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Libri di Fëdor Dostoevskij

Biografia e opere di Fëdor Dostoevskij

Le notti bianche

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: XLI-84
Il tema del "sognatore romantico", dell'eroe solitario che trascorre i suoi giorni immerso nella dimensione del sogno, in un paradiso di illusioni, malinconicamente sofferente e lontano dall'incolore e consueta realtà dell'esistenza quotidiana, percorre come un filo d'Arianna questo racconto. Postfazione di André Gide.
10,00 9,50

L'idiota

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 509
In un'umida giornata novembrina arriva a Pietroburgo il principe Lev Nikolaevic Myskin. È venuto a proclamare la sua verità da "idiota", che sovverte le tradizionali contrapposizioni tra Bene e Male, tra Amore e Odio e afferma una sua nuova Legge: quella della compassione e dell'accettazione del prossimo. Ma a questa verità tutti si ribellano; a respingerla è soprattutto Nastas'ja Filippovna, donna bellissima e perduta che non si sottrae al suo tragico destino, quello di finir vittima del passionale Rogozin. Opera in cui massimamente si trasfondono la visione dostoevskiana del mondo e un profondo sentimento religioso (tanto che nel principe Myskin è stata adombrata la figura di Cristo), "L'idiota" resta tuttora una lettura irrinunciabile. Introduzione di Mauro Martini.
5,90 5,61

Le notti bianche-La cronaca di Pietroburgo

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 176
Un giovane sognatore, nella magia vagamente inquieta delle nordiche notti bianche, incontra una misteriosa fanciulla e vive la sua "educazione sentimentale", segnata da un brusco risveglio con conseguente ritorno alla realtà. Un Dostoevskij lirico, ispirato, comincia a riflettere sulle disillusioni dell'esistenza e dell'amore nell'ultima opera pubblicata prima dell'arresto e della deportazione, esperienze che modificheranno in maniera radicale e definitiva la sua concezione dell'uomo e dell'arte. In questa edizione, al celebre racconto viene affiancata la visione "diurna" di Pietroburgo contenuta nei feuilletons che compongono la Cronaca di Pietroburgo, vero e proprio laboratorio per la scrittura dostoevskiana. Lo stretto legame tra pubblicistica e letteratura, che accompagnerà Dostoevskij negli anni della maturità, viene così a manifestarsi fin quasi dal suo esordio. Il racconto Le notti bianche ha ispirato il film omonimo di Luchino Visconti (1957), con Marcello Mastroianni e Maria Schell, e il film Quattro notti di un sognatore di Robert Bresson (1971).
8,50 8,08

Povera gente

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 192
È particolare l'emozione che ci guida quando ci accingiamo a leggere "Povera gente" di Dostoevskij perché tutto, in quest'opera, accade per la prima volta: la prima scala pietroburghese, sporca e cadente, la prima fanciulla umiliata e offesa, il primo sognatore innamorato e disilluso dalla vita, il primo sordido individuo pronto a sottrarre l'innocenza a chi gli sta intorno. Dostoevskij non aveva infatti mai scritto nulla in precedenza, e questo esordio è considerato uno dei più clamorosi della storia della letteratura mondiale. Il principale critico del tempo, Vissarion Belinskij, si entusiasmò al punto di parlare della comparsa dell'erede diretto di Puskin e Gogol', e per il ventiquattrenne Dostoevskij si spalancarono, anche se per breve tempo, le porte della fama. Povera gente è un romanzo epistolare che si svolge nell'arco di quasi sei mesi e che unisce nello scambio di lettere un modesto funzionario di mezza età e una graziosa fanciulla, orfana e senza protezione: povera gente, appunto, in una miserabile Pietroburgo, senza speranze o vie d'uscita, dove l'insulto e l'umiliazione sono parte integrante della vita quotidiana. Ma oltre al realismo sociale, "naturale", all'epoca così di moda, Dostoevskij fin da questa sua prima opera comincia a sperimentare le tecniche della scrittura che lo porteranno a rivoluzionare il romanzo dell'Ottocento, raccontando al lettore il tormento di essere scrittore.
9,50 9,03

I demoni

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 896
"Ma chi sono questi uomini, chi sono i 'demoni'? I demoni sono anzitutto 'uomini d'idea', come li definisce Bachtìn, cioè uomini posseduti, tormentati, divorati da un'idea, cioè da una concezione onnicomprensiva, onniesplicativa e onnirisolutiva della realtà, uomini che si credono in possesso della 'Verità', ma ognuno dei quali si è costruito una sua Verità' in una forma aberrante, distruttiva, catastrofica. In questi uomini - secondo Dostoevskij - si ritrova una caratteristica specifica ed esclusiva dello spirito russo: il russo è divorato da un'inesausta sete di verità ed è in grado di dedicarsi appassionatamente, fanaticamente al perseguimento dell'ideale da lui concepito, fino ad arrivare a ogni eccesso e a ogni estremo, compreso il sacrificio totale di sé." (Gianlorenzo Pacini)
15,00 14,25

L'eterno marito

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 192
Il triangolo amoroso è il protagonista di questo piccolo capolavoro dove la farsa del beato cornuto e dell'astuto amante si tramuta nello scontro-incontro tra due crisi morali. Velcàninov, affascinante Don Giovanni alle soglie della mezza età, incontra a Pietroburgo Pavel Pàvlovic Trusockij, la cui moglie, morta da poco, era stata sua amante nove anni prima. Ha così inizio una sorta di lotta tra i due, con continui colpi di scena, fino a una conclusione al limite del grottesco.
14,00 13,30

Delitto e castigo

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: XL-730
Spinto da considerazioni teoriche, oltre che dalla miseria, il giovane Raskòl'nikov uccide un'anziana usuraia e si condanna così al rimorso e alfa nevrosi; trova infine pace nell'espiazione è nell'amore per la dolce Sonja. “Delitto e castigo” è dunque il romanzo della perdizione, ma dì una perdizione, che, proprio nel suo momento più oscuro, trova una luce che la redime. E in ognuno dei molteplici personaggi sopravvive una scintilla di bontà, soffocata dall'orrore eppure ancora palpitante di speranza. Intessuto di una grande complessità di temi, il romanzo riflette i principali motivi che agitarono la Russia di metà Ottocento e l'animo dell'autore: dagli ideali protosocialisti a un superomismo quasi nietzschiano, fino al misticismo messianico tipicamente slavo.
12,50 11,88

L'idiota

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: XLVIII-909
Pubblicato a puntate nel 1868 sulla rivista moscovita "Russkij vestnik", L'idiota fu scritto freneticamente da un Dostoevskij incalzato dai debiti, tormentato dagli attacchi di epilessia, attratto dal canto di sirena della roulette. Eppure, nell'abisso della sua disperazione, il grande scrittore russo ha saputo dare un'opera di grande luminosità, uno di quei libri il cui valore artistico va oltre la qualità letteraria. "L'idiota" è infatti il romanzo in cui il realismo fantastico di Dostoevskij si misura con l'altissimo obiettivo di dare una rappresentazione artistica dell'uomo assolutamente buono. Un uomo, frammento del Cristo, attorno a cui prende vita quel mondo di tragedie e macchiette che è la Russia dell'Ottocento. Con un saggio di Hermann Hesse.
14,50 13,78

Il giocatore-Le notti bianche-La mite-Il sogno di un uomo ridicolo

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2015
pagine: 315
Accanito, e non fortunatissimo, giocatore per molti anni, Dostoevskij scrisse "Il giocatore" in soli ventotto giorni nell'ottobre del 1866. Nell'immaginaria stazione termale di Roulettemburg, Aleksej Ivanovic, intellettuale russo sradicato, finisce per rischiare il suo stesso destino. Eroe del romanzo breve "Le notti bianche", opera del periodo cosiddetto "romantico" di Dostoevskij, è la figura del sognatore, nella cui piatta esistenza, chiusa in un mondo di fantasticherie, piomba per un breve attimo la giovane Nasten'ka. Nella più matura espressione della sua vena creativa, Dostoevskij ci presenta ne "La mite" il racconto introspettivo e raggelante di un marito che veglia la giovane moglie morta suicida; "Il sogno di un uomo ridicolo" è il monologo di un uomo che, abbandonato da tutti e deciso a uccidersi, sprofonda in un sogno che lo trasporta in un mondo primordiale, un'onirica età dell'oro.
5,90 5,61

L'adolescente

Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 558
La cronaca famigliare che Dostoevskij inventa ispirandosi alle rubriche dei giornali è molto diversa da quella cui ci aveva abituato Tolstoj, con la sua rappresentazione di un solido mondo patriarcale. Lacerata e divisa, la famiglia di Dostoevskij è lo specchio dei tempi nuovi, dei traffici di una società avida e iniqua che non esita a lanciarsi nelle imprese più spregiudicate, a perdersi in tormentosi conflitti con i demoni che la agitano. Confessione autobiografica di un giovane ventenne, "L'adolescente" snoda una sequenza vertiginosa di fatti, un turbine di avvenimenti incalzanti. Figlio naturale di un proprietario terriero, Arkadij coltiva sogni di potere e rivincita, ma non riuscirà a sottrarsi al giro di ricatti e intrighi.
13,00 12,35

Memorie da una casa di morti

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 423
Condannato a quattro anni di deportazione seguiti da sei di confino, nella colonia penale Dostoevskij si ritrovò a toccare con mano il male, non soltanto nella sua forma metafisica, ma nella sua espressione concretamente brutale; e soprattutto si ritrovò a toccare con mano la presenza di un abisso incolmabile tra sè, intellettuale nobile, e i detenuti comuni, il popolo. Pur privato dei suoi diritti di nobile, pur sottoposto alle stesse regole e privazioni, l'autore non fu mai riconosciuto compagno dei suoi compagni – si trovò sempre di fronte alla stessa solitudine che avrebbe accompagnato il Raskol'nikov di "Delitto e castigo" nella prima fase della sua permanenza nella colonia penale. E, tuttavia, Dostoevskij divenne anche conscio di una nuova forma di consapevolezza. "Di sicuro per me non è stato tempo perduto", scriverà al termine della condanna. "Se anche non ho conosciuto la Russia, certo il popolo russo l'ho conosciuto bene, come pochi credo lo conoscano." Molti dei protagonisti delle sue opere future hanno un loro prototipo negli individui incontrati durante la permanenza nella colonia penale. "Memorie da una casa di morti" si focalizza sull'analisi psicologica del forzato: pur essendo ancora lontano dalla ricerca "dell’uomo nell'uomo" che si svilupperà a partire dalle "Memorie del sottosuolo", Dostoevskij già si sta muovendo in quella direzione: è la psicologia del forzato quello che lo interessa.
12,00 11,40

I fratelli Karamàzov

Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 864
«Il problema principale è lo stesso di cui ho sofferto consciamente o inconsciamente tutta la vita: l'esistenza di Dio.» Così lo stesso Dostoevskij sintetizza «I fratelli Karamàzov», opera tra le più famose della letteratura moderna, che ruota attorno all'omicidio dell'odioso Fëdor Pávlovič Karamàzov da parte dei suoi figli. Un delitto apparentemente provocato dall'atavica lotta per la donna, ma in realtà maturato nel più ampio contesto della contrapposizione tra padri e figli. Su uno sfondo da tragedia greca, indagati nei più reconditi recessi della loro psiche, si muovono personaggi di straordinaria potenza: Dmítrij, passionale e istintivo, Ivàn, ateo e cerebrale, lo storpio Smerdjakòv e soprattutto l'angelico, purissimo Alësa. Con uno scritto di Marcel Proust.
15,50 14,73

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