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Giuffrè: Il codice civile. Commentario

Tutte le nostre collane

Delle successioni legittime. Artt. 565-586

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XX-686
Nel codice civile del 1865, la successione a causa di morte era disciplinata come uno dei modi di acquisto della proprietà; il legislatore moderno, nel dedicarvi un apposito libro del c.c., ha preso atto che, nonostante la successione sia un modo di acquisto a titolo derivativo della proprietà, vi è, in essa, molto di più: soprattutto, "vi è la perpetuazione dei gruppi familiari". Questa coincidenza, tra criteri che informano il rapporto successorio e quelli che disciplinano i rapporti familiari, è alla base della stretta connessione tra diritto successorio e diritto di famiglia. Trasmissione della ricchezza e interesse familiare trovano il più alto punto di convergenza nella disciplina della successione legale, sovente denominata 'successione legittima in senso ampio', il cui intervento può assumere funzione correttiva (successione necessaria) o suppletiva (successione legittima in senso stretto) La successione legittima segna una parziale rivincita della famiglia patriarcale sulla famiglia nucleare. La valorizzazione della seconda, che è fatta oggetto di una tutela discendente dalla considerazione dei suoi membri quali legittimari e soggetti della collazione, risponde, nella sua accezione più attuale, ad un sentimento la cui perdurante diffusione sociale è indubitabile. La considerazione giuridica dei rapporti di coniugio e di filiazione risponde alla trasformazione della famiglia da comunità di produzione in comunità di consumo.
75,00 71,25

Dei legittimari. Artt. 536-564

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XII-844
Trattare oggi dei legittimari e dei loro diritti può forse suscitare minori diffidenze rispetto a qualche tempo fa. Si potrà sempre nutrire il sospetto che il commento degli articoli 536-564 del codice civile del 1942, che erano e restano la fondamentale sedes materiae, sviscerati come sono da tanti pregevoli contributi dottrinali, oltre che applicati da una consistente mole di decisioni giurisprudenziali, non riservi elementi consistenti di novità. Certo: si potrà ancora discutere dei risultati esegetici raggiunti su questo o quel precetto normativo, delle ipotesi ricostruttive via via proposte attorno all'annosa querelle del legittimario pretermesso e del titolo di acquisto dei diritti a lui riservati. Ma non tutto in materia di legittima (come la definisce anche il linguaggio comune), può essere rappresentato nel segno della tradizione e della conservazione dello status quo ante. Anzi, quello attuale è un momento di forte ripensamento e pure di cambiamento di un istituto che, senz'altro radicato nella storia del diritto, ora come non mai si confronta con le istanze dell'epoca contemporanea.
90,00 85,50

Della previdenza e dell'assistenza. Artt. 2114-2117

Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XVII-240
Gli artt. 2114-2117 del codice civile si pongono come un 'ponte' tra il rapporto privatistico rappresentato dal contratto individuale di lavoro e la funzione pubblica della previdenza. L'impresa, che deve sempre tenere presente il superiore interesse della Nazione, ha, quindi, dei doveri di diritto pubblico nei confronti dello Stato. La previdenza diventa una parte di quella legislazione sociale del lavoro nella quale si esprime l'interesse dello Stato nei confronti delle classi lavoratrici: dal momento del collocamento e del controllo del mercato, al momento della previdenza e dell'assistenza.
32,00 30,40

Il tirocinio. Artt. 2130-2134

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XVIII-368
Il volume riprende l'evoluzione storico-legislativa dell'apprendistato come contratto speciale a causa mista (lavoro contro retribuzione e formazione sul lavoro) dal codice civile del 1942 alla legislazione speciale del 1955/56. La diffusione del contratto di apprendistato era tuttavia rimasta marginale fuori dal settore elettivo dell'artigianato. La vicenda legislativa degli anni '90 che ha successivamente ricondotto l'apprendistato nell'alveo dei cd. contratti formativi, insieme al parallelo convergente del contratto di formazione e lavoro, implementando le finalità occupazionali, è analizzata nell'introduzione del volume. Nel volume sono approfondite le finalità formative e occupazionali che si sono affiancate nello scorso decennio nella legge Biagi e nelle successive modifiche e integrazioni. Il genus dell'apprendistato si è anche tripartito nelle sottospecie di apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere istruzione e formazione, di apprendistato professionalizzante e di quello per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. Il testo unico (d.lgs. 14 settembre 2011 n. 167), che conferma tale tripartizione ed estende il campo di applicazione del contratto di apprendistato alla somministrazione di lavoro, al praticantato delle professioni ordinistiche e a generiche esperienze lavorative, è stato oggetto di commento integrale nel volume.
48,00 45,60

L'orario di lavoro e i riposi. Artt. 2107-2109

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XXIV-504
A una lunghissima fase di abstention of law è succeduta, in quest'ultimo ventennio, una fase di intensa produzione legislativa in sede comunitaria innanzitutto, e dall'inizio del nuovo secolo anche sul piano nazionale, prima e dopo l'importante riforma del 2003. Ma una parte non secondaria della normativa degli anni '20 conserva tuttora un suo rilievo nella regolazione della materia. La nuova edizione di questo volume del Commentario si propone innanzitutto di dar conto in modo preciso delle radici ormai secolari e dell'evoluzione della disciplina in ciascuno dei capitoli in cui la materia stessa si suddivide: limiti di estensione temporale della prestazione, disciplina della collocazione temporale, del lavoro straordinario e di quello notturno, dei riposi giornalieri, settimanali e annuali, del lavoro a tempo parziale. Sulla base dello studio attentamente documentato di questa evoluzione (che costituisce una peculiarità di questo Commentario) viene proposta una visione sistematica unitaria della nuova disciplina, e una lettura coerente di ciascuna delle numerosissime disposizioni di dettaglio, anche alla luce della giurisprudenza europea e nazionale, nonché dei provvedimenti amministrativi e delle numerose risposte ministeriali a interpelli degli anni più recenti.
58,00 55,10

Danni non patrimoniali. Artt. 2059

Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XVIII-286
La genericità della disposizione dell'art. 2059 c.c., che non contiene indicazioni sulla nozione di danno non patrimoniale nè sui criteri di individuazione o sul possibile rapporto con la clausola generale dell'illecito civile, ha dato luogo ad un dibattito giurisprudenziale e scientifico volto, tra l'altro, a stabilire il rapporto tra danno patrimoniale e danno non patrimoniale. Le più recenti decisioni della Suprema Corte di Cassazione e i successivi sviluppi hanno riproposto in termini nuovi il problema dell'area applicativa dell'art. 2059 c.c. e del suo rapporto con l'art. 2043 c.c., portando così ad ulteriore svolgimento, senza tuttavia risolverlo, un processo interpretativo che affonda le sue origini nella normativa precodicistica. In tale luce va subito chiarito che una corretta disamina del complesso tema del danno non patrimoniale non può esaurirsi all'interno dell'art. 2059 ma deve inserirsi nella direzione più generale e sistematica della responsabilità civile.
35,00 33,25

33,00 31,35

Titoli di credito. Disposizioni generali. Artt. 1992-2002

Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XVIII-216
Se da un lato la fattispecie dei titoli di credito presenta tratti di conclamata obsolescenza, dall'altro lato la materia continua ad offrire palesi bizzarrie e segrete sorprese. La sfida non è più solo quella relativa alla dimostrazione della complessità del tema: ad essa si è affiancata nel frattempo quella relativa all'attualità dello strumento cartolare. Così le tecnologie che hanno incoraggiato la dematerializzazione dei titoli di credito non hanno intaccato la loro raison d'être, che è quella di favorire la circolazione delle diverse forme di ricchezza finanziaria, garantendone al tempo stesso la sicurezza. E anche il fenomeno della cartolarizzazione (che sembra in contrasto con quello della dematerializzazione) asseconda la funzione del titolo di credito: convertire i crediti da ricchezza futura in ricchezza presente, rendendoli cioè capaci di circolare secondo la legge di circolatoria dei beni mobili. La modernità, enfatizzando il lato virtuale del mondo, si è dimostrata parente prossima dei titoli di credito: infatti qui e non altrove risiede il nucleo della fattispecie, che è volontà di attribuire, ad un bene inesistente in natura, modalità circolatorie proprie degli oggetti più facilmente apprensibili nel mondo.
30,00 28,50

Patto di famiglia. Artt. 768 bis-768 octies

Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XII-422
Il presente volume del Commentario al codice civile costituisce la prima opera di commento sistematico all'istituto del patto di famiglia (artt.768 bis-octies), la cui nuova disciplina, nelle intenzioni del legislatore, è finalizzata a promuovere il trasferimento generazionale del complesso aziendale dal disponente all'assegnatario con il consenso di tutti i legittimari. Il lavoro si propone di indagare il rilevante impatto dell'istituto, che si caratterizza per un regime normativo dal contenuto fortemente innovativo sia per tutta la materia successoria sia per la materia contrattuale.
55,00 52,25

La rappresentanza. Artt. 1387-1400

Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XVIII-524
Il volume analizza da principio la rappresentanza volontaria, i problemi della rappresentanza volontaria e le soluzioni ai medesimi negli ultimi due secoli; si prosegue poi con un commento delle norme presenti nel codice civile, passando attraverso i temi delle fonti, del potere rappresentativo e del conflitto di interessi, fino alla rappresentanza senza potere e alle altre speciali forme.
58,00 55,10

Della capacità di succedere. Dell'indegnità. Artt. 462-466

Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XX-144
La pubblicazione della II edizione del volume dedicato all'aspetto "fisiologico" generale della capacità di succedere ed a quello "patologico" e settoriale dell'indegnità di succedere permette all'autore di rilevare ancora una volta l'importanza dell'angolo visuale generale anche del secondo aspetto. L'accostamento di capacità e legittimazione non è infatti privo di rilevanza, dal momento che la mancanza di una attitudine "naturale" come la capacità può determinare, a seconda dei casi, nullità o annullabilità con la rispettiva disciplina, mentre la mancanza della legittimazione può solo determinare generica ma rilevante inefficacia.
25,00 23,75

Confusione. Artt. 1253-1255

Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XVI-140
La confusione è istituto che può essere studiato sia nell'ottica estintiva della situazione giuridica (confusione di diritti) sia in quella, opposta, acquisitiva (confusione di cose); ancora, nell'ottica della confusione dei patrimoni (ad es. del defunto e dell'erede). La confusione è modo di estinzione generale dei rapporti giuridici. Se partiamo dall'assunto che l'ordinamento richiede la necessaria partecipazione di due distinti soggetti giuridici alla vicenda estintiva dell'obbligazione, in virtù di una ragione sostanziale di valutazione degli interessi, allora possiamo comprendere come nella nostra letteratura ricorre l'osservazione dell'assurdità che uno stesso soggetto sia creditore e debitore di sé medesimo. La nostra migliore dottrina ha evidenziato come proprio il fenomeno della confusione conduca a superare la concezione tradizionale di rapporto giuridico, nell'accezione di relazione tra soggetti, per superare in particolare l'esigenza della dualità dei soggetti indispensabile per la configurazione stessa del rapporto. Una prima considerazione, di partenza, va immediatamente in tal senso sottolineata con vigore: la regola secondo cui si ha estinzione del rapporto qualora le qualità di creditore e di debitore si riuniscono nello stesso soggetto non è affatto assoluta, e subisce nel sistema non poche deroghe, sia nell'interesse di terzi qualificati sia nell'interesse dei titolari delle situazioni soggettive facenti capo al rapporto originario.
25,00 23,75

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