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Edizioni Scientifiche Italiane

Tutti i libri editi da Edizioni Scientifiche Italiane

La democrazia partecipativa negli ordinamenti composti: studio di diritto comparato sull'incidenza della tradizione giuridica nelle democratic innovations

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: XIV-296
La democrazia partecipativa negli ordinamenti composti: studio di diritto comparato sull’incidenza della tradizione giuridica nelle democratic innovations
39,00 37,05

Titolarità e gestione nei rapporti fiduciari

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 348
I rapporti fiduciarî sono estremamente diffusi, soprattutto nell'àmbito dei rapporti familiari o di stretta amicizia, ma allo stesso tempo sono evanescenti, per la difficoltà di conoscere gli accordi esistenti, spesso improntati all'oralità, e di valutarne la rilevanza giuridica. Per evidenziare l'ubi consistam del fenomeno, il titolo dell'opera - «Titolarità e gestione nei rapporti fiduciarî» - pone due concetti in alternativa tra loro: da un lato, vi è la gestione attiva, tipicamente connessa ad un contratto di mandato. Dall'altro, vi è l'acquisto e la conservazione di una titolarità statica, posta in capo al fiduciario per conto del fiduciante. Una 'proprietà obbligatoria', che si realizza al fine di consentire al fiduciante di non comparire. Dopo aver individuato i tratti caratteristici dell'istituto, l'opera si sofferma sulle diverse fasi del rapporto fiduciario, distinguendo i due momenti dell'attribuzione del diritto reale e della promessa fiduciaria. È quest'ultima ad illuminare lo svolgimento del rapporto fino alla sua conclusione, data dal ri-trasferimento del bene al fiduciante: ulteriore atto negoziale solvendi causa, necessario per sanare lo squilibrio patrimoniale determinatosi con l'acquisto in capo al fiduciario. Se ciò non accade, la promessa fiduciaria, anziché essere mantenuta, risulterebbe tradita.
45,00 42,75

Il credito nelle crisi. Garanzia, sofferenze e regolazione bancaria

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 240
La crisi del mercato del credito è lo scenario in cui si sta realizzando un profondo mutamento della struttura e dei caratteri del diritto delle obbligazioni. Il legislatore - nazionale ed europeo - valorizza sempre piú figure di garanzie atipiche, nelle quali le parti concordano modalità stragiudiziali di escussione per rispondere ad una di crisi economica caratterizzata dalla scarsa qualità dei crediti presenti nei bilanci di molti istituti bancari, e dalla non agevole accessibilità per le imprese al mercato dei finanziamenti. Ciò suggerisce, da un lato, di indagare quanto i recenti meccanismi marciani siano appaganti rispetto alle esigenze di proporzionalità dei rapporti e, dall'altro, di inquadrare i crediti deteriorati quale fenomeno non unitario, accentuando la consistenza autonoma degli inadempimenti probabili. Le molteplici risposte alle diverse crisi coinvolte (crisi della banca/creditrice e impresa peculiare, crisi dell'impresa/debitrice, crisi del consumatore/debitore) possono fornirsi secondo una duplice prospettiva: il «macrolivello» della regolazione finanziaria e bancaria e la ricaduta delle innovazioni normative all'interno del singolo rapporto obbligatorio. L'indagine si imbatte necessariamente in un'ulteriore crisi, inedita per contenuto, dimensioni e conseguenze, di fronte alla quale vacillano proprio le piú recenti acquisizioni, a partire dalla auto-realizzazione coattiva del credito, con conseguente marginalizzazione della giurisdizione. Nella crisi pandemica, alla carenza di liquidità si aggiungono i danni determinati dall'imprevedibilità della situazione di mercato: il repentino cambiamento delle condizioni patrimoniali di imprese e consumatori pone l'interrogativo relativo ad una rinnovata legittimazione dell'intervento pubblico in economia.
31,00 29,45

La successione a titolo particolare nel diritto controverso nel processo amministrativo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 160
L'istituto della successione a titolo particolare nel processo è fenomeno che si rende possibile per la insopprimibile dimensione cronologica del processo, di fronte alla quale l'ordinamento prevede che, qualora si verifichino determinati eventi - temporalmente collocati dopo l'instaurazione del giudizio, ma prima che questo sia definito -, segua un mutamento soggettivo di una delle parti. L'obiettivo della ricerca è l'analisi dell'istituto della successione a titolo particolare nel diritto controverso e, in particolare, la sua applicazione nel processo amministrativo, tenendo conto che nel codice di rito del 2010 (d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104) l'istituto in parola non trova una specifica regolamentazione, diversamente da quanto accade nel processo civile, nel quale l'istituto in esame è disciplinato dall'art. 111 del relativo codice. Per comprendere la vigente disciplina ed operatività dell'istituto in esame - in generale e poi nel processo amministrativo - lo studio muove da una, pur breve, premessa storica, che si colloca nel XIX secolo ed ha come protagonisti i singoli Länder tedeschi prima dell'unificazione della Germania, per poi passare ad esaminare l'esperienza italiana, partendo dai codici del 1865. Le ricostruzioni sistematiche del regime sotteso ai §§ 265 e 325 della Zivilprozessordnung (ZPO) e all'art. 111 del codice di procedura civile del 1940 che si sono succedute in progresso di tempo in Germania e in Italia fanno perno prevalentemente sulla nota diatriba tra le tesi della rilevanza e dell'irrilevanza, a seconda che si consideri la successione intervenuta in corso di causa rilevante ovvero del tutto irrilevante per il processo pendente. La ricerca si propone pertanto di verificare se, ed eventualmente entro quali limiti, Relevanz e Irrelevanztheorie possano trovare cittadinanza nel processo amministrativo, sia sotto il profilo dogmatico sia sotto quello applicativo. Una volta affermata l'applicabilità dell'art. 111 c.p.c. anche nel processo amministrativo per il tramite dell'art. 39, comma 1, c.p.a., il lavoro ricostruisce il regime giuridico della successione a titolo particolare nel processo amministrativo.
22,00 20,90

La funzione del part-time: tempi della persona e vincoli di sistema

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 352
Il libro affronta il tema della funzione attribuita dal diritto positivo al lavoro a tempo parziale per verificare la coerenza della relativa disciplina rispetto al canovaccio del dibattito pubblico che esalta il carattere astrattamente polivalente di quel sotto-tipo contrattuale e celebra la convergenza su di esso tanto dell'interesse del lavoratore al work-life balance, quanto dell'esigenza di flessibilità organizzativa del datore di lavoro. Nella convinzione che una tale ricerca non possa prescindere da una riflessione più generale sul tempo della persona che lavora, si dedica dapprima attenzione alla relazione tra tempo e lavoro, osservata sia da una prospettiva di storia socio-giuridica del lavoro che dal punto di vista giuslavoristico. L'analisi prosegue ricostruendo il quadro dei vincoli di sistema in cui l'intervento del legislatore italiano in materia di part-time è costretto a muoversi e dal quale vengono tratti i principi di volontarietà e di programmabilità, valorizzati quali paradigmi interpretativi del contemperamento realizzato a livello normativo tra gli interessi contrapposti.
48,00 45,60

Innovazione digitale e incidenza sul paradigma proprietario: notazioni sul fenomeno «copyleft»

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 244
Le nuove tecnologie, più che nel passato, entrano in modo profondo e differenziato nella vita umana, condizionandone lo sviluppo e amplificandone la stessa natura attraverso dispositivi elettronici, programmi informatici, macchine e software: i grandi benefici che le tecnologie prospettano e che vanno da una maggiore capacità di fruizione o accesso al bene a una maggiore capacità di produrre o creare, portano gli individui a raggiungere un potenziamento (multilivello) sia uti singuli che uti societates. Si ravvisa, allora, una sempre più stretta e crescente correlazione tra condizione umana e tecnologie emergenti, poiché la «tecnica» non rappresenta solo un modo per apprendere come si producano i beni e come si regolino le interrelazioni, ma, più intensamente, configura la via per conoscere in che maniera costruire le relazioni tra gli uomini e il mondo. Le tecnologie contemporanee spingono, così, verso la creazione di una sorta di tecno-immaginario che cerca di cogliere il significato profondo con cui l'individuo e le organizzazioni sociali si organizzano e si relazionano alla realtà esterna. L'era digitale, pertanto, per il suo carattere marcatamente tecnologico si potrebbe presentare come terreno fertile su cui valutare i concetti giuridici della tradizione, la loro effettiva portata e la loro dinamica evoluzione, in presenza di una realtà in costante evoluzione (c.d. future-proofing): è necessario avvicinarsi alle «nuove» figure giuridiche con il necessario grado di adattamento ai possibili repentini mutamenti che un mondo reso sempre più mobile e in costante cambiamento presenta, in modo tale da ricorrere a strumenti «omeostatici», perché capaci di adattarsi a uno scenario mutevole e non fronteggiabile con un rigido toolbox. Quello tratteggiato appare come il complesso banco di prova in cui il giurista contemporaneo è costretto a muoversi, seppur in chiave problematica, sorretto dall'idea di cogliere la reale valenza da attribuire, in un'epoca digitale, allo schema proprietario attraverso lo spettro del diritto d'autore, che, specie con riferimento al programma informatico libero o aperto con effetto copyleft, consente di cogliere una diversa prospettiva da cui leggere il presente apparato concettuale per vagliarne i tratti più complessi e valutare se le questioni che l'internet pone possano essere gestite nella cornice normativo-concettuale già esistente.
32,00 30,40

Regioni e indirizzo politico: un itinerario tormentato

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 496
Regioni e indirizzo politico: un itinerario tormentato
66,00 62,70

Rassegna dell'esecuzione forzata. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 216
Una nuova rivista? Dipende. Impeccabilmente nuova sul piano editoriale, la Rassegna dell’esecuzione forzata recupera però l’impegno comune di un gruppo di giuristi che ha lavorato insieme per quasi un ventennio nella Rivista che Romano Vaccarella aveva fondato e diretto per dare autonoma voce al mondo dell’esecuzione forzata. Vecchi amici, si può dire, che oggi riprendono la sfida e la rilanciano aprendo le porte ai giovani che negli ultimi anni hanno scelto di confrontarsi con una materia in caotico sviluppo. Tanti sono infatti i libri usciti su temi dell’esecuzione, quanti in precedenza se ne erano visti nel corso di due o tre generazioni di studiosi. Complici le riforme esplose dal 2005 in poi e la metamorfosi della giurisprudenza che, nel campo dell’esecuzione, ha mostrato uno zelo ricostruttivo ed un autonomismo creativo più accentuato che in altri settori. La Rassegna vuol innanzitutto dare un contributo stabile alla riflessione «scientifica» (l’aggettivo è, forse, abusato ma è utile nel momento in cui la Corte di cassazione si pone – varando, addirittura, un sistematico «progetto esecuzione» – quale fonte impropria di «dottrina»). Saggi veri dunque, ma – primum vivere – raccolta e organizzazione dei dati, analisi critica delle decisioni giudiziarie, ricognizione dell’incessante moto legislativo. Tutto ciò nella consapevolezza che il lemma esecuzione non riguarda solo il libro III del codice di procedura civile, ma raccoglie l’universo concettuale evocato dall’espressione tutela esecutiva, intesa nel suo senso più lato. Vi appartiene quindi, a pieno titolo, il variegato mondo dei rimedi attuativi dei diritti (enforcement), vi appartengono le procedure concorsuali con gli incipienti (e preoccupanti) rimedi preventivi imposti dal modello normativo «impresa in crisi», le procedure a funzione cautelare, le esuberanti esecuzioni affidate al giudice amministrativo e agli altri giudici speciali, le pronunce affidate al giudice della cognizione ma connotate da problemi eminentemente esecutivi (vedi le astreintes), la pre-tutela esecutiva rappresentata dal mondo dei mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale e altro ancora. I direttori della Rassegna hanno poi la ferma intenzione di monitorare ed amplificare il dibattito delle idee. A tal fine credono che una buona strada sia una stabile rubrica che dia conto – non con semplici schede di segnalazione ma con vere recensioni – della amplissima letteratura monografica che ormai rappresenta stabilmente una parte rilevante del panorama editoriale. Il dibattito delle idee ne ha bisogno, in tempi di burocratizzazione e standardizzazione estrema dei giudizi concorsuali e di mortificazione per il pensiero libero ed originale. Il ringraziamento alla ESI per l’accoglienza senza condizioni fatta alla Rassegna è sì doveroso ma è anche caloroso. «C’era una volta l’editoria giuridica»: in certi casi c’è ancora.
42,00 39,90

Big Data. Rischi e tutele nel trattamento dei dati personali

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 240
L'evoluzione delle tecnologie per raccogliere dati, elaborarli, estrarre conoscenze predittive ed adottare decisioni correlate - riferita a fattispecie caratterizzate da grande quantità dei dati elaborati, dalla loro varietà e dalla velocità con cui muta continuamente la loro «combinazione» in vista delle finalità più varie (tutti caratteri che connotano il fenomeno dei c.d. Big Data) - pone problemi etico-sociali e giuridici di grande complessità (fra gli altri, l'individuazione dei soggetti che utilizzano i dati, i rischi connessi alla «profilazione» degli utenti, la tendenza al formarsi sul mercato di situazioni di oligopolio, l' accesso fraudolento e/o abusivo a dati sensibili, l' utilizzo di piattaforme di intelligenza artificiale per orientare comportamenti politici e sociali). A fronte all'ampiezza del processo di c.d. datafication si accentua - d'altra parte - e assume forme sempre più pervasive (ma anche difficili da individuare e contrastare) lo sfruttamento della debolezza strutturale degli utenti, spesso indotti, attraverso la promessa di ottenere gratuitamente l'accesso a «servizi» di vario genere, a consentire al trattamento dei propri dati, sistematicamente raccolti e poi «messi a disposizione» di operatori economici (ma non solo) che li utilizzeranno per gli scopi più vari. Muovendo da tali considerazioni, il volume analizza le nuove coordinate del trattamento dei dati personali, evidenziando in particolare i limiti di una protezione basata solo sull'acquisizione del consenso - a fronte dell'asimmetria di conoscenza, di consapevolezza e di potere fra i diversi attori di tale processo - e la necessità di un rafforzamento della tutela con interventi che - piuttosto che muoversi (solo) nella prospettiva del singolo atto - regolamentino e sottopongano a controllo l'attività complessiva delle piattaforme che raccolgono ed elaborano i Big Data.
33,00 31,35

La prevedibilità nel diritto penale. Contributo ad un'indagine sistemica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 704
La prevedibilità è il confine che identifica il diritto penale, differenziandolo dall'arbitrio. Essa, pertanto, non è graduabile né frazionabile, poiché ogni forma di ridotta o parziale prevedibilità apparterrebbe all'oltre-confine. L'epistemologia sistemica, in questa prospettiva, impone di avvolgere nel mantello della prevedibilità l'azione di ogni attore in criminalibus. Tale dimensione, statica, è però teleologicamente neutra ed assolve - quindi - ad una funzione meramente conoscitiva. Solo nella dimensione dinamica, infatti, può tracciarsi la rotta della coerenza con l'assiologia dell'ordinamento vigente, che si staglia nell'orizzonte dell'integrazione sociale del reo, inscindibilmente connessa alla metronomia diacronica. Il tempo della prevedibilità è 'battuto' dall'interazione tra il prius legislativo (preciso/determinato) ed il posterius giurisprudenziale (ragionevolmente predicibile). La prevedibilità, tuttavia, va ben oltre: non v'è - dall'agire del pubblico ministero all'ultima propaggine dell'esecuzione sanzionatoria - territorio che ad essa possa dirsi estraneo. L'indagine prova a disvelare la valenza euristica delle geometrie sistemico/diacroniche: esse, così disegnate, possono irrobustire i confini della prevedibilità, allontanando il diritto penale dallo scivoloso pendio verso l'arbitrio.
92,00 87,40

La capacità contributiva nei Paesi euro-mediterranei

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 200
La ricerca mira a esaminare i criteri di ripartizione pro-quota delle spese pubbliche statuiti nelle Costituzioni dei Paesi del Bacino del Mediterraneo, al fine di ipotizzare la creazione di un sistema tributario globale basato su principi, criteri e presupposti comuni e omogenei a cui si coordinino i sistemi fiscali dei singoli Paesi. In tale prospettiva, il principio di capacità contributiva, quale criterio per commisurare il prelievo tributario che è generalmente accolto, anche se con locuzioni differenti, nei vari ordinamenti giuridici, è stato analizzato, congiuntamente a quello di uguaglianza e di solidarietà, allo scopo di verificare se sia ancora valido per definire sistemi fiscali equi, efficienti e, soprattutto, se possa garantire il rispetto dei diritti dell'uomo. Tale analisi diviene fondamentale in un contesto socio-politico-economico e giuridico eterogeneo quale quello del Bacino del Mediterraneo.
28,00 26,60

Il rischio contrattuale nella vendita. Dalla proprietà al mercato

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 144
A differenza della vendita del codice civile che si svolge nella logica della proprietà, la vendita della Convenzione internazionale di Vienna e quella europea dei beni di consumo si articolano nella logica del mercato. Già nell'impianto del codice del 1942, tuttavia, la tradizionale rilevanza della logica proprietaria nell'allocazione del rischio contrattuale andava a intrecciarsi con le istanze dell'economia di mercato, che reclamavano tutele coerenti con una economia attiva, cosicché le novità introdotte dalla legislazione successiva non si presentano del tutto sconosciute al nostro ordinamento, ma piuttosto traiettorie già presenti nel sistema da reinterpretare in una prospettiva evolutiva. Il lavoro è volto a comprendere ratio e portata delle regole sul rischio nella vendita e a metterle a sistema, delineando i criteri normativi inderogabili di operatività e gli spazi dell'autonomia privata di deroga.
22,00 20,90

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