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Maggioli Editore: Politecnica

Tutte le nostre collane

Lo spazio pubblico come palinsesto

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 192
Sempre più di frequente lo spazio pubblico è al centro di politiche, retoriche e azioni progettuali. Sembra ormai largamente condiviso quanto, fino a una decina di anni fa, non era ancora convinzione diffusa e popolare: il sistema degli spazi pubblici è/dovrebbe essere l’armatura irrinunciabile della città, nelle nuove espansioni così come nelle sue parti consolidate o in corso di trasformazione. Tuttavia, le sfide della società contemporanea e la profonda differenza dei contesti rendono l’assunto assai più debole e ambiguo: quale spazio pubblico? Per chi? Per farci cosa? A questi interrogativi di carattere generale si sommano quelli più strettamente riferiti all’esercizio progettuale. Quali ‘prestazioni’, dotazioni, qualità e caratteristiche, devono garantire gli spazi aperti? Come orientare le trasformazioni nel tempo? Interpretare gli spazi pubblici esistenti come un palinsesto significa orientare lo sguardo verso quegli elementi rotti o interrotti che possono essere riconnessi tramite azioni progettuali consapevoli e coordinate. Sperimentare usi temporanei, modifiche permanenti e processi di riappropriazione/trasformazione tramite step progressivi, con esiti testabili e modellabili nel lungo periodo, consente la riconquista degli spazi aperti erosi da attività e presenze (come il traffico veicolare e la sosta delle automobili) che possono comprometterne la qualità e la funzione. Sottrarre il disegno degli spazi aperti alla frammentazione, non priva di contraddizioni visibili nei processi e ben riconoscibile negli assetti fisici, esito anche dell’estrema settorialità amministrativa e della gestione, appare un obiettivo prioritario. Per contrapporre il valore della continuità (dei percorsi, dei suoli, della sequenza di spazi) occorre affiancare gli strumenti normativi più tradizionali, spesso rigidi, con visioni auspicabili e orientamenti praticabili nel tempo lungo della città: strumenti intermedi, tra piano e progetto, come le linee guida, la cui natura non è codificata ma oggetto, essa stessa, di ricerca e di sperimentazione. Attraverso la raccolta delle voci di diversi esperti e il racconto di un’esperienza sul campo, il libro offre un contributo al dibattito sul tema e si propone come occasione di riflessione per i progettisti, per gli amministratori e per i cittadini.
28,00 26,60

Rigenerazione sociale, urbana e sostenibile

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 174
Oggi, più che mai, ci dobbiamo interrogare sulle questioni che giocano un nuovo ruolo nei confronti dell’umanità; mai come oggi l’umanità è entrata in una spirale complessa e disumanizzante dove sistemi concatenati non possono più essere affrontati e gestiti separatamente. L'autore avverte la necessità di affrontare la questione della “rigenerazione sociale e urbana sostenibile”, che potrebbe apparire tema esclusivamente tecnico-urbanistico, rifacendosi invece alla complessità dei sistemi, analizzando altri fattori (sociali, economici, culturali e antropologici) fortemente in crisi nel nostro Paese e che, se non risolti o quanto meno affrontati e gestiti con attenzione, non consentiranno di giungere a nessuna rigenerazione sociale e urbana sostenibile. L’autore inoltre non si limita ad osservare il concetto di rigenerazione urbana come avvenuto nel passato attraverso leggi speciali che individuavano la rigenerazione come semplice visione di recupero, riuso, o riqualificazione, del costruito, la questione è più ampia. Il riferimento va allargato riferendoci ad una rigenerazione economica, culturale e sociale. La prima importante rigenerazione dovrà riguardare proprio i comportamenti umani, in quanto il potere dell’uomo su di sé e sull'ambiente deve essere infatti rigenerato, per ritrovare la coesione sociale, ed individuare i limiti della crescita economica e consumistica. Dopo di che sarà possibile affrontare la rigenerazione sociale e urbana sostenibile nella sua complessità e valutare gli attuali meccanismi legislativi che ne impediscono la realizzazione.
15,00 14,25

Mose di Venezia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 216
“Un libro per ricordare la 'acqua granda' ma anche per spiegare e divulgare l’immenso patrimonio di conoscenze sulla Laguna di Venezia che è stato acquisito, analizzando la storia che ha portato alla progettazione del sistema Mose: gli iter governativi e procedurali, l’analisi degli studi tecnico scientifici eseguiti sulla città di Venezia e la sua Laguna, le opere chiave progettate ed eseguite, i contributi tecnici di Università, professionisti e studiosi specializzati ma anche i primi risultati ottenuti e il futuro di questa enorme conoscenza acquisita”.
39,00 37,05

20,00 19,00

Prime fundamentals of architectural project and urban design-Fondamenti primi del progetto di architettura e di disegno urbano. Teaching and research

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 428
Alberto Aschieri (Milano, 1964) Si è laureato al Politecnico di Milano (1990) dove svolge attività Didattica e Scientifica alla Scuola di Architettura AUIC. Cultore della materia di Composizione Architettonica urbana è stato assistente ai corsi di Composizione Architettonica e Co-relatore alle Tesi di Laurea Magistrale con il prof. S. Crotti (1991-1993 / 1995-2003). Ha conseguito il PhD in Progettazione Architettonica e Urbana (2003). Professore a contratto e Relatore Tesi per il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani Diap / Dastu (2003-2013) titolare dei Laboratori di Progettazione architettonica, dei corsi di Teorie e tecniche descrittive-interpretative contesti urbani e di Analisi di morfologia urbana e della tipologia edilizia. Direttore e promotore di cinque edizioni del LASUE International Workshop di Architettura e Disegno Urbano con i contributi dei Proff. R. Spagnolo e F. Zanni (2014-2108), in cui ha curato le conferenze e gli incontri con gli studenti di architettura dei Proff. V. Gregotti, F. Purini, L. Thermes, A. Cagnardi, M. Galantino, M. Reginaldi, P. A. Croset-S. Milesi, A. Angelillo, B. Pedretti - M. Tosoni, G. Rabaiotti, S. Crotti, E. Fiorani, A. De Magistris, M.G. Sandri e dell’artista Bruno di Bello. Direttore scientifico e Coordinatore di LASUE Research 2007-2018,Laboratory Architectural Social, Urban & Environmental e con i diversi team ha curato Esposizioni di Architettura della Didattica e della Ricerca: “Essenze di architettura Urbana”, “Architettura Prima per un futuro urbano” (2012) e “Attraverso il progetto e la ricerca”(2015), in cui il LASUE ha presentato e proposto un nuovo osservatorio e metodo di didattica della ricerca per la comprensione e chiarificazione delle relazioni tra “architettura” e “antropogeografia” attraverso l’incontro tra il ‘disegno-progetto’ e la ‘fotografia satellitare’. È autore di libri e saggi di architettura: “Ragione e forma dello spazio archi- tettonico” e “Architettura Prima” (Maggioli, 2012), “Scrittura paradigmatica dello spazio architettonico (2010), “L’Acustica visibile delle forme nella luce a Firminy”(2011). Ha collaborato agli studi dei Proff. S. Crotti (1991-92), A. Monestiroli (1995), V. Gregotti (Gregotti Associati International,1999-2003). Alberto Aschieri (Milan, 1964) Was trained and graduated at the Polytechnic (1990) University of Milan were carries out Teaching and Scientific Research. Scientific Expert of the Urban Architectural Composition and was Assistant Projectual Laboratory and co-supervisor of Master’s Degree thesis with Prof. S. Crotti (1991-1993 / 1995-2003). PhD in Architecture and Urban Design (2003). Adjunct Professor and Supervisor Degree Thesis for the Department of Architecture and Urban Studies of the School of Architecture AUIC (2003-2013). Professor of “Architectural Design Laboratories”, “Theories and techniques descriptive interpretative urban contexts” and “Analysis of urban morphology and building typology”. Director and Promoter of the five editions of the LASUE_International Workshop of Architecture and Urban Design with contributions of Profs. R. Spagnolo and F. Zanni (2014-2108), in which he edited the conferences and meetings with the architecture students of Profs. V. Gregotti, F. Purini, L. Thermes, A. Cagnardi, M. Galantino, M. Reginaldi, P. A. Croset-S. Milesi, A. Angelillo, B.Pedretti, M. Tosoni, G. Rabaiotti, S. Crotti, E. Fiorani, A. De Magistris, M.G. Sandri & of the Artist Bruno di Bello. Scientific Director and Coordinator of the LASUE Research 2006-2018, Laboratory Architectural Social, Urban & Environmental, together with several team with whom he curated Architecture Exhibition of Teaching & Research: “Essences of Urban Architecture”, and “Prime Architecture for urban future” (2012) and “Through the project and research” (2015), in which the LASUE presented a ‘new observatory’ and Teaching Method of Research to clarify the...
65,00 61,75

Modulazioni

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 296
Tra le parole che costituiscono il vocabolario dell’architettura moderna, “scala” è una di quelle che si sono affermate solo alle soglie del novecento, emancipandosi dopo un lungo percorso dai concetti di “misura” e “proporzione”. Interrogando i trattati di Vitruvio, Alberti e Palladio, i dizionari di Quatrémere de Quincy e Viollet-le-duc e il Modulor di Le Corbusier, questo libro riflette su come il concetto di “scala” possa offrire all’architettura gli strumenti, teorici e pratici, per raccogliere le sfide che riguardano la trasformazione degli insediamenti umani, oggi. «Porre a oggetto dello studio uno strumento, seppure assunto a paradigma, comporta una attesa di esito. Se la ricerca è tale, qualcosa dovrà pure trovare. Come costruire una conoscenza progressiva sul progetto di architettura? Come individuarne una consistenza che permetta di cumulare risultati? A dispetto delle tante teorie normative dell’architettura che si propongono come teorie del dover essere del mondo, questa ricerca sulla scala è innanzi tutto una descrizione di un modo di operare. In questo senso il libro presuppone una epistemologia e dunque una teoria del progetto». Giovanni (Durbiano). “Si fecero costruire dei pali di otto metri di altezza, dipinti alternativamente di nero e di bianco e ciascuno coronato da una bandiera bianca. Si tentava una prima occupazione del terreno. Gli angoli dei palazzi furono indicati con pali bianchi e neri. Ci si accorse che gli intervalli tra gli edifici erano troppo larghi. Con grande ansietà e angoscia si dovette prendere una decisione su quel terreno illimitato […] Si avvicinarono i pali per tentativi. Era una battaglia di spazi scatenata dentro la testa. Aritmetica, texturique, geometrica: tutto si sistemerà quando tutto sarà ultimato! Per il momento i buoi, le vacche e le capre passano attraverso i campi bruciati dal sole, guidati dai contadini.” le Corbusier, Modulor 2, 1954, (trad. it. il Saggiatore, Milano, 1974, p. 226-27)
18,00 17,10

Design e internazionalizzazione. Progetti di trasferimento di conoscenza e costruzione di costellazioni di valore

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 120
Mentre il tema della globalizzazione sembra aver perso gli onori della cronaca rispetto a qualche anno fa, ne vediamo quotidianamente gli effetti e la grande influenza sul dibattito politico e sulle scelte dei cittadini. Un designer che accompagni un’impresa in un processo di internazionalizzazione che vada oltre la conquista di nuovi mercati e la delocalizzazione produttiva, deve essere consapevole della complessità degli intrecci tra economia e integrazione culturale, così come lo devono essere le istituzioni educative che formano i designer.
13,00 12,35

Sensorial landscape. Natural patterns/ecological taxonomy. Technonatural experiments

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 84
La ricerca pubblicata si colloca come terzo esperimento su tema della tecnonatura, e restituisce l’esperienza didattica effettuata al Politecnico di Milano nel corso di Landscape Design, nell’anno accademico 2016-2017. In continuità con l’esperimento precedente pubblicato in Nature through the Mirror (Cattaneo, 2016), e al workshop internazionale Landscape in Art and Science, la ricerca assolve gli stessi principi concettuali, forzando ulteriormente il livello di sperimentazione, che passa dal visibile (il movimento della natura) alla rappresentazione dell’invisibile (il suo suono). Passaggio che non implica tanto una diversificazione dei contenuti, ma che trascina con sé considerazioni più ampie, quali una radicale distanza dai sistemi esatti/visibili; il paradosso di rappresentare uno spazio senza un corpo; la possibilità di passare da uno spazio sintattico ad uno immersivo. E, in particolare, il riconoscimento della necessità di ridefinire un nuovo approccio al progetto urbano basato sui principi della Landscape Ecology come piattaforma di ricerca e nuovo campo tassonomico. Riprendendo le figurazioni e gli esercizi di Gerorgy Kepes al M.I.T., l’esperimento non avviene tra le dinamiche instabili della città attuale e quelle della natura, secondo un processo di somiglianza. Piuttosto, tenta una precisa sostituzione delle discipline e, in questa direzione, lavora come la tavola di Borges definita da Foucault: tenta un cambiamento della tavola del sapere, in grado di sperimentare, con i limiti di un corso didattico, un altro piano del conoscere e pensare il progetto urbano.
12,00 11,40

Progetto e nuovo codice dei contratti. Innovazioni nel processo edilizio

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 112
Il testo “Progetto e nuovo Codice dei contratti. Innovazioni nel processo edilizio”, usando la cultura del progetto come chiave interpretativa per ripercorrere i principali elementi di novità e discontinuità tra la nuova regolamentazione degli appalti e le norme precedenti, si configura come momento di approfondimento e riflessione per evidenziare criticità in essere, nuove opportunità e questioni ancora aperte. Una lettura tecnico-specialistica dei nuovi strumenti legislativi non è sufficiente a far emergere le trasformazioni culturali e relazionali che discendono dall’applicazione dei nuovi articoli di legge e che spesso rappresentano la condizione determinante dell’innovazione. Il Codice non può e non deve comprendere, definire e coordinare tutti i tematismi che ruotano intorno alla programmazione, progettazione, costruzione e gestione di un’infrastruttura o di un manufatto pubblico. Tuttavia, partendo dalla analisi si aprono complessi spunti di riflessione che chi si occupa di progetto e costruzione non può esimersi dall’affrontare. Per riflettere non solo sui processi e sui modelli di attuazione, ma anche sulla formazione degli attori coinvolti, sul rapporto con la produzione edilizia e con il sistema economico, sulla qualità del progetto e l'adeguatezza delle scelte rispetto alle esigenze della società civile.
12,00 11,40

Antico e nuovo. Otto progetti di Ignazio Gardella

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 112
Ignazio Gardella (1905-1999) è stato un grande maestro. Ne conosciamo la storia, molto è stato scritto della sua lunga e densa attività. Le sue opere, raccontate in alcuni saggi esemplari, sono state studiate approfonditamente, molte sono pietre miliari della storia dell’architettura italiana contemporanea, dal Dispensario Antitubercolare di Alessandria (1933-1938), al PAC di Milano (1947-1954), alla Casa alle Zattere di Venezia (1953-1958). Il presente studio rappresenta una tappa di una ricerca che si è snodata negli anni, ed è tuttora in corso presso l’Archivio Storico Gardella e il Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma, su alcuni temi-chiave della sua opera. Si intende qui proporre una breve riflessione sulla ricorrenza di un’idea-forza nel lavoro di Ignazio Gardella: il costante dialogo tra Antico e Nuovo, uniti in felice sintesi poetica, frutto del duplice sguardo sempre rivolto al passato e al presente. La ricerca di questo tema conduttore viene svolta attraverso l’analisi di una selezione di opere, tra progetti noti e meno noti. Otto progetti diversi accomunati dalla tensione tra antico e nuovo, esemplari di un modo di fare e di pensare che caratterizza una larga parte del suo lavoro e che hanno condotto a un’ulteriore riflessione su un tema ancora poco studiato: l’uso dello strumento del disegno nel processo di progettazione di Ignazio Gardella.
14,00 13,30

Operazioni (in arte e in architettura)

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 352
"L’arte degli anni Sessanta e Settanta – Minimal Art, arte concettuale, Art-Language, Primary Structures ecc. – indaga i procedimenti dell’appropriazione, della notazione e della processualità, per attivare letture inedite e per produrre nuove formalizzazioni dell’oggetto nel clima culturale dello strutturalismo e della contestazione. Le opere di Sol LeWitt, Walter De Maria, Donald Judd ecc. condividono intenti ed esiti con le contemporanee ricerche di Peter Eisenman, Archizoom, Franco Purini, nell’indagine sulle contraddizioni tra l’autonomia dell’oggetto e le sue relazioni con il luogo e il tempo. 'Operazioni (in arte e in architettura)' traccia questa storia dal punto di vista di un progettista che si interroga sulla ragione delle scelte nella composizione architettonica e urbana. Proprio in quanto rielabora, pubblicandola, la tesi di dottorato in progettazione architettonica e urbana, questo testo espone una teorizzazione del progetto architettonico, messa alla prova su sperimentazioni progettuali. Le cui operazioni concettuali, misurandosi con quelle di Purini ed Eisenman, attingono a risultati originali. Anzi, la distanza temporale, staccando gli argomenti dal momento iniziatico, li approfondisce, li affina, indicando agli studiosi evoluzioni originali dei temi più recenti della modernità. E iniziative come DEEPmilano lo esemplificano assai bene. Si verifica il radicamento di una ricerca che appartiene all’oggi, e porta un contributo stimolante ai progettisti ed ai ricercatori. Ma soprattutto a coloro che compiono i primi passi dell’apprendimento." (Ernesto d’Alfonso). "Operazioni analizza le pratiche concettuali in arte e in architettura dalla stagione a cavallo del ‘68 fino ad alcuni recenti progetti, per verificare le modalità di un’attività critica rivolta agli statuti del progetto. Offrendo un’acuta lettura della contraddizione tra l’autonomia dell’architettura e la sua dipendenza dal luogo specifico e dal tempo storico, Operazioni indaga possibili origini e fini del progetto per via delle differenze generabili tramite elaborazioni di sistemi e serie, processi e operazioni, linguaggi e scritture automatici, nella ripetizione attestata dalle permanenze dell’architettura." (Peter Eisenman)
25,00 23,75

The changing architect. Innovazione tecnologica e modellazione informativa per l'efficienza dei processi-Technological innovation and information modeling for the efficiency of processes

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 260
Il dibattito sulla digitalizzazione del settore dell’ambiente costruito ha acquisito centralità nelle agende governative di tutti i paesi industrializzati, investendo soprattutto i profili formativi, gli statuti dei professionisti e le modalità di controllo dei processi organizzativi, progettuali, esecutivi e gestionali delle opere. Questo volume nasce dalle occasioni di confronto e di ricerca condotte all’interno dell’area della Tecnologia dell’Architettura, raccogliendo interventi e contributi di studiosi, ricercatori e progettisti sui processi in atto, indagando il tipo di offerta formativa di varie realtà nazionali, delineando alcune significative testimonianze di ricerca applicata svolte su tematiche proprie delle discipline del progetto e, infine, presentando esperienze progettuali in Italia e all’estero, sugli scenari di innovazione che si aprono nei processi di progettazione e costruzione condotti con la metodologia BIM.
22,00 20,90

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