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Franco Angeli: Studi e ricerche di storia dell'editoria

Tutte le nostre collane

L'«Omnibus» di Leo Longanesi. Politica e cultura (aprile 1937-gennaio 1939)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 288
Il settimanale "Omnibus", uscito nell'aprile 1937 e diretto da Leo Longanesi, segnò una tappa nel giornalismo. Ispirato a modelli internazionali, esso viene ritenuto, per l'importanza data alla fotografia, il prototipo del rotocalco moderno che avrebbe trovato la propria consacrazione negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale. Oltre a contribuire a sprovincializzare, sotto certi punti di vista, la stampa, "Omnibus" si distinse, negli anni del regime fascista, per originalità, vitalità, spregiudicatezza e anticonformismo. Queste peculiarità gli procurarono tuttavia, nonostante la fede mussoliniana di Longanesi, l'ostilità di una parte del mondo fascista, finché il duce, nel gennaio 1939, decise la soppressione della rivista. L'atteggiamento del settimanale e la sua sbrigativa fine hanno contribuito a collocare "Omnibus" nell'ambito della cosiddetta "fronda" fascista, la corrente schierata su posizioni critiche, e addirittura a far ritenere che in esso ci sia stato spazio anche per lo sviluppo dell'antifascismo. Ad anni di distanza una rilettura critica di "Omnibus" consente di verificare, senza pregiudizi, la veridicità delle tesi in merito all'atteggiamento assunto nei confronti della fronda e dell'antifascismo e di definire meglio la posizione della rivista verso il regime.
32,00 30,40

L'Italia allo specchio. L'Europeo di Arrigo Benedetti (1945-1954)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 224
Nato nella Milano dell'immediato dopoguerra, in un momento di grande fervore culturale, L'Europeo fu un rotocalco che, grazie alle intuizioni del suo direttore Arrigo Benedetti, divenne subito un vero e proprio modello giornalistico. Benedetti volle creare una testata in grado di illustrare con leggerezza quei tempi difficili e capace, al tempo stesso, di fornire ai lettori delle coordinate per orientarsi in un momento in cui la tentazione di cedere al qualunquismo era forte. Realizzò così un rotocalco indipendente, che non si accontentava mai delle versioni ufficiali, e che presentava molte novità rispetto al giornalismo precedente, a cominciare dallo stile: quasi impersonale, oggettivo, che consentiva ai fatti e non agli aggettivi di informare il lettore. L'Europeo, su cui scrissero alcune delle migliori firme del giornalismo italiano e personalità di idee differenti tra loro, spiccò ben presto per la sua freschezza, realizzò autentici colpi giornalistici, fu al centro di aspre polemiche e finì per contendere i lettori ai quotidiani. La formula illustrata, le inchieste, i reportage, l'interesse per ogni settore, dalla cultura all'evasione, ne fecero infatti una testata tra le più pregevoli ed accattivanti. Muovendo dalle vicende del settimanale, l'autrice si avvale di quelle pagine che ritraggono fedelmente l'Italia di allora - un'Italia a tratti inedita - per ripercorrere la storia del primo decennio repubblicano con una prospettiva originale e precisa.
29,00 27,55

Il giornalismo italiano del Risorgimento. Dal 1847 all'Unità

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 288
Uno strumento insostituibile per scoprire i fermenti che attraversavano la società e la fisionomia dell'opinione pubblica negli anni della costruzione dell'Italia unita. Il volume costituisce un imponente censimento dei giornali e periodici pubblicati in quel periodo, analizzando le leggi sulla stampa e la censura, le tecniche di produzione e i problemi del mercato, i giornali dell'emigrazione e la stampa clandestina. Il volume costituisce un imponente censimento, esemplare per ricchezza e rigore, dei giornali e periodici pubblicati negli anni che coincisero con la costruzione dell'Italia unita. Oltre a fornire concisi ma precisissimi ragguagli sulle esperienze giornalistiche fiorite nella penisola, il testo analizza le leggi sulla stampa e la censura, le tecniche di produzione e i problemi del mercato, i giornali dell'emigrazione e la stampa clandestina. Circa 300 le principali testate censite, che figurano anche nell'elenco inserito in appendice; oltre 700 quelle citate a vario titolo nell'opera. Particolare attenzione è rivolta al giornalismo del biennio 1848-1849, studiato nel suo sviluppo in tutti gli Stati preunitari. Completano lo studio indici molto accurati e una bibliografia essenziale che rimanda a possibili approfondimenti.
40,00 38,00

«Con regolata indifferenza, con attenzione costante». Potere politico e parola stampata nel Granducato di Toscana (1814-1847)

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 360
I libri fanno scoppiare le rivoluzioni? È un quesito che molti storici, da Daniel Mornet a Robert Darnton, si sono posti. Di sicuro, le monarchie assolute della Restaurazione nutrirono la convinzione che dalla parola stampata potessero derivare quanto meno delle serie preoccupazioni. La censura preventiva, infatti, fu una prerogativa sovrana comunemente esercitata in quei contesti istituzionali. Nonostante ciò, il tema della vigilanza sulla produzione e sulla circolazione libraria nella prima metà dell'Ottocento non ha ricevuto fino ad ora grande attenzione specifica da parte degli studiosi. Le poche ricerche disponibili si limitano, in linea di massima, a ribadire l'uso della censura come strumento di mero controllo dell'opposizione politica, senza scendere nel dettaglio del suo concreto funzionamento. Grazie a una vasta mole di fonti primarie, questo volume cerca di far luce su questioni poco o nulla considerate, analizzando le norme, gli uomini, i princìpi e la prassi della censura preventiva e della polizia del libro in una delle realtà editoriali più dinamiche dell'Italia preunitaria.
40,00 38,00

Donne e giornalismo. Percorsi e presenze di una storia di genere

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 400
Nato dall'incontro fra studiose interessate a esplorare l'universo della stampa periodica per le donne e delle donne con gli strumenti dell'analisi storica e di quella letteraria, il volume ha come baricentro la vicenda italiana nel periodo compreso tra la fine del Settecento e gli anni Cinquanta del Novecento, ma si preoccupa di leggerla sullo sfondo di modelli ed esempi relativi ad altre situazioni - la Francia, l'Inghilterra, la Germania - per evidenziarne le peculiarità. In particolare, esso si propone di restituire, sia pure per frammenti, la molteplicità di generi, codici e linguaggi a cui rinvia l'incontro fra donne e giornalismo: un incontro che vede le donne in veste di destinatarie e di protagoniste, "professionali" e non.
38,00 36,10

Cino Del Duca. Un editore tra Italia e Francia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 176
"Denigrato, insultato, accusato di corrompere non solo la gioventù e il pubblico femminile, ma persino gli operai, fedelissimi lettori dei suoi giornali, Cino Del Duca incarnò al meglio il sorgere della cultura di massa in Europa nel XX secolo. Sebbene allora tale cultura venisse condannata sia dal Partito comunista sia dalla Chiesa, perché ritenuta opprimente, addirittura fascistoide, essa è oggi riconosciuta come parte integrante della nostra stessa modernità ed elevata a oggetto di studio da parte di storici e sociologi. Isabelle Antonutti, bibliotecaria di formazione, ha condotto una lunga ricerca d'archivio, sia in Italia che in Francia, prima di decidersi a ridisegnare la traiettoria e il percorso di questo editore senza pari. Basata sullo spoglio di archivi finora inesplorati, la ricerca costituisce un importante contributo alla storia della stampa così come a quella dei mutamenti introdotti dallo sviluppo della cultura di massa. Nato in un Paese dove l'alfabetizzazione delle masse non era affatto compiuta, Del Duca trovò nel fumetto e nel fotoromanzo due mezzi per avvicinare la fasce più umili della società alla cultura, affermandosi in questo modo nel settore in ascesa della comunicazione di massa". (Dalla Prefazione di Jean-Yves Mollier.)
22,00 20,90

Libri per diventare italiani. L'editoria per la scuola a Milano nel secondo Ottocento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 336
Quali libri per i giovani lettori? Dopo le leggi sull'obbligo scolastico formare le coscienze degli scolari, e dunque dei futuri cittadini, fu un obiettivo primario, anche perché i libri di scuola erano spesso gli unici a entrare nelle case di tutti gli italiani, poveri e ricchi. Come gli editori volsero a loro favore tale urgenza pedagogica e politica è uno dei nodi di questa ricerca, svolta integrando documenti ufficiali con materiali a stampa, in particolare i cataloghi degli editori, fonti indispensabili in assenza degli archivi. Nelle vicende di Vallardi, Trevisini, Agnelli, Carrara vengono portate all'estremo alcune strategie tipiche del fermento degli anni in cui l'editoria si andava industrializzando; questo studio ne esplora due in particolare: la collezione, o collana editoriale, e il fitto scambio di autori, redattori e testi tra libri e periodici pubblicati dalla stessa casa editrice. L'indagine sui libri di premio, strumenti essenziali per "educare il popolo", aggiunge nuovi elementi alle ragioni del ritardo, in Italia, di una letteratura per l'infanzia che soddisfacesse gusti e desideri non tanto degli educatori, quanto piuttosto dei giovani lettori. Una ricerca che colloca, e riposiziona, gli editori milanesi nella geografia del libro educativo: alle scelte votate al mercato non poteva non coniugarsi quella sensibilità didattica che raramente è stata loro riconosciuta, e che è qui ricostruita con attenzione ai nodi cruciali della pedagogia di fine secolo.
38,00 36,10

Giuseppe Maria Galanti. Letterato ed editore nel secolo dei lumi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 160
Giuseppe Maria Galanti (1743-1806), allievo di Antonio Genovesi, è noto come studioso di economia e inventore della statistica. Molto meno si conosce il Galanti editore. Convinto che la stampa fosse il mezzo più importante per contribuire al miglioramento dello stato e al raggiungimento della pubblica felicità, diede vita a un'impresa, la Società letteraria e tipografica, che potesse servire alla diffusione della più aggiornata letteratura europea. Era il respiro internazionale quello che avrebbe voluto portare a Napoli. La Società letteraria, sorta in un periodo di grandi speranze di rinascita per gli intellettuali meridionali, pur nelle complesse e spesso difficili vicissitudini che accompagnarono la sua storia, riuscì a proporre opere dalle quali i lettori avrebbero potuto trarre gli strumenti necessari per muoversi con competenza e consapevolezza nella vita privata e pubblica. Galanti portò a Napoli, tradotto in italiano, il romanzo francese di Arnaud e di Marmontel, alcune novelle di Voltaire, di Diderot e di Rousseau. Offrì un ampio quadro della principale storiografia illuminista, da Robertson a Chastellux, Millot, Condillac. Affiancò alla storia la geografia dell'Europa e ampliò le frontiere delle conoscenze con libri che descrivevano la realtà che esisteva oltre i confini europei. Propose testi di legge, di scienze e di medicina, "di utile consultazione", che dovevano servire a creare delle competenze a un pubblico di lettori proveniente non solo dall'accademia, ma anche dalla società civile.
20,00 19,00

Libri di scuola e mercato editoriale. Dal primo Ottocento alla riforma Gentile

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 224
Gli studi intrapresi sull'editoria per la scuola - che hanno consentito di farla uscire da un lungo oblio - ci dicono che solo apparentemente si tratta di libri talmente familiari da apparire addirittura scontati. Un esame attento ce li restituisce, invece, come "oggetti" assai complessi: prodotti editoriali sofisticati e di fattura impegnativa intorno a cui girano investimenti economici cospicui ieri come oggi, preziosi documenti che si rivelano una miniera di informazioni e dati. Posti all'intersezione di cultura, politiche educative e editoria, i libri scolastici hanno infatti molte cose da raccontare. Le loro pagine - quelle di un sillabario come quelle di un testo liceale - veicolano non solo nozioni preordinate (una materia presentata in funzione di un livello scolastico), ma anche modi pensare, stili di vita, visioni del mondo, in una parola l'idea di educazione propria di una società. Attraverso alcuni significativi sondaggi l'autore si sofferma sul graduale sviluppo dell'editoria per la scuola, a partire dalla nascita delle prime case editrici specializzate nel Piemonte preunitario, con particolare attenzione ai libri di lettura per le classi elementari, alla manualistica per l'istruzione classica, ai libri ricreativi e ai prodotti spesso commercializzati a fianco dei libri di testo (arredi, carte geografiche, alfabetieri, pallottolieri) per dedicarsi, infine, al fenomeno della stampa destinata agli stessi insegnanti e, in specie, ai maestri.
27,00 25,65

L'editoria napoletana dell'Ottocento. Produzione, circolazione, consumo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 256
Il volume propone un'articolata panoramica dell'editoria napoletana dell'Ottocento, sullo sfondo delle trasformazioni storiche e politiche, dal regno borbonico al nuovo stato unitario. In questo intervallo secolare, viene indagato l'intero circuito che, dall'attività di editori e stampatori, raggiunge il pubblico dei lettori, coinvolgendo autori, traduttori, librai e la stessa amministrazione nei suoi ruoli di controllo e di promozione. A tal fine, attraverso l'esplorazione di inedite fonti documentarie e di testimonianze bibliografiche coeve, vengono ricostruiti il quadro legislativo, il tessuto delle cartiere e delle fonderie di caratteri, l'organizzazione e le condizioni del lavoro tipografico, le forme del commercio (dalle associazioni alla vendita ambulante), e quelle della divulgazione (dai cataloghi ai gabinetti di lettura). L'attraversamento dell'universo del libro offre così anche una penetrante chiave di lettura della società e della cultura del XIX secolo.
32,00 30,40

La rivista post-unitaria «Cornelia». Donne tra politica e scrittura

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 192
A Firenze, nel dicembre 1872, esce "Cornelia", che riscuote un immediato consenso di pubblico e sarà pubblicata con cadenza quindicinale fino al 1880. La promotrice dell'iniziativa è Aurelia Folliero de Luna Cimino, figlia della poetessa arcade Cecilia, fervente patriota e appassionata sostenitrice dell'emancipazione delle donne italiane. L'aspirazione di "Cornelia" è creare un "giornale serio" che affrontasse la questione femminile con "moderazione", allo scopo di promuovere la costruzione di una donna "libera cittadina del mondo". La rivista, il cui sottotitolo "Rivista letteraria educativa dedicata principalmente agli interessi materiali e morali delle donne italiane" dichiara l'attenzione verso le problematiche femminili, si presenta come voce e strumento per la formazione di un modello di femminilità intimamente legato agli ideali di democrazia sociale nell'Italia post-risorgimentale. Attraverso le pagine di "Cornelia" si è ricostruito un percorso ideale che, seppure con interventi diversi e a volte discordi, si dipana lungo i temi dei diritti delle donne, del lavoro, del divorzio, del suffragio e, soprattutto, dell'istruzione delle donne, vera chiave di volta di un processo stagnante.
25,00 23,75

Gianluca Zanetti. Dall'avvocatura al giornalismo, all'editoria

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 272
Il volume ricostruisce la storia della Società Editrice Unitas e del suo fondatore Gian Luca Zanetti, un protagonista della vita professionale milanese negli anni compresi tra la grande guerra e il consolidamento del fascismo. La sua posizione critica nei confronti del regime lo costrinse a lasciare nel febbraio 1924 la direzione del quotidiano "La Sera". Altri periodici della Unitas furono la "Rivista d'Italia" e "L'Industria", entrambe dirette da Zanetti, e "Pensiero medico". Intenti di derivazione illuministica animarono l'attività della casa editrice: formazione di un'opinione informata e vigile, riformismo nella pubblica amministrazione, diffusione del sapere scientifico, impulso all'economia. Sullo sfondo l'idea di progresso e un forte ideale democratico, intensamente vissuto da Zanetti. Presentando il primo numero della "Rivista d.Italia", egli affermava che le arti "insegnano che non v'è tempo, per periglioso e torbido che sia, in cui il sapere possa essere negletto, costituendo il sapere l'arma in ogni ora più potente e sicura, anche in quelle più tragiche, per risollevare le sorti della Nazione". Completano il volume l'indice della "Rivista d'Italia" dal 1918 al 1926 e il catalogo della Unitas dal 1917 al 1927.
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