Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Anton Cechov

Biografia e opere di Anton Cechov

Nel burrone

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2024
pagine: 96
Nel villaggio di Ukleevo, adagiato in una conca che lascia intravedere solo i campanili e i camini delle fabbriche, la casa del vecchio Grigorij è un covo di impostori e furfanti. Per avidità, tutti mentono e imbrogliano: dal capofamiglia, mercante senza scrupoli, alla nuora che gli dà manforte nei suoi traffici, la perfida Aksinja, andata in sposa al figlio sordo. Tutti sono falsi come le monete che fabbrica e spaccia Anisim, il primogenito. Tutti tranne Lipa, la sua giovanissima moglie, creatura povera e mite, dolce e ingenua, che si dedica con gioia al suo bambino «leggero come una piuma». La tragedia incombe su queste «anime smarrite» e ne sarà vittima la più indifesa. Racconto cupo e feroce, uno dei più sorprendenti di Čechov secondo Vladimir Nabokov, "Nel burrone" ci trascina insieme ai suoi protagonisti nel baratro morale che si spalanca quando la pietà viene sacrificata all'egoismo.
5,90 5,61

Teatro: Ivanov-Il gabbiano-Zio Vanja-Tre sorelle-Il giardino dei ciliegi

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 336
Ne Il gabbiano l’autore racconta i tentativi di un giovane drammaturgo alla ricerca di nuove forme, l’anelito alla celebrità di una ragazza che vuole fare l’attrice, l’atmosfera incantatrice di un lago notturno, la richiesta d’amore di un figlio che non si sente voluto dalla madre. In Zio Vanja c’è una famiglia tormentata in una grande casa di campagna: una giovane donna bellissima, un medico appassionato di boschi e di animali, un vecchio arrogante, una balia, una nipote e uno zio che resistono alle prevaricazioni. Tre sorelle è il dramma più ricco di personaggi: le protagoniste sono le figlie di un generale, nella città in cui vivono è di stanza una brigata di artiglieria. Ci sono soldati, festeggiamenti, marce, canzoni, un incendio e un duello. Nel quarto capolavoro di Čechov, Il giardino dei ciliegi, si parla di vendite all’asta, di ipoteche, di prestiti, di una classe che si sostituisce a un’altra; la sincerità dei personaggi, la loro prodigalità e affettività danno luogo a dialoghi e scene vivaci, scherzose, paradossali, commoventi.
12,00 11,40

Racconti

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 1032
Cechov scrisse i suoi primi racconti per alleviare la povertà della propria famiglia quando lavorava come assistente medico in una cittadina di provincia. In quel periodo iniziò ad accumulare quel patrimonio di sottili osservazioni sui contadini che venivano al suo ambulatorio in cerca d'assistenza, sugli ufficiali di stanza nella località e su tutte quelle innumerevoli figure tipiche della provincia russa che avrebbe poi ricreato sulla pagina. Le prime raccolte dei racconti uscirono nel 1886 e nel 1887 e furono subito acclamate dai lettori. È proprio nella misura breve, infatti, che Cechov trova la propria dimensione artistica ideale: pervasi da una sottile malinconia e da un sapiente equilibrio fra ironia e tristezza, i suoi racconti costituiscono una colossale e dettagliata enciclopedia del mondo russo della fine dell'Ottocento. E pur non essendosi mai preoccupato di fornire messaggi sociali o etici, è proprio il genio di Cechov che rivela, meglio di molti altri scrittori "impegnati", le più cupe realtà dell'affamata, disorientata, servile, rabbiosa Russia contadina.
24,00 22,80

Figure di donne

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 272
9,30 8,84

La brevità è sorella del talento

Libro: Libro in brossura
editore: Hoepli
anno edizione: 2021
pagine: VI-106
Gli otto brevi racconti di Anton Cechov qui presentati permettono di consolidare e approfondire il bagaglio linguistico di chi possiede competenze intermedie di lingua russa (corrispondente al livello B1-B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue). Attraverso i testi di questo indiscusso maestro della prosa e del teatro russo il lettore può esercitarsi nella lettura e comprensione, svolgere esercizi grammaticali e riflettere sulla traduzione letteraria. I testi qui raccolti suggeriscono inoltre importanti temi di discussione per stimolare la produzione orale e confermano la straordinaria attualità dei grandi classici.
12,90 12,26

Il giardino dei ciliegi

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 155
Questa edizione de "Il giardino dei ciliegi" vuole essere al servizio della messa in scena affinché si sviluppi a pieno un dialogo creativo con l’opera. L’idea di una nuova traduzione non parte da una volontà esclusivamente intellettuale, ma dalla necessità di un laboratorio attoriale che si è protratto per più di un anno al teatro Verdi di Pisa. Il laboratorio aveva bisogno di una traduzione, ma in un certo senso la traduzione aveva bisogno di un laboratorio e così le parole tradotte sono state costantemente verificate nella messa in scena. Alla traduzione il libro unisce tutta una serie di spunti e contributi provenienti dalle esperienze di attori russi e allievi-attori italiani nelle diverse messe in scena del testo cecoviano. Un apparato consistente di note spiega le scelte di traduzione e illumina le possibili incomprensioni del testo, eliminando le necessarie ricerche che dovrebbero essere fatte per comprenderlo in ogni singola specificità. Il volume è arricchito da interviste sull’allestimento dell’opera al regista Jurij Krasovskij e a due attori della compagnia di Lev Dodin (suo l’allestimento inserito nella stagione 2019-20 del Piccolo di Milano), che hanno interpretato Varja e Lopachin nel suo Giardino, nonché da un intervento di Luca Biagiotti, dramaturg e formatore. Con un contributo di Fausto Malcovati.
15,00 14,25

Teatro. Il gabbiano-Il giardino dei ciliegi-Zio Vania-Tre sorelle

Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 392
"Il gabbiano", "Zio Vanja", "Tre sorelle", "Il giardino dei ciliegi": i quattro drammi di Cechov raccolti in questo volume, scritti tra il 1895 e il 1904, stupiscono per la loro modernità. Più che l'intreccio, in questi testi contano infatti le passioni e le emozioni vissute nell'interiorità di personaggi che sembrano preda di un sortilegio di estraniazione, totalmente incapaci di comunicare. Il teatro cechoviano anticipa insomma i motivi fondamentali dell'intera drammaturgia novecentesca: la crisi esistenziale dell'uomo, la perdita dei valori tradizionali, il rimpianto per un passato inattingibile, l'attesa di qualcosa di indefinito, l'allusione a ciò che è ineluttabilmente accaduto, il vuoto, il silenzio.
10,50 9,98

L'isola di Sachalin

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 464
«Per quanto si riferisce a me, non provo appagamento alcuno per il mio lavoro, perché lo trovo meschino» scriveva Cechov all'amico Suvorin nel 1888. «Se è ancor troppo presto per lamentarmi, non lo è mai abbastanza per domandarmi: mi occupo di una cosa seria o di sciocchezze?». Il viaggio che, armato solo del passaporto e di una tessera di corrispondente di «Novoe vremja», intraprenderà due anni più tardi per studiare la vita dei deportati nella colonia penale di Sachalin è la drastica risposta a questo interrogativo. Sbarcato ai confini del mondo, in un luogo dove Puskin e Gogol' sono incomprensibili e inutili e «l'anima è invasa da quel sentimento che, forse, ha già provato Odisseo mentre navigava per mari sconosciuti», Cechov riuscirà-malgrado il boicottaggio delle autorità e un clima che «predispone ai pensieri più foschi» - a penetrare nell'inferno della katorga e a denunciare, con una precisione e un'obiettività dietro le quali fremono pietà e indignazione, il fallimento di un sistema dominato da ingiustizia e corruzione, e colpevole di infliggere «il grado infimo di umiliazione sotto il quale un uomo non può scendere». Ma riuscirà anche a fissare nitidissime visioni di sconvolgente bellezza: le contadine che nella valle dell'Arkaj, per ripararsi dalla pioggia, si legano intorno al capo gigantesche foglie di bardana e «sembrano scarabei verdi»; le lunghe strisce di sabbia che separano il Golfo di Nyj dal mare tetro e malvagio; i giljaki, dai larghi sorrisi beati che possono lasciare posto a un'aria «dolorosamente pensierosa, un po' come le vedove»; le donne ainu dalle labbra tinte di blu, chine sui pentoloni come streghe a rimestare la zuppa di pesce.
24,00 22,80

La steppa

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 181
La steppa è il viaggio in carrozza di un ragazzino di campagna, Egóruška, che la madre ha mandato a studiare al ginnasio di una grande città: l’immensa steppa ucraina, gli incontri a sorpresa lungo il viaggio, le sensazioni incantate del ragazzino, il bagno nel grande e placido fiume, le soste, i paurosi racconti dei contadini. Scritto nel 1888, all’età di ventotto anni, Čechov considerava questo racconto il suo capolavoro; giudizio peraltro condiviso anche da altri scrittori come Leskov e Saltykov-Ščedrin, che lo paragonarono a Gogol’ e Tolstoj. «Vai, vai, guardi avanti, la steppa è sempre la stessa steppa sconfinata che era prima: non si vede la fine!». Con un testo di Fausto Malcovati.
14,00 13,30

Il giudice istruttore e altri racconti

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: EDISCO
anno edizione: 2009
pagine: 320
12,40 11,78

Racconti

Libro
anno edizione: 2008
6,90 6,56

Racconti

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 1015
L'animo umano è un paesaggio eterogeneo ed enigmatico. Anton Cechov è stato capace di raccontarlo in decine e decine di racconti, tra cui una parte viene presentata tra queste pagine. In ogni racconto vengono indagatati gli abissi e le increspature di ogni personaggio, andandone a recuperare il nucleo di mistero più nascosto. Il grande narratore russo registra gli ultimi sussulti della borghesia del suo paese, costruendo un affresco unitario e nitido.
17,00 16,15

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.