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Libri di Fëdor Dostoevskij

Biografia e opere di Fëdor Dostoevskij

L'idiota

Libro
editore: Neri Pozza
pagine: 624
25,00 23,75

25,00 23,75

Le notti bianche

Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 132
Nel bianco chiarore della notte di San Pietroburgo Nàsten'ka, una giovane donna, piange appoggiata a una ringhiera sul fiume Neva: a scuoterla è, come accade a molti di noi, la pena per il suo primo amore. Ma un uomo la trova e inizia a raccontarle di sé, cercando di consolarla: è così che tra i due inizia un dialogo incantato - che li accompagnerà per quattro intere notti - sull'amicizia, l'amore (che, in modi diversi, avvince entrambi) e sul sogno, la dimensione in cui il giovane protagonista vagabondo vive la sua vita, e dalla quale è difficile, ma anche dolce, risvegliarsi. Scritto nel 1848, "Le notti bianche" è il capolavoro giovanile di Fëdor Dostoevskij. La profondità e la delicatezza con cui lo scrittore sa raccontare l'animo dei suoi personaggi hanno conquistato i lettori di ogni generazione e luogo. Età di lettura: da 11 anni.
13,90 13,21

Il villaggio di Stepàncikovo e i suoi abitanti

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 320
Nel paesino di Stepancikovo, piccolo e trascurabile centro nella campagna russa, l’oscuro Foma Fomic, conquistate l’ammirazione e la fiducia della generalessa Krachotkina, approfitta di questa benevolenza per dettare legge sull’intero villaggio, come un vero e proprio Rasputin ante litteram. Facendo sfoggio di una saggezza posticcia che non riesce a dissimularne la malafede, millantando una cultura di alto livello che è soltanto un’accozzaglia di nozioni imprecise, casuali e disordinate, presentandosi addirittura come investito da Dio della missione di raddrizzare i torti del mondo, Foma esige, per esempio, che la servitù in casa della generalessa si esprima solo in francese (ma quale francese, se lui stesso ne balbetta a malapena qualche parola?) e monta su tutte le furie se qualcuno cede al piacere immorale di ballare una danza popolare. Protagonista di uno dei romanzi che lo stesso Dostoevskij considerava fra i più riusciti della sua produzione, Foma Fomic incarna un tipo umano spesso ritratto dallo scrittore russo – il fallito rancoroso –, interpretato però qui in una chiave caricaturale che mette in evidenza la potente, per quanto meno nota, vena comica dell’autore e anticipa motivi che ritorneranno, qualche anno dopo e con un approccio molto diverso, in Ricordi dal sottosuolo.
13,00 12,35

Le notti bianche

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 96
Nelle notti senza tramonto di una Pietroburgo estiva e deserta il cielo luminoso sembra propiziare incontri fatali. Come quello tra un timido sognatore che vaga senza meta fra palazzi e canali, prigioniero delle sue chimere, e una bella e malinconica fanciulla che si strugge di nostalgia per il suo innamorato. Per quattro notti i due sconosciuti mettono a nudo le loro anime e si confidano pene e solitudini. Per quattro notti il giovane sognatore prova a inseguire l'amore, finché l'alba dell'ultimo mattino dissolve ogni illusione lasciandolo solo col suo disincanto. Eppure nulla potrà mai cancellare l'inattesa felicità che quell'incontro gli ha regalato. Pubblicato nel 1848, il «romanzo sentimentale» del giovane Dostoevskij con la sua atmosfera magica ha incantato generazioni di lettori e ispirato maestri del cinema come Luchino Visconti e Robert Bresson.
5,90 5,61

Il giocatore

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2025
pagine: 160
Accanito, e non fortunatissimo, giocatore per molti anni, Dostoevskij scrisse di getto questo romanzo in soli ventotto giorni nell'ottobre del 1866. Pretesto autobiografico è anche la roulette, attraverso la quale Aleksej Ivanovič, un classico intellettuale russo sradicato, fa passare la linea di demarcazione fra la Russia e l'Europa. Sperando nella vincita in grado di riportarlo nel novero degli esseri umani, il giocatore non mira tanto al denaro, quanto alla possibilità di soggiogare, lui russo, l'intero Vecchio Continente, rappresentato dai «tipi» del francese, dell'inglese e del tedesco (De Grieux, mister Astley e il barone). L'universo di Roulettenburg, l'immaginaria stazione termale renana in cui si svolge l'azione, si trasforma via via nella raffigurazione di un mondo interiore mai completamente dominato, ma sempre esposto, pur nella sua fissità, agli attesi colpi di un avverso destino. «Ancora prima di entrare nella sala da gioco […] mi basta sentire il tintinnio delle monete in movimento per cadere quasi preda delle convulsioni.»
5,90 5,61

L'adolescente

Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 656
Il penultimo romanzo di Dostoevskij, ingiustamente trascurato, è la confessione allucinata di un adolescente solitario: figlio bastardo di un aristocratico e di una cameriera, vessato dai coetanei, si ritira in una solitudine megalomane e si immerge in riflessioni caotiche in cui si mescolano fantasie di ricchezza, fascino della nobiltà e delirio mistico. Il tutto sullo sfondo degli intrighi amorosi della società di Pietroburgo.
10,00 9,50

Le notti bianche

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 128
Era una notte meravigliosa, una di quelle notti, cara lettrice e caro lettore, che possono esistere solo quando si è giovani. Il cielo era così pieno di stelle e limpido, che guardandolo veniva da chiedersi se sotto una tale meraviglia potessero vivere persone tanto amareggiate e volubili.
8,90 8,46

Il giocatore

Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 240
"Il giocatore", romanzo breve pubblicato nel 1867, è ambientato in una città termale della Germania, Roulettenburg, nome di fantasia, forse ispirato alla località di Wiesbaden, dove Dostoevskij risiedette nel 1863 e dove cominciò a giocare alla roulette. In esso l'autore accantona momentaneamente i grandi temi religiosi e filosofici. Il racconto, in parte autobiografico, non è tuttavia disgiunto da un profondo impegno psicologico. Dostoevskij analizza la condizione ossessiva del giocatore d'azzardo attraverso le vicende del protagonista Aleksej Ivanoviè che, innamorato della giovane e capricciosa Polina, finisce per diventare un giocatore di professione. Come tutti i suoi romanzi, fonte di potente suggestione, anche quest'opera si fonda sulla vastità e complessità dell'ordito narrativo, in cui il tumultuoso e incoerente intrecciarsi delle vicende determina un intenso clima drammatico e una profonda ricerca psicologica.
9,00 8,55

I demoni

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 752
Uscito a puntate sulla rivista «Russkij Vestnik» («Il messaggero russo») tra il gennaio 1871 e il dicembre 1872, "I demòni" nasce come immediata reazione a un fatto di cronaca, il cosiddetto «caso Necaev». Il 21 novembre 1869, a Mosca, i membri di una cellula terroristica della Narodnaja Rasprava (Giustizia sommaria del popolo), guidati da Sergej Necaev, avevano assassinato il loro compagno Ivan Ivanov, colpevole di insubordinazione e sospettato (a torto) di tradimento. Fëdor Dostoevskij, in esilio volontario a Dresda, apprende la notizia dai giornali russi e subito decide di accantonare i progetti letterari più o meno grandiosi che gli affollano la mente, per scrivere un romanzo-pamphlet ispirato proprio a quella vicenda sanguinosa. Intende mettervi in caricatura la nuova generazione dei nichilisti, fanatici e brutali, ma anche denunciare il loro legame con gli irresponsabili «padri», i «liberali idealisti», gli occidentalisti e i socialisti degli anni Quaranta per cui lui stesso aveva simpatizzato, prima dell'arresto e dei lavori forzati. «Sto scrivendo una cosa tendenziosa», scrive all'amico A. Majkov il 25 marzo 1870, «ho voglia di essere sferzante. I nichilisti e gli occidentalisti strilleranno che sono un retrogrado! E vadano al diavolo, dirò la mia, fino all'ultima parola». Ma la composizione dell'opera è tormentosa e procede tra difficoltà con l'editore e ripensamenti. Dostoevskij inventa un narratore (il «cronista») che partecipa marginalmente all'azione, la trasporta in una sonnolenta città di provincia, inserisce un complesso intrigo amoroso e una folla di nuovi personaggi, alcuni buffoneschi, altri luminosi, per ciascuno dei quali elabora un linguaggio, uno stile particolare. Cosí col tempo il libello satirico diventa potente, profetico romanzo di idee, nera tragedia. E soprattutto grandiosa riflessione sul problema che sempre tormenta l'autore, quello della ricerca di Dio e del Male. Nei demòni-nichilisti che seminano caos e violenza, il Male assume tante forme ma resta uno scandaloso mistero, poco scalfito dalle spiegazioni che Dostoevskij esplicita o suggerisce: la malattia, le ferite dell'infanzia, vizi come la superbia, la lussuria, l'accidia e la viltà, lo sradicamento dalla terra e dalla fede del popolo, «l'idea» che «divora» e toglie umanità e compassione, fino a imporre «il dovere di uccidere». È questo stesso mistero del Male che rende indimenticabili e inquietanti la figura e la sorte del demonio-principe Stavrogin, il personaggio attorno a cui tutto ruota, il più ambiguo e fascinoso, il più tragico e forse il più amato dal suo autore.
28,00 26,60

Notti bianche

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 128
San Pietroburgo, con la sua luce incantevole, i suoi palazzi eleganti e i viali maestosi, fa da sfondo a questo celebre romanzo senza tempo. In una di quelle "notti bianche" che segnano la vita della città russa nei giorni del solstizio d'estate, in «una notte prodigiosa» in cui sembra di essere sospesi tra luce e buio, un giovane solitario e sognatore conosce per caso una ragazza lungo la riva del fiume Neva. Nei tre incontri successivi, la fanciulla gli confida la sua triste storia, dando voce, in un dialogo profondo e personale, ai grandi moti dell'animo umano: amore, illusione, speranza, delusione e dolore. Con questo capolavoro giovanile, pubblicato nel 1848 e qui presentato nella nuova e brillante traduzione di Claudia Zonghetti, Dostoevskij riflette sulle disillusioni dell'esistenza e dell'amore, sulla solitudine e sulle speranze infrante, ed esplora i turbamenti più intimi dei suoi personaggi anticipando quella acuta analisi introspettiva che caratterizzerà le sue opere più note.
15,00 14,25

I fratelli Karamazov

Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2024
pagine: 976
Il continuo e violento contrasto tra padre e figli è la tematica centrale del romanzo, forse il più articolato di Dostoevskij. Fëdor, vecchio malvagio e libertino, con il suo carattere arrogante e tirannico suscita l’odio dei quattro figli, Dmitrij, Ivan, Alëša e dell’illegittimo Smerdjakov. Nonostante i repentini colpi di scena e i continui equivoci, alla fine i quattro fratelli, grazie a una significativa trasformazione spirituale e morale, arriveranno alla totale riaffermazione di sé. Nel raccontare le vicende umane della famiglia Karamazov, Dostoevskij mostra tutta la potenza evocativa della sua scrittura che da sempre conquista i lettori di tutto il mondo.
9,90 9,41

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