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Maggioli Editore: Politecnica

Tutte le nostre collane

Ortografie derutesi

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 336
Il colore in architettonica è tra i principali fattori di connotazione di identità, perché riesce a interpretare e valorizzare lo spazio urbano dal punto di vista percettivo, sociale ed architettonico. E' un elemento di orientamento spaziale, crea e delinea i margini e i limiti delle forme, definisce continuità e omogeneità in uno spazio ben progettato seguendo le linee guida delle teorie che lo supportano. Il Piano del Colore è uno strumento normativo votato allo studio e alla definizione dei caratteri identitari dell'edificato urbano, finalizzato alla ricerca della qualità dello spazio pubblico attraverso una regolamentazione del recupero delle coloriture. Puntando sulla valorizzazione della figurabilità di tali spazi, lontano dall'essere un semplice studio decorativo, l'obiettivo del Piano del Colore è quello di valorizzare l'aspetto percettivo dei centri storici attraverso una riqualificazione capace di garantirne la continuità estetica narrata dalla storia. La rappresentazione, utilizzata quale strumento di conoscenza, permette di analizzare e interpretare i paesaggi urbani presenti nell'intero territorio di Deruta. Le facciate degli edifici che contribuiscono a costruire il volto delle città, rappresentano un racconto unico e una testimonianza dell'identità del luogo. Sono ortografie, nel senso vitruviano di proiezioni ortogonali, ma, dal punto di vista figurato, sono anche un insieme di tante storie scritte a mano, autentiche e foriere di una salda relazione fra il costruito e chi lo abita.
45,00 42,75

Representing complexity

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 150
19,00 18,05

EGT 100. Eugenio Gentili Tedeschi architetto 1916-2016

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 184
Eugenio Gentili Tedeschi (Torino 1916 – Milano 2005) è stato un architetto moderno del Novecento. Torinese di formazione, partigiano in Valle d’Aosta e intellettuale di prima grandezza, è riconosciuto come un protagonista della storia dell’architettura italiana della seconda metà del Novecento. Molto attivo anche nel settore della pubblicistica, ha scritto per le più importanti riviste di architettura italiana e collaborato, per più di vent’anni, alla direzione di Abitare. Fino dall’immediato dopoguerra ha affiancato all’attività professionale quella di insegnante universitario, diventando professore ordinario di Composizione Architettonica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Nel corso della sua lunga carriera ha potuto confrontarsi all’interno dei diversi ambiti della disciplina, spaziando dall’architettura industriale a quella per la scuola, l’università, la ricerca scientifica. Ha firmato diversi progetti a scala urbana, opere infrastrutturali destinate alla mobilità e si è misurato in più occasioni sui temi della residenza privata e collettiva, fino ad occuparsi di architettura per l’assistenza e per lo spettacolo. I saggi raccolti in questo volume raccontano la sua dimensione professionale ed accademica, così come quella privata, di una famiglia nella quale l’architettura è stata sempre circondata da musica e musicisti.
18,00 17,10

In prospettiva inversa riflessioni sulla contemporaneità

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 118
"Partendo da alcune considerazioni sul disegno questa volta mi accingo ad una riflessione sul senso che il “designare” possa ancora avere ai giorni nostri e, per sgombrare il campo da equivoci è un libro volutamente indisciplinato dato che già Albertch Dürer pensando ad un “item perspectiva” nei fatti guardava donne ignude da “una porticina”. Nel nostro caso però al “perspicere” inteso come “vedere attraverso” ho preferito acuire la vista e cercare i segni minuti di una progressiva miopia collettiva per la quale sempre più attenti a ciò che ci è vicino stiamo perdendo di vista ciò che ci appare più lontano. Un interpretazione forse inutile? Può essere, ma d'altro canto già lo diceva Thomas Kuhn chiosando la saggezza popolare: «chi nasce tondo non potrà mai morire quadrato»."
9,00 8,55

Verso la Open Green Innovation. Cultura tecnologica e nuovi driver del progetto contemporaneo-Towards Open Green Innovation. Technological culture and new drivers of the contemporary project

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 186
Il libro è il risultato di un lavoro di ricerca sui temi dell’Open Green Innovation e si propone di indagare alcune significative trasformazioni in atto riguardo innovazioni di progetto e di processo nella cultura tecnica del costruire. Tali tematiche sono state affrontate nel corso dei primi due Seminari di Progettazione Tecnologica “Verso la open green innovation per architetture a zero energia” e “Open green innovation per architetture adattive e resilienti”, quali momenti di riflessione su alcuni importanti driver della cultura tecnologica del progetto contemporaneo in relazione ai temi dell’efficienza energetica, della rivoluzione digitale del settore delle costruzioni, della rete collaborativa. In questo quadro si inserisce la collaborazione tra il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II e realtà aziendali e produttive che hanno contribuito al dibattito e al confronto.
20,00 19,00

Ri-conoscere la rigenerazione. Strumenti giuridici e tecniche urbanistiche

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 344
Recupero, riuso, riqualificazione, ricostruzione e ristrutturazione sono termini con i quali tradizionalmente, per almeno un secolo, si è fatto riferimento alla gamma dei possibili interventi sul patrimonio esistente; in alcuni casi con specifici riferimenti normativi e in altri attraverso prassi consolidate e riconosciute. A partire dall’ultimo ventennio si è assistito ad una progressiva quanto rapida sostituzione lessicale in favore del termine Rigenerazione, divenuto egemone ed omnicomprensivo di tutte le precedenti declinazioni, nonché formula sicura, utile a legittimare ogni intervento sul territorio urbanizzato. In assenza di un quadro normativo nazionale ben definito, proprio questa polisemia rischia però di erodere il significato e il potenziale innovativo della rigenerazione, riducendo quello che potrebbe essere un cambio di paradigma culturale ad una mera innovazione lessicale. Ri-conoscere la rigenerazione significa conoscere in maniera quanto più puntuale e precisa gli elementi che distinguono questo approccio dalle altre forme di intervento e individuarne con chiarezza la cornice normativa entro la quale amministratori e pianificatori possono indirizzare politiche e tecniche. Significa fare il punto sulle esperienze condotte rilevando criticità e best practice; significa in ultimo riattribuire al termine “rigenerazione” un reale e tangibile ruolo strategico nel delicato contesto economico posto all’indomani della crisi di inizio millennio.
24,00 22,80

Contaminatio. Between art and agriculture

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 112
14,00 13,30

20,00 19,00

Il padiglione come tema

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 142
Questo libro rappresenta il tentativo di raccogliere una parte della ricerca degli esiti dell’attività didattica del corso di Laboratorio di Progettazione architettonica I nel Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura all’Università di Parma negli anni 2015-2018. L’obiettivo è quello di poter tracciare un primo quadro riassuntivo critico dell’attività laboratoriale e di restituire ai futuri studenti uno strumento di base utile all’approccio, fin dai primi “giorni di scuola”, alla progettazione architettonica.
14,00 13,30

Il progetto come connessione. Architettura città paesaggio

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 90
È possibile ricercare modalità di approccio al progetto interrelate e valide ad ogni scala? Potremmo provare a pensare agli spazi urbani e naturali come a un territorio strutturato in rete che ospita visitatori e cittadini? Nel quale l'architettura contemporanea costruisca realmente spazi relazionali e dinamici? Attraverso il concetto di connessione come modalità di pensiero e progetto, emerge la possibilità di costruire una strategia globale che renda lo spazio convertibile a diverse scale, a diverse dimensioni e in modo interconnesso. Ne consegue che l'architettura, la città e il paesaggio non sono più parti separate di differenti progetti, ma sono concepite come un unico materiale da progettare attraverso l'azione primaria e fisica costituita dal movimento, quest'ultimo inteso come strumento di conoscenza pratica, orientamento dinamico e identificazione fisica e percettiva.
12,00 11,40

«Incomincia una serie di strane e meravigliose vicende». Nuovi appunti per un Laboratorio di progettazione architettonica 1

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 332
«Entro nel patio ancora vuoto, scendo lungo la scala a elica (è la terza questa mattina) e vedo la marea di banchi e la quantità di rifiuti lasciati dagli studenti che finalmente lo frequentano fino a tarda sera, piano piano rimossi (i rifiuti) da operatori un po' frastornati. Qualche studente inizia a sedersi sui banchi sparsi. Entro nell'aula deserta. Mi siedo, leggo un po' un libretto portato da casa fingendo tranquillità ma come sempre, nonostante gli anni trascorsi, un po' di “agitazione” mischiata a curiosità e a molti pensieri c'è sempre. Rivedo gli appunti ma è inutile, tanto parlo sempre a braccio; odio parlare leggendo. Ciò nonostante ho in borsa un pacco di libri, mi sento più tranquillo. I temi e gli argomenti di cui parlare sono tanti, troppi; quelli inutili scompaiono piano piano. I pensieri che macino nella mente da giorni iniziano a ridursi all'essenziale, forse. Iniziano a entrare alla spicciolata gli studenti del primo anno; sono proprio giovani. Volti che vedrò per un anno. La scelta dei posti rispecchia le varie tipologie umane: i più attenti, forse, ai primi posti; i più scapestrati in fondo, come al liceo… Un po' alla volta arrivano tutti; due parole con gli altri docenti e assistenti, qualche commento, qualche sguardo alla massa di giovani, un po' di concentrazione e poi via. È iniziato ufficialmente l'anno.»
24,00 22,80

Icnografie castiglionesi

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 222
La pubblicazione delle ricerche effettuate sul territorio di Castiglione del Lago svela l’importanza del percorso culturale che ha accompagnato e sostenuto la pianificazione del territorio. La conoscenza infatti permette la “pre-cognizione”, ampliando pertanto quei nuovi orizzonti di sviluppo per la valorizzazione del territorio e della società stessa che vi abita. Alla base dello sviluppo dei centri umbri infatti non può che esserci il rapporto fra memoria, identità e paesaggio illustrato in questo volume. La metodologia che viene promossa, di integrare sistematicamente differenti analisi per lo studio del territorio, permette di riscoprire le radici e la peculiarità proprie del territorio stesso.
16,00 15,20

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