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Franco Angeli: Temi di storia

Tutte le nostre collane

La fabbrica della storia. Fonti di storia e cultura di massa

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 224
Il libro raccoglie gli scritti di un gruppo di storici che, fruitori entusiasti di media vecchi e nuovi, hanno testimoniato l'evolversi di due processi quanto mai attuali: da una parte, la semplificazione della cultura storica e della storiografia nei prodotti commerciali destinati al grande pubblico; dall'altra, la separazione tra la storia come disciplina specialistica e quella destinata alla cultura di massa. Tali fenomeni, che sono ormai da decenni oggetto di studio in tutto il mondo, stanno ricevendo anche in Italia un'attenzione crescente da parte degli studiosi di storia. I contributi presenti nel volume propongono una duplice prospettiva di ricerca. Alcuni si occupano del rapporto tra storiografia, stereotipi storici e la loro amplificazione attraverso media ormai classici: il romanzo storico, il cinematografo, il fumetto. Altri analizzano le modalità con cui la storia recente viene recepita dai prodotti culturali a larga diffusione, e talvolta utilizzata come cavallo di Troia per battaglie politiche. Celebrazioni, propaganda, uso pubblico della storia, divertimento e divulgazione: queste categorie, ormai familiari, sono applicate alla scultura, al fumetto supereroistico, alle serie tv e alla letteratura pulp. Oggetto di analisi sono i media degli ultimi due secoli. I problemi trattati, però, riguardano un arco temporale ben più lungo: tra passato passato e passato più che attuale, trapelano meccanismi comuni ai diversi mezzi e ai loro contenuti.
26,00 24,70

L'anarchismo americano nel Novecento. Da Emma Goldman ai Black Bloc

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 324
L'anarchismo attraversa la storia degli Stati Uniti nel ventesimo secolo in modi sorprendenti. Lungi dal rivelarsi un corpo estraneo alla cultura e all'immaginario del paese, i libertari americani hanno presentato l'ipotesi anarchica come l'espressione più aderente e fedele allo spirito della nazione. Nel crogiolo bohémien del Village di inizio Novecento, nel fiorire del pacifismo a metà anni Quaranta, nei magmatici Sixties della controcultura e della ribellione giovanile, nelle grandi manifestazioni no-global di fine secolo, gli anarchici sono spesso tornati alle radici ottocentesche della loro esperienza libertaria, gradualista e di mercato, di contro alle tendenze rivoluzionarie e comuniste prevalenti in Europa, proponendo modelli di organizzazione sociale egualitari e antigerarchici, valorizzando l'autonomia del singolo e il suo diritto ad associarsi liberamente, guardando a decentramento e federalismo. In questo loro sforzo si sono ritrovati a esprimere un anarchismo nuovo che entro una società ormai di massa propone forme di azione e intervento inedite: modalità di convivenza in comunità e piccoli gruppi, basati su libertà e autonomia, che siano progetti pilota per il nuovo da costruire ma anche esperimenti di vita; programmi culturali mirati alla decostruzione delle mitologie e delle idee-forza del tardo capitalismo; un pluralismo che delinea la società del futuro come un regno di "libera sperimentazione", in cui convivano modelli diversi di stili di vita.
34,00 32,30

Sicilia e Islam. Tracciati oltre la storia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 124
Il volume vuole indicare percorsi di lettura per una riflessione, che va al di là del tradizionale discorso storico, sul ruolo che ha avuto la Sicilia, la più grande isola mediterranea, e parte del Dar al-Islam o mondo dell'Islam tra i secoli IX e XII. Pur non mancando i riferimenti alla storia e alla storiografia araba, si vuole qui porre all'attenzione del lettore il problema legato alla costruzione delle immagini e all'intreccio delle raffigurazioni, da parte araba e da parte siciliana, attraverso il discorso sulla memoria, la rappresentazione e la percezione. In tale operazione va visto il desiderio di inserire questo lavoro nell'alveo del dibattito, ricco e vivace, che contraddistinse la cultura siciliana del secolo XIX sull'apporto dell'Islam alla storia della Sicilia e su una peculiarità siciliana che scaturì da quella breve ma intensa pagina di storia.
19,00 18,05

L'abolizione della schiavitù nelle colonie francesi. Il rapporto della commissione Broglie (1840-1843)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 160
Presieduta dal duca Achille Léonce Victor de Broglie (1785-1870), genero di Madame de Staël, la Commission des affaires coloniales, approvata da Luigi Filippo d'Orléans nel 1840, operò sino al 1843 allo scopo di esaminare le questioni relative alla schiavitù e alla costituzione politica delle colonie francesi. Con il suo rapporto finale - definito da Alexis de Tocqueville "a chef - d'oeuvre" - e i suoi progetti di legge sull'emancipazione generale e simultanea e sull'emancipazione progressiva e parziale, essa ebbe il merito di preparare un piano per la liberazione degli schiavi. Nonostante l'importante lavoro svolto, la "Commissione Broglie" non riuscì a produrre gli esiti sperati a causa delle resistenze delle lobbies dei proprietari di piantagioni, desiderose di conservare le loro "società particolari" e, soprattutto, ostinate a difendere la schiavitù con la "doppia passione per il pregiudizio e per l'interesse". Per istituzionalizzare l'abolizionismo, fu necessario attendere gli eventi della Rivoluzione del 1848. Tuttavia, sarebbe un errore non ricordare che, oltre a quell'acceleratore che fu rappresentato dalla Rivoluzione di febbraio, e che consentì a Victor Schoelcher di raggiungere l'obiettivo, l'abolizione della schiavitù nelle colonie francesi s'iscrive in un lungo processo, nell'opera di molti uomini tra i quali Victor de Broglie, l'illustre presidente della Commissione impegnata a promuovere alcuni provvedimenti, poi recepiti nel decreto del 27 aprile 1848.
19,00 18,05

Il valore di un castello. Il controllo del territorio in Valle d'Aosta fra XII e XV secolo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 208
I castelli costituiscono nell'immaginario collettivo uno dei simboli per eccellenza del Medioevo; sono la traccia materiale duratura ed evocativa di una egemonia politica di stampo "signorile", come quella dei conti, poi duchi di Savoia, sulla Valle d'Aosta fra il XIII e il XV secolo. Per il principe il controllo di un castello costituiva al tempo stesso uno strumento di governo del territorio e di propaganda politica. Costruire e possedere una fortezza comportava, tuttavia, delle spese per il presidio militare, per la gestione amministrativa, per la manutenzione e l'ammodernamento degli edifici. Considerati i costi, si trattava di un investimento conveniente? Rispondere a tale interrogativo è uno degli obiettivi dell'Autrice che muove da una fonte seriale eccezionale, la contabilità delle castellanie, giunta sino a noi in lunghissimi rotoli pergamenacei. Oltre alla valutazione delle spese di gestione e alla ricostruzione della struttura materiale dei castelli, in molti casi oggi non più visibile, sono analizzate in modo sistematico tanto le caratteristiche e la consistenza della manodopera edile, quanto le strutture e il personale di governo in una regione piccola ma con una nitida identità istituzionale, e geografica, nella quale risiedeva una fiera aristocrazia, non prona al volere del principe.
23,00 21,85

Un salotto popolare a Roma. Monteverde (1909-1945)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 224
Il progetto di costruire un quartiere signorile a Monteverde comparve già nel primo piano regolatore di Roma Capitale, approvato nel novembre del 1871, ma fu solo con la giunta Nathan (1907-1913) che si diede concretamente il via alla espansione della città oltre le Mura Gianicolensi, ed è a partire da quegli anni che l'autrice di questo libro racconta la vita del quartiere, nel suo primo sviluppo, fino alla seconda guerra mondiale, alla ricerca delle origini della sua identità sociale. Attraverso l'attenta disamina delle fonti più varie - dai ricordi degli abitanti alle pagine dei quotidiani, dalla documentazione d'archivio ai registri scolastici - vengono ricostruiti i mille volti di questo territorio, stretto tra le ville seicentesche del Gianicolo e l'avvallamento di via di Donna Olimpia, dove il regime fece costruire il complesso dei "Grattacieli", immortalato da Pier Paolo Pasolini nel suo romanzo Ragazzi di vita. Il racconto degli anni del fascismo e dell'esperienza della guerra permette di tracciare un quadro d'insieme variegato e complesso, nel quale anche le diversità convivono, si accostano, talvolta si scontrano, ma più che in altri luoghi della città, maggiormente omogenei dal punto di vista politico e sociale, sembrano arrivare a uno scambio, una conciliazione, fra la componente borghese e quella meno agiata, proprio come in un grande "salotto popolare".
29,00 27,55

Liberalismo e democrazia nell'Italia del secondo dopoguerra

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 212
Il fecondo dibattito su liberalismo e democrazia maturato in Italia nell'immediato secondo dopoguerra ha coinvolto esponenti tra i più rappresentativi del pensiero politico italiano, particolarmente rilevanti sia per profondità di analisi sia per indirizzi propositivi. Attraverso il contributo offerto dall'opera di vari autori, riviste, rubriche giornalistiche, i saggi qui raccolti favoriscono un vivace confronto tra scuole di pensiero finalizzate alla comprensione dei presupposti ideali e delle prospettive politiche e sociali di una democrazia moderna. De Gasperi, Einaudi, Salvemini, Bobbio, Pannunzio, Del Noce, Firpo, fino ai riflessi sulla nostra cultura politica del liberalismo d'oltralpe, rappresentano nel loro intreccio dialettico altrettante voci che segnarono una dinamica quanto delicata stagione politica. Scritti di: Paolo Bonetti, Aurelia Camparini, Dino Cofrancesco, Walter E. Crivellin, Giovanni Dessì, Roberto Giannetti, Alberto Giordano, Gaetano Pecora, Giuseppe Sciara.
23,00 21,85

Piazza Bologna. Alle origini di un quartiere «borghese»

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 192
Negli anni Venti e Trenta Roma conosce una impetuosa trasformazione. Gli sventramenti al centro, la nascita delle "borgate ufficiali", l'edificazione di nuovi quartieri ridisegnano il tessuto urbano della città. Il regime fascista carica queste trasformazioni di significati simbolici, lavorando allo stesso tempo sulla composizione sociale del territorio, cercando di accompagnare gli interventi edilizi con un'operazione di consenso nei confronti dei soggetti destinati ad abitare nelle nuove zone. I quartieri intermedi per la piccola e media borghesia, strategici per una città fortemente caratterizzata dalla vocazione terziaria, rappresentano il volto meno conosciuto di questa storia. Questo volume, frutto di una attenta e capillare ricerca sul territorio, racconta lo sviluppo di uno di questi quartieri, muovendosi sul doppio binario dei meccanismi edilizi che sottendono alla sua costruzione e delle dinamiche sociali della popolazione che lo abita. Ne emerge un quadro articolato, in cui piazza Bologna con il "moderno" edificio delle poste si colloca a metà fra una zona alta a ridosso della via Nomentana ed una più popolare verso la via Tiburtina. Ricostruisce i legami del quartiere con il regime, che attraverso una propaganda capillare lo esalta come modello di modernità urbana, eleganza e decoro riuscendo, almeno in apparenza, nel proposito di fare del quartiere di Mussolini una roccaforte di consenso.
25,00 23,75

La guerra d'inverno. Finlandia e Unione Sovietica 1939-1940

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 368
I 105 giorni di guerra tra Finlandia e Unione Sovietica, nell'inverno 1939-1940, furono "messi in ombra" dalla rapida successione degli eventi politici e militari dei mesi successivi. La coraggiosa resistenza, opposta dal solo paese confinante con l'Urss di Stalin, che scelse di opporsi combattendo all'Armata Rossa, riuscendo a sopravvivere come stato libero e indipendente, merita una indagine più accurata rispetto a quanto avvenuto sinora. Le sorprendenti vittorie finlandesi di Tolvajärvi, Suomussalmi e di altri campi di battaglia nell'innevata tundra finlandese, che stupirono il mondo, catturando l'immaginario collettivo dell'opinione pubblica internazionale, vengono dettagliatamente descritte. Testimonianze e resoconti, tratti dagli archivi finlandesi e russi, riportano alla vita una pagina di storia troppo a lungo trascurata. Il volume dedica ampio spazio anche agli aspetti politici e sociali del conflitto. Una comprensione sia pur di base del carattere nazionale del popolo finlandese è essenziale per comprendere lo spirito combattivo di cui diede prova la piccola nazione nordica, di fronte ad una sfida che appariva senza speranza. Questo studio riveste naturalmente un interesse particolare per i cultori di storia militare o di questioni sovietiche, ma in una prospettiva più ampia, esso suscita la curiosità di chiunque voglia approfondire le problematiche politiche inerenti alla libertà e all'indipendenza dei piccoli stati nel mondo contemporaneo.
39,00 37,05

Tra Venezia e l'Impero. Dissenso e conflitto politico a Brescia nell'età di Carlo V

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 192
Nel 1547 Ferrante Gonzaga, in qualità di governatore di Milano, proponeva a Carlo V uno spregiudicato progetto politico, volto a ricostituire la "grande Lombardia" degli Sforza. Suo intento era occupare militarmente città e territori collocati in aree strategiche e poste ai confini del Ducato milanese. Nel mirino rientravano le tre città lombarde della Repubblica di Venezia: Crema, Bergamo e Brescia. Nonostante il rifiuto dell'imperatore, concentrato nell'impresa di Piacenza, a Brescia un giurista di nome Cornelio Bonini tentò una congiura anti-veneziana, finalizzata a consegnare la città a Carlo V e destinata a un inevitabile fallimento, a discapito dell'appoggio di personaggi di rilievo a livello internazionale. Il libro, diviso in tre parti, si propone di fare luce sugli eventi che anticiparono la sedizione di Bonini e di mostrare come questo evento abbia rappresentato l'apice - e al contempo la fine - delle velleità politiche del partito filo-imperiale bresciano. Grazie all'incrocio di fonti giudiziarie e narrative, Brescia perde la sua immagine di città "fedelissima" alla Dominante, mostrando la forte vitalità della fazione antimarciana, attiva durante tutta la prima metà del Cinquecento per riconquistare un primato politico perso inesorabilmente nel secolo precedente.
25,00 23,75

Testaccio. Da quartiere operaio a Village della capitale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 192
Testaccio dal 1921 è il XX rione del centro storico di Roma. Con la proclamazione a Capitale del nuovo Regno dell'Italia unita, nel 1871 Roma si mise alla ricerca di una sua immagine produttiva e industriale e, di conseguenza, di un quartiere dove ospitare la classe lavoratrice. Questa identità industriale della città fu pre-costituita e pianificata dagli amministratori: Testaccio avrebbe dovuto diventare il quartiere operaio per eccellenza di Roma Capitale. Invece, per molti anni rimase una zona degradata e sovraffollata pur con l'intervento massiccio dello Iacp. Un secolo dopo gli stessi appartamenti sono diventati appetibili soprattutto dai cosiddetti radical-chic e vengono contesi sul mercato immobiliare a prezzi esorbitanti. Quali sono gli elementi che hanno portato a questo profondo mutamento di percezione di questo luogo? Questo lavoro intende ripercorre le tappe che hanno segnato la trasformazione dell'identità di questo territorio che può apparire oggi - per chi non ci vive - come il posto giusto dove fare movida o consumare un brunch. Capitolo dopo capitolo, si è cercato di dipanare il lungo cammino che ha connotato nei secoli la trasformazione dell'identità di questo territorio, da ghetto popolare a Village della capitale.
28,00 26,60

Furor bellicus. La figura del guerriero arcaico nella Grecia antica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 288
All'Atene dell'età classica risalgono le radici del nostro modo di pensare l'ethos del guerriero: un cittadino-soldato che agisce nel rispetto della coesione con i compagni e della disciplina. In quel passato questa formula trovò la sua prima enunciazione, strettamente legata ad un modello politico nuovo: la democrazia. Ma cosa venne soppiantato dall'organizzazione politica delle città greche? Cosa c'era prima? Nell'Europa della tarda antichità - in cui si andava saldando l'alleanza tra impero e cristianesimo - troviamo l'immagine spaventosa di guerrieri capaci di furor. Sono guerrieri nemici del popolo di Dio, quindi destinati alla sconfitta finale, ma incutono terrore e possono perfino cogliere qualche vittoria, perché combattono posseduti da forze sovraumane: sono guerrieri indemoniati. Erano guerrieri dediti al furor anche i predecessori degli opliti, come vuole un'affermata teoria storiografica? S'immaginava che fossero posseduti dagli dei e perciò straordinariamente potenti? La mania violenta di talune figure della tragedia attica - Aiace ed Eracle in particolare - ci parla di questo? O è il nostro sguardo a riflettere in quel lontano passato un'immagine che ha radici diverse e più recenti?
36,00 34,20

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