’oculata e solida pianificazione del passaggio generazionale della governance d’imprese (specie medio-piccole) in un’epoca ancora non conflittuale dei rapporti familiari, con una significativa riduzione dei costi sociali connessi, a beneficio d’interessi economici individuali e collettivi. Le troppe incertezze interpretative discendenti dall’approssimativo stile redazionale degli art. 768 bis e seguenti del codice civile, recanti lo statuto del patto di famiglia, ne rendono tuttavia difficoltosa la diffusione nella prassi. Nel tentativo di sciogliere i numerosi dubbi ermeneutici, l’opera propone una lettura dell’istituto capace di valorizzarne le potenzialità applicative, alla ricerca del giusto punto di equilibrio tra esigenze della famiglia ed esigenze di continuità dell’impresa.
78,00 74,10

Art. 2409 octies-2409 noviesdecies. Sistema dualistico. Sistema monistico

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2020
pagine: 416
Il d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6 (Riforma organica delle società di capitali e delle cooperative, in attuazione della legge 3 ottobre 2001, n. 366) ha introdotto nel codice civile due nuovi modelli di organizzazione delle funzioni di amministrazione e controllo della società per azioni: il dualistico ed il monistico, la cui disciplina impegna gli articoli dal 2409-octies al 2409-noviesdecies, oggetto del presente volume. Di massima ispirati, il primo, all’ordinamento tedesco ed il secondo a quelli anglosassoni, ed in linea con lo statuto della società europea, si differenziano dal sistema tradizionale per la commistione di competenze in capo ai soggetti deputati al controllo, commistione peraltro declinata in modo profondamente diverso. Nel dualistico, infatti, il consiglio di sorveglianza si caratterizza per importanti prerogative sottratte all’assemblea (nomina e revoca dei consiglieri di gestione e, di norma, l’approvazione del bilancio) e di determinanti compiti di natura amministrativa, pur eventuali, definibili in termini di alta amministrazione; non contempla tuttavia – è una profonda differenza dal modello tedesco – la cogestione, cioè la partecipazione al consiglio di sorveglianza di soggetti legati alla società da un rapporto di lavoro. Il monistico, invece – lo rivela la sua stessa denominazione – accentra le due funzioni, di amministrazione e di controllo, nel consiglio di amministrazione, al cui interno viene enucleato un comitato per il controllo sulla gestione che ne costituisce un’articolazione – dunque non integra un organo autonomo – ed i cui componenti sono amministratori dotati di particolari requisiti di indipendenza, di onorabilità e di professionalità. Nel recepire i due modelli, il legislatore ha inteso adeguare l’ordinamento interno alle esperienze degli altri Stati, europei in particolare, anche allo scopo di offrire agli investitori stranieri la possibilità di adottare sistemi di governance riconducibili a quelli loro consueti.
96,00 91,20

ART. 250-279. Riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio. Dichiarazione giudiziale della paternità e della maternità

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2020
pagine: 464
La disciplina del riconoscimento del figlio nato fuori del matrimonio, dell’azione di accertamento giudiziale della genitorialità e della filiazione non riconoscibile – racchiusa negli articoli 250-279 cod. civ. ed oggetto di commento nel presente volume – è stata profondamente rivisitata ad opera della Riforma attuata con legge 219/2012 e d.lgs. 154/2013 che ha introdotto lo stato unico di figlio. L’unificazione dello stato di filiazione, elidendo qualsivoglia differenza nel rapporto genitori-figli a seconda che questi nascano o meno nel matrimonio, ha rinnovato la funzione del riconoscimento e dell’azione di dichiarazione giudiziale di genitorialità, ora strumentali all’acquisto dello stato unico di figlio, e non più di figlio «naturale». Nondimeno, la mancanza di automatismi nella attribuzione della genitorialità in mancanza del vincolo di matrimonio tra i genitori impone una altrettanto rinnovata lettura degli istituti tradizionali, compatibile con gli attuali connotati delle relazioni familiari, ove al centro sono posti l’interesse ed i diritti del figlio. Il commento alle norme del codice civile si allarga all’analisi delle molteplici problematiche in ordine allo stato dei figli nati dalle pratiche di procreazione medicalmente assistita, specie eterologa e da maternità surrogata, alla luce delle riflessioni maturate in dottrina e dei più recenti arresti giurisprudenziali.
96,00 91,20

Art. 2910-2933. Esecuzione forzata. Volume unico

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2020
pagine: 1056
L’opera offre una disamina analitica della disciplina dell’esecuzione forzata e della sua applicazione colta soprattutto nei suoi aspetti sostanziali ma anche nei suoi inscindibili aspetti processuali. Il commento ai singoli articoli del codice civile è preceduto da una trattazione sistematica dei principi costituzionali tra cui spicca il principio di effettività, delle forme e tecniche di tutela, della moderna teoria dei rimedi, dell’introduzione nella nostra esperienza giuridica dell’esecuzione indiretta, della responsabilità patrimoniale e delle misure antimafia. Le norme del codice civile sin dalla loro emanazione sono state immuni in tema di esecuzione forzata da interventi ortopedici interni del legislatore con l’unica eccezione abbastanza recente dell’art. 2929-bis cod. civ., della trascrivibilità del preliminare e degli immobili da costruire. Altrettanto non può dirsi per alcuni interventi di rilievo per così dire esterni nel codice di procedura civile, nello stesso codice civile e nella legislazione extracodicistica tra cui lo Statuto dei lavoratori. Da qui la necessità di un ripensamento sistematico dell’intera materia della tutela dei diritti sul versante esecutivo e dei suoi raccordi con l’ordinamento interno nel quadro del diritto dell’Unione europea e dei Paesi membri. Una accurata indagine è rivolta all’evoluzione dottrinale e giurisprudenziale che per lungo tempo ha rappresentato l’unico veicolo di aggiornamento della disciplina codicistica specie in tema di obblighi a contrarre e di obblighi di fare e di non fare. I molteplici spunti esegetici, infine, che la materia offre sono stati valorizzati sulla scorta della messa a fuoco e della ricostruzione nei suoi sviluppi della casistica sempre più varia offerta dalla giurisprudenza e dalla prassi contrattuale. L’opera propone, inoltre, originali soluzioni alle principali questioni interpretative dalla fase esecutiva della tutela dei diritti.
219,50 208,53

Legge 20 maggio 2016, n. 76. Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze. Volume unico

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2020
pagine: 840
La legge 20 maggio 2016, n. 76 ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano una regolamentazione delle unioni civili e delle convivenze. Si tratta di un intervento normativo molto atteso che offre anzitutto alle persone omosessuali la possibilità di scegliere tra un regime del loro rapporto simile a quello previsto per il matrimonio e una disciplina «minima», quella delle convivenze. Anche le persone eterosessuali hanno ora la possibilità di una scelta: unirsi in matrimonio oppure basare il loro rapporto affettivo sulla disciplina delle convivenze. Nel quadro di quest'ultima, si individuano norme di tutela del convivente o dei conviventi che trovano applicazione a prescindere da una dichiarazione degli interessati e norme che presuppongono invece la stipula di un «contratto di convivenza». Il presente volume si prefigge l'obiettivo di offrire al professionista uno strumento di conoscenza utile per risolvere i numerosi problemi collegati alla nuova disciplina.
149,50 142,03

Commentario del codice civile. Fatti illeciti. Art. 2043-2059

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2020
pagine: 968
Nel 1971, per Adriano De Cupis sono state sufficienti 158 pagine di commentario, il tema dei fatti illeciti non meritava di più; a sostenerlo era chi aveva scritto un trattato sul danno, qualche anno prima. Nel 1993, per Massimo Franzoni sono state necessarie 1257 pagine del medesimo commentario, per dar conto dei profondi cambiamenti che la materia aveva avuto, a partire dagli anni Sessanta. Nel 2004, è occorso un supplemento di 717 pagine per completare il racconto di quella trasformazione che ha attraversato la fine del secolo breve e l'inizio del nuovo millennio. Nel 2020, ancora per Massimo Franzoni sono state necessarie circa 900 pagine per ripercorrere un passato remoto, per consolidare i risultati nel frattempo raggiunti e per dar conto del presente proiettato nel prossimo futuro. Questo commentario è quasi una integrale riscrittura del precedente, con l'obbiettivo di contenere in un ragionevole spazio di pagine un racconto, la cui trama resta ancora da scrivere, in larga misura. È proprio questo il senso della definizione spesso ritagliata a misura della responsabilità civile: un «diritto di fonte giurisprudenziale». Se il diritto della responsabilità civile è di fonte giurisprudenziale significa che le esigenze della società civile trovano risposta nello ius dicere, piuttosto che nella legislatio. Se così è, allora la responsabilità civile deve essere costantemente riscritta, non ricapitolata, ma ridefinita in ragione delle sue costanti trasformazioni. Se così è, allora il ruolo di protagonista spetta all'interprete, e al giudice quale principe degli interpreti, anche quando il legislatore intervenga con norme speciali per regolare determinati settori.
219,50 208,53

Libro secondo: Successioni art. 649-673. Legati

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2020
pagine: 296
Oggi le norme in materia di successione debbono per forza relazionarsi con i problemi connessi al c.d. patrimonio digitale. Si pensi al «legato di password», al «legato di bitcoin» al «legato di profili social». Lo strumento testamentario ha perciò assunto la dimensione di veicolo duttile e pratico per la realizzazione di vicende successorie relative a beni sempre più difficilmente tipizzabili, tanto vasto è il loro catalogo. Il libro analizza senza zone d’ombra i legati come strumento di attuazione dell’autonomia testamentaria e propone al lettore una osservazione analitica delle singole fattispecie. Il testo è interamente aggiornato alla dottrina e giurisprudenza del 2019 ed è destinato a durare nel tempo perché il tema è escluso dal disegno di legge delega al governo per la riforma delle successioni presentato al senato il 19 marzo 2019.
72,00 68,40

Libro terzo: proprietà art. 1100-1116. Comunione in generale

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2019
pagine: 352
L’opera prende le mosse dal concetto giuridico di comunione; in quest’ordine d’idee vengono anzitutto passate in rassegna le teorie «realiste» e «finzioniste» di persona giuridica. Dopodiché l’attenzione si sposta sull’oggetto della comunione: muovendo dalla comunione di proprietà, l’indagine inclina verso la contitolarità delle altre situazioni reali, sino ad affrontare – con costante rigore sistematico – il concetto di quota e il complicato intreccio di diritti e doveri spettanti a ogni partecipe al rapporto soggettivamente complesso. L’ultima parte del lavoro è dedicata, secondo il succedersi delle norme racchiuse nel Capo I del Titolo VII del Libro III, alle vicende estintive della fattispecie. Il volume dà ampiamente conto dell’evoluzione dommatica venante la materia regolata agli art. 1100 e segg. cod. civ., senza – si badi – mai smarrire l’attenzione alle questioni fattuali nascenti dal quotidiano conflitto d’interessi antagonistici; esso pertanto rappresenta un contributo («moderno» e attuale) alla teoria della comunione, utile non soltanto allo studioso o all’accademico, ma anche al professionista (avvocato, giudice e notaio) chiamato a districare il nodo applicativo in maniera da delineare – all’esito dell’indagine casistica – la soluzione più confacente alla fattispecie concreta.
80,50 76,48

Libro terzo: Successioni art. 769-809. Donazioni

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2019
pagine: 640
A più di quarant’anni dalla prima edizione del volume dedicato alle donazioni se ne offre un opportuno ripensamento. Pur essendo, infatti, le norme del Titolo V del Libro II del codice civile rimaste invariate nel loro dato testuale, le riflessioni maturate in dottrina e le più recenti letture giurisprudenziali degli istituti noti hanno suggerito una rimeditazione complessiva della materia donativa. L’annoso problema della circolazione dei beni donati, l’incidenza della disciplina tributaria, il fiorire nella prassi di nuove modalità negoziali e non negoziali di attribuzione di diritti a titolo di liberalità, con le note implicazioni circa la tutela di legittimari e creditori, hanno sollecitato un riesame anche alla luce del confronto combinato con la materia sotto ogni aspetto contigua delle successioni a causa di morte.
147,00 139,65

Art. 1285-1320. Obbligazioni alternative, in solido, divisibili e indivisibili

Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2019
pagine: 840
L’opera è una trattazione completa e approfondita della disciplina di obbligazioni alternative, in solido, divisibili e indivisibili, condotta facendo costante riferimento all’elaborazione dottrinale e all’applicazione giurisprudenziale. In particolare, per quanto riguarda le obbligazioni alternative, viene svolta l’analisi di fattispecie concrete al fine di delimitare i confini dell’istituto previsto dagli art. 1285-1291 cod. civ. rispetto ad altri che presentano notevoli elementi di affinità (le c.d. obbligazioni con facoltà alternativa) e si procede all’approfondimento delle differenze che sussistono tra il legato alternativo e il legato con facoltà alternativa e tra la vendita alternativa e la vendita con facoltà alternativa. Nella trattazione delle obbligazioni in solido in particolare viene esaminata la disciplina relativa alla estensione nei confronti di tutte le parti del rapporto obbligatorio di vicende che sono relative ad alcune soltanto di esse (ad esempio, per il contratto di novazione o per il contratto di transazione stipulato tra il creditore e uno dei debitori in solido ovvero tra uno dei creditori in solido e il debitore). Inoltre viene trattato il rapporto tra obbligazioni solidali e obbligazioni indivisibili costituite da più soggetti, al fine di indagare se queste ultime rappresentino nell’ordinamento un istituto giuridico autonomo e distinto rispetto alle obbligazioni in solido. Nel commento alla disciplina delle obbligazioni indivisibili viene affrontata, tra l’altro, la problematica relativa alla successione mortis causa che coinvolga il debitore o il creditore e viene trattata la disciplina relativa alla responsabilità dei condomini per le obbligazioni assunte dall’amministratore in nome e per conto del condominio in considerazione di quanto è stabilito dalla legge 20 novembre 2012, n. 220 che ha modificato l’art. 63, 2° comma, disp. att. cod. civ.
187,50 178,13

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