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Libri di Giordano Bruno Guerri

Biografia e opere di Francesco De Leo

Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2025
pagine: 448
Maria Goretti era una bambina di appena undici anni resa ancora più piccola, nel fisico e nella mente, dalle spaventose condizioni di povertà e ignoranza in cui viveva, nelle Paludi Pontine, agli inizi del Novecento. Il suo assassino, Alessandro Serenelli, era un ragazzo di nemmeno vent’anni che non riuscì a violentarla e la uccise per pazzia o per sfuggire, con la prigione, alla vita bestiale nella palude. Sulla base dei documenti del processo penale e della causa di canonizzazione, Giordano Bruno Guerri ricostruisce la vicenda di Maria Goretti, una storia di santità sollecitata prima dalla reazione ultracattolica, poi favorita da Mussolini per dare una santa locale alle paludi bonificate, infine decisa da Pio XII per fornire un esempio di virtù in un “secolo corrotto e corruttore”. Questo saggio, che ha scatenato all’uscita grandi polemiche e clamorose reazioni del Vaticano, è un’inchiesta sui meccanismi terreni che presiedono le cause dei santi. In questa edizione aggiornata, Guerri ripercorre la “politica dei santi” da Giovanni Paolo II a Francesco, fino all’elezione di Leone XIV, raccontando così in modo documentato i passaggi cruciali che uniscono, tra conflitti e complicità, la Chiesa e la società italiana.
22,00 20,90

Italo Balbo. Il gerarca che oscurò Mussolini

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2024
pagine: 576
“Se il fascismo nacque a Milano, fu a Ferrara, con Italo Balbo, che trovò la formula del successo nell’accordo con gli agrari e nell’organizzazione militare dello squadrismo. Si trattava di una rivoluzione che aveva molti punti di contatto con la reazione e si basava anche su una violenza spesso gratuita. Come capo e uomo d’azione, Balbo fu inflessibile e determinante nel portare a compimento la conquista del potere e nell’instaurare il regime fascista. Né l’una né l’altro probabilmente si sarebbero verificati – e comunque non in quel modo e in quei tempi – senza la volontà e la determinazione di Balbo. Sempre più gigantesca appare oggi l’importanza delle imprese aeronautiche ideate, organizzate e realizzate da Balbo. La sua intuizione geniale fu di capire che il volo sarebbe stato alla portata di tutti soltanto organizzandolo non come impresa eroica di pochi audaci, ma come prassi quotidiana per uomini comuni che possono volare tranquilli, certi di una perfetta organizzazione a terra come in cielo. Su un simile personaggio fiorì, e vive tuttora, una tradizione narrativa e storiografica che, ispirandosi alle sue imprese clamorose, allo stile bizzarro e anticonformista, alla figura fascinosa e all’origine ferrarese, ne ha fatto ‘un condottiero rinascimentale’, un cavaliere di ventura cinquecentesco vissuto per sbaglio nel ventesimo secolo. Niente di più falso: l’aspetto forse più sorprendente che emerge da questa biografia è la straordinaria modernità di Balbo come capo e come politico: il suo spiccatissimo senso della propaganda, la capacità di sfruttare i media e il proprio carisma, l’abilità di eccitare e incanalare le masse erano qualità che Balbo possedeva in massimo grado, inferiore in questo solo a Mussolini. In definitiva, la storia di Balbo è la favola realizzata dell’uomo della strada che dice ‘se comandassi io’ e arriva davvero a comandare, autore, vittima e complice del sistema in cui opera e di cui non si sa liberare.” (Giordano Bruno Guerri)
24,00 22,80

Benito. Storia di un italiano

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 348
«Durante il regime fascista gli italiani, parlando di Benito Mussolini – fra loro, in casa – lo chiamavano “Benito”, non con il cognome, né “il duce”, tanto era una presenza familiare nelle loro vite, detestata o più spesso amata. Da qui bisogna partire, per capire quell’epoca.» Ecco, capire cosa fu il regime è impossibile se non si inquadra il suo fondatore, se non si cerca di definire, nelle sue contraddizioni e nelle sue dinamiche passionali, il rapporto tra gli italiani e Mussolini. Giordano Bruno Guerri, che dell’epoca fascista è uno degli storici più acuti e attenti, ricostruisce in un volume illustrato la biografia del duce, certo, ma soprattutto quella dell’uomo Mussolini, il Benito che per vent’anni (e ancora oggi) è entrato, di prepotenza o accolto di buon grado, nelle case degli italiani. Dall’infanzia in Romagna agli esordi socialisti e rivoluzionari, dalla fondazione dei Fasci fino alla dittatura e al tragico epilogo nazionale, in queste pagine si trova la «storia di un italiano» che degli italiani non aveva una grande opinione e che sugli italiani esercitò una fascinazione spesso violenta e subdola ma anche sincera e autentica: «“Benito” era una figura vicina, semplice, simile, eppure tanto più forte, qualcuno in cui era facile e bello identificarsi». Scandagliando le ricerche storiche degli ultimi ottant’anni, Guerri offre ai lettori un ritratto mai agiografico del «fondatore e affondatore dell’Impero»; ne restituisce i contorni anche intimi e privati, riesce a proporne una radiografia politica che illumina la solitudine del Capo e la sua tendenza all’improvvisazione e a disattendere i suoi stessi principi. Infine, Guerri indica un tratto distintivo e inesplorato del Ventennio, la differenza tra fascismo e mussolinismo: «Gli italiani erano mussoliniani, non fascisti, perché in lui si volevano identificare, in un superuomo che chiamavano familiarmente “Benito”».
27,00 25,65

Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2023
pagine: 432
Il nostro mondo ha quattordici miliardi di anni di storia: Giordano Bruno Guerri li attraversa in poche centinaia di pagine ripercorrendo gli eventi più importanti dalla comparsa dell’essere umano a oggi, per raccontarli senza troppi giri di parole, andando al cuore delle questioni più significative e attuali. Guerri individua gli snodi decisivi e traccia un percorso che coglie gli avvenimenti, le azioni e i pensieri di chi ci ha preceduto e ha contribuito a formare le categorie del pensiero con cui ancora oggi interpretiamo la complessità del presente: dal Big Bang ai graffiti lasciati dai primi uomini nelle grotte di Altamira e Lascaux, dall’invenzione della scrittura alla comparsa del cristianesimo, dal Rinascimento alla Rivoluzione scientifica e a quella francese, dalla prima guerra mondiale ai conflitti ancora in corso, fino alle nuove frontiere della tecnologia e della ricerca. Una narrazione appassionante, in punta di penna, che ci fa correre nel tempo per scoprire con uno sguardo inedito la più grande storia mai raccontata: la nostra.
22,00 20,90

Gabriele D'Annunzio. La vita come opera d'arte

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 300
D’Annunzio giovane studente ribelle, poeta, romanziere. D’Annunzio libertino, amante, marito e padre. D’Annunzio soldato, guerriero, rivoluzionario. D’Annunzio politico, avventuriero, influencer ante litteram in un’Italia, un’Europa di un secolo fa. Ci sono tutti i profili del Vate in questa avvincente biografia illustrata scritta dal presidente del Vittoriale degli Italiani, il libro-dimora, la monumentale opera d’arte che così tanto somiglia alla vita del suo più celebre abitante. Giordano Bruno Guerri veste qui i panni della «vedova» del poeta: «Tecnicamente lo sono, come le mogli che – defunti i mariti scrittori – si sforzano di mantenerne vive memoria e opere. Ma se di solito le vedove sono tristi, io sono una vedova allegra, ho anche altre passioni. E poi, ora che lo conosco bene, posso scherzare con lui, giocarci, non cadere nelle trappole di cui ha disseminato la propria vita per depistare contemporanei e posteri, godendone. “Io sono un mistero musicale con in bocca il sapore del mondo”, disse». In questo avvincente quanto inusuale racconto dell’esistenza del poeta, attraverso un apparato di immagini inedite, autografi, cimeli, Guerri riesce a tratteggiare con la precisione dello storico e la scrittura del grande autore un ritratto sentimentale che conquista, convince, spiega. Con lo stesso spirito con cui dirige il Vittoriale, impegnato, come lui stesso dice, «nell’impresa di liberare d’Annunzio da pregiudizi che sembravano inestirpabili». Questo libro dimostra che l’impresa è compiuta.
27,00 25,65

Follia? Vita di Vincent van Gogh

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2023
pagine: 160
Una biografia può essere rigorosa come un saggio e affascinante come un romanzo? Sì, se il personaggio di cui si insegue la vita in un vertiginoso balzo all’indietro nel tempo è Vincent van Gogh e il biografo ha la bravura di Giordano Bruno Guerri. Il libro di Guerri dà la possibilità ai lettori di addentrarsi fra i segreti di questa straordinaria e drammatica figura della storia dell’arte. La ribellione contro la piccola borghesia del XIX secolo, le infatuazioni mistiche, l’abbandono della fede e la riscoperta di una visione totalizzante della natura, il rapporto con le donne, il legame morboso con il fratello Theo, la malattia mentale che infine prorompe in perfetto parallelismo con un’estrema consapevolezza creativa. Una storia amara, di felicità intellettuale e sensuale, raggiunta attraverso la solitudine più completa. Quella stessa solitudine che gli consentì di dipingere alcuni dei capolavori assoluti dell’arte contemporanea, di “andare al cuore della gente, al cuore delle cose”.
13,00 12,35

Eretico o santo. Ernesto Buonaiuti, il prete scomunicato che ispira Papa Francesco

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2022
pagine: 400
Giordano Bruno Guerri fa luce su una figura emblematica, sempre screditata, ma che ha anticipato di un secolo il modernista papa Francesco, preannunciandolo: Ernesto Buonaiuti. Un’indagine scrupolosa e approfondita dalla quale emergono molte scoperte inedite su un personaggio controverso e sulla sua drammatica vicenda, in particolare sui suoi rapporti con Mussolini e su quelli, davvero singolari, con padre Gemelli e due santi, don Orione e Giovanni XXIII: molte riforme del concilio Vaticano II, così come quelle di papa Francesco, si rifanno infatti alle idee di questo sacerdote, perseguitato da quattro papi nel Novecento. Chierico “irrequieto e di idee avanzate e pericolose”, come lo definì una nota in seminario, Buonaiuti divenne il più importante esponente del modernismo italiano, il movimento di riforma del cattolicesimo condannato nel 1907 da Pio X. Docente di Storia del cristianesimo alla Sapienza di Roma, tentò di conciliare il ritorno ai valori della Chiesa primitiva con il pensiero moderno attraverso un’analisi critico-filologica del Vangelo. Nel 1926 gli venne inflitta la massima scomunica, che impediva a ogni buon cattolico di avvicinarlo. Accusato dal Sant’Uffizio, attaccato dall’Osservatore Romano e dalla Civiltà Cattolica, usato come oggetto di scambio tra il regime fascista e la Santa Sede durante la stesura del concordato del 1929, vittima di veri complotti ecclesiastici tesi ad allontanarlo dall’insegnamento, Buonaiuti rinunciò alla cattedra solo nel 1931, rifiutando di giurare fedeltà al regime. Neppure l’Italia nata dalla Resistenza gli rese giustizia: a causa delle pressioni del Vaticano, fu l’unico a non riottenere la docenza fra i dodici professori “non giuranti”.
24,00 22,80

I motti di Gabriele D'Annunzio. Le fonti, la storia, i significati

Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 352
Tutti i luoghi del Vittoriale di Gabriele d'Annunzio, dalle stanze della Prioria ai diversi siti dei giardini, sono costellati di motti, in italiano (spesso antico), in francese e spagnolo, ma in prevalenza in latino, che per la loro collocazione e la loro evidenza grafica non sfuggono all'attenzione e alla curiosità dei visitatori. Ma anche tutta l'opera del Vate, in prosa e in versi, dai romanzi al teatro, dalle raccolte poetiche alla memorialistica degli anni del ritiro sul Garda, dai messaggi di guerra e di Fiume alle lettere, è fittamente disseminata di motti analoghi, esibiti anche su un'infinità di supporti, dalla carta da lettere agli ex libris, a francobolli, medaglie, gioielli, argenteria varia, manifesti, volantini, cartoline, frontespizi, copertine. Il volume fornisce per la prima volta la traduzione e l'interpretazione di tutti i motti presenti nella cittadella dannunziana sul Garda e della maggior parte degli altri, indicandone nel contempo le fonti letterarie negli autori classici, latini e greci, nei poeti italiani, nelle sacre scritture e in particolare in opere dell'impresistica rinascimentale e barocca di cui d'Annunzio si sente in qualche modo erede e continuatore. Completa l'opera un approfondimento su D'Annunzio, i motti e la grafica applicata che illumina il rapporto di d'Annunzio con gli artisti che lo hanno affiancato nella ricerca di un'arte integrale che unisse parole e immagini. Introduzione di Giordano Bruno Guerri. Saggio di Francesco Parisi.
28,00 26,60

Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti

Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 344
Maria Goretti era una bambina di appena undici anni che viveva in spaventose condizioni di povertà e ignoranza nelle Paludi Pontine, agli inizi del Novecento. L’assassino era un ragazzo di nemmeno vent’anni che non riuscì a violentarla e che la uccise forse per pazzia. Sulla base dei documenti del processo penale e della causa di canonizzazione, Giordano Bruno Guerri ricostruisce la storia di santità sollecitata prima dalla reazione ultracattolica, poi favorita da Mussolini, infine decisa da Pio XII. Un ritratto potente dell’Italia contadina di un secolo fa, che penetra per la prima volta nei meccanismi terreni che presiedono le cause dei santi.
14,00

Disobbedisco. Cinquecento giorni di rivoluzione. Fiume 1919-1920

Disobbedisco. Cinquecento giorni di rivoluzione. Fiume 1919-1920

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 550
Il 12 settembre 1919 un poeta, alla testa di duemila soldati ribelli, conquista una città senza sparare un colpo. Vi rimarrà oltre un anno, opponendosi alle maggiori potenze sotto gli occhi di un mondo ancora sconvolto dalla Grande Guerra. Lo scopo di Gabriele d'Annunzio e dei suoi legionari non era solo rivendicare l'italianità di Fiume: il Vate sognava di trasformare la sua «Impresa» in una rivoluzione globale contro l'ordine costituito, e nell'avveniristica Carta del Carnaro - una costituzione avanzatissima - teorizzò un governo della cosa pubblica lontano da quello dello Stato liberale, socialista, fascista. Per sedici mesi Fiume fu teatro di cospirazioni, feste, beffe, battaglie, amori, in un intreccio diplomatico e politico sospeso tra utopia e realtà. Militari, scrittori, aristocratici, industriali, femministe, sovversivi, politici, ragazzi fuggiti di casa componevano l'esercito del «Comandante», inconsapevoli di quanto avrebbero influenzato l'immaginario del Novecento. Nelle luci e nelle ombre dell'Impresa ritroviamo, a distanza di cento anni, molti aspetti del mondo di oggi: la spettacolarizzazione della politica, la propaganda, la ribellione generazionale, la festa come mezzo di contestazione, la rivolta contro la finanza internazionale, il conflitto tra nazionalismi, il ribellismo e la trasgressione. Mussolini, che a Fiume tradì d'Annunzio, saccheggiò quell'epopea adottandone la liturgia della politica di massa: i discorsi dal balcone, il dialogo con la folla, il «me ne frego», l'«eia eia alalà», riti e miti: così l'Italia democratica ha voluto dimenticare che la «Città di Vita» fu anzitutto una «controsocietà» sperimentale, in contrasto sia con le idee e i valori dell'epoca sia - e tanto più - con quelli del fascismo. Eppure, se molti legionari aderirono al regime, come Ettore Muti, molti altri furono irriducibilmente antifascisti, confinati o costretti a morire in esilio, come il sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris. Con il suo stile inconfondibile, Giordano Bruno Guerri ricostruisce quei sedici mesi attraverso migliaia di documenti inediti custoditi negli Archivi del Vittoriale, intrecciando in una narrazione appassionante la grande storia con le vicende degli uomini e delle donne che hanno vissuto quell'irripetibile avventura, e portando alla luce un aspetto inedito della poliedrica personalità dell'uomo che ne fu l'ispirato animatore e l'indiscusso protagonista.
28,00

L'ultimo scià d'Iran

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2019
pagine: 223
All'inizio dell'anno 1979, lo scià di Persia Muhammad Reza Pahlavi lasciava l'Iran. Non avrebbe mai più fatto ritorno nel suo Paese. Il 16 gennaio di quarant'anni fa tramontava una monarchia che aveva regnato per 2.500 anni e trionfava una rivoluzione che avrebbe posto le basi di un ordine sociale e politico fondato sulla Legge di Dio. Un secolo dopo la nascita dell'ultimo scià, questo libro ricorda attraverso dialoghi con personaggi relazionatisi in diversi modi con l'ultima famiglia reale di Persia, una storia che per alcuni versi appartiene anche a noi. Questo è anche un libro di attualità. Le conversazioni che leggerete, a partire da quella con Farah Diba, l'ultima imperatrice d'Iran, fanno emergere una riflessione politica e culturale su un Paese ancor oggi oppresso da un regime oscurantista e da molti considerato alla vigilia di un cambiamento epocale. La maggior parte degli iraniani non ha mai visto gli ultimi re che hanno regnato sul proprio Paese, ma tanti di loro, ancor oggi, corrono affascinati ad ascoltare i racconti dei loro genitori e a scovare vecchie fotografie di un Iran che non c'è più. Prefazione di Giardano Bruno Guerri e conversazione con Farah Diba Pahlavi.
25,00 23,75

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