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Franco Angeli: La società moderna e contemp. Anal.contr.

Tutte le nostre collane

Centri di potere nel Mediterraneo occidentale. Dal medioevo alla fine dell'antico regime

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 484
Il volume raccoglie una serie di studi realizzati nell’ambito di numerosi progetti di ricerca internazionali, i cui componenti appartengono a diversi enti di ricerca e università italiane e spagnole. La prolungata e consolidata collaborazione accademica e scientifica di tutti questi specialisti ha consentito di realizzare un incontro dalle caratteristiche trasversali e multidisciplinari, fortemente voluto dagli organizzatori e già emerso in altre iniziative simili. In questa occasione la riflessione si è incentrata sui Centri di potere nel Mediterraneo occidentale in un arco cronologico di lunga durata, compreso tra il Medioevo e la crisi dell’Antico Regime. Ancora una volta tale ambito si presenta di estremo interesse, sia dal punto di vista geografico che storico, e continua ad appassionare gli studiosi per la sua forte valenza identitaria, presentando caratteristiche comuni nell’insieme dei suoi territori. I lavori che si pubblicano in questo volume riguardano tematiche diverse, dimostrando chiaramente quali potenzialità presentano le fonti sarde per una storia comparata. In queste pagine vi sono studi riguardanti le interrelazioni fra i centri di potere e la realtà insediativa, le varie fasi vissute nel corso del tempo, le osservazioni sullo spazio fisico e monumentale dei centri di potere, lo studio dell’amministrazione e degli uomini che esercitavano il potere in nome del re, le tradizioni giuridico-politiche e le realtà finanziarie, i mutamenti e le persistenze nel potere, le relazioni fra monarchia e feudi, il ruolo dei centri di potere in una realtà di frontiera.
55,00 52,25

Di padre in figlio. Antonio ed Enrico Montucci senesi europei tra '700 e '800

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 118
Il senese Antonio Montucci e suo figlio Enrico vissero appassionanti vicende influenzate dalla città di origine e inserite nei network culturali tra ’700 e ’800, già delineate nel precedente volume della Curatrice, Una famiglia tra Siena e l’Europa. I Montucci, 1762-1877. Dopo gli studi universitari a Siena, entrambi diventarono linguisti, insegnanti, eruditi: il primo laureato in diritto, ma poi autore di grammatiche e manuali d’italiano e studioso di cinese; il secondo laureato in matematica, ma poi specialista d’inglese e di sistemi educativi. Il loro percorso attraversò l’Europa, dalla Gran Bretagna alla Germania, alla Francia, e si intrecciò con quello della rispettiva moglie e madre Enrichetta, britannica di singolare cultura. I saggi approfondiscono ambiti che videro i Montucci protagonisti, con un ampio sguardo sulla realtà che li circondava. Anna Di Toro rileva il ruolo di Antonio nel passaggio della linguistica cinese a vera e propria scienza, il suo rigore di lessicografo e la vena di polemista apprezzato dai maggiori studiosi, mentre Stefano Villani ne indaga il rapporto con il protestantesimo britannico, constatando come l’attrazione per una confessione più libera non lo spingesse alla conversione. Floriana Colao ricostruisce la cultura giuridica dell’Ateneo senese dal periodo di Pietro Leopoldo di Lorena all’Unità con l’evolversi del senso costituzionale negli insegnamenti. Raffaella Franci ripercorre gli studi matematici di Enrico nell’Accademia dei Fisiocritici, illustrando i rituali del sodalizio e le intuizioni algebriche del giovane scienziato. Fabio Bertini, infine, analizza la peculiarità dei democratici toscani nella Restaurazione, fino al trasferimento di Enrico Montucci a Parigi e al 1848.
15,00 14,25

Congiunture e dinamiche di una regione periferica. L'Abruzzo in età moderna e contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 324
Territorio di confine, caratterizzato da una viabilità carente e da una portualità poco sviluppata, l'Abruzzo di età moderna versava in un profondo stato di arretratezza: l'assenza di capitali e di iniziative imprenditoriali e le difficoltà di comunicazione di un'area in gran parte montuosa condizionavano la produzione agricola e manifatturiera. Il mercato regionale assumeva così le caratteristiche di una realtà frammentata con scambi rarefatti e disomogeneità dei prezzi, in cui la produzione era destinata in gran parte all'autoconsumo. A partire dall'Unità il miglioramento delle vie di comunicazione, la costruzione della linea ferroviaria adriatica e il conseguente collegamento commerciale con Roma, hanno favorito l'integrazione dell'Abruzzo nel mercato nazionale. L'economia regionale ha mostrato tuttavia uno sviluppo disomogeneo, con la progressiva concentrazione delle attività produttive e della ricchezza nelle aree costiere e lungo le principali vie di comunicazione. Solo sul finire dell'Ottocento, con l'arrivo dei capitali stranieri, si sono sviluppate le prime importanti iniziative industriali e si è dato avvio a quel processo di industrializzazione che si sarebbe poi alimentato con i capitali dei grandi gruppi imprenditoriali e con le capacità della borghesia industriale e commerciale della regione. I saggi contenuti in questo volume si concentrano sull'analisi di questioni legate alla storia dell'Abruzzo tra il XVI e il XIX secolo. Attraverso indagini condotte su fonti d'archivio e bibliografiche sono state studiate tematiche di carattere storico, sociale ed economico che hanno messo in risalto le peculiarità e le dinamiche dello sviluppo dell'economia regionale, nel più ampio contesto del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea.
39,00 37,05

Skf. Un modello di partecipazione industriale. Il contributo di Aldo Erroi e del Fali

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 136
Attraverso una prospettiva multidisciplinare, capace di far dialogare storici, economisti, dirigenti aziendali, sindacalisti ed esperti di organizzazione del lavoro, il volume approfondisce le vicende della contrattazione aziendale in Skf, un grande gruppo del settore metalmeccanico, che ha realizzato in oltre cinquant'anni esperienze contrattuali di notevole rilevanza, innovative e, spesso, anticipatrici di contenuti fatti propri, in seguito, dall'intera categoria. Un risultato raggiunto grazie all'abilità dimostrata dal management di sfidare il sindacato sul terreno della ricerca di soluzioni alle problematiche emerse nella quotidianità della vita aziendale. Una rappresentanza sindacale molto particolare, che ha avuto la propria presenza maggioritaria nel Fali, la cui azione, avviata nel quadro generale di un dialogo con i sindacati confederali, ha contribuito al raggiungimento di significative intese e allo sviluppo di una cultura partecipativa. La storia del Fali si lega a filo doppio con quella del suo fondatore, Aldo Erroi. Incrociando un patrimonio diversificato di fonti, il volume ripercorre la sua traiettoria biografica e sindacale che, dopo il '56 ungherese, incrocia il sindacalismo olivettiano e le influenze di Walter Reuther, fino all'arrivo in Riv-Skf e alla successiva nascita, sviluppo e crescita dell'organizzazione. Sullo sfondo le vicende storiche e sindacali dell'azienda, analizzate nei passaggi cruciali dalle origini ai giorni nostri.
17,00 16,15

Il Portello. Voci dalla fabbrica. Le interviste di Duccio Bigazzi in Alfa Romeo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 230
"Voci dalla fabbrica" presenta l'archivio inedito e inesplorato di Duccio Bigazzi: 63 interviste a operai, tecnici e manager raccolte in Alfa Romeo tra il 1980 e il 1986. Testimonianze che l'Associazione Bigazzi ha preservato e di cui oggi pubblica una selezione: queste storie di vita e di lavoro ci restituiscono la dimensione reale e concreta della fabbrica novecentesca – la progettazione, l'organizzazione, le lotte, gli impianti, i modelli di automobile. In queste testimonianze potremo trovare nuove fonti storiche per i decenni 1920-60 in Alfa e un modello paradigmatico di storia orale. Bigazzi ha prodotto un archivio da cui emergono vere e proprie «pepite d'oro»: anche a distanza di trent'anni, riesce a far sentire le voci vive e squillanti dei suoi interlocutori. L'operaio che occupa la fabbrica durante il biennio rosso, il manager che ha ideato l'Alfasud, il partigiano che organizza i sabotaggi, l'operaio che sopravvive due volte a Mauthausen, l'ingegnere che ha avviato la scuola aziendale, il perito che ricorda i bombardamenti. Se è vero che l'intervista è un'esperienza di apprendimento e un campo di forza in cui si incontrano un narratore e un contronarratore, dall'archivio di Duccio Bigazzi emerge con evidenza la sua capacità di porre in relazione la tradizione orale e la storiografia e la forza prorompente del dialogo restituisce il calore della vita ai suoi protagonisti.
30,00 28,50

La transizione difficile. Politica e istituzioni in Sardegna (1969-1979)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 262
Nel trentennio dalla sua “fondazione” che cosa ha fatto la Regione? Quali scelte hanno prevalso? Come si preparava a fronteggiare la crisi, di cui emergevano con forza i primi segni nella coesione sociale, nella struttura economica soprattutto industriale, nei numerosi interventi del governo regionale? Che cosa succedeva nella politica regionale? Come si evolveva l'idea dell'autonomia e dello stesso autogoverno? Gli autori ricostruiscono la storia politica e istituzionale della Sardegna degli anni Settanta, un periodo complesso durante il quale si tentò una difficile transizione verso un nuovo modo di governare (più rivolto a sinistra) e verso un nuovo modello di sviluppo (maggiormente attento ai settori tradizionali dell'economia sarda, quello agro-pastorale e quello estrattivo), dopo i mutamenti introdotti nella società dagli “anni della Rinascita”.
34,00 32,30

Dall'albero della libertà alla croce sabauda. Politica, società e salotti a Varese (1796-1861)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 270
L’autrice ricostruisce volti e vicende della storia di Varese dalla fine del Settecento all’Unità e invita a leggere attraverso fatti e fonti locali grandi eventi storici nazionali: l’arrivo dei francesi in Italia, il giacobinismo, l’insorgenza popolare, la Restaurazione, la Seconda guerra d’indipendenza. Delinea l’evoluzione politica ma anche sociale del grosso borgo dell’ex Ducato di Milano, divenuto città nel 1816: i balli intorno all’albero della libertà, la folla aizzata dai preti reazionari, macellai e pizzicagnoli in rivolta negli anni franco-napoleonici e, più tardi, in età risorgimentale, trame cospirative mazziniane e patriottiche, inni in onore di Pio IX, il «viva Radetzky» nelle campagne. Protagonisti risultano non solo i luoghi della nuova socialità borghese, dal teatro alla Società del Casino, ai salotti di conversazione e letterari, ma anche il popolo «che cercava pane», i tumulti annonari, il malessere sociale. Il volume è inoltre arricchito da ritratti, da un lato, di scrittrici, poetesse, contesse e varesine illustri, dall’altra, di madri, sorelle, mogli appartenenti al popolo.
34,00 32,30

Parlamento e questione fondiaria nell'Italia liberale 1861-1914

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 222
Questo libro, frutto di un ampio scavo archivistico e di una ricerca pluriennale, si concentra sui lavori del Parlamento dell’Italia liberale con l’obiettivo di comprendere come l’assemblea legislativa affrontò la questione fondiaria durante il periodo che va dall’Unità all’età giolittiana. Si tratta di uno dei problemi più importanti e controversi della storia d’Italia. La questione fondiaria, che pure raccolse le attenzioni del legislatore, rimase sostanzialmente irrisolta. Diversi progetti e proposte di legge, soprattutto i più radicali che avrebbero inciso sull’assetto della proprietà terriera, non arrivarono mai alla definitiva approvazione. Più fattori influirono sull’attività parlamentare: dal predominio delle dottrine liberali al timore che la diffusione delle idee socialiste fra i contadini insidiasse l’ordine costituito; dalla fiducia nella classe dei proprietari fondiari alla stretta correlazione, che agì in funzione conservativa, fra il sostegno dei possidenti e i risultati elettorali. Anche se in alcuni uomini di governo e in molti parlamentari maturò la consapevolezza che sussistevano gravi problemi di carattere socio-economico e che l’intervento legislativo sarebbe stato necessario, prevalse, complessivamente, un atteggiamento timido, eccessivamente prudente.
28,00 26,60

23,00 21,85

Ambiente e pubblica felicità tra idee e pratiche. Il caso del lago Trasimeno

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 208
25,00 23,75

Gli altri del Risorgimento. Disertori, insubordinati e briganti nelle carte di un «difensore»

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 296
Le guerre risorgimentali vantano episodi gloriosi. Tuttavia, cercare d'"intrappolare" gli uomini del Risorgimento in una gabbia interpretativa che privilegia il fenomeno del patriottismo lascia fuori gli altri. L'azione di tutti i protagonisti dell'Unità d'Italia non si sarebbe mai potuta esplicare con profitto se non ci fosse stato il concorso di molti altri, considerati, talvolta a torto, dei personaggi minori, il cui impegno sul campo rimane ancor oggi poco conosciuto. Gli altri del Risorgimento sono dunque tutti quegli uomini e quelle donne che hanno preso parte ai moti risorgimentali, anche se il più delle volte per obbligo e non per scelta convinta: storie di disertori e renitenti, di militari e di civili condannati, in qualche caso, per reati non commessi. È la storia di tutti coloro che vissero l'Unità d'Italia come un processo imposto dall'alto in un Paese radicalmente frammentato, politicamente e socialmente; processo che per circa un secolo, attraverso tre guerre d'Indipendenza, la Breccia di porta Pia e la Grande Guerra, condusse a un difficile e complesso quadro unitario. Le "Carte" del colonnello Agostino Cugia, conservate nell'Archivio Simon Guillot, e qui proposte, forniscono particolari interessanti riguardo alle maggiori imprese del Risorgimento (da Novara alla guerra di Crimea, sino alla campagna in Sicilia) e contribuiscono a una lettura di quella che è stata la partecipazione di molti giovani, e non, agli avvenimenti risorgimentali italiani.
35,00 33,25

Il porto di imbarco di Messina. L'ispettorato e i servizi di emigrazione (1904-1929)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 176
Nel 1904, Messina, per decreto, divenne porto di imbarco degli emigranti e sede di un ispettorato dell'emigrazione. Questo volume ricostruisce i 25 anni di vita dell'ispettorato di Messina e dei servizi di tutela e assistenza da esso coordinati, delineando insieme uno spaccato della società e dell'economia cittadine nella prima metà del Novecento. Nel corso della ricerca sono emersi gli aspetti indubbiamente positivi, ma anche i problemi e le difficoltà, peraltro comuni all'intera organizzazione nazionale, che impedirono la piena attuazione della legge del 1901. Le dimensioni di massa assunte dal traffico di emigrazione rivitalizzarono le attività portuali e consentirono agli scali italiani di inserirsi nel mercato internazionale dei trasporti marittimi. I funzionari e il personale dell'ispettorato e della Capitaneria di Messina, la classe politica, la stampa periodica, gli operatori commerciali e la borghesia mercantile e armatoriale fecero ognuno la propria parte per rendere effettivo e realmente efficace il decreto di nomina. La storia di Messina è indissolubilmente legata alle vicende che hanno caratterizzato, nel corso dei secoli, la storia del suo porto e la presenza dell'ispettorato fu uno di quei momenti di rilancio che, alternati a periodi di crisi, la città visse tra Otto e Novecento, fino alla "cesura" del terremoto del 1908 e alla lenta e sofferta ricostruzione.
21,00 19,95

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