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Edizioni ETS: Philosophica

Tutte le nostre collane

Nicolas Gomez Davila e la crisi dell'occidente

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 218
Pensatore scomodo e radicale, il colombiano Nicolás Gómez Dávila (1913-1994) è una delle figure più interessanti - e inquietanti - del panorama intellettuale dell'intero Novecento. Nonostante una scelta di vita che ha trovato il suo baricentro in un meditato e rigoroso isolamento, Gómez Dávila è stato un osservatore attento e un critico finissimo della modernità, coerente con le proprie idee e sempre lucido e sferzante nei suoi testi e nei suoi aforismi. Nel quadro dell'ampia e articolata riflessione novecentesca sulla crisi dell'Occidente, la sua originale posizione spicca per la vastità dei temi affrontati, per l'impressionante familiarità con gli autori e le opere fondamentali della tradizione, per le solide basi teoretiche di un pensiero al tempo stesso aristocratico e militante. I saggi raccolti in questo volume hanno per oggetto, a un secolo di distanza dalla nascita di Gómez Dávila e con una particolare attenzione per le tematiche di ordine storico-filosofico, politico, estetico e religioso, diversi aspetti della sua opera, che vengono trattati e approfonditi nell'intento, tra l'altro, di promuovere nuovi studi e nuove interpretazioni.
22,00 20,90

Schiller e la parabola dell'estetica

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 156
Schiller è un ottimo riferimento per ripercorre la parabola dell'estetica. Egli, infatti, costituisce un passaggio decisivo nel secolo d'oro dell'estetica, quello che inizia con la fondazione di questa disciplina da parte di Baumgarten. Riprendendo e sviluppando in modo originale l'estetica di Kant, Schiller apre le porte al romanticismo e all'idealismo. Ed è celebrato dal filosofo col quale culmina quel secolo d'oro, cioè da Hegel, come proprio precursore. Ma si sono richiamati a Schiller anche pensatori successivi a quel periodo, per esempio Nietzsche e Heidegger, con i quali la parabola dell'estetica tradizionale pare ormai definitivamente conclusa.
14,00 13,30

Dall'analitica all'estetica. Metafora e metodo fenomenologico come alternativa alla svolta linguistica

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 354
Se attraverso le vie della grammatica non si giunge alla metafisica, appare diffusamente assodato che quella per l'ontologia non possa fare a meno di includere la metafora. Evitando di insistere sulle strade battute, nella scelta di un percorso diverso sia da una raccolta delle teorie sulla metafora, sia da un'analisi linguistica delle metafore filosofiche, sia da un'ermeneutica storico-metaforologica, la ricerca proposta in questo libro consiste in una tematizzazione della metafora come strumento dell'indagine fenomenologica, il che ne comporta, husserlianamente, la riconduzione al terreno gnoseologico. La riflessione porta quindi dalla metafora come problema alla metafora come risposta, dalla filosofia analitica all'estetica fenomenologica, e dall'analitica all'estetica anche in senso trascendentale.
34,00 32,30

La preistoria della logica polivalente nell'antichità

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 184
Principio di Bivalenza: ogni proposizione è vera o falsa. È giusto attribuirlo ad Aristotele, ma questa non è tutta la storia. Alcuni logici, a partire già dal Medioevo, pensavano che lo Stagirita ammettesse delle eccezioni e che alcune proposizioni non fossero né vere né false. Questo libro adotta un punto di vista un po' differente. Aristotele è stato il precursore della moderna logica polivalente soprattutto perché ha introdotto una differenziazione all'interno dei valori di verità fondamentali Vero e Falso, distinguendo diversi modi in cui una proposizione può essere vera o falsa. L'autore sviluppa sistematicamente questa scoperta arrivando a costruire una vera e propria logica dei valori di verità fondamentali e derivati. Ma non si limita a questo. La sua ambizione è cogliere sul nascere alcune delle idee che stanno alla base del successivo sviluppo della logica polivalente: dai poemi omerici alle tragedie attiche Öffenberger mostra che non solo Aristotele ma l'intera cultura greca è permeata molto più di quanto siamo soliti credere dal pensiero "polivalente".
18,00 17,10

Tentativo di un'ermeneutica generale

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 286
Nel 1757 Georg Friedrich Meier pubblica ad Halle un compendio dal titolo Versuch einer allgemeinen Auslegungskunst. Il Versuch raccoglie gli appunti utilizzati da Meier nelle sue lezioni di ermeneutica che venivano dettati regolarmente ai suoi uditori. L'ermeneutica nella metà del Settecento risultava essere ancora una scienza in fieri; non a caso Meier parla di Versuch ovvero di un tentativo e non di un'opera sistematica. Tuttavia, nonostante si tratti di un compendio in cui prevalgono molto spesso buio ed aridità, come precisa lo stesso Meier nella prefazione all'opera, in esso viene elaborata un'interessante teoria ermeneutica. In base a tale teoria la cosiddetta Auslegungskunst non si rende necessaria soltanto nel momento in cui non comprendiamo interamente un discorso oppure uno scritto, così come avevano sostenuto, ad esempio, Chladenius, Thomasius e Wolff, ma anche per il fatto che per suo tramite siamo in grado di comprendere, seppur con differenti gradi di certezza, diversi generi di segno e dunque i vari aspetti della realtà a cui essi rimandano.
28,00 26,60

Il razionale e l'irrazionale. La filosofia critica tra Hamann e Schopenhauer

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 134
Autori tra loro vicini, come Herder e Hamann, o distanti, come Hegel e Schopenhauer, sono qui accomunati per l'attenzione prestata alla filosofia di Kant e per i toni polemici con cui hanno commentato la dottrina della conoscenza della "Critica della ragion pura". La "Metacritica", con la quale i primi due ingaggiarono un vero corpo a corpo con Kant, ha tra i bersagli principali la sua concezione della ragione, la separazione delle facoltà conoscitive, l'astrattezza come tratto peculiare del procedere dell'intelletto. Quanto a Hegel, egli non perdonò a Kant di non essere riuscito ad oltrepassare, nella conoscenza, la sfera del finito; apprezzò l'appercezione trascendentale, ma solo per trasformarla in strumento per la costruzione dello speculativo. Schopenhauer, unico fra i quattro, celebrò la scoperta della "cosa in sé", ma per farla diventare, trasfigurata nel significato, il dispositivo idoneo ad erigere una "nuova" metafisica. Le assenze, da Jacobi a Schelling, sono più numerose delle presenze, ma già queste ultime bastano a mostrare quante resistenze siano state frapposte alla filosofia critica e quanti i tentativi compiuti per arginarne i possibili esiti di modernizzazione.
14,00 13,30

Cibo, estetica e arte. Convergenze tra filosofia, semiotica e storia

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 160
L'attenzione verso il cibo è sempre più forte e a tutti i livelli. Proprio per questo, urge l'esigenza di riflessioni competenti e approfondite, necessarie a comprendere meglio non tanto il fenomeno di moda quanto i motivi per cui il cibo, sotto tutti i suoi aspetti, importa. In questo senso la filosofia può offrire un contributo fondamentale. Da prospettive molteplici i saggi di questo volume offrono risposte a domande quali: perché una filosofia del cibo? La cucina può essere arte? Il cibo può contribuire a una coscienza etica? Quali sono i rapporti tra la materia del cibo e la sua rappresentazione? Questi testi sono l'elaborazione ragionata dei temi presentati al convegno "Cibo, filosofia e arte" organizzato presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo nel 2013: un consesso realizzato per la prima volta in Italia che ha avuto un grande successo, grazie alla partecipazione interattiva di accademici, artisti, giornalisti, studenti universitari e pubblico di appassionati. Con scritti di: Nicola Perullo, Harald Lemke, Andrea Borghini, Richard Shusterman, Robert Valgenti, Gianfranco Marrone, Ryan Bromley, Massimo Bottura, Dario Mangano, Margherita d'Ayala Valva, Lorena Carrara, Daniela Bieder.
15,00 14,25

La dottrina della scienza di Fichte negli anni di Jena (1794-1799)

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 176
Nel torno di anni che vanno dalla primavera del 1794 all'estate del 1799, la fondamentale connessione che Fichte istituisce fra il proprio pensiero e quello di Kant gli permette di scoprire, e di esporre articolatamente, il tema della praticità della ragione, a suo avviso da Kant non adeguatamente sviluppato. Questa la chiave di lettura per inquadrare coerentemente la fase della produzione fichteana racchiusa entro lo spazio della dottrina della scienza di Jena. Fichte non intende estendere l'ambito del sapere filosofico, bensì fondarlo; in tal senso la sua filosofia si caratterizza come una scienza di principi. La dottrina della scienza rinviene il principio del sapere in un atto che è, insieme, teoretico e pratico. Tale carattere 'pratico' del sapere designa quella attività strutturale per cui l'io istituisce ed organizza la realtà. Secondo Fichte non si dà difatti principio se non in quanto indicante una spontaneità, un libero agire. Esso si presenta come quella unità trascendentale configurantesi come un agire autoriflessivo, tale per cui la coscienza non viene intesa come una pura e semplice datità, bensì come un agire (libero) che al tempo stesso è capace di riguardare se stesso. La libertà in quanto si propone dei fini: ecco il sapere teoretico-pratico che è proprio della dottrina della scienza.
18,00 17,10

Nomos e polis fra l'Antigone e il Critone. Momenti del tragico nel modo antico

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 192
Nomos, la legge, e Polis, la città, sono i poli intorno ai quali si snodano le riflessioni di due opere dell'Atene classica: l'Antigone sofoclea e il Critone platonico. L'una, la tragedia, e l'altra, il dialogo filosofico, presentano entrambe un personaggio impegnato a dare la sua risposta di fronte al problema dell'autorità della legge e della libertà dell'individuo. L'autrice, rileggendo le interpretazioni avanzate su queste due opere, e attraverso un percorso assieme storico e filosofico, affronta i nodi teorici e concettuali che la tragedia e il dialogo propongono: il complesso rapporto fra individuo e legge, la nascita della coscienza morale, l'universalità dei diritti umani, la ricerca filosofica come fondamento della speranza degli uomini in un futuro migliore, la consapevolezza della tragicità dell'esistenza.
15,00 14,25

Il testo conteso. Semiotiche ed ermeneutiche nella seconda metà del novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 306
Cosa si intende con la parola testo? La linguistica e la filosofia rispondono diversamente a questa domanda. Tuttavia, proprio attraverso l'attenzione rivolta a questo comune oggetto di ricerca, le semiotiche e le ermeneutiche contemporanee si incontrano e si scontrano intorno ai problemi posti dal tentativo di attingere a una conoscenza oggettiva del senso attraverso l'analisi e l'interpretazione dei testi. Un'altra domanda rimane, allora, sullo sfondo: quale oggettività è messa in questione? Il confronto fra le principali teorie del testo semiotiche (Greimas, Rastier, Eco) ed ermeneutiche (Gadamer, Ricoeur, Szondi) che si affermano nella seconda metà del Novecento, valutandone di volta in volta continuità e discontinuità, consente di rispondere a queste domande e di ricostruire, nello stesso tempo, una parte di storia delle idee linguistiche e filosofiche contemporanee. Modificando il proprio valore epistemologico e ontologico, il testo si propone come l'istanza di mediazione attraverso cui si costruisce e si regola la relazione significativa che l'uomo instaura con il mondo.
25,00 23,75

Desiderio e assuefazione. Studio sul pensiero di Leopardi

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 208
È possibile tentare una ricostruzione complessiva e in un certo modo sistematica del pensiero filosofico di un autore che, come Leopardi, non ha mai scritto un'opera di filosofia in senso stretto? Questo libro propone una risposta affermativa mostrando come la sistematicità del pensiero leopardiano consista più nell'atteggiamento che nelle singole affermazioni, più nei problemi sollevati che nelle soluzioni via via proposte. Una volta individuato lo sfondo problematico che resta costante, misurare la portata filosofica di questo pensiero significa ricercare dove, come, quando, nelle possibili risposte a determinati interrogativi, Leopardi sembra essersi spinto più lontano e aver raggiunto le posizioni più radicali. Il libro segue in particolare il definirsi e il prender campo attivo di due concetti, il desiderio e l'assuefazione, forse i soli dotati di un'estensione propriamente "metafisica", valida cioè per tutta la natura e non limitata a una sua sola regione. Se il desiderio rappresenta di per sé una polarità essenzialmente positiva, l'assuefazione si rivela come una potenza vitale dalla duplice valenza, negativa e positiva al tempo stesso, capace in alcuni casi di favorire la stessa produttività del desiderio.
18,00 17,10

Ritrattazioni della metafisica. La ripresa conflittuale di una via ai principi

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 228
La ritrattazione della metafisica resta anche oggi il compito autentico, unico, della filosofia. E non soltanto perché le più significative critiche alla possibilità della metafisica si mostrano a ben vedere come tentativi di riprendere, mediante una diversa trattazione, le radici inestirpabili di quella che Kant ha chiamato la "disposizione naturale" del pensiero verso di essa. Ma anche perché la stessa metafisica si lascia comprendere, sin dalla forma in certo modo insuperata che ha assunto in Platone e Aristotele, come una ritrattazione del primo slancio della filosofia verso i principi e come una trasformazione profonda del possesso di essi. Ogni volta che si concepisce come ritrattazione, la filosofia si spoglia di un tale possesso e si addentra nel "sentiero spinoso" (Kant) che mette alla prova la possibilità di muoversi liberamente verso la propria stessa provenienza, ovvero di trasformare la relazione con ciò che per il pensiero è vincolante in quella che Aristotele ha chiamato una "scelta di vita".
22,00 20,90

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