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Pacini Editore: Storia

Tutte le nostre collane

Vittorio Locchi. Sol chi cammina è degno d'arrivare. Il tempo, l’opera e la storia di un giovane intellettuale. Catalogo della mostra (Figline e Incisa Valdarno, 15 febbraio-13 maggio 2017)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 96
Critico letterario, drammaturgo, scrittore di canzoni, ma soprattutto poeta, Vittorio Locchi è stato accettato e amato ancora oggi come il "cantore del dolore dei soldati"; una generazione intera distrutta nelle trincee del Carso e dell'Isonzo nella prima guerra mondiale, che si è riconosciuta nei versi "E voliam nel sole anima mia!" che aprono la sua opera più conosciuta: "La sagra di Santa Gorizia", pubblicata postuma, che gli ha dato giusta fama e riconoscimenti. A cento anni dalla morte nel 2017 il Comune di Figline e Incisa Valdarno, con il contributo di alcune associazioni, collezionisti e semplici cittadini innamorati della sua poesia, ha voluto ricordare la sua figura di giovane intellettuale, figlio del proprio tempo, appassionato e anticonformista, sincero ricercatore del proprio ideale, rendendogli il giusto omaggio, fuori da ogni retorica ormai superata dalla storia. Con questo libro si è voluto raccogliere e rendere accessibile tutto il materiale, i documenti, le foto e i ricordi che tuttora legano tanti al ricordo del nostro poeta. Tante le tracce lasciate nel paese dove è nato, ancora tante le pubblicazioni che hanno continuato a divulgare la sua opera nelle nuove generazioni di lettori. Un'altra operazione di divulgazione quindi, di ricerca di una memoria, anche identitaria, che appartiene a tutti e che sentiamo il dovere di tramandare. Introduzione di Giulia Mugnai.
13,00 12,35

Il re giovane

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 112
Quella dei Savoia è una delle dinastie più antiche d'Europa. Nella linea dinastica, rimasta estinta la linea dei Savoia perché senza eredi, spettò ai Carignano, a Carlo Alberto di cui Vittorio Emanuele II era figlio assumere la titolarità del Regno di Sardegna prima e del Regno d' Italia poi. Mauro Salucci ci accompagna per gradi ma per temi comparati, con lo stile letterario fluido che lo distingue, in una disamina di questo personaggio fondamentale e complesso nella Storia d'Italia e del Risorgimento. Una figura che ci verrà proposta nella fitta rete di misteri che alimentano la sua comparsa, poi il subentro sul trono del padre che fuggirà in esilio in Portogallo dopo la sconfitta contro gli Austriaci nel 1849. Sarà sullo spartito di questo "Re giovane" e inizialmente privo di esperienza che verrà scritta l'Unità d'Italia. Nella sua avventura si troverà ad avere a che fare con interlocutori di straordinaria autorevolezza, prima il D'Azeglio, poi Camillo Benso, conte di Cavour del quale Vittorio Emanuele II percepisce da subito la grandezza e l'ineluttabilità dell'apporto. Da un altro canto ne vive in modo irrequieto la presenza pressante, anche nell'ambito di una vita personale movimentata. Decenni difficili quelli in cui si trova a regnare Vittorio, che seguono la "primavera d'Europa" del 1848. Cruciale l'incontro con Garibaldi che a Teano gli consegnerà l'Italia unita senza mai tradirne il rispetto e la fedeltà. Uomo di incalcolabili energie, alfine Vittorio ci lascia una figura di sé positiva e capace nella fase matura della sua vita di amalgamare e dirimere i dissidi di un Paese giovane ma ricco di promesse.
12,00 11,40

«Concordes in charitate». Storia del movimento federale delle Misericordie

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2019
pagine: 206
Centoventi anni fa, un gruppo di uomini visionari e allo stesso tempo attenti ai valori della tradizione si riunirono a Pistoia per discutere dell'idea federale. Da allora, la vita della Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia è parte significativa delle vicende che hanno caratterizzato il nostro paese: anno dopo anno, la Confederazione — e le Misericordie con essa, prima e dopo la nascita del loro organismo di rappresentanza — è sempre stata immersa nella vita delle comunità, concretamente presente nel tessuto sociale del momento, in ogni luogo dove è stata chiamata a testimoniare la propria identità e i propri valori. Attraverso documenti d'archivio inediti e un ricco commento fotografico, questo libro racconta la storia di un movimento che nel tempo ha saputo coniugare tradizione e innovazione, concretezza e speranze, servizio e carità. Un movimento fatto di donne e uomini capaci di rendere migliore la società in cui sono vissuti e di trasformare un ideale in testimonianza quotidiana. Prefazione di Franco Cardini.
28,00 26,60

Gente di Volterra

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2019
pagine: 205
«...Gente come gruppo discendente da un ceppo comune, in questo caso Volterra [...] con il suo timbro, con il suo carattere determinato da una particolare architettura ossimorica, fatta di integrazioni di opposti: sarcasmo e romanticheria, idealismo e realismo, esibizionismo e riservatezza, cocciutaggine e duttilità. Aspetti molto vistosi soprattutto fra gli intellettuali siano essi scrittori, artisti, strateghi, uomini politici. Il periodo di cui mi sono occupato va dal primo secolo avanti Cristo al Novecento con salti dovuti non alla mancanza di spiriti degni della morbida roccia del Poggio, ma alle mie preferenze, ai miei gusti. In fin dei conti, si tratta di un’antologia e i fiori da rendere memorabili li scelgo io. Questa è la Volterra che io ho preferito far conoscere. Nella carrellata di eruditi, di principi della chiesa, comandanti militari ed eroi popolari, va da sé che ho trattato con molta cura principalmente questi ultimi anche per il fatto che, in genere, non vengono ricordati, essendo appunto, anche in senso non elencativo, proprio gli ultimi. Io che non sono un esperto della storia di Volterra né vista come paragrafo della storia grande, né come “cronaca familiare”, sono rimasto davvero strabiliato per la presenza di ammiragli di fama tra la nostra gente. Mi è venuto subito in mente lo scherzoso appunto di Carlo Emilio Gadda che, a proposito del “marinaro/ biondo che dal Gianicolo spronava/ contro l’oltraggio gallico”, si domandava che cosa ci facesse un marinaio a cavallo sull’augusto colle di Roma. Ma che ci facevano tutti questi nobili volterrani sulle navi ad “anguillare” il mare? Ma torniamo alle riflessioni sulla forma del mio piccolo contributo. Scrive Carlo Cassola: “Per uno studioso locale le maggiori soddisfazioni sono costituite non tanto dalle pubblicazioni in sé (lette da pochissimi e fatte generalmente a proprie spese;) quanto dalle citazioni. Così Romualdo Cardarelli, con legittimo compiacimento, mi riferisce che il Brown, nella sua Cosa, History and Topography, lo ha citato venti volte”. Quindi, niente epigoni del Guidotti di Scarlino, archeologo, professore di recitazione, schermidore e poeta, autore di un sonetto sul suo paese e sul quale si sofferma Luciano Bianciardi nel primo capitolo del suo Il lavoro culturale. Solo personaggi che, da volterrani, hanno onorato assieme la piccola e la grande patria (heimat e vaterland, secondo la distinzione di quel popolo attento alle sfumature che è quello tedesco). E, quindi, preti, vescovi, papi, umanisti, pittori, inquieti di ogni tendenza. Sono quasi assenti i politici diciamo così professionali (ho inserito solo quelli che hanno mantenuto alto il patto d’onore con la propria origine, con la propria gente) non per indulgere anch’io alla moda disdicevole dell’antipolitica, ma perché in genere si tratta di personaggi che non evidenziavano niente di notevole da essere apprezzato da noi e dalle future generazioni...» (Il Curatore)
25,00 23,75

Dalla città buontalentiana alla città contemporanea

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 160
Gli autori ripercorrono, in modo sintetico, la storia della città portuale con particolare riguardo all’economia e allo sviluppo urbanistico, con gli stili architettonici ed artistici che l’hanno attraversata. Classico il periodo: i quattro secoli che vanno dal progetto buontalentiano della fine del Cinquecento alla ricostruzione postbellica, nella seconda metà del Novecento, assai meno classico il punto di vista degli autori, che guardano in modo nuovo e diverso momenti e aspetti decisivi della storia di Livorno. Dall’inizio alla fine. Già definita città del Principe, Livorno ha invece avuto un carattere aziendale che ne ha marcato la sua assoluta unicità, e non solo in Toscana, mentre nella ricostruzione novecentesca e postbellica si rilevano criteri di qualità completamente disconosciuti da una prevalente pubblicistica ancora influenzata dai motivi contingenti di cronache d’epoca. Una storia postmoderna, quindi, categoria della storiografia composita ma caratterizzata dalla necessità di superare gli stilemi interpretativi, e che nel caso ha il pregio di rivalutare la città e il porto.
19,00 18,05

L'Arno a Pisa. Storie, personaggi, immagini

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 150
Un fiume come pochi altri l'Arno, che a Pisa conclude il suo corso trasportando secoli di storia. Da Dante a Leonardo, dal Savonarola ai Medici e i Lorena, fino a Manzoni e D'Annunzio, è stato scenario di molte altre storie, da quelle racchiuse nei palazzi che vi si affacciano, alle altre legate alla guerra, alle alluvioni, alle grandi manifestazioni spettacolari e folcloristiche. Un libro dunque che racconta il fiume come mai è stato fatto, mettendo a fuoco tutto ciò che ad esso è collegato.
16,00 15,20

Siena e i suoi personaggi nei secoli. Volume Vol. 2

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2019
pagine: 175
«All'inizio del secondo millennio dopo Cristo l’assetto urbano di Siena era ancora quello stabilizzatosi in età longobardo-carolingia, con la civitas abbarbicata sui colli di Castelvecchio e del duomo. Al suo esterno, però, proprio all'inizio del secolo XI cominciarono a formarsi vari insediamenti abitativi lungo il tracciato della via Francigena, la cui prima menzione è contenuta in un contratto dell’ottobre 1042, dove si fa esplicito riferimento ad un "burgo civitatis". L’ideale viaggio che effettueremo all’interno della città vecchia prende le mosse da piazza Postierla, che costituiva il punto di incontro tra i due nuclei fondanti della stessa, appunto l’insediamento di Castelvecchio e quello adagiato sul «planum Sancte Marie». L'odonimo Postierla è assai antico ed è attestato per la prima volta in un contratto di compravendita del 1076, dove tra i testimoni compare un tal Pepolo di Domenico "qui dicitur dala Pusterula". Come già discusso nel precedente volume, esso deriva dal termine latino posterula, con cui si indicava una porta di servizio che si apriva nella cortina muraria forse di età romana; nel Medioevo assunse il nome di porta del Verchione. Proprio in corrispondenza dell’attuale piazza Postierla doveva sorgere il foro della colonia romana Sena Iulia, e più tardi il “cuore” della città alto-medievale, nel classico punto d’intersezione tra il decumanus maximus (la strada con orientamento est-ovest ancora oggi percepibile nelle vie di San Pietro e del Capitano) e il cardus maximus (l’asse orientato a nord-sud, riconoscibile nelle attuali vie di Città e Stalloreggi), uno spazio tuttora eloquentemente denominato i "Quattro Cantoni", essendo l’incrocio di quattro vie. In realtà, da quel luogo così strategico si dipartiva un quinto percorso, più appartato e aggirante l’abitato che si stendeva sulla collina del duomo, che una volta uscito dalla posterula scendeva in ripida pendenza verso il valloncello sottostante. Alle quattro estremità delle strade sorgevano le relative porte, tre documentate e una ampiamente ipotizzabile. A cavallo di via di Città, sulla sommità della Costarella, si apriva porta Salaria, in fondo a via Stalloreggi esistono tuttora i resti di quella denominata popolarmente le ‘Due Porte’, l’unica ancora percepibile, mentre sul decumano è sicura la presenza di un ingresso all'incrocio tra le vie di San Pietro, del Casato di sopra e Tommaso Pendola, come vedremo meglio più avanti. È invece solo presumibile la localizzazione del quarto accesso nella zona di Vallepiatta, in un luogo imprecisato, ma approssimativamente collocabile sul retro dell’ospedale di Santa Maria, tra via Franciosa e la piazzetta della Selva, dove varie fonti duecentesche collocano una porta detta dei Canonici...» (Roberto Cresti)
22,00 20,90

Storia contemporanea

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 584
Questo testo racconta le principali vicende della storia contemporanea unendo la narrazione degli eventi alla ricostruzione delle grandi trasformazioni degli scenari internazionali, in una sequenza che intende facilitarne la leggibilità e la comprensione. La terza edizione del volume è arricchita da una serie di schede che servono ad approfondire e a chiarire alcuni aspetti centrali degli ultimi due secoli di storia. Nella stessa ottica è stato inserito un utile apparato iconografico che consente una lettura multidisciplinare. Rispetto alle edizioni precedenti, poi, la trattazione degli eventi si estende fino alle vicende della crisi del 2008, ed è stata inserita un’utile bibliografia.
45,00 42,75

Pazzi di libertà. Il teatro dei Chille a 40 anni dalla legge Basaglia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 192
"Da tempo eravamo sollecitati ad una riflessione sulla nostra residenza teatrale a San Salvi, l'ex-città manicomio di Firenze. A 40 anni dalla legge Basaglia ci è sembrato indifferibile dare una risposta. Abbiamo chiesto un contributo a compagni di viaggio che hanno condiviso il nostro lavoro dal 1997 ad oggi. Ecco qui emozioni, interrogativi, felicità... in una stretta di mano collettiva che accomuna chi ci seguì negli anni giovanili a Napoli (Baffi) con quanti ci accompagnano nella nostra utopia sansalvina: Clemente, Corleone, Dell'Acqua, Orefice e i Pellicanà, figli dell'ultimo direttore del manicomio e di sua moglie — senza i quali la nostra pazzia di libertà non sarebbe mai nata! A due giovani critici, in una compresenza tra Napoli (D'Arco) e Firenze (Brighenti), alla loro voglia-competenza-energia è affidata l'analisi del nostro Teatro. Un grazie ai fotografi, le cui immagini formano il nucleo centrale del libro: Agus, Ascoli (Marco), Giaquinta, Gramignan, Lauri, Margheri, Minasowicz, Pruneti e Semeraro. Un abbraccio a Mario Dondero, presente con alcune foto e ritratto da altri in indimenticabili momenti di condivisione artistica ed umana!" (Claudio Ascoli)
16,00 15,20

Musica per sempre. Accademia Chigiana. Storia di un progetto al futuro

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 128
Dalla visione originaria del conte Guido Chigi Saracini alla realtà odierna, questo libro racconta la storia dell'Accademia Musicale Chigiana e del suo progetto culturale: unire la tradizione della musica classica occidentale alla ricerca sul suo passato e ai suoi sviluppi più innovativi, in un'ottica sempre contemporanea. Dall'atto di fondazione alle più recenti revisioni statutarie, fra le pagine di questo volume emerge il carattere di un'istituzione musicale fra le più prestigiose al mondo che, tutelando il suo patrimonio, è riuscita ad adeguarsi ai mutamenti che dal Novecento ad oggi hanno investito il mondo dell'arte e della musica.
10,00 9,50

A San Rossore (e dintorni). Storie, personaggi e quarti di nobiltà

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 118
Una ricostruzione della storia del più grande Parco Naturale della Toscana che si estende da Livorno fino a Viareggio, includendo le vaste pinete della costa pisana. Un territorio ricco di eventi e di personaggi illustri: dai Granduchi di Toscana ai Re d'Italia, da geniali inventori come Marconi a presenze romantiche come quelle di D'Annunzio e della Duse; luogo d'ispirazione delle melodie immortali di Giacomo Puccini e residenza dei Presidenti della Repubblica. Un vasto apparato iconografico restituisce immagini vivide e intense che accompagnano piacevolmente la lettura dalle origini all'oggi, quando il Parco rappresenta una risorsa ambientale e turistica di altissimo valore per l'intera regione Toscana.
14,00 13,30

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