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Edizioni ETS: Philosophica

Tutte le nostre collane

«Più positivo dei positivisti». Antropologia, psicologia, evoluzionismo in Tito Vignoli

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 320
Tito Vignoli (1824-1914) è stato uno dei protagonisti della stagione positivista italiana insieme a figure quali Cesare Lombroso e Paolo Mantegazza. Pensatore dai numerosi interessi, fu psicologo, antropologo, filosofo, storico delle religioni e tra i primi ad abbracciare la teoria dell'evoluzione di Darwin. La sua riflessione è frutto di una feconda contaminazione tra scienze umane e scienze naturali, come dimostra la sua opera principale, "Mito e scienza" (1879). Ben inserito nel circuito culturale dell'epoca, dopo la morte fu però presto dimenticato. Oggi è noto soprattutto per l'influenza esercitata sul fondatore degli studi iconologici Aby Warburg. Questa monografia, la prima interamente dedicata a Vignoli, restituisce profondità al profilo dell'autore, concentrandosi su un aspetto che ha segnato trasversalmente tutta la sua riflessione: l'indagine antropologica e psicologica sulla natura dell'uomo post-darwiniano. Grazie a vaste ricerche d'archivio, il volume fa luce sul lungo ragionamento di un pensatore che in pieno positivismo amava definirsi "più positivo dei positivisti". Riscoprire Vignoli permette di rileggere il fermento culturale di fine secolo da una prospettiva inedita, mettendone in evidenza le complessità.
18,00 17,10

Animali pensanti nella filosofia tra medioevo e prima età moderna

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 144
In un lungo arco temporale (dall'età tardoantica, attraverso il medioevo, fino agli inizi dell'età moderna) filosofi e teologi hanno rinunciato a osservare gli animali, preferendo all'esperienza l'analisi concettuale e la manipolazione simbolica. Dunque è possibile raccontare una storia non di animali incontrati e osservati, ma di animali pensati, in un quadro complesso di tradizioni diverse, di linguaggi che si stratificano, di libri che parlano di libri, di feconde tensioni tra la persistenza di modelli teologici e la riappropriazione dell'epistemologia aristotelica tra XIII e XVI secolo. Un superamento di queste tensioni fu il neoaristotelismo attivo di alcuni naturalisti che, intorno alla metà del Cinquecento, cercarono di mettere l'epistemologia aristotelica al servizio dell'osservazione diretta, della dissezione e dell'integrazione parola/immagine in splendidi libri illustrati.
14,00 13,30

L'immagine e la mimesis. Arte, tecnica, estetica in Theodor W. Adorno

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 204
La proposta filosofica ed estetica di Adorno appare di nuovo, dopo l'esaurirsi della forza propulsiva del post-modernismo e del linguistic turn, in grado di fornire un lessico alla riflessione estetica, nella direzione di una 'nuova ecologia del pensiero'. Tesi del libro è che una questione di ecologia del pensiero, e cioè di sostenibilità del pensiero stesso come orientamento, conoscenza e critica dell'esperienza, è riscontrabile in tutte le questioni centrali della riflessione adorniana, quali la dialettica negativa, il linguaggio della filosofia, la metacritica della gnoseologia, la razionalità estetica, il contenuto di verità dell'arte. Ciascuna di esse nomina, per Adorno, una dimensione spirituale, o teoretica, da ri-orientare per via di un insieme di violazioni specifiche dei modi, delle strategie e degli obiettivi della tradizione filosofica. I saggi raccolti nel volume si soffermano su tutte le parole chiave di questo lessico ecologico-estetico: dominio, immagine, mimesis, conoscenza, arte, tecnicizzazione, rivelando un Adorno non più solo alle prese con l'ideologia dell'industria culturale, ma impegnato nella sfida di misurare la sua teoria estetica sulla nuova antitesi di arte autonoma e arte tecnologica, che prende il posto di quella - per lui più usuale e maneggevole - tra arte tradizionale e arte moderna.
17,00 16,15

Significato e conoscenza. Un percorso di filosofia analitica

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 106
Nell'interpretazione di Frege, la partita tra significato e conoscenza si gioca, secondo Dummett, su due livelli. Con il significato al centro, diventa anzitutto possibile rinnovare il modo tradizionale di impostare molti problemi filosofici, magari aprendo un contatto più dinamico con la tradizione stessa. D'altra parte, questo cambiamento richiede di essere verificato e messo a confronto con quanti, avendo letto Frege, si sono occupati di significato e conoscenza. Il volume esplora in modo agile alcune figure classiche della filosofia della logica contemporanea (Quine, Kripke, Putnam), permettendo al lettore di orientarsi tra alcune delle questioni più interessanti degli ultimi centocinquant'anni.
12,00 11,40

Filosofia e religione: nemiche mortali? Scritti in onore di Pietro de Vitiis

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 344
A proposito della filosofia cristiana Martin Heidegger ebbe a dire, nel suo famoso saggio Fenomenologia e teologia, che essa è un "ferro ligneo", o meglio un equivoco, una contraddizione nella quale il vero filosofo non può e non deve cadere. In questo modo egli sembrava convalidare l'idea di una sostanziale inconciliabilità tra fede e filosofia, le quali, sempre nello stesso saggio, venivano di fatto ritenute "nemiche mortali". Inimicizia a cui, non a caso, fa espressamente riferimento il titolo del presente volume. Ora di certo la filosofia della religione, così come la fenomenologia della religione, non è assimilabile a quella che Heidegger definisce "filosofia cristiana", tuttavia anch'essa - considerato l'oggetto della propria riflessione - procede su un terreno sdrucciolevole, incerto, sul quale bisogna avanzare con cautela. La cautela dovuta al bisogno di occuparsi di religione, senza tuttavia rinunciare alle pretese della ragione; di rispettare le pretese della ragione, senza però disconoscere la peculiarità di questo suo "oggetto". Su questo doppio binario si muovono i contributi del presente volume che, pur nella diversità delle impostazioni, riescono a fornire un quadro ampio e aggiornato dell'attuale dibattito etico, di fenomenologia e di filosofia della religione. Al suo interno esso si articola in tre sezioni, che affrontano: il problema dello statuto della filosofia della religione, le questioni e le figure rappresentative di tale ambito disciplinare.
20,00 19,00

L'origine e l'inizio. Hans Urs von Balthasar e Massimo Cacciari

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 306
Quando si vuole cercare il filo d'Arianna per uscire dal labirinto è necessario un nuovo inizio. A "chi" o a che "cosa" è annodato il capo del filo? A partire da traiettorie molto diverse, la filosofia di Massimo Cacciari e la teologia di Hans Urs von Balthasar si incontrano pensando l'origine. Cercano entrambi la segnatura dell'arcaico, non in quanto paradiso lontano e perduto, ma in quanto più prossimo all'arché, che pulsa nella loro attualità: qui si trova infatti il segreto di ogni destinazione. L'uno, il filosofo, è voce indocile di una singolarità proveniente dall'Aperto e aperta a ogni possibile. L'altro, il teologo, si lascia ispirare dal lampo di un Logos che sta en arché presso Dio e si è fatto storia. Per il filosofo, la luce dell'Inizio non è mai senza il buio, che l'accompagna fino alla fine del tempo. Per il teologo, è la Luce che viene nel mondo, che riscatta la sua destinazione per sempre. Per entrambi, la scelta decisiva è una: ossessiva auto-conferma del sé o liberi legami di prossimità. Nel punto di sovrapposizione tra i due, che si è cercato di illuminare in questo saggio, si decide il senso del nostro tempo, fra il mondo ereditato dalla tradizione che precede e quello promesso alla generazione che viene.
24,00 22,80

La realtà e i suoi sensi. La costituzione fenomenologica della percezione e l'orizzonte del naturalismo

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 274
Oggetto del presente lavoro è l'essenza del percepito in quanto realtà oggettiva primaria. Metodologicamente il lavoro si rifà all'impianto della fenomenologia husserliana, di cui adotta parte dell'apparato concettuale. Le analisi husserliane vengono fatte interagire con temi ed argomenti che compaiono oggi nel contesto delle scienze cognitive e della filosofia della mente contemporanea. Prendendo le mosse dall'elaborazione husserliana, l'analisi si sviluppa inizialmente confrontandosi con le indagini percettologiche di J.J. Gibson, S. Gallagher e della psicologia della Gestalt, che inducono a porre il problema della costituzione trasmodale della realtà percettiva. Tale problema viene elaborato investigando la dimensione 'istintuale' operante, tanto sul piano etologico che ontogenetico, nell'esplorazione, nel gioco e nell'imitazione. Da ultimo, l'analisi converge nuovamente sul senso ontologico della costituzione percettiva con particolare riferimento ai processi costitutivi di spazio, tempo e causalità. Le conclusioni sviluppano il problema del rapporto tra fenomenologia e naturalismo alla luce dell'idea di mondo come orizzonte di senso, declinando l'ontologia scientifica sia come realizzazione che come violazione di tale orizzonte.
24,00 22,80

Crisi e rinascita del liberalismo classico

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 340
Dopo una lunga crisi, che ne aveva non soltanto deteriorato l'immagine ma soprattutto snaturato le fondamenta, il liberalismo, a partire dagli anni Quaranta, rinasce come una teoria politica capace di dare una risposta forte e innovativa ai problemi della società. L'intento di questo lavoro è dunque cercare di capire in cosa consista la filosofia politica del liberalismo classico e in che termini la sua rinascita, che talora coincide con la riscoperta di radici dimenticate, configuri anche una risposta al problema dell'"ordine politico buono" e una ricerca dei modi in cui perseguirlo. Nella ricostruzione di tale percorso, che prende le mosse da alcune critiche al liberalismo come corresponsabile dei mali della modernità, i passaggi chiave sono rappresentati dall'analisi della crisi e della trasformazione della teoria liberale, dalla riflessione sulla natura e sulle cause del totalitarismo, e dalla chiarificazione del controverso legame tra liberalismo e democrazia. Muovendo da questi temi gli esponenti del liberalismo classico configurano così un modello di "ordine spontaneo" che, rifiutando di identificare la politica con lo stato e con le scelte collettive, giunge a mettere in discussione il ruolo della coercizione nella vita politica.
30,00 28,50

La città nell'anima. Leo Strauss lettore di Platone e Senofonte

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 328
Leo Strauss, uno dei pensatori più controversi del Novecento, è stato un grande interprete degli antichi. Critico dei paradigmi interpretativi e storiografici dominanti, si è interrogato sul carattere enigmatico dei dialoghi di Platone e Senofonte proponendo un modello di lettura attento al rapporto fra autore e scrittura e in grado di tematizzare il rapporto fra argomentazione filosofica e forma letteraria in modo originale e profondo. In questa monografia, la prima in Italia su Strauss lettore di Platone e Senofonte, si analizza il metodo esegetico di Strauss evidenziandone le premesse teoriche e chiarendo perché egli ritenga necessario ritornare agli antichi per ripensare i fondamenti della filosofia morale e politica. Che relazione c'è fra verità, storia e giustizia? La filosofia e la città potranno mai venire ad essere in armonia? Qual è il legame fra città e anima, fra legge e giustizia, fra libertà e riconoscimento, fra indagine dei fondamenti e obbedienza religiosa, fra desiderio filosofico e attaccamento a una particolare comunità politica? Questi gli interrogativi fondamentali che Strauss ritrova nei testi classici e di cui in questo libro si ricostruiscono l'articolazione e l'intreccio.
25,00 23,75

«Il primo filosofo tedesco». Il misticismo di Jakob Böhme nell'interpretazione hegeliana

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 422
Jakob Böhme "è propriamente il primo filosofo tedesco" - scrive Hegel al suo ex-studente van Ghert. Certamente il ciabattino Böhme è uno spirito incolto e barbaro, ma allo stesso tempo straordinariamente profondo e addirittura violento nell'aver creato una sua lingua filosofica, con la quale ha tentato di esprimere il nucleo più speculativo del suo pensiero: il rapporto simbiotico tra il Divino e il suo opposto luciferino, ovvero l'origine del Male da Dio stesso. Questo studio ricostruisce per la prima volta nei dettagli le ragioni dell'interesse di Hegel per la filosofia mistica di Böhme, a partire dal contesto storico, dalle diverse concezioni di 'misticismo' negli scritti hegeliani, e dal confronto con l'approccio di altri famosi lettori di Böhme, tra cui Schelling. Nelle "Lezioni sulla storia della filosofia", Böhme viene paragonato ad Ariel, che ne "La Tempesta" di Shakespeare è rinchiuso in una nodosa quercia, fino a che non viene liberato dal mago Prospero: ma il mago in questo caso è lo stesso Hegel, giunto a liberare il pensiero böhmiano sia dalle sue stesse limitazioni, sia dalla quercia di pregiudizi in cui è stato rinchiuso, per sottrarlo all'oscurità dell'esoterismo e porlo finalmente nel territorio della filosofia.
24,00 22,80

Separazione e relazione. Prospettive etiche nell'epoca dell'indifferenza

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 214
Oggi è urgente pensare quali siano le ragioni della lenta e inesorabile avanzata del veleno dell'indifferenza, il fenomeno della cecità morale, l'abbandono degli ultimi. Sullo sfondo delle dinamiche della presa di distanza, dell'incomunicabilità e dell'esclusione sociale prodotte dal sistema consumistico, il volume sviluppa, con taglio fenomenologico, un percorso che passa attraverso i temi dell'attenzione e dell'ascolto, dell'espressione vocale, dello scambio delle memorie, della prossimità, del dono, dei valori e della partecipazione. Abbiamo bisogno di riformulare categorie concettuali quali quelle di separazione e relazione per comprendere quanto accade tra uomini impastati di carne e sangue, coscienze incorporate che si confrontano a partire da desideri e bisogni. Si configura così un modello di etica della relazione che non intende prescrivere, quanto piuttosto descrivere in che modo tra noi, separati dallo spessore dei corpi e al contempo chiamati in causa dai bisogni da essi espressi, si produce un legame che non annulla la slegatura per la precisa ragione che di essa si alimenta; forse un insperato incontro tra quegli assoluti plurali che siamo. Miracoloso spiazzamento dell'ordine etico: quanto è più impotente obbliga a sé ciò che avrebbe titolo e potere per essere sovranamente indifferente.
18,00 17,10

Il principio ricostruttivo. Comunicazione ed etica nel pensiero di Jean-Marc Ferry

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 338
Per non restare indifferente ai problemi posti dalle società tecnologicamente avanzate la filosofia ha bisogno di dare nuove figure al proprio compito critico. A questa sfida sembra rispondere la sensibilità "ricostruttiva" che caratterizza il pensiero di alcuni protagonisti dell'attuale panorama filosofico europeo, i quali non si lasciano irretire nel gergo della infinita decostruzione dei significati, né si limitano alla celebrazione delle differenze, ma si impegnano a elaborare un nuovo concetto di razionalità pubblica. La filosofia della comunicazione e l'"etica ricostruttiva" di Jean-Marc Ferry rappresentano bene questo sforzo di ripensare il progetto filosofico della modernità. In esse Ferry si impegna a risemantizzare il senso di alcune categorie centrali del moderno, a partire dalle questioni etiche e politiche poste dalla società contemporanea. Al centro della sua proposta filosofica vi è lo sforzo di concepire la "ricostruzione" come un vero e proprio principio in grado di contribuire alla ridefinizione del compito stesso della filosofia. Il presente studio affronta l'intero arco della produzione di Ferry a partire dal nesso tra comunicazione ed etica. Attraverso un dialogo tra il suo pensiero e le proposte di altri protagonisti del dibattito attuale, tra cui Habermas, Apel, Ricoeur, Rawls e Honneth, il libro tocca così alcuni dei temi più stimolanti della ricerca filosofica contemporanea.
25,00 23,75

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