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Libri di Giancarlo Poidomani

Biografia e opere di Giancarlo Poidomani

Un inglese a Roma. L'ambasciatore britannico Sir James Rennell Rodd e l'Italia (1858-1941)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 176
Ambasciatore di Sua Maestà britannica a Roma dal 1908 al 1919, Rennell Rodd guidò l’ambasciata in un periodo cruciale per l’Italia e per le relazioni tra questa e la Gran Bretagna, soprattutto in seguito alla “impresa di Libia”, allo scoppio della Grande Guerra e fino all’immediato dopoguerra. Come era già avvenuto in Germania, in Grecia, in Africa e in Svezia, anche in Italia egli si dimostrò un diplomatico di prim’ordine e di grande intelligenza e intraprendenza politica. La sua attività diplomatica, caratterizzata da grande capacità empatica e lucida consapevolezza, si rivelò di grande aiuto dato il ruolo fondamentale assunto dall’Inghilterra in seno alla politica estera italiana di quegli anni. Amante delle lettere e delle arti e diplomatico pragmatico, Rennell Rodd incarnò, e seppe raccontare nelle sue Memorie meglio di chiunque altro, il passaggio da un “vecchio ordine” che stava scomparendo a un “nuovo mondo” che stentava a nascere.
24,00 22,80

Lezioni di storia contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Novalogos
anno edizione: 2017
pagine: 361
Lezioni di Storia Contemporanea è un testo agile con cui avvicinarsi in modo sintetico e al contempo esaustivo ai principali eventi storici dell’età contemporanea. A corredo di ogni lezione una scheda per approfondire i temi trattati, ad esempio: La Guerra civile spagnola; Per chi suona la campana. La Shoah | Anne Frank e i suoi diari. La Globalizzazione | Il G8 di Genova.
28,00 26,60

«L'Italia chiamò». La Sicilia e la grande guerra

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 206
Il volume colma una grave lacuna storiografica riguardante il Sud, e la Sicilia in particolare, nella Grande Guerra. La quantità di richiamati alle armi, il numero di caduti, la presenza di decine di migliaia di profughi e prigionieri, la centralità della produzione agricola siciliana per gli approvvigionamenti dell'esercito smentiscono lo stereotipo diffuso di una guerra prevalentemente "settentrionale" e ripropongono il tema del coinvolgimento del Sud nel primo conflitto mondiale. Gli autori ne ricostruiscono la storia dando voce alle tante donne, fanciulli e uomini comuni i cui destini, insieme a quelli di milioni di altre persone, furono travolti da quel terribile evento.
20,50 19,48

La Repubblica a Mezzogiorno. Gruppi dirigenti e potere locale in provincia di Ragusa (1953-1960)

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2013
pagine: 352
Un importante nodo storiografico riguardante il momento di fondazione del nuovo Stato repubblicano è dato dall'indagine sulla continuità e/o rottura con il ventennio precedente. Continuità e rotture si registrano in ambito nazionale e a livello locale. La storia della provincia di Ragusa tra il 1943 e il 1960 registra un precoce protagonismo dei partiti di massa, contribuendo a tracciare un quadro più articolato della Sicilia postbellica. Quella di Ragusa si configura come la più "italiana" delle province siciliane. Per quanto riguarda il primo ceto politico amministrativo locale, l'avvento della democrazia, pur in presenza di alcuni elementi di continuità, segna indubbiamente una frattura con il passato. In un contesto di graduale modernizzazione della struttura socio-economica, l'avvento dei partiti di massa contribuì a creare le premesse per la terziarizzazione e la professionalizzazione della classe dirigente municipale e il graduale declino della centralità dei notabili.
30,00 28,50

Fare l'Italia. Destra e Sinistra (1861-1887)

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2012
pagine: 200
Il periodo che va dal 1861 al 1887 rappresenta una fase cruciale nella storia d'Italia. Si tratta del momento in cui si avviano i processi di State e di Nation bulding tipici dell'Ottocento europeo. Nel 1861 finisce la storia di un paese politicamente frammentato e inizia quella di uno Stato unitario che, nei venticinque anni successivi, dovrà affrontare enormi problemi economici, politici e sociali. Partendo da una condizione di complessiva e grave arretratezza, la nuova classe dirigente, di Destra e di Sinistra, riuscì comunque a raggiungere importanti obiettivi. Nel contesto di un sistema politico e costituzionale più avanzato rispetto a quello degli Stati preunitari, furono creati un mercato, un esercito e un sistema scolastico nazionali, una giurisdizione e un apparato legislativo uniformi e una rete infrastrutturale più moderna ed efficiente.
18,00 17,10

Senza la Sicilia l'Italia non è nazione. La destra storica e la costruzione dello Stato (1861-1876)

Senza la Sicilia l'Italia non è nazione. La destra storica e la costruzione dello Stato (1861-1876)

Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2009
pagine: 504
Senza la Sicilia l'Italia non è Nazione. Così disse Agostino Depretis, nel giugno 1876, per sottolineare l'urgenza di dare compimento a un processo unitario ancora incompiuto per la mancata integrazione del Mezzogiorno, e in particolare della Sicilia, nel neonato Stato italiano. La Sicilia era quella regione in cui la Destra storica aveva dovuto affrontare nei 15 anni precedenti problemi enormi di governo in condizioni difficilissime di ordine pubblico, una situazione socio-economico precaria, una pubblica sicurezza inesistente, renitenza alla leva diffusa, ripetuti tentativi insurrezionali rivoluzionari e reazionari. Eppure i governi della Destra storica si erano sforzati di governare l'isola non ricorrendo soltanto alla repressione, alle misure eccezionali, alla militarizzazione dell'ordine pubblico ma cercando anche di risolvere quei problemi di arretratezza economica, sociale, infrastrutturale che il regime borbonico aveva lasciato in eredità alle nuove classi dirigenti.
44,00

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