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Libri di Francesca Mannocchi

Biografia e opere di Francesca Mannocchi

Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi

Libro: Libro in brossura
editore: De Agostini
anno edizione: 2024
pagine: 288
Quando sembra non ci sia più niente da fare – dopo una data, il 7 ottobre, divenuta uno spartiacque verso i tempi più cupi – Francesca Mannocchi prova a riavvolgere il nastro del tempo attraverso le storie. Camminando tra i kibbutzim distrutti da Hamas, sedendo su una pietra nella Valle del Giordano. Ascoltando le vite e le ragioni degli altri. Soprattutto, restituendo le testimonianze di chi, sulla stessa terra, vive ma è da decenni senza pace. A un anno di distanza dal 7 ottobre, partendo da una cronologia che risale fino alle origini del conflitto israelo-palestinese e approfondendo i concetti chiave, l’autrice fornisce le coordinate per orientarsi in uno degli scenari più intricati, e prova a comporre un puzzle difficilissimo, a più voci, sempre restando lontana dai giudizi. Oltre i confini disegnati dalle mappe e dai check-point, tra la città di Hebron, il campo profughi di Jenin e gli insediamenti dei coloni in Cisgiordania, raccoglie parole di dolore e paura, ma anche di sogni e speranze, seminate ogni giorno su un terreno impervio di ingiustizie, ma anche di tenaci, sebbene minoritari, tentativi di fiducia verso il prossimo. Invece di dare risposte, ogni incontro di questo viaggio genera domande: che cosa significa appartenere a un luogo? Come è possibile conoscere il tuo vicino e smettere di odiare? Dopo, rimane una sola convinzione: che interrogare il mondo, ed essere disposti ad accoglierlo nella sua diversità, sia il primo passo per cambiarlo. Età di lettura: da 11 anni.
14,90 14,16

Io Khaled vendo uomini e sono innocente

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 208
La tragedia dei migranti raccontata dalla voce contraddittoria di un carnefice, vittima del ricatto di un Paese nel caos. Khaled è libico, ha poco più di trent’anni, ha partecipato alla rivoluzione per deporre Gheddafi, ma la rivoluzione lo ha tradito. Così lui, che voleva fare l’ingegnere e costruire uno Stato nuovo, è diventato invece un anello della catena che gestisce il traffico di persone. Organizza le traversate del Mediterraneo, smista donne, uomini e bambini dai confini del Sud fino ai centri di detenzione: le carceri legali e quelle illegali, in cui i trafficanti rinchiudono i migranti in attesa delle partenze, e li torturano, stuprano, ricattano le loro famiglie. Khaled assiste, a volte partecipa. Lo fa per soldi, eppure non si sente un criminale. Perché abita in un Paese dove sembra non esserci alternativa al malaffare.
12,50 11,88

Sotto il vulcano. Idee/Narrazioni/Immaginari. Rivista trimestrale. Volume Vol. 6

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 144
“Sotto il vulcano” è una rivista trimestrale che, nell’arco di una serie di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e re-immaginare la realtà. La scommessa è che da traumi come quelli che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce. Nella parte centrale di questo numero, che Francesca Mannocchi, giornalista, scrittrice e documentarista, cura al fianco di Marino Sinibaldi, ci occupiamo dei Conflitti, non solo bellici, che sembrano caratterizzare in particolare gli ultimi anni, e dei dubbi salutari che dovrebbero suscitare. A parlarci di Ucraina, di diritto alla vita e alla morte, di informazione e disinformazione, di democrazia e di generazioni a confronto sono, come sempre, scrittori, filosofi, poeti, giornalisti e disegnatori attraverso racconti, memoir, riflessioni, graphic novel e interviste.
16,00 15,20

Un piccolo angolo d'inferno

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 304
Ci sono bambini che passano i pomeriggi a raccontarsi, seduti all’ombra delle macerie, storie di uomini misteriosamente scomparsi. Madri che bussano alle porte dei villaggi in cerca di denaro per riscattare i figli, o quel che ne resta, dalle mani di un esercito di aguzzini. Un popolo intero umiliato da anni di violenze e indifferenza. Questa è la Cecenia di Anna Politkovskaja, un Paese tenuto in ostaggio, dove la tortura, le esecuzioni senza processo, le razzie e i saccheggi sono la norma. Una terra sconvolta dalla guerra e dal fuoco delle milizie indipendentiste, tradita da un esercito corrotto, complice e profittatore di uno spietato disegno politico. La vittima di tutto questo è la popolazione inerme, costantemente minacciata, privata del diritto e della dignità. Inviata sul campo dal settimanale liberale “Novaya Gazeta”, Anna Politkovskaja ha avuto il coraggio di svelare al mondo gli orrori della Cecenia, senza censure né remore nell’accusare Putin e nel parlare di genocidio, e a lungo è stata l’unico filo di collegamento tra quelle terre dimenticate e il resto del mondo: Anna ha camminato sotto le bombe insieme ai profughi, ha condiviso i piccoli riti quotidiani, ha provato sulla propria pelle l’arresto, le violenze, la paura. Un libro unico per riascoltare la voce coraggiosa e rigorosa della Politkovskaja, un testo premonitore per comprendere le contraddizioni più profonde della Russia di Putin che hanno portato alla guerra in Ucraina. Con la prefazione di Francesca Mannocchi.
15,00 14,25

Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi

Libro: Libro in brossura
editore: De Agostini
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il profumo dei cedri libanesi, il colore ocra del tardo pomeriggio afghano, il sorriso di un uomo siriano che in silenzio studia un’ospite straniera per capire se raccontarle la propria storia. Sono solo alcune delle nitide immagini che vedremo attraverso lo sguardo oltre il confine di Francesca Mannocchi, giornalista di guerra sul campo che da molti anni porta nelle nostre case la cronaca di ciò che succede attorno a noi, nelle regioni di Iraq, Libano, Afghanistan, Libia, Siria, fino alle città dell’Ucraina. Paesi distanti e diversi dal nostro solo in apparenza, le cui vicende ci interessano da vicino perché fanno parte dell’oggi che conosciamo, con gli attacchi terroristici, le rivoluzioni, la povertà, le ondate migratorie. Francesca ci conduce nei territori di guerra in un viaggio fatto di luoghi, culture e tradizioni antiche, ma soprattutto di persone, adulti e ragazzi, vite vere di superstiti e combattenti chiamati a difendere la propria casa, i propri diritti, il proprio futuro. Una preziosa testimonianza diretta per ricostruire l’ingarbugliata trama della Storia, perché capire il passato aiuta a districarsi nel presente e, forse, a cambiare il domani. Età di lettura: da 12 anni.
13,90 13,21

Bianco è il colore del danno

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 216
Qualche anno fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all'ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l'imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare sé stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni più intime, dei non detti più dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d'un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all'improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l'ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l'onestà senza sconti della letteratura lei ha trovato il coraggio di raccontare.
12,00 11,40

Bianco è il colore del danno

Bianco è il colore del danno

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 207
Il corpo di una scrittrice, in apparenza integro eppure danneggiato, diventa lo specchio della fragilità umana e insieme della nostra inarrestabile pulsione di vita. Francesca Mannocchi guarda il mondo attraverso la lente della malattia per rivelare, con una voce letteraria nuda, luminosa, incandescente, tutto ciò che è inconfessabile. Quattro anni fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all'ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l'imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare sé stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni più intime, dei non detti più dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d'un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all'improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l'ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l'onestà senza sconti della letteratura lei ha trovato il coraggio di raccontare.
17,00

Libia

Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 144
Da circa un decennio la questione libica divide profondamente l'opinione pubblica italiana. Da un lato chi è stato favorevole all'intervento armato nel 2011, dall'altro i contrari. Da un lato – soprattutto – chi pensa che il flusso dei migranti verso le nostre coste vada fermato con ogni mezzo, e che i centri di detenzione "legali" e illegali in Libia siano una soluzione, dall'altro chi ritiene che i migranti imprigionati in Libia abbiano il diritto di fuggire ed essere salvati da trafficanti e sfruttatori. Bianco o nero; pieno o vuoto; tutto o niente. Ma come sempre la realtà è più complessa. Occorre conoscerla. Questo volume dà notizia di una Libia diversa da quella dei telegiornali e dei post sui social. È la Libia dei libici, la Libia delle code fuori dalle banche per procurarsi una moneta che non ha più valore. La Libia dei ragazzi che hanno combattuto il regime di Gheddafi e ora lo rimpiangono perché almeno, "quando c'era lui", si sentivano sicuri; e non mancavano soldi, corrente elettrica, benzina. La Libia delle madri ferme alla finestra in attesa di figli che non torneranno. La Libia degli anziani che hanno attraversato decenni di dittatura e si guardano sempre le spalle. La Libia della gente comune che subisce ogni giorno ricatti dei militari, abusi, rapimenti, e vive perennemente nel terrore.
18,00 17,10

Porti ciascuno la sua colpa. Cronache dalle guerre dei nostri tempi

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 230
Abbiamo diviso in modo netto carnefici e vittime, l'Occidente e il caos; abbiamo tranquillizzato la nostra coscienza con racconti semplicistici. Abbiamo tracciato un confine tra umano e disumano. Così l'Isis era un mostro sconosciuto che andava annientato, e le terre su cui ha allignato solo delle terre guaste da lasciare al loro destino segnato. Eppure, se avviciniamo lo sguardo scopriamo quanto di irresistibilmente umano è restato dove abbiamo pensato non ci fosse bisogno di guardare più nulla. Non c'è un solo ritratto in "Porti ciascuno la sua colpa" che non si incida nella nostra mente: le donne vedove di miliziani pronte a essere madri di altri martiri, i bambini dei carnefici dell'Isis accanto ai bambini delle vittime dell'Isis nello stesso campo profughi, i giovanissimi orfani del Califfato che speravano di immolarsi in un attentato e adesso senza una gamba guardano fisso il vuoto, gli adolescenti terroristi che sembrano dei ragazzi di una qualunque periferia del pianeta.
18,00 17,10

Io Khaled vendo uomini e sono innocente

Io Khaled vendo uomini e sono innocente

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 195
«Ci chiamano mercanti della morte, immigrazione clandestina, la chiamano. Io sono la sola cosa legale di questo Paese. Prendo ciò che è mio, pago a tutti la loro parte. E anche il mare, anche il mare si tiene una parte della mia mercanzia. Mi chiamo Khaled, il mio nome significa immortale. Mi chiamo Khaled e sono un trafficante». Khaled è libico, ha poco più di trent'anni, ha partecipato alla rivoluzione per deporre Gheddafi, ma la rivoluzione lo ha tradito. Così lui, che voleva fare l'ingegnere e costruire uno Stato nuovo, è diventato invece un anello della catena che gestisce il traffico di persone. Organizza le traversate del Mediterraneo, smista donne, uomini e bambini dai confini del Sud fino ai centri di detenzione: le carceri legali e quelle illegali, in cui i trafficanti rinchiudono i migranti in attesa delle partenze, e li torturano, stuprano, ricattano le loro famiglie. Khaled assiste, a volte partecipa. Lo fa per soldi, eppure non si sente un criminale. Perché abita un Paese dove sembra non esserci alternativa al malaffare. Francesca Mannocchi, giornalista e documentarista che da molti anni si occupa di migrazioni e zone di conflitto, ci restituisce la sua voce. Le sue parole raccontano un mondo in cui la demarcazione tra il bene e il male si assottiglia.
17,00

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