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Libri di Paolo Nori

Biografia e opere di Paolo Nori

E questo cielo, e queste nuvole. 28 poesie russe e una italiana

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Io, tutte le volte che vado in Russia, una delle prime cose che faccio è guardare il cielo e mi vien sempre in mente una breve poesia di Velimir Chlebnikov: “Poco, mi serve./ Una crosta di pane,/ Un ditale di latte,/ E questo cielo/ E queste nuvole”. E quando penso alle due donne della mia vita, mia figlia e sua mamma, mi vien sempre in mente un’altra poesia di Chlebnikov che inizia dicendo: “Le ragazze, quelle che camminano,/ Con stivali di occhi neri/ Sui fiori del mio cuore”. E quando sto male, ma male, mi viene in mente quella poesia di Pasternak che finisce dicendo: “Vivere una vita non è attraversare un campo”. Oppure quella di Mandel’štam che comincia dicendo: “Ho imparato la scienza degli addii, nel piangere notturno a testa nuda”. E allora, quando Crocetti mi ha proposto di scegliere e di commentare un certo numero di poesie russe che mi piacciono, io gli ho risposto di sì, che lo facevo. E adesso bisogna farlo. E lo facciamo. Cominciamo pure.» (Paolo Nori)
15,00 14,25

Vi avverto che vivo per l'ultima volta. Noi e Anna Achmatova

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 272
Dopo essere entrato in quella di Dostoevskij, Nori entra in un'altra vita incredibile, quella di Anna Achmatova, donna forte, ostinata, nata nei pressi di Odessa nel 1889 e morta a Mosca nel 1966. Osteggiata nella sua vocazione poetica dalla famiglia e poi dal regime, durante la Seconda guerra mondiale diventa la voce più popolare della Russia sotto l'assedio nazista, poi viene rimessa al bando, privata di mezzi, sorvegliata; ma non smette mai di scrivere, anche quando le sue opere possono solo passare di bocca in bocca. Riuscendo alla fine a diventare la più grande voce poetica della Russia del suo tempo.
13,00 12,35

La bambina fulminante

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 128
La bambina fulminante è la storia di Ada, che è una bambina di dieci anni che si accorge che quando tira degli accidenti a qualcuno (in rima), quegli accidenti lì arrivano (valgono solo quelli in rima). Allora Ada si trova con delle maestre un po' pedanti che stanno a casa cinque giorni per dei mal di testa improvvisi, con dei compagni di classe un po' sbruffoni che si spaccan le gambe a sciare, con delle vicine di ombrellone che vengono punte da un calabrone e alle quali cresce un sedere smisurato. E si trova soprattutto con una grande responsabilità: di colpo ha la possibilità di interferire nel mondo degli adulti. Un libro che dura un minuto (ma ci vogliono due ore, circa, per leggerlo)! Età di lettura: da 8 anni.
10,00 9,50

L'avvocato del diavolo. Racconto dell'orrore

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 120
"Quando un grande paese è in mano a una sola persona per molto tempo, quella persona perde il contatto con la realtà, si fa un'idea del mondo tutta sua, si immagina, grazie anche a quelli che lo circondano, prima di tutto di essere infallibile, e anche di essere l'unto di Dio, e perciò di poter vedere più lontano, meglio di tutti." Questo è quello che pensa Boris Akunin sulla Russia contemporanea e sui pericoli del potere quando rimane concentrato troppo a lungo sotto il controllo di un'unica persona. "L'avvocato del diavolo" immagina un futuro distopico in cui la Russia è governata da un nuovo regime dopo l'improvvisa caduta del Leader Nazionale, chiara trasfigurazione dell'attuale presidente Putin. Il neoeletto governo, promettendo una rivoluzione democratica, lancia un piano di Ristrutturazione Totale per ridare speranza al popolo e all'Occidente. Quando Boris Turgencikov, uno scrittore dissidente perseguitato dal vecchio esecutivo, torna in Russia per assistere ai cambiamenti messi in atto al suono dello slogan "Onore e Onestà", resta invischiato in una surreale vicenda giudiziaria. Ingaggiato da una attivista dei diritti umani, si trova a fare da difensore al vicesegretario del morente Leader Nazionale, diventato il capro espiatorio, il diavolo, il vero fautore di tutte le nefandezze del vecchio regime. Nel corso del processo, emerge un quadro di manipolazione politica e propaganda del tutto identico a quello del regime precedente, e Boris scopre che la libertà tanto promessa è solo un'illusione. Boris Akunin riflette sul presente della Russia e, citando l'introduzione di Paolo Nori, "prova a immaginare un futuro possibile, in bilico tra la migliore e la peggiore delle ipotesi". Oltre che un'aperta denuncia dei fatti e delle persone reali che compaiono tra le pagine, "L'avvocato del diavolo" è nella sua essenza una satira spassosa e feroce contro tutti i regimi e contro ogni limitazione della libertà di espressione.
17,50 16,63

Si chiama Francesca, questo romanzo

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 208
Sopravvissuto al grave incidente che gli è costato mesi di ricovero al reparto Grandi Ustionati, Learco Ferrari è riuscito a diventare uno scrittore. Ma soprattutto è un convalescente, che - tra pensieri che vanno e che vengono, tutine speciali che le fanno solo in Irlanda, traduzioni di manuali russi, le storie del Mullà Nasrudìn, libri di filosofia sufi, quella sua amica là di Bologna che si chiama Francesca, e molto altro ancora - tenta di tornare a una vita normale. Anche se in fondo, non essere mica tanto normale può anche rivelarsi un pregio.
12,00 11,40

Gli scarti

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 160
Learco Ferrari fa lo scrittore ma fa anche tante altre cose. Ha una ragazza che si chiama Francesca, traduce dal russo, si preoccupa perché è ingrassato, gioca a free cell (e se ne vergogna), presenta i suoi libri in giro per l'Italia, cerca di risparmiare energie restringendo il suo quotidiano spazio di azione in un'area di deambulazione metropolitana. Soprattutto, scrive un romanzo. Anzi due. Solo che quel che scrive, la maggior parte, è tutta roba da buttar via.
11,50 10,93

100 cose che fanno piangere Tolstoj

Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 128
Non tutti sanno che da bambino Lev Nikolaevic Tolstoj era soprannominato "Leone il frignone". E a buona ragione: lui stesso racconta che scoppiava in lacrime continuamente. Ma forse ancora meno persone immaginano che Tolstoj continuò a piangere anche da adulto e per i motivi più diversi, come testimoniano le memorie dei suoi contemporanei e i diari che tenne fino alla morte. Katja Gušcina ne ha individuati 100 e li ha illustrati con uno stile ironico e originale, utilizzando foto dell'epoca. Ora anche voi conoscerete questo lato nascosto di Tolstoj. Che forse proprio grazie alle sue lacrime - di rabbia, felicità, paura, vergogna, compassione - è diventato il grande scrittore che sappiamo. Ma non vi preoccupate, il fazzoletto non serve. Questo libro, piuttosto, vi strapperà un sorriso. Prefazione di Paolo Nori.
21,00 19,95

Chiudo la porta e urlo

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 204
Raffaello Baldini è un poeta grandissimo eppure pochi sanno chi è, e di quei pochi pochissimi ne hanno riconosciuto la voce. Perché scrive nel bel dialetto di Sant'Arcangelo di Romagna? Ma no. Paolo Nori ci rammenta che è poeta enorme anche nel bell'italiano con cui il poeta ha sempre tradotto a pie' di pagina i suoi versi. E quante storie si trascinano appresso quei versi, quante immagini suscitano, quanti personaggi, quanto universo c'è in quel mondo apparentemente piccolo. Come sua consuetudine, Paolo Nori attraversa l'avventura poetica di Baldini quasi come non ci fosse altro intorno, di sé facendo il filtro di una bellezza che viene su come da un fontanile e fa paura, perché ci lascia straniti. Ecco che - non diversamente da quanto è accaduto con Dostoevskji e Achmatova - l'immaginazione di Baldini si scioglie dentro quella di Nori, fatta com'è di caratteri e di accadimenti apparentemente minimi: i morti che "non dicono niente e sanno tutto", gli uomini che invece di calarsi gli anni se li crescono, lo stare lì di una donna davanti alla circonvallazione per guardare "che passa il mondo". Fra spinte e controspinte, fra il "cominciamo pure" e il "continuiamo pure" che ricorrono a battere il ritmo, impariamo che, sempre più, la scrittura di Nori è la messa a fuoco progressiva di un carattere, il suo: il suo essere "coglione", il suo essere "bastiancontrario", il suo essere "matto come un russo", il suo essere innamorato di un poeta come Raffaello Baldini, il suo magone davanti alla casa dei Nori come fosse una scatola di bottoni, il suo stare a vedere la vita come va avanti a ogni svolto imprevisto dello stare al mondo.
19,00 18,05

Il viaggiatore incantato

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 208
Su un battello che attraversa il Lago Ladoga, oltre San Pietroburgo, i passeggeri si dilettano a conversare, si scambiano storie, così che il viaggio sia più breve e gradevole. Fin quando, a raccogliere il testimone del narratore, compare uno strano personaggio, un gigante in abiti monastici ma con modi poco clericali. Non appena, infatti, la sua piacevole voce di basso comincia a raccontare, tutti i presenti entrano in un cono d’ombra, perché le parole del monaco, meste o allegre, sono sorprendenti, ammalianti. Ivan Sever’janyč Fljagin, promesso a Dio dalla madre morta subito dopo averlo partorito, ha passato la vita a fuggire un destino che infine lo ha raggiunto. Odisseo russo, di volta in volta crudele, leale, ardito, ubriacone, generoso, pieno di contraddizioni e umanità, ha molto vissuto e molto veduto. Le sue tribolate peregrinazioni sono affollate di nomadi, servi della gleba, tatari, ladri, assassini, prostitute, mercanti, principi, soldati, diavoli, diavoletti e angeli, anche se – come apprenderanno gli ascoltatori rapiti dalla sua affabulazione – il viaggio di quest’uomo semplice ma giusto è un futuro ancora da scrivere. Pubblicato nel 1873, opera profondamente russa, per costruzione, temi, sfondi, dialoghi contaminati dal linguaggio popolare, "Il viaggiatore incantato", qui in una nuova traduzione, è il titolo più significativo di un «maestro» che, come pochi altri, ha mostrato «un’affinità tanto profonda con lo spirito della favola» (Walter Benjamin). Con la sua lingua creativa e naturale, che si fa ascoltare prima ancora che leggere, Leskov rientra a pieno titolo nel canone della grande letteratura russa e merita una riscoperta della critica e dei lettori. Prefazione di Paolo Nori.
15,00 14,25

Mi compro una Gilera

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 144
“Anch’io avevo una figlia che eravamo amici, dopo poi abbiam litigato. Adesso, pensavo, quando mi vede, avrà paura di me.” Il personaggio che racconta e dice “Io” ha compiuto quarant’anni. L’età della maturità. Ma che maturità? Una maturità che ha a che fare con la figlia, la scrittura, la sua Parma, la letteratura russa, la scrittura e gli episodi che la memoria (privata o pubblica che sia) non smette di modificare e contraffare – la vicenda della mamma che investe un maiale con la bicicletta, la scena di Pasternak che esce dalla sua dacia per andare a ricevere la celebre telefonata di Stalin. Fra il microcosmo del rapporto padre-figlia e della sua realtà trasfigurata dallo sguardo straniato dell’infanzia, e il macrocosmo parmigiano, dove la campagna elettorale per il sindaco allude a un’Italia nevrotica, incompetente e vittima della propria politica, prende forma il tema della responsabilità e delle scelte individuali. Ed è così, rapportando il piccolo al grande e il privato al pubblico, che Nori, come un reporter anarchico impegnato in una sua inchiesta personale, ci mette in guardia dal rischio di essere trasformati in inutili strumenti del potere.
10,00 9,50

Speranza abbandonata. Ediz. numerata

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 880
Mai finora tradotto integralmente in italiano, "Speranza abbandonata" chiude le Memorie di Nadežda Mandel'štam apertesi con "Speranza contro speranza". Qui, a essere raccontato non è solo un sentimento assoluto, quello per Osip Mandel'štam, il più grande poeta russo del Novecento, uomo e intellettuale stravagante e anticonformista, vero e proprio «esule in patria», ma c'è anche spazio per un incredibile susseguirsi di ritratti di molti protagonisti della vita culturale dell'epoca, da Anna Achmatova a Vja eslav Ivanov e Nikolaj Gumilëv, Aleksandr Blok e Vladimir Majakovskij. E poi Boris Pasternak, Marina Cvetaeva, Jurij Tynjanov. Sullo sfondo di un Paese travolto prima dalla Rivoluzione, dilaniato poi dalla Guerra civile, annientato infine dal Terrore staliniano Nadežda Mandel'štam ci prende per mano in un viaggio che è anche un pellegrinaggio e un intenso dialogo con i fantasmi di una storia grandiosa e terribile. Un memoir che «narra di cosa visse il cuore» al tempo in cui era l'ideologia a battere nel petto dei carnefici. Edizione numerata da 1 a 1000. Introduzione di Paolo Nori.
34,00 32,30

Pancetta

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 224
Qui si parla di una città che si è chiamata nel tempo Pietroburgo, Pietrogrado, Leningrado e Pietroburgo. E di due ragazzi che c’erano arrivati nel 1912 per studiar matematica ma non gli interessava, la matematica, gli interessava diventar dei poeti, e in pochi mesi avevan fatto su una raccolta di poesie che, se fosse uscita qualche settimana prima, sarebbe stata rivoluzionaria e avrebbe cambiato la poesia russa del Novecento, e invece è uscita qualche settimana dopo e loro alla fine hanno rinunciato alla poesia son diventati oscuri funzionari di polizia e oscuri pope di provincia la cui gloria maggiore dicon sia stata essere entrati a volto coperto a casa di Majakovskij e avergli dato un fracco di legnate, ma chissà se è vero. E si parla poi di un poeta che, nel 1912, ha scritto una poesia che dice ‘Quando stanno morendo, i cavalli respirano / Quando stanno morendo, le erbe si seccano, / Quando stanno morendo, i soli si spengono, / Quando stanno morendo, gli uomini cantano delle canzoni’.
11,00 10,45

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