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Franco Angeli: Storia-Studi e ricerche

Tutte le nostre collane

Il ritorno del giglio. L'esilio dei Borbone tra diplomazia e guerra civile 1861-1870

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 250
Attraverso l'intreccio di una vasta documentazione archivistica, il volume ricostruisce le strategie operative messe in atto dal governo borbonico in esilio, una compagine ministeriale presieduta dal re Francesco II, che ha sede a Roma e che si avvale di un'estesa rete diplomatica ancora fedele alla dinastia e di numerosi contatti con i comitati antiunitari creati all'indomani del 1860 sia in Italia (soprattutto nel Mezzogiorno continentale e in Sicilia) sia in Europa (tra i più importanti quelli di Malta, Marsiglia, Parigi, Londra, Vienna, Barcellona). A lungo trascurate – o comunque sottovalutate – dalla storiografia “risorgimentista”, le trame cospirative dei Borbone dopo l'Unità rappresentano una prospettiva eloquente attraverso cui leggere il difficile processo di State e Nation building italiano e il controverso incontro tra il Nord e il Sud della penisola: al di là degli esiti fallimentari dei tentativi di revanche della dinastia decaduta, gli strumenti di cui essa si avvale riescono a toccare i punti deboli dell'unificazione, facendo leva sulle istanze frustrate che promanano dal Mezzogiorno e contribuendo a creare un “discorso pubblico” di opposizione alla Destra storica, che di lì a qualche anno, sfrondato delle sue connotazione eversive, darà corpo alla spinosa Questione Meridionale.
33,00 31,35

Risorgimento cosmopolita. Esuli in Spagna tra rivoluzione e controrivoluzione 1833-1839

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 260
Quando si parla di guerra civile spagnola e di brigate internazionali, il pensiero corre al periodo tra il 1936 e il 1939. Ma già un secolo prima, dal 1833 al 1839, rivoluzionari e controrivoluzionari da tutta Europa si erano mobilitati per accorrere nella penisola iberica a sostegno della successione al trono della regina Isabella o del pretendente Carlo. Erano gli anni della prima guerra carlista, un conflitto dinastico che presto si era trasformato in uno scontro ideologico su scala continentale tra liberalismo e legittimismo. Nel solco dei più recenti studi sulla storia del Mediterraneo e attraverso la comparazione di fonti conservate presso diversi archivi europei, il volume racconta la vicenda della guerra de los Siete Años da una prospettiva transnazionale, mettendo in luce i suoi effetti sulla circolazione delle pratiche e dei linguaggi della nuova politica nel Mare Nostrum e sul processo di definizione delle identità europee nella prima metà del XIX secolo.
32,00 30,40

Legittimazione e credito tra Medioevo e Ottocento. Notai e ceto notarile tra ruoli pubblici e vita privata

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 274
Se la documentazione notarile è stata oggetto di numerosi convegni e studi e l'attività professionale del notaio ha attirato l'attenzione di non pochi storici del diritto, quello che non è ancora stato debitamente indagato nella storiografia italiana è un approccio alla figura del notaio capace di coglierne le molteplici attività e i suoi svariati ruoli in quanto figura in cui convergono funzioni di mediazione sociale ed economica; in breve di svelarne la centralità sociale, tanto nelle comunità rurali che in quelle urbane. Tra i soggetti e le questioni affrontate in questo volume hanno trovato spazio: la partecipazione dei notai alla vita politica locale e regionale e il loro ruolo di mediazione e difesa di interessi particolaristici; i processi formativi e le traiettorie professionali dei notai all'interno delle dinamiche della mobilità sociale; le interazioni tra i processi di legittimazione professionale e di riconoscimento sociale; le dinamiche riproduttive del “ceto notarile” e le sue strategie economiche. Attraverso l'indagine di questi temi, si è proposto di mettere a confronto e far dialogare le ricerche condotte su alcune realtà “italiane” con la storiografia di altri Stati europei, che al tema hanno dedicato maggiore attenzione, in particolar modo quella francese.
34,00 32,30

Storia economica e storia degli ebrei. Istitutuzioni, capitale sociale e stereotipi (Sec. XV-XVIII)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 248
Per la popolazione mosaica di Antico regime la discriminazione istituzionalizzata rappresenta l’appendice di un edificio stereotipico eretto a partire da considerazioni teologico-religiose per estendersi ad ambiti più vasti. In quanto tale esso costituisce un elemento essenziale per leggere la storia degli ebrei, ma permette di illuminare prevalentemente la parte ‘ossificata’ di un rapporto interculturale complesso dove elementi di separazione si fondono a spazi di condivisione. Al centro dei contributi interdisciplinari proposti in questa sede è lo scottante tema del confronto/scontro interculturale. In tutti i saggi l’approccio metodologico adottato è proteso a scandagliare il doppio bordo di tale confine nel tentativo di ricostruire un tessuto di relazioni in divenire dove il “discorso” imbastito tra gli ebraismi e la società maggioritaria si scioglie, nel bene e nel male, nel più ampio respiro della Storia nazionale.
32,00 30,40

Giovanni Tamassia, «patriota energico». Dal Triennio rivoluzionario alla caduta di Napoleone (1796-1814)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 244
Nei magmatici anni che vanno dall’arrivo dei francesi in Italia alla caduta di Napoleone, tra l’esperienza repubblicana e l’avvento dell’Impero, il mantovano Giovanni Tamassia ha proposto una riflessione tra economia e politica, passando dall’iniziale entusiasmo rivoluzionario all’accettazione delle strutture di governo napoleoniche, entro le quali si mosse da funzionario attento. La sua esperienza biografica e politica esemplifica così l’itinerario della generazione che visse il passaggio dal triennio al momento napoleonico, tra mutamenti istituzionali e continuità intellettuali, fratture ideali e permanenze culturali, aggiungendo un tassello inedito ma rilevante alla ricostruzione delle complesse dinamiche di questa cruciale fase di transizione. Ne emerge la figura di un patriota energico, il cui itinerario sottolinea la frattura con l’ancien régime segnata dalle elaborazioni politiche e filosofiche della rivoluzione repubblicana, mentre la sua riflessione intorno al ruolo assunto dal discorso economico nel quadro del progressivo palesarsi dell’autoritarismo napoleonico suggerisce una cruciale rivalutazione dei nessi tra la rivoluzione stessa e il bonapartismo.
28,00 26,60

22,00 20,90

La «Spagnola» in Italia. Storia dell'influenza che fece temere la fine del mondo (1918-1919)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 192
Questa nuova versione - riveduta e ampliata - si propone di offrire un contributo, aggiornato con nuovi risultati di ricerca, alla conoscenza della "Spagnola", la più tremenda epidemia d'influenza della storia. Mentre l'attenzione è concentrata sull'emergere di virus influenzali (2003 H3N2 virus, 2009 H1N1 virus, 2013 H7N9), percepiti come minacce e capaci di svelare la vulnerabilità del mondo globale, la porta aperta dalle nuove conoscenze scientifiche di questi anni propone una nuova sfida che impegna anche la ricerca storica, in grado di aggiungere nuovi tasselli al puzzle del mistero della pandemia influenzale del 1918, la "madre genetica di tutte le pandemie". "Libri come questo della Tognotti, che ricordano quali sofferenze la pandemia del 1918-19 portò con sé - ha scritto Gilberto Corbellini nella Presentazione - servono anche a costruire, proponendo implicitamente una comparazione con la situazione presente, un clima di consapevolezza culturale circa le conquiste di sicurezza e civiltà che le scienze mediche hanno recato a buona parte dell'umanità".
23,00 21,85

Tra fisco e contribuente. Nascita dell'amministrazione finanziaria italiana (1859-1873)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 196
Attraverso un itinerario di ricerche condotto fra archivi pubblici e privati, l'Autore documenta il ruolo, tutt'altro che marginale, avuto dall'amministrazione delle Finanze nella storia dell'unificazione italiana. Dopo la prima fase, all'insegna della provvisorietà, gli interventi amministrativi divennero più incisivi, il modello organizzativo Piemontese fu integrato con soluzioni originali che, a livello periferico, ruotarono intorno alle Intendenze di finanza. Il nuovo assetto del Regno d'Italia fu completato in un lasso di tempo non breve poiché l'unificazione amministrativa doveva andare di pari passo con le leggi fiscali e finanziarie, ma in circa quindici anni la Destra seppe costruire una macchina organizzativa in grado di far fronte alle gravissime difficoltà economiche del Paese. I primi ministri delle Finanze del Regno d'Italia svolsero un compito straordinario, unificando gli apparati e le legislazioni dei nove sistemi finanziari presenti nelle varie province del Regno, lavoro reso arduo anche dalla difficoltà persino di catalogare il personale civile e militare che lavorava nell'amministrazione. La classe politica di governo si rivelò, sostanzialmente, all'altezza della sfida. Sella e Minghetti, in particolare, ministri per un periodo considerevole, svolsero un ruolo determinante circondandosi di uomini validi come Gaspare Finali e Giovanni Giolitti.
25,00 23,75

Questa turba infame a comun danno unita. Delinquenti, marginali, magistrati nel mantovano asburgico (1750-1800)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 224
Seconda metà del Settecento: nei domini della Casa d'Austria il governo mise in atto politiche penali ispirate a esigenze di più sistematico controllo delle popolazioni e finalizzate a prevenire, oltre che a reprimere, i comportamenti sociali devianti. Tale processo s'accompagnò all'abolizione della pena di morte e della tortura giudiziaria e alla nascita della prigione moderna, quando ergastolo e lavori forzati sostituirono la forca e la condanna a remare sulle galere. Di questa fase storica Mantova e il suo antico Ducato offrono un vasto campo di osservazione, grazie a copiose fonti processuali e statistiche, rimaste quasi intonse negli archivi, fino a oggi. Se ne è tratta una storia dei delitti e delle pene, dei giudici e degli inquisiti; una storia della società, sia pure sub specie criminali. Si confermano fenomeni già segnalati in altri contesti: aumentano gli indici di criminalità, la marea di vagabondi e piccoli malviventi, in una congiuntura difficile e in una provincia di frontiera senza grandi risorse. Al contempo vacillano inveterati stereotipi letterari e storiografici sulla giustizia d'Ancien Régime. Quella penale mantovana non fu affatto una giustizia lenta né integralmente iniqua (e non solo per i parametri dell'epoca). La dirigeva, pur con scarsi mezzi, una magistratura complessivamente esperta e scrupolosa. Persino gli sbirri - i malfamati esecutori di giustizia - non sempre appaiono meritevoli della loro cattiva reputazione.
30,00 28,50

«La buona educazione». Esperienze libertarie e teorie anarchiche in Europa da Godwin a Neill

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 704
Pratiche educative libertarie ispirate al pensiero anarchico non solo sono esistite nel passato, ma rappresentano ancora oggi una realtà che, pur non molto diffusa, costituisce un importante contributo al processo di emancipazione umana. Originalità e specificità, innovazione vera e intuizioni anticipatrici vengono qui illustrate, analizzate e collocate in una dimensione storica che muove dalla fine del 1700 e si snoda fino alla prima metà del 1900, interessando diversi paesi europei. La "pedagogia" libertaria emerge, di volta in volta, in pensatori ed educatori, che sono quasi sempre inseriti in un movimento rivoluzionario, protagonista di straordinari eventi storici.
51,00 48,45

L'altra faccia di Venere. La sifilide dalla prima età moderna all'avvento dell'Aids (XV-XX sec.)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 272
Un male misterioso, ripugnante, legato al sesso. In grado di diffondere il terrore per la sua gravità, l'impotenza dei medici a curarlo e la capacità di imporre una pesante ipoteca sulle future generazioni. Impossibile da dominare e da controllare attraverso le tradizionali politiche di sanità pubbliche adottate per la peste, e, più tardi, il vaiolo e il colera. Evoca quella dell'Aids la storia della sifilide, o mal francese come fu chiamato il nuovo, pauroso morbo in Italia, dove la malattia si manifestò in forma epidemica dopo la discesa di Carlo VIII di Francia nel 1495 e l'assedio di Napoli, ad opera del suo esercito cosmopolita. Malattia di lunga durata, insidiosa, degenerante, la sifilide ha prodotto un intero repertorio di metafore e la colpevolizzazione delle vittime. Attingendo alla più aggiornata letteratura medico-scientifica e ad una pluralità di fonti archivistiche, letterarie, iconografiche, Eugenia Tognotti ricostruisce in questo volume il primo impatto della "lue venerea" in Italia e la sua evoluzione lungo i secoli, passando per il sifilofobico Ottocento, per arrivare, infine, al XX secolo, nel quale la penicillina prepara l'uscita di scena della più grave tra le malattie veneree, alla vigilia della comparsa dell'AIDS.
35,00 33,25

Conoscere il nemico. Apparati di intelligence e modelli culturali nella storia contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 528
Ogni conflitto nasce e si sviluppa sulla base di una particolare conoscenza e immagine dell'avversario. Le decisioni dei vertici politici e militari sono condizionate dalle informazioni disponibili sul nemico, sui suoi disegni, sulle sue strategie, e la costruzione di tale immagine è a sua volta strumento utile a condizionare gli orientamenti della popolazione. La conoscenza del nemico è il risultato di due processi, uno istituzionale e uno culturale. Il primo è rappresentato dall'attività degli apparati di intelligence che raccolgono, organizzano, diffondono le informazioni, per utilizzarle a scopi militari (si pensi alla decrittazione britannica dei messaggi tedeschi durante la seconda guerra mondiale), ma anche per orientare le opzioni delle leadership politiche. Il secondo processo è di tipo culturale e rimanda alle difficoltà di comprendere realtà distanti dalla propria, per l'influenza di modelli e pregiudizi, anche di tipo razzista, in sintesi dell'universo mentale di chi raccoglie e interpreta le informazioni. I saggi qui riuniti affrontano momenti cruciali dell'età contemporanea, nei quali le conoscenze sul nemico hanno costituito la base per scelte di grande rilievo. Il volume, che affronta per la prima volta nel nostro Paese i temi dell'intelligence in un'ampia prospettiva storica, si articola in una prima parte, che prende in considerazione Una prospettiva mondiale dal periodo dell'imperialismo alla Guerra fredda, e in una seconda dedicata a L'Italia e i suoi nemici.
49,00 46,55

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