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Libri di Emanuele Trevi

Biografia e opere di Emanuele Trevi

Cent'anni d'impazienza. Un'autobiografia letteraria

Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2022
pagine: 193
In questa autobiografia letteraria Raffaele La Capria, uno dei maestri della narrativa italiana del Novecento, parla di letteratura e vita, dedicando un capitolo a ciascuno dei suoi libri e all'epoca in cui furono scritti. Ripercorrendo sessant'anni di scrittura, La Capria riflette sulle sue intenzioni, sui tentativi, le motivazioni e le giustificazioni, sulle cose fatte e su quelle rimpiante: dagli esordi con «Un giorno d'impazienza» al successo internazionale ottenuto con «Ferito a morte», consacrato dal Premio Strega nel 1961, dal romanzo rifiutato, «Amore e psiche», ai numerosi scritti saggistici in cui racconta i suoi libri, la sua città, se stesso. «Cent'anni d'impazienza» è la nuova edizione di «Cinquant'anni di false partenze» e comprende anche i saggi riferiti alle opere pubblicate dopo il 2002, completando questo lungo «romanzo involontario», lirico e malinconico, narrato con la profonda levità dello «stile dell'anatra» e con la precisione di un tuffo ben riuscito. Prefazione di Emanuele Trevi. Introduzione di Raffaele Manica. Omaggio di Alfonso Berardinelli.
13,00 12,35

Ontani in Bali

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 136
Luigi Ontani è considerato uno dei primi grandi artisti italiani viventi. Pittore e scultore, lavora da decenni sui temi del mito, della maschera, del simbolo in forme diverse. Uno degli aspetti più leggendari, ma meno documentati della sua attività è il lavoro che svolge a Bali dove risiede per alcuni mesi all’anno. Nel marzo 2014 lo scrittore Emanuele Trevi e la fotografa Giovanna Silva hanno vissuto qualche settimana con lui assistendo all’allestimento di un Ogoh Ogoh, un carro allegorico che si prepara per il giorno di Nyepi, il giorno del silenzio. Destino dell’Ogoh Ogoh è poi di essere bruciato. Attorno a questa breve parabola lo scrittore ha intessuto le sue riflessioni sul tema del mito, ha osservato con partecipazione a un momento in cui storia, leggenda e contemporaneità sono diventati poco distinguibili e ne ha tratto un racconto. Silva ha invece documentato, con tecniche fotografiche diverse, la traiettoria dell’Ogoh Ogoh partecipando a un rito che finora era pressoché sconosciuto.
29,00 27,55

Ontani a Bali

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 136
Luigi Ontani è considerato uno dei primi grandi artisti italiani viventi. Pittore e scultore, lavora da decenni sui temi del mito, della maschera, del simbolo in forme diverse. Uno degli aspetti più leggendari, ma meno documentati della sua attività è il lavoro che svolge a Bali dove risiede per alcuni mesi all’anno. Nel marzo 2014 lo scrittore Emanuele Trevi e la fotografa Giovanna Silva hanno vissuto qualche settimana con lui assistendo all’allestimento di un Ogoh Ogoh, un carro allegorico che si prepara per il giorno di Nyepi, il giorno del silenzio. Destino dell’Ogoh Ogoh è poi di essere bruciato. Attorno a questa breve parabola lo scrittore ha intessuto le sue riflessioni sul tema del mito, ha osservato con partecipazione a un momento in cui storia, leggenda e contemporaneità sono diventati poco distinguibili e ne ha tratto un racconto. Silva ha invece documentato, con tecniche fotografiche diverse, la traiettoria dell’Ogoh Ogoh partecipando a un rito che finora era pressoché sconosciuto.
29,00 27,55

Impalcature. Teorie e pratiche della narratività

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 319
La necessità di cercare un'idea di letteratura che non sia solo di intrattenimento o di mero mercato, di ripensarne la funzione originaria, offrendo chiavi indispensabili per comprendere se stessi e il mondo, passa attraverso personaggi archetipici e trame esemplari, si interroga su come e perché si costruisca un racconto, all'incrocio tra antropologia e narratologia, secondo suggerimenti basilari ma accessori - come le impalcature in edilizia - da frequentare e poi dimenticare, in capitoli a tema, non astrattamente accademici né esclusivamente tecnici, leggibili d'un fiato lungo o per immersioni successive, rimanendo sul tavolo per consultazione e stimolo, dove si affrontano concetti quali gusto, credibilità, posta in gioco, qualità, stile, incontro con l'ombra, risoluzione psichica di conflitti, direzione per la crescita interiore. Nonostante l'aria formativa, il libro non si rivolge solo a chi voglia o deva sceglierne il mestiere, ma può risultare fertile di pensiero anche per altri lettori, appassionati del modo più antico e cruciale di continuare la specie umana, quello, appunto, di raccontare.
24,00 22,80

Sogni e favole

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 224
Roma, 1983. Il Novecento brilla ancora. Emanuele, neppure ventenne, lavora in un cineclub del centro. Una notte, al termine di un film di Tarkovskij, entra in sala e vi trova un uomo solo, in lacrime. È Arturo Patten, statunitense trapiantato a Roma, uno dei più grandi fotografi ritrattisti. Per tutto lo scorcio del secolo, Emanuele ascolterà la lezione del suo amico, Lucignolo e Grillo Parlante assieme, che vive la vita con invidiabile intensità, e grazie a lui incontrerà Cesare Garboli, il «grande critico» cui è qui dedicato uno splendido cammeo, che prima di morire gli affiderà la missione di indagare su Metastasio e sul suo sonetto “Sogni, e favole io fingo”. «Favole finge» tutta la grande letteratura moderna qui evocata, da Puskin a Pessoa fino ad Amelia Rosselli, somma poetessa italiana del Novecento, che abita nella stessa strada di Arturo e che come lui lascerà la vita per scelta; Emanuele incontrerà più volte quel meteorite umano, sempre in fuga da oscuri e spietati nemici, e con Arturo è lei, e la sua eredità, l'altra protagonista di questo «libro strano» di Trevi – romanzo autobiografico e divagazione saggistica assieme, sette anni dopo “Qualcosa di scritto”. Arturo, Amelia, Metastasio guidano lui e noi nel cuore di una Roma piovosa e arcaica, nel cerchio simbolico della depressione e dell'insensatezza, verso l'approdo vitale dell'illusione: se, come scrive Metastasio, le storie inventate suscitano in noi la stessa commozione delle vicende reali, forse di sogni e favole è fatta la vera vita.
16,00 15,20

Il diritto di parlare. Lavorare con la voce

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 272
Un bestseller internazionale a firma di una delle più importanti insegnanti di voce al mondo. Una guida pratica, ma insieme appassionata e coinvolgente, che spiega come utilizzare la propria voce in modo pieno ed espressivo, senza timori e in ogni occasione. Patsy Rodenburg ha insegnato le sue tecniche a migliaia di attori, cantanti, avvocati, politici e studenti. Questo libro propone in modo chiaro ed esaustivo le sue conoscenze e le sue tecniche affinché chiunque possa ritrovare la libertà della propria voce. Un classico nel suo settore, finalmente tradotto in italiano. Prefazione di Emanuele Trevi. Presentazione di Ian McKellen.
28,00 26,60

Dago red

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 206
«Dago Red», la raccolta di racconti pubblicata appena dopo «Chiedi alla polvere», corona il momento magico della carriera del narratore italo-americano, offrendoci una serie di «istantanee» (ora comiche ora struggenti) di tutto il suo mondo narrativo, passato e futuro. I temi sono quelli che ritroviamo puntuali nei romanzi della saga di Arturo Bandini: ai ricordi dell'infanzia povera e dei lunghi inverni nel Colorado si aggiungono le prime avventure a Los Angeles di un giovane ambizioso e innamorato della vita, che punta tutto sul suo talento e sulla fiducia in se stesso. Ben al di là della solita raccolta di testi sparsi, «Dago Red» è un complemento indispensabile alla conoscenza di Fante. Si potrebbe dire che, accanto ai quattro libri su Bandini, con «Dago Red» Fante abbia voluto regalarci un libro di Bandini. Introduzione di Domenico Starnone.
13,00 12,35

Bartleby, lo scrivano

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 96
Il giovane Bartleby lavora come scrivano per un avvocato di Wall Street e, osserva Emanuele Trevi nella prefazione, è «il più strano degli esseri umani». Non ha passato né famiglia, non ha casa, non mangia quasi nulla, non esce mai a prendere una boccata d'aria, non spende soldi, non manifesta sentimenti, non parla, non spiega. Soprattutto, è uno «scrivano che preferisce non scrivere». «Preferireidi no» è il rifiuto che invariabilmente oppone alle richieste che gli vengono rivolte: una frase che non è mossa da alcuno spirito di ribellione, una frase che non significa nulla e accompagnerà Bartleby in una inarrestabile spirale di autoannientamento. Proprio da questa insignificanza, che ha «il rigore di una legge di natura e di una necessità estetica, discende tutta intera l'abbagliante bellezza del racconto di Melville». Prefazione Emanuele Trevi.
5,90 5,61

Due vite

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 128
«L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità». Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all’apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava. Ne mostra anche le differenti condotte: l’ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell’unicità di questo libro non stanno nell’impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l’amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all’ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell’ozioso infame, non ci mette lo zampino».
15,00 14,25

Lettere dall'Egitto

Libro
anno edizione: 2021
Nel 1849, a 27 anni, Gustave Flaubert si imbarca per l'Oriente. Lo accompagna l'amico Maxime Du Camp. Non c'è un preciso programma di viaggio. L'idea è di conoscere i costumi e le grandi religioni dell'Oriente. Il cuore del viaggio è l'Egitto, dove l'armata di Napoleone era passata mezzo secolo prima. Con sé ha un taccuino con cui registra le impressioni di viaggio, mentre Du Camp si dedica alla fotografia. I l meglio di sé lo dà però nella corrispondenza: le sue lettere alla madre e all'amico Louis Bouilhet sono piene di vita, aneddoti, racconti e bellissime descrizioni. Lo scrittore non si sottrae a nessuna esperienza e così l'Egitto vien fuori in tutta la sua immediatezza e l'esotico si mescola alla vita quotidiana. Questa edizione, la più completa finora apparsa in Italia, restituisce al lettore un libro che sta alla pari con i capolavori dello scrittore francese ed è introdotto da Emanuele Trevi, accompagnato dalle illustrazioni di Nathalie Du Pasquier.
24,00 22,80

Viaggi iniziatici. Percorsi, pellegrinaggi, riti e libri

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2021
pagine: 115
Nel 1921 Knud Rasmussen si unisce alla V spedizione Thule per studiare la civiltà eschimese, in un viaggio tra i ghiacci sterminati di Groendlandia, Canada, Alaska e Siberia da cui tornerà cambiato, come racconta in Il grande viaggio in slitta. L’attore e drammaturgo Antonin Artaud parte per il Messico nell’estate del 1936. Il suo viaggio sarà un vero e proprio rito di passaggio: in crisi d’astinenza da eroina sperimenta ritualmente il peyotl, riversando l’esperienza nei suoi affascinanti scritti sui Tarahumara. Nel 1946 Marcel Griaule va a Ogol Alto (nell’attuale Mali) per studiare la popolazione Dogon. Dai racconti di un cacciatore cieco, custode della tradizione del villaggio, ha origine Dio d’acqua, resoconto che rivela l’immensità del sistema di pensiero di quel popolo tutt’altro che primitivo. Emanuele Trevi, con lo sguardo dello scrittore e la sapienza dello studioso, intesse tra loro queste e molte altre storie, affrontando il grande tòpos moderno dei Viaggi iniziatici e cercandone le tracce nella produzione antropologica e letteraria. L’atto della scrittura configura infatti un’iniziazione in due tempi: se ogni viaggio porta alla messa alla prova di sé, con un allontanamento dalle proprie abitudini e certezze cui segue la morte simbolica, la rinascita vera e propria avviene soltanto dopo. Metabolizzare quel viaggio, raccontarlo, scriverlo, è parte integrante dell’itinerario conoscitivo con cui il viaggiatore scopre di essere una persona nuova, diversa, rinata. E mentre tratteggia un percorso insolito e illuminante nella grande mappa della letteratura di viaggio, lo sguardo acuto di Trevi dà origine a pagine di profonda vitalità, dove la forma letteraria si rivela sorprendentemente il mezzo più adatto, così come i miti e i riti indigeni che descrive, a conoscere e forse riplasmare la realtà, fino a raggiungere un altrove.
14,00 13,30

L'onda del porto. Un sogno fatto in Asia

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 176
Sembra che in ogni opera di Emanuele Trevi ci sia la consapevolezza del confine. L'idea di un'altra terra dove sia possibile non soltanto ignorare i generi ma forgiarli a proprio modo, fonderli, renderli un'altra cosa, senza mai tradirli: tenendo assieme una scrittura narrativa, un resoconto autobiografico, l'idea del romanzo, il diario, il ragionamento filosofico, senza che nulla venga sacrificato. Sembra che in Trevi il racconto privato finisca per riguardare tutti noi come lo avessimo sempre saputo, che – per esempio – Rocco e Pia di Due vite erano nelle nostre vite, anche se non ne avevamo mai sentito parlare prima. Accade anche con l'Asia de "L'onda del porto": la storia di un viaggio, intrapreso d'istinto l'anno dopo la catastrofe dello tsunami del 2004. Un uomo parte per vedere quel che resta di un disastro. Ma senza neppure rendersene conto alla prima tappa rinuncia e si ferma. Quel luogo, che doveva essere soltanto una linea di passaggio, la prima di tante, il preludio a una storia da raccontare su una delle catastrofi più grandi degli ultimi vent'anni, diventa altro. Cosa d'altro? È un restare, un essere trattenuti da qualcosa che non prendendo alcuna forma nitida assume sempre più importanza. "L'onda del porto", uscito per la prima volta nel 2005, è un viaggio nel viaggio. È l'India, il rapporto con i bambini, la concretezza di quel mondo, la sua semplicità, e al tempo stesso è già la consapevolezza che per Emanuele Trevi scrivere e raccontare sono una magia misteriosa, elegantissima, beffarda e sfuggente, una sfida alla verità delle cose. Ci invita ad approdare su una terra mentendoci, promettendo di andare altrove, fingendo che sia soltanto una stazione di posta. E invece ci ritroviamo in un universo che contiene come sempre l'autentica consistenza del mondo letterario e poetico, ma anche personale e umano, di Emanuele Trevi. E ogni volta finisce per stupirci, attraverso una voce che non ha eguali nella letteratura italiana di questi ultimi vent'anni. Il cerchio perfetto che unisce vita e scrittura.
17,00 16,15

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