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Libri di Donatella Di Cesare

Biografia e opere di Donatella Di Cesare

Democrazia e anarchia. Il potere nella polis

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 288
La democrazia è legata da un nesso indissolubile con l'anarchia. Nel tempo delle svolte autoritarie, in cui si pretende di difendere la democrazia chiudendola e murandola, questo libro muove dal pensiero radicale per guardare al mattino greco della pólis. La storia monumentale viene così decostruita grazie a un'originale rilettura delle fonti: un racconto avvincente che mette in luce le sequenze ribelli, gli scenari rivoluzionari. Pronunciata con trepido entusiasmo o con attonito disprezzo, la parola demokratía, di cui viene ripercorsa sia la storia semantica sia quella politica, indica due eventi collegati: l'ingresso del popolo alla ribalta della storia e la revoca di ogni potere che presume di essere originario. Lo spettro dell'anarchia turba la città. Lo paventano i tragici, lo registrano gli storici, lo denunciano i filosofi. L'arché di padri, proprietari, autoctoni, eredi viene profondamente minata e destituita di legittimità, mentre si inaugura lo spazio della politica. «Né comandare, né essere comandati» è il sigillo della democrazia, lo stendardo della libertà an-archica. Protagoniste di questo racconto sono le donne. È una rivolta di straniere, in fuga da violenza familiare, a far emergere, in un verso di Eschilo, il composto che indica la capacità del popolo di affermarsi. La democrazia nasce con l'accoglienza. E il dêmos non potrà mai né regredire a éthnos, fondandosi su legami di sangue e di suolo, né tanto meno soffocare il conflitto e la divisione. In un confronto serrato tra gli altri con Hannah Arendt, Claude Lefort, Cornelius Castoriadis, Reiner Schürmann, Miguel Abensour, pensatori della democrazia dopo la deriva totalitaria, Donatella Di Cesare riporta alla luce un rimosso di secoli e apre un'inedita prospettiva di ricerca sul nuovo anarchismo.
22,00 20,90

Noi rifugiati

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 112
Viene pubblicato qui, in una nuova edizione italiana che ne restituisce tutto il suo carattere dirompente, il celebre saggio "Noi rifugiati". Hannah Arendt lo scrisse di getto nel 1943, a due anni dal suo arrivo a New York. Testimonianza esistenziale di un'apolide d'eccezione, ma anche primo manifesto politico sulla migrazione, è una lettura indispensabile per orientarsi nello scenario politico attuale, dove è andata aumentando la massa di coloro che, presi tra le frontiere nazionali, vengono considerati corpi estranei, rifiuti ingombranti. Che ne è dell'accoglienza? E della partecipazione al mondo comune? Ricostruisce la lezione di Arendt, e riflette sui diritti umani dei rifugiati, il saggio conclusivo di Donatella Di Cesare. Gli Stati nazionali continuano a discriminare e respingere, mentre si moltiplicano i campi di internamento e le zone di transito a cui, nelle periferie dell'ordine mondiale, sono consegnati gli esseri umani ritenuti «superflui».
12,00 11,40

Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 160
Sin dall'immediato dopoguerra, via via che emerge l'enormità del crimine, il negazionismo si presenta come un'impresa di igiene ideologica volta a sgombrare il presente dell'Europa dal passato fasullo: «la bugia di Auschwitz». Viene così rilanciata l'accusa della truffa, chiave di volta del secolare odio antiebraico. Per gli esponenti della nuova propaganda antisemita i sopravvissuti sono falsari, altrimenti dovrebbero essere stati annientati, le prove sono fandonie, altrimenti si conoscerebbe il numero esatto di vittime. Se ancora nel Novecento gli attacchi prendono di mira il dispositivo dello sterminio - le camere a gas -, nel XXI secolo il negazionismo mette allo scoperto il cardine intorno a cui da sempre ruota il mito del «complotto ebraico». Maestri nello sfruttare il «culto olocaustico», la nuova religione sorta dalla sacralizzazione della memoria, gli ebrei avrebbero tratto profitto da quella gigantesca menzogna sulla Shoah non solo per creare abusivamente Israele, ma anche e soprattutto per riprendere in mano più che mai le fila del nuovo ordine mondiale. Questo volume, scaturito dall'esperienza di un processo, e costato anni di minacce, comprende tre saggi di cui il primo, intitolato "Il nuovo negazionismo", è inedito, mentre l'ultimo, "L'antisemitismo nel XXI secolo", è uscito in altro contesto. Il saggio centrale "Se Auschwitz è nulla" è la rielaborazione del testo pubblicato nella prima edizione. Costituiscono un insieme interrelato che offre al lettore il quadro filosofico e politico su uno dei fenomeni più inquietanti di quest'epoca.
12,00 11,40

Il complotto al potere

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 120
Il complottismo non è un delirio né una menzogna, non è un crampo mentale né un argomento fallace. Piuttosto è un problema politico. Questo libro, che su uno sfondo storico considera gli aspetti inediti di un fenomeno planetario, non si associa alla vulgata anticomplottista, ma propone una visione originale in cui il complotto è lo spettro di una comunità frantumata. Chi c'è dietro? Chi tira le fila? Il mondo, ormai illeggibile, ha un lato nascosto, un regno segreto, quello dello Stato profondo e del Nuovo Ordine Mondiale, dove si architettano piani, si manipolano informazioni, si controllano pensieri. Non è piú un singolo intrigo. Il complotto è la forma in cui si rapportano al mondo i cittadini che si sentono condannati a una frustrante impotenza, inermi di fronte a un dispositivo tecno-economico insondabile, manovrati da un potere senza volto. Ecco perché il complottismo, che mette allo scoperto il vuoto della democrazia, si rivela una temibile arma di depoliticizzazione di massa. Il complotto è il dispositivo in cui il potere si articola, si esercita, si dissimula. È la maschera del potere nel tempo del potere senza volto.
12,00 11,40

Storia della filosofia del linguaggio

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 443
La "Storia della filosofia del linguaggio" — forse il libro più famoso di Coseriu — è il risultato di una serie di lezioni tenute a più riprese, a partire dal 1968. Più che una storia, è un grande dialogo con i filosofi da cui si delinea la sua riflessione. Dopo una parte introduttiva volta a legittimare, sui sentieri di Heidegger, ma anche di Humboldt e di Hegel, la domanda filosofica sul linguaggio, Coseriu accompagna il lettore in una esplorazione affascinante che comincia nella Grecia di Platone. I capitoli su Aristotele, su Leibniz e su Vico sono senza dubbio i momenti culminanti; celebre è la critica a Chomsky.
18,00 17,10

Lo spirito manifesto. Percorsi linguistici nella filosofia hegeliana

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 224
Il volume offre un'analisi sulla riflessione hegeliana del linguaggio dai primi scritti fino alla prefazione della seconda edizione della Logica, attraverso un confronto serrato con alcuni nodi teorici centrali del suo pensiero: dall'alienazione alla Bildung, dal riconoscimento al divenire. Lungi dall'essere un tema marginale, il linguaggio svolge un ruolo decisivo in quanto manifestazione dello spirito. La cifra fondamentale di questa interpretazione radicale della filosofia hegeliana è la definizione di una Geistologia, una manifestazione dello spirito attraverso il logos. Il rapporto tra linguaggio e spirito viene indagato secondo una straordinaria molteplicità di aspetti e attraverso diversi percorsi ermeneutici, in cui viene discussa la relazione tra linguaggio e alienazione, la polisemia linguistica della Bildung, il nesso tra linguaggio e potere, la filosofia dei segni e il legame tra parola e assoluto.
18,00 17,10

Ermeneutica della finitezza

Libro
anno edizione: 2004
pagine: 189
I concetti di "finito", "limite" e "confine" attraversano la storia del pensiero filosofico rivestendosi di svariate connotazioni. Soltanto con la nascita dell'ermeneutica di Heidegger e con le successive rielaborazioni di Gadamer e Derrida, ricevono una definizione univoca e un ruolo di importanza decisiva. La riflessione dell'autrice si concentra sul concetto di finito: in stretta correlazione con i temi del linguaggio, del limite e del suo superamento, della morte e del comprendere, la finitezza assume le caratteristiche di un'idea teoreticamente autonoma e positiva.
18,00 17,10

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