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Carocci: Studi storici Carocci

Tutte le nostre collane

In nome della neutralità. Storia politico-istituzionale della Spagna durante la prima guerra mondiale

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 362
La Spagna non fu estranea alla Grande Guerra, al contrario il conflitto ebbe una straordinaria influenza sulla vita istituzionale del paese, causando profonde trasformazioni. Grazie a numerose fonti inedite, il volume mette in luce quanto fu difficile per uno Stato neutrale salvaguardare la sovranità nazionale dalle violazioni dei belligeranti, così come mantenere il controllo sul "fronte interno", fino a dover ricorrere a misure d'emergenza, imbavagliando le Cortes e sospendendo libertà e diritti. Dal canto loro, i parlamentari rivendicarono con orgoglio, dalla tribuna o sulle pagine dei giornali, un ruolo deliberativo e di rappresentanza, pur non senza contraddizioni. Tra riforme e interventi repressivi, appelli al patriottismo parlamentare e Governi di «concentrazione nazionale», le istituzioni spagnole si dibatterono nella vana ricerca di regole capaci di dare significato a una neutralità divenuta strumentale, impotente e inadeguata di fronte a un conflitto senza precedenti che travolse tutte le certezze del passato.
37,00 35,15

La cultura degli altri. Il mondo delle missioni e la decolonizzazione

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 207
La fine della Seconda guerra mondiale coincise con l'avvio di vasti processi di decolonizzazione nel mondo, a cui si legarono rilevanti conseguenze a livello politico, strategico, economico, sociale. Mettendo in crisi il dogma del primato culturale dell'Occidente, queste trasformazioni esercitarono degli effetti anche sulla vita delle Chiese cristiane, minando molti dei presupposti ideali su cui si era basata, sino ad allora, l'azione di evangelizzazione del pianeta. Per quanto concerne la Chiesa cattolica, il suo vertice diede prova di una notevole attenzione e di una certa solerzia nell'adeguarsi al nuovo quadro. Ma tra i missionari attivi sul campo i sentimenti prevalenti furono spesso ben diversi: la paura, l'incertezza, la frustrazione e anche il comprensibile senso di amarezza di chi si sentiva improvvisamente - e quasi inaspettatamente - messo in discussione, pur avendo maturato nel proprio animo la certezza di avere sempre dato a tanti popoli ancora «poveri» e «bambini» tutto il bene di cui era capace. Fondandosi su una vasta documentazione, il volume ripercorre i passaggi essenziali di questa difficile fase di transizione, che costrinse la Chiesa a scelte dolorose, ma anche gravide di prospettive per gli orizzonti ecclesiali e missionari di fine millennio.
21,50 20,43

Dirigenti comunisti. Reclutamento, selezione e formazione in una regione rossa (1945-1991)

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 223
Come si diventava dirigenti comunisti? Bisognava aver militato nel partito durante gli anni della clandestinità, oppure aver combattuto la guerra di liberazione nazionale o aver partecipato in qualche forma alla Resistenza? Che importanza ricopriva l'estrazione sociale nella scelta dei dirigenti? E quanto contava, infine, aver frequentato le scuole di partito e provenire da una famiglia comunista? Il volume risponde a queste domande sulla base di un'ampia indagine archivistica, scegliendo come caso di studio quello di una classica regione rossa, la Toscana.
22,00 20,90

Gor'kij-Bogdanov e la scuola di Capri. Una corrispondenza inedita (1908-1911)

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 763
Il carteggio raccolto qui per la prima volta nella sua interezza fornisce uno sguardo inedito su un momento cruciale della storia dei movimenti rivoluzionari russi alla vigilia del 1917. Il rapporto personale tra il filosofo Aleksandr Bogdanov e lo scrittore Maksim Gor'kij si intreccia alle vicende della frazione bolscevica e al contrasto tra la proposta organizzativa leninista e un progetto politico-culturale radicalmente alternativo. L'esperienza della "scuola di Capri", che vide sull'isola l'intelligencija bolscevica al lavoro con operai rivoluzionari provenienti dalla Russia, è ricostruita attraverso documenti inediti provenienti dall'archivio della Fondazione Basso, dal Bakhmetev Archive di New York e dagli archivi russi IMLI (Institut Mirovoj Literatury im. A. M. Gor'kogo) e RGASPI (Rossijskij Gosudarstennyj Archiv Social'no-Politiceskoj Istorii).
75,00 71,25

Il sogno infranto. DC, l'Internazionale democristiana e l'America Latina (1960-1980)

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 163
L'Unione mondiale democratica cristiana (UMDC) nacque nel 1961 per collegare il movimento democristiano europeo e quello latinoamericano. Al suo interno, la Democrazia cristiana italiana svolse il ruolo di partito guida, anche grazie a personalità del calibro di Mariano Rumor, che mantenne la presidenza dell'UMDC sino agli anni Ottanta. Nel corso degli anni Sessanta i due tronconi del movimento democristiano internazionale si impegnarono a stabilire ponti e connessioni, senza riuscire, però, a elaborare un'azione condivisa in merito alle principali sfide del periodo. Con la crisi degli anni Settanta, il movimento mondiale democristiano indietreggiò, limitandosi, dapprima, a garantire la sopravvivenza dei partiti latinoamericani e, poi, a fornire loro un appoggio per rilegittimarsi sul piano politico. Quello svolto dai democristiani europei fu un lavoro al tempo stesso finanziario, politico e ideologico, un'azione non priva di contraddizioni • e tensioni, in specie tra italiani e tedeschi. Le ultime fasi della Guerra fredda evidenziarono i limiti di un organismo nato per coadiuvare i partiti membri e per competere con gli analoghi network internazionali e che, invece, si mostrò incapace di definire una strategia collettiva e di colmare la distanza tra gli ambiziosi obiettivi iniziali e i risultati concreti di volta in volta ottenuti.
16,00 15,20

Secolarizzazione e modernità. Un quadro storico

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 220
Ha senso dire che l'identità europea si è creata attraverso un processo di secolarizzazione della cultura? Siamo europei perché la sfera delle convinzioni religiose e dei comportamenti confessionali si è separata durante l'età dell'Illuminismo dalla sfera delle regole civili, giuridiche e politiche, che sono neutrali rispetto alle Chiese? E, se si è realizzato, questo processo di secolarizzazione è stato un fallimento, una trasformazione superficiale? Oppure è rimasto gravemente incompiuto, tanto da autorizzare la tesi che si viva ora in una cultura postsecolare o desecolare, nella quale le tracce della secolarizzazione sono state totalmente o in gran parte cancellate? E ancora: è vero che il progetto della secolarizzazione europea si basa sul paradosso liberale per cui la secolarizzazione non è in grado di difendere i suoi stessi principi? Una risposta a questi interrogativi può venire solo dall'analisi storica degli snodi attraverso cui le istituzioni europee civili e religiose hanno definito i loro rapporti. L'età dell'Illuminismo e della trasformazione rivoluzionaria e napoleonica è stata un laboratorio nel quale si è sperimentata una revisione in senso secolarizzatore delle condizioni generali di vita: le sue contraddittorie conseguenze sono ancora tangibili nell'Europa del xxi secolo.
21,00 19,95

L'uso «politico» del corpo femminile. La legge Merlin tra nostalgia, moralismo ed emancipazione

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 155
Il volume ricostruisce il decennale dibattito parlamentare che accompagnò la proposta di legge della senatrice Lina Merlin, fino all'approvazione definitiva alla Camera dei deputati, nel 1958. Una battaglia, quasi isolata, di una donna che nelle case chiuse vedeva la deliberata volontà statuale di mantenere migliaia di donne in una condizione di sfruttamento economico, di limitazione della libertà e di mortificazione della dignità personale, in evidente contraddizione con lo spirito e la lettera della nuova Costituzione repubblicana. Un lungo e insidiato percorso, anche per l'indubbia influenza dell'ampia campagna di stampa e di opinione avversa. In Parlamento sono riportate le stesse posizioni assunte da regolamentisti e abolizionisti circa un secolo prima: le case chiuse sono percepite come strumento di controllo sociale, del mantenimento dell'ordine pubblico e privato-familiare. Riecheggiano le teorie della salvaguardia della salute pubblica, della morale, del male minore e soprattutto della necessità ineludibile della casa chiusa, sempre preposta ad accogliere gli insopprimibili sfoghi sessuali maschili. Il tutto nella cornice di una supposta direzione unilaterale nella trasmissione delle malattie veneree, in cui la responsabilità è unicamente imputata alla donna e mai all'uomo. Una riproposizione della doppia morale mai messa in discussione.
18,00 17,10

I valdesi nel Mezzogiorno d'Italia. Una breve storia tra Medioevo e prima età moderna

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 117
Il volume ha un duplice obiettivo: tratta alcuni temi marginali relativi alla storia della diffusione dell'eresia nel Mezzogiorno d'Italia, gettando un rinnovato sguardo, fonti alla mano, sui modi con cui l'eresia valdese venne geograficamente a distribuirsi su questo territorio tra la fine del Duecento e il primo Cinquecento; definisce alcuni dei caratteri dell'identità valdese tra secondo Medioevo e prima età moderna. Nel suo insieme si tratta di un argomento di evidente interesse storico e storiografico nazionale, in cui, accanto ad aspetti religiosi, si intrecciano problemi culturali della più generale storia europea.
13,00 12,35

Guadalajara 1937. I volontari italiani fascisti e antifascisti nella guerra di Spagna

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 274
Come reagirono gli italiani all'intervento fascista in Spagna? Quali motivazioni spinsero i volontari fascisti e antifascisti ad arruolarsi? Perché gli esiti della battaglia di Guadalajara ebbero una risonanza che travalicò i confini europei? In che modo, infine, questi esiti influirono sul contesto italiano? Sono queste alcune delle domande intorno alle quali si articola il volume. Nella guerra civile spagnola la battaglia di Guadalajara costituisce uno snodo centrale dello scontro iniziato diversi anni prima tra fascisti e antifascisti italiani: gli uni si galvanizzarono vedendo nei loro avversari quegli stessi che avevano già “sonoramente legnato” in Italia; gli altri trovarono finalmente in Spagna quell'opportunità di rivalsa che cercavano da tempo. La storia di questa battaglia viene ora ricostruita nella sua dimensione politica, alla luce delle motivazioni che spinsero i volontari delle due fazioni ad arruolarsi e delle impressioni che essi trassero nel corso del conflitto. Lo studio è stato condotto prevalentemente sulla base della loro corrispondenza privata, rintracciata tra le carte d'archivio e rivelatasi decisiva anche sul piano metodologico. Emerge un quadro ricco di sfumature e non sempre rispondente all'immaginario consolidato, che fa di questa battaglia un momento peculiare nella più generale e radicale contrapposizione tra fascismo e antifascismo.
28,00 26,60

La DDR e l'Italia. Politica, commercio e ideologia nell'Europa del cambiamento (1973-1990)

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 226
Ispirato dalla ricerca negli archivi della Germania Est, il volume ricostruisce le relazioni tra la ddr e l'Italia dal riconoscimento internazionale alla metà degli anni Ottanta del xx secolo. Il libro ripercorre i colloqui tra diplomatici e personalità politiche; le visite ufficiali e gli incontri informali; i temi controversi e gli interessi comuni; i negoziati fra istituzioni e imprese nella tessitura della Ostpolitik commerciale; il dibattito teoretico ispirato dall'eurocomunismo e la contrapposizione fra l'identità politica e i nuovi ruoli strategici di partiti e governi. Sullo sfondo, l'Europa in evoluzione, alleggerita da una fase distensiva nei rapporti Est-Ovest, appesantita dalla crisi economica e tesa a sperimentare forme inedite di integrazione politica e monetaria.
24,00 22,80

Ricordare la guerra. Memorialistica e conflitti armati dall'antichità a oggi

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 197
Scrivere di guerra, della guerra cui si è partecipato, ha una lunghissima tradizione storica. Cercare di comprenderla solo all'interno delle partizioni tradizionali che gli storici si sono dati per il proprio mestiere (storia antica, medievale, moderna, contemporanea) non sempre aiuta a cogliere le continuità e le discontinuità di questo fortunato genere letterario. Il volume individua un filo rosso che lega esperienze letterarie lontanissime, che si snodano lungo un arco di 2.500 anni. Gli uomini che hanno redatto i testi analizzati nel libro ritengono che la guerra sia stata un'esperienza centrale nella loro vita, e degna di essere raccontata: il primo dato che emerge, banale quanto si vuole, è che sono dei sopravvissuti a tale esperienza, e questa è già una selezione che li accomuna. Perché l'eccezionalità della guerra, di qualunque guerra, è un dato ineludibile, che porta coloro che sono in grado di raccontarla a sentire spesso il bisogno di farlo.
22,00 20,90

La moschea e la caserma. Islamisti e militari al potere in Sudan (1989-2011)

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 216
La contrapposizione tra apparati militari e movimenti islamisti è uno dei temi ricorrenti della storia contemporanea del mondo arabo. Il Sudan ha costituito l'unica eccezione a questa consolidata rivalità, grazie alla spregiudicatezza del carismatico Hasan al-Turabi, architetto del colpo di Stato che nel 1989 ha dato vita a un'insolita coalizione tra militari e islamisti. Il regime sudanese, tuttavia, non è riuscito a rappresentare un"'alternativa islamica" rispetto al modello autoritario dominante nel mondo arabo, ma ne ha assunto i caratteri violenti e alienanti. Esacerbando le fratture identitarie, esso si è spinto fino a compromettere l'unità del paese, rotta dalla secessione del Sud nel 2011. Ricostruendo una storia poco nota, il volume offre un punto di vista originale su quell'intreccio tra islamismo, conflitti armati e aspirazioni democratiche che costituisce la cifra della politica araba attuale.
23,00 21,85

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