Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Maggioli Editore: Politecnica

Tutte le nostre collane

Ferrara holistic. Prevenire il rischio sismico

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 148
Questa pubblicazione intende offrire una prospettiva di lavoro sensibilmente diversa – e comunque complementare- rispetto a due metodologie d'impostazione degli interventi per gli edifici strategici ai fini del rischio sismico. "Ferrara Holistic" si fa realisticamente carico delle necessità dell'amministrazione locale di finalizzare quanto più possibile il proprio impegno, bilanciando l'investimento sui momenti conoscitivi dello studio d'insieme con quello più puntuale, strettamente riferito alle possibilità di programmare e realizzare gli interventi prioritari di messa in sicurezza per la struttura urbana. In particolare, si ripromette di valorizzare le capacità dell'amministrazione di saper individuare fin dall'inizio -sia empiricamente che ricorrendo a processi mirati di conoscenza interattiva- gli edifici pubblici da destinare alle funzioni strategiche e di gestirne l'adattamento preventivo. La proposta "Ferrara Holistic" assume il progetto d'individuazione selettiva e di rafforzamento degli edifici strategici e delle loro vie di fuga come un Progetto Urbano a valenza strategica, le cui ragioni e utilità vanno oltre la mera messa in sicurezza contro il rischio sismico. Il tipo di Progetto Urbano prefigurato tende a incorporare le funzioni della sicurezza all'interno di altre funzioni d'interesse comune, dando luogo a una strategia multitasking che associa obiettivi primari di riduzione della vulnerabilità urbana e obiettivi complementari di offerta di nuove opportunità e servizi alla città, da esperire a regime fino a che non diventi all'improvviso necessario riconvertire gli usi temporanei per far fronte alla calamità. L'approccio "Ferrara Holistic" tende a restituire la questione degli interventi necessari a mitigare la vulnerabilità urbana all'insieme di iniziative e di pratiche sociali che sostanziano alcune progettualità di valenza strategica per il futuro della città, e che inducono alla ricerca di nuovi strumenti di governance indispensabili per stemperare l'approccio tecnocratico deresponsabilizzante a favore di soluzioni più partecipate e condivise da parte della società e delle istituzioni locali.
19,00 18,05

Project anticipation

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 180
Project Anticipation When design shapes futures in architecture and urban design  This book contains the proceedings of the First International Con- ference on Project Anticipation, session “Design and anticipation”, for the part of Architecture and Urban Design. The Conference was held in Trento November 5 to 7,  2015.
16,00 15,20

Paesaggi instabili

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 244
Il testo traccia un percorso teso a definire il ruolo che la disciplina architettonica può assumere nella trasformazione dei contesti posti tra terra e acqua. La natura morfologica e le forme d’uso che nel corso degli anni hanno interessato questi spazi, legati a sistemi infrastrutturali complessi e sottoposti alle dinamiche del mondo vivente, li rendono «paesaggi instabili», marginali, caratterizzati dal rischio e soggetti ad impreviste catastrofi. Ambiti in cui la tendenza alla variabilità è solo apparentemente contrapposta alla forza strutturante del progetto che deve saper riscoprire i suoi strumenti e le sue specificità per rientrarvi in consonanza. In un dialogo indirizzato, oltre che ai cultori della materia, anche a chi si occupa e detiene la responsabilità delle trasformazioni dell’ambiente, il volume indaga i temi della tradizione disciplinare, quelli legati alla necessità, alle modalità e alle pratiche di descrizione, aprendo la strada alla definizione delle strategie attraverso cui l’architettura può contribuire a ri-costruire questi ambiti particolarmente problematici, mediante le sue specificità ed in un proficuo dialogo interdisciplinare. Il progetto diviene nuovamente lo strumento attraverso cui è possibile descrivere, interpretare e curare, assumendo una prospettiva di modificazione consapevole, queste realtà complesse, «instabili» perché conflittuali, contraddittorie, rifiutate e riciclate nel corso dei secoli; spazi oggi nuovamente in attesa di essere riconosciuti come paesaggi e trasformati in luoghi.
20,00 19,00

Energy park. The contemporary technology park

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2016
pagine: 134
60,00 57,00

Le politiche per il design e il design per le politiche. Dal focus sulla soluzione alla centralità della valutazione

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 172
Questo libro parla di politiche e design. La progettazione di politiche pubbliche a misura dei beneficiari, siano essi cittadini, organizzazioni o imprese è un tema di grande attualità che riguarda non solo gli addetti ai lavori. Esso diventa, infatti, tema d’interesse per tutto l’ecosistema di riferimento sia sul versante teorico che sul piano operativo attivando comunità di interesse in ambito accademico, professionale, imprenditoriale e non ultimo tra gli stessi cittadini. In particolare, il volume pone l’accento sull’incrocio delle due aree portando l’interesse, da un lato, sulle politiche per il design, dall’altro, spostandosi sul tema più ampio del design per le politiche. Alle prime si associano le iniziative mirate a supportare il settore specifico progettuale e le attività del design, le seconde riguardano più in generale l’adozione di processi di design a supporto della progettazione e dell’attuazione di politiche pubbliche. In entrambi i casi fa da filo conduttore una riflessione sul tema della valutazione come elemento cardine attorno al quale la progettazione delle policy dovrebbe ruotare. È questa la tesi degli autori che, a partire da una dimensione disciplinare legata al design, esplorano le opportunità e le sfide per supportare processi di policy making del futuro prossimo. Attraverso contributi che fanno il punto sullo stato dell’arte a livello nazionale e internazionale supportati da casi concreti, si traccia un punto di partenza per ulteriori riflessioni verso una progettazione e attuazione delle politiche che siano misurabili, basate su evidenze tangibili, centrate sui bisogni dei beneficiari e in grado di incorporare al loro interno processi di creazione del valore evidenti.
24,00 22,80

Architettura in viaggio

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 272
Viaggiare e conoscere sono due termini legati indissolubilmente nella mente di ognuno di noi. Recarsi in luoghi diversi da quelli che ci sono abituali determina inevitabilmente un apprendimento che può essere più o meno grande in rap- porto al nostro atteggiamento, ovvero al nostro interesse disponibilità a conoscere. Viaggiare per conoscere è un’attività molto piacevole, anche se a volte faticosa, che per un giovane, ma anche per i meno giovani come me, costituisce una tappa importante del proprio processo di crescita e di comprensione del mondo che ci circonda. Vedere dal vivo e “toccare con mano” trasmette una dimensione della realtà incomparabilmente più ricca e soprattutto vera rispetto alle immagini pur belle di un libro o di un reportage televisivo. Questo libro raccoglie una parte delle note e delle fotografie di alcuni viaggi, per ciò stesso non ha una connotazione di ricerca scientifica, ma invece un carattere di leggero e piacevole divertissement. È quasi automatico per chi svolge un lavoro intellettuale amato e gratificante come il mio dedicare la propria attenzione alla conoscenza dei luoghi visitati ed in particolare ad alcuni elementi curiosi e affascinanti dell’architettura. In tal modo il viaggio, in luoghi sconosciuti, ma anche noti, si arricchisce e diventa motivo di sempre nuove stimolanti scoperte.
38,00 36,10

Interni inclusivi. Dialoghi trasversali

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 118
Parlare di inclusività degli spazi interni significa interrogarsi non solo sui loro modi di articolazione, ma anche sulle loro ragioni fondative e sul futuro verso il quale sembrano orientarsi. La trasversalità dei saggi qui pubblicati nasce precisamente da questa esigenza: uno spazio interno è inclusivo se risponde a una costellazione di domande che partono da riflessioni sull’identità umana, ne attraversano le espressioni artistiche e arrivano a possibili soluzioni architettoniche che diano forma al bisogno, proprio di qualsiasi essere umano, di sentirsi incluso dallo spazio nel quale vive.
12,00 11,40

Il retail diffuso. Lo spazio di vendita fra territori fisici e multimediali

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 134
Lo spazio vendita, sia esso fisico e/o virtuale, svela sempre più la sua natura di palcoscenico per la comunicazione di valori e luogo di socializzazione in cui l’utente può condividere esperienze con la marca e con la sua comunità di riferimento. Attraverso questo lavoro si è provato a tracciare una linea immaginaria che riunisca gli elementi che appartengono alla storia dell’evoluzione dello spazio retail per quanto attiene i rapporti che innesca con i consumatori, con lo spazio urbano e con la propria storia, per giungere a comprendere quanto di tutto ciò permane nelle innovazioni a cui stiamo assistendo in cui spazi fisici e multimediali si intrecciano per dar vita ad un’esperienza totalizzante.
20,00 19,00

Progettare la smart city. Dalla ricerca teorica alla dimensione pratica

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 166
Le Smart City rappresentano un fenomeno sempre più diffuso e un nuovo ed emergente tema di ricerca, un lavoro di numerosi studiosi e ricercatori che ha generato un patrimonio conoscitivo ricco e complesso. Tuttavia, continua a mancare chiarezza rispetto ad alcuni aspetti di rilevante importanza, che sono collegati alla dimensione pratica della Smart City.  La ricerca documentata ampiamente in questo libro permette di iniziare a colmare questa lacuna conoscitiva, attraverso la definizione di una serie di principi strategici che forniscono un preciso orientamento rispetto alle modalità di trasformazione di aree urbane in ambienti smart. I risultati conseguiti, ampliando il quadro conoscitivo associato al tema Smart City, sono di indubbia utilità per soggetti pubblici e privati direttamente coinvolti nello sviluppo di interventi e politiche smart, nonché, ai ricercatori impegnati in questo specifico settore. Inoltre, la conoscenza prodotta contribuisce a sostenere l’avvio di una nuova e promettente operatività, associata alla progettazione di strategie di sviluppo urbano digitale. Uno scenario di notevole interesse per l’Area della Tecnologia dell’Architettura, con un apporto determinante alla sua nascita e alla sua crescita. Il riferimento è alla disciplina della Progettazione Ambientale, dove è evidente una forte propensione per lo sviluppo e la sperimentazione di metodi e strumenti pianificatori, programmatici e operativi, per governare processi di trasformazione che interessano l’ambiente costruito nelle nuove forme di città e territorio. Roberto Bolici, Ricercatore di Tecnologia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico di Milano. Luca Mora, Dottore di ricerca in Progetto e Tecnologie per la Valorizzazione dei Beni Culturali e in Gestione dell’Innovazione e Sviluppo del Prodotto presso il Politecnico di Milano.
20,00 19,00

From fragmented city to resilient city

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 230
The contemporary city of Skopje is dialectical, it is both thesis and antithesis. Its urban-scape is a diffuse result of unfinished layers. Throughout the history, different concepts have left their marks on the city web, making Skopje a small and intense conglomerate of diverse ideologies, none of which was influential or long-lasting enough to establish a homogenous city structure. The dissertation departs with the presumption that the current state of the city is the result of a non-context based utopian standardization and control over the city through the past exercises of urban and architectural concentrations. It accepts the phenomenon of the fragmentation as it is, and steps forward towards investigating possibilities for producing positive urban effects out of given urban reality (as a total opposite of practices throughout the history). Understanding the constitutive potential, the inclusive capacity of the contemporary landscape, and above all the ‘power’ of the landscape medium to organize large urban fields, the thesis sets a field condition within the city of Skopje. It is based on the relational forces and flows between physical urban fragments and residual urban voids, referred to as post-urban fragments, which constitute Skopje’s contemporary urban state. They are all structured in an open flexible system of continuous urban landscapes, which slide conceptually and physically through different physical and open parts of the city, bringing all of them together, while still respecting their autonomy and identity. As a system that has gone through dissolutions and reconstructions, Skopje had become a system of constant disturbances that lead to its discontinuous development. Therefore, the goal of programming the urban surface of Skopje, through the matter of continuous performative landscapes, is to create a flexible urban system with increased capacity for accommodating unpredictable circumstances and ever evolving demands. The disintegrated and unfinished urban state of Skopje needs to become adaptive, fluid and responsive system capable of accepting disturbances, without changing to a different system. In this way, we can establish a city capable of extending its own continuity – a resilient city!  Dana Jovanovska  She graduated in 2010 as Engineer Architect from Faculty of Architecture at the University “Ss. Cyril and Methodius” in Skopje, Macedonia. The same year, she was awarded with the Best Graduate Student Prize by the University Rectorate.  After obtaining the five year diploma, she worked as architecture and planning professional in two studios in Macedonia. In 2010, she was also engaged as a teaching assistant in the department of Public Building Design at the Faculty of Architecture in Skopje. Later, in 2012, she continued her education by pursuing the Master of Science Degree at Politecnico di Milano, Italy. After completing the course that specializes in Sustainable Architecture of Multi-scale Projects, she graduated in 2015 with 110 cum laude. Her dissertation, now published as a book with the same title, was: “FROM FRAGMENTED CITY TO RESILIENT CITY: Continuous Performative Landscapes for Skopje”, conducted under a supervision of Prof. Ellisa C. Cattaneo. During her academic training, she has participated in many international workshops in Milan, Pavia, Shanghai, Lisbon, Skopje, Kriva Palanka etc. She is currently employed as architecture and planning professional in one of the biggest design, planning and engineering firms in Macedonia – Prostor (www.prostor.mk). Additionally, she is working as teaching assistant in the department of Urban Planning at the Faculty of Architecture in Skopje.
22,00 20,90

Large, small, medium. Progettare la comunicazione nell'ecoistema digitale

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 112
La rivoluzione tecnologica – di internet, del mobile e dell’ubiquitous computing – ha trasformato profondamente il nostro modo di interagire con l’ambiente fisico e sociale che ci circonda, sia esso reale o virtuale. I singoli punti di accesso alle informazioni, i differenti dispositivi, come smartphone e tablet, i molteplici contesti d’uso ed il flusso comunicativo costituiscono un insieme complesso: un ecosistema digitale dinamico e omeostatico. In questo scenario, il design della comunicazione nelle sue diverse scale, macro e micro, è l’elemento che unifica e differenzia l’esperienza, non plasmata sulla tecnologia – il device e le sue caratteristiche – bensì sulle persone in un’ottica “right thing at the right place at the right time”. Il libro affronta le sfide del design declinandole secondo temi quali il passaggio dal mouse alle interfacce touch, le dimensioni e le geometrie variabili dello spazio di interazione, la declinazione dei linguaggi visivi nel mondo digitale. Letizia Bollini, PhD È Architetto e ricercatore presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano Bicocca dove insegna Visual Design e Design delle Interfacce presso il corso di laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione di cui è stato coordinatore delegato e direttore della commissione SeRT - Stage e Rapporti con il Territorio. È co-tutor di tesi del dottorato di ricerca in Psicologia Linguistica e Neuroscienze Cognitive. È stato docente incaricato presso il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna e l’Università Statale di Milano. È faculty member del corso di alta formazione in User Experience Design di Poli.design. Partecipa a diversi progetti di ricerca finanziati tra cui: L’archivio aperto: strategie e strumenti digitali e semantici per la valorizzazione del patrimonio documentale (Regione Lombardia 2014-16), Il design del patrimonio culturale tra storia, memoria e conoscenza (PRIN 2008-11), Disegno-Design Mediterraneo (PRIN 2007-09). Dal 1995 si occupa di interfacce multimodali, design dell’interazione ed esperienza utente, comunicazione visiva e rappresentazione spaziale, sia a livello teorico che professionale con particolare attenzione per gli aspetti tecnologicie di user-centered design.Membro del consiglio direttivo AIAP - Associazione italiana design della comunicazione visiva e delegato ICOGRADA/Ico-D dal 1999 al 2009, dal 2011 coordina la commissione Design della Comunicazione dell’ADI Design Index.
10,00 9,50

Rappresentare per costruire

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 172
Questo scritto traguarda il ruolo che la rappresentazione ha assunto nel tempo evolvendo la relazione che intesse con la costruzione. Il binomio rappresentazione-costruzione è letto nelle sue enormi variazioni rispetto all’architettura a seconda sia dei fattori apicali delle analisi che effettua nei progetti che sviluppa, sia in relazione alla strumentazione tecnica vera e propria che il disegno mette in campo. Rappresentare per costruire è un’azione vagliata attraverso lunghi lavori di analisi e studio, ora dell’esistente ora dell’idea dove la rappresentazione non ha mai abdicato alla sua posizione di centralità assoluta del processo, dall’ideazione alla costruzione. Il testo descrive episodi colti in cui la rappresentazione ha giocato un ruolo determinante per la definizione anche solo di una teoria della costruzione con esempi che di per sé non costituiscono serie complete o esaustive dei due atteggiamenti tipici, analitico o simulativo, ma momenti utili ad una consapevolezza del binomio tra rappresentazione e costruzione. Il racconto, articolato mediante famiglie di esempi, ha l’ambizione di offrire uno spunto sintetico organizzato attraverso le componenti della geometria, della storia e della tecnica quali categorie interpretative della realtà, strumenti utilizzati da chi ne ha voluto prima rappresentare e poi costruire una parte. Queste categorie sono state un semplice espediente per organizzare i materiali della rappresentazione considerandola quale elemento fondante per comprendere i temi utili alla costruzione di un’opera. La rappresentazione utilizza un linguaggio comprensibile a tutti: mai come ora essa può essere lo scrigno depositario delle due culture umanistica e tecnica che solo nel loro accoppiamento virtuoso hanno dato origine nella storia ad esempi di grande architettura. L’evoluzione innestata anche dai suoi strumenti diventa per chi la pratica consapevolmente la nuova occasione per una sua rinnovata espressione.
14,00 13,30

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.