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Edizioni ETS: Jura. Temi e problemi del diritto

Tutte le nostre collane

Democrazia elettronica. Teoria e tecniche

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 219
La credenza diffusa circa il potenziale democratico immanente alle tecnologie digitali è sempre più spesso smentita da chi le vede principalmente nella loro guisa di frecce all’arco dei "populisti": demagoghi particolarmente abili ad accattivarsi il consenso delle masse grazie a "fake news", teorie del complotto virali, bolle informative e polarizzazione d’una sfera pubblica assai lontana dagli idilli dialettici vagheggiati dai teorici della partecipazione deliberativa. Criticando sia i pregiudizi che imputano a internet la presunta crisi della democrazia rappresentativa sia la visione irenica della "e-democracy" come incarnazione di una portentosa intelligenza della rete ricognitiva del bene comune, questo libro propone una teoria intesa a valutare le potenzialità, i rischi e gli inconvenienti delle varie e multiformi tecniche della democrazia elettronica, con particolare riguardo a quelle finora sperimentate o messe in pratica. A tal fine, si offre un apparato analitico rivolto a determinare se e in quale misura tali tecniche siano apprezzabili in ragione degli stessi valori che ci fanno apprezzare l’autogoverno del "demos", o siano piuttosto degli strumenti di democrazia "eterodiretta" che, dietro le apparenze della partecipazione digitalmente mediata dei cittadini alle scelte politiche, celano il potere autocratico, arbitrario e d’ultima istanza di chi in qualche modo controlli il "medium" tecnico usato per adottarle.
22,00 20,90

Discorsi su «Il diritto come discorso»

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 270
Il libro di Aurelio Gentili "Il diritto come discorso" ha ricevuto molta attenzione dal mondo accademico e dalle professioni giuridiche, suscitando vivaci dibattiti. I saggi contenuti nel volume sono stati presentati e discussi da studiosi di diritto civile, di diritto comparato, di diritto processuale civile, nonché da filosofi del diritto, magistrati, avvocati e filosofi del linguaggio in varie università italiane. Sovente, gli esiti del confronto sono stati pubblicati su delle riviste. Lo scopo di questa raccolta consiste nel rendere disponibile una parte corposa del dibattito appena segnalato, agevolando il lettore nel rintracciare i materiali e nel farsi un’idea sui contenuti de “Il diritto come discorso”, sui pregi e sui difetti che chi si è cimentato a fondo col libro ha individuato. “Il diritto come discorso” merita di essere letto e riletto, leggerlo e rileggerlo sulla scorta delle approfondite riflessioni che su di esso sono state compiute è, di certo, ancora più proficuo.
26,00 24,70

Diritto penale dell'intermediazione finanziaria

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 237
Una trattazione, ampia o sintetica che sia, dei reati in materia di intermediazione degli strumenti finanziari non ha forse oggi bisogno di giustificare la propria opportunità, tanta è l'interesse che anzitutto la società civile dimostra nei riguardi della disciplina dei "mercati finanziari", nei quali, a torto o a ragione, molti hanno visto il locus ove si sarebbe sviluppato il germe della crisi dalla quale le economie mondiali stentano ancora ad uscire. Né può stupire, nello specifico, che proprio il sistema di enforcement e di controllo su tali mercati, colpevole di non avere mantenuto le proprie promesse, sia al centro, ormai da tempo, anche delle attenzioni del legislatore nazionale e comunitario. Le più recenti modifiche apportate alle fattispecie criminose contemplate dal d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, nonché l'attrazione dei delitti previsti dagli odierni artt. 2622 e 2629-bis ce. nell'ideale alveo tematico del diritto penale dell'intermediazione finanziaria, hanno propiziato la nascita di una trattazione che, al di là dei confini imposti dalla collocazione sistematica delle varie figure di reato, cercasse di offrire al lettore una visione unitaria e sintetica dell'intero "campo di materia" venutosi a creare. Ne è quindi nato un breve - ma si spera completo - volume destinato principalmente agli studenti, che segue la metodica didattica tradizionale incentrata sull'analisi puntuale delle varie fattispecie incriminatrici, sebbene con alcune licenze tese ad evitare inutili ripetizioni o appesantimenti.
23,00 21,85

Scritti scelti di diritto amministrativo (1982-1999)

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 262
Il volume raccoglie una selezione di articoli pubblicati dall'autore nella prima fase della produzione scientifica (1982-1999). Gli articoli danno conto delle trasformazioni dell'ordinamento amministrativo in una fase storica segnata da un cambiamento dei paradigmi interpretativi. Quest'ultimo è stato determinato dall'approvazione di testi normativi come la legge sul procedimento amministrativo (n. 241/1990) o la legge antitrust (n. 287/1990) e dalla crescente influenza del diritto europeo, anche in materia di diritto dello sport. Una serie di direttive europee hanno promosso in particolare le liberalizzazioni e le privatizzazioni nei settori dei servizi pubblici con la comparsa di concetti nuovi come il servizio universale. Sono stati istituiti apparati di tipo nuovo come le autorità amministrative indipendenti per esempio, l'autorità garante della concorrenza e del mercato). Nel contesto dell'apertura del mercato a discipline proconcorrenziali, un filo conduttore che lega vari scritti è rappresentato dall'utilizzo della teoria della regolazione, in quegli anni ancora poco coltivata nel nostro Paese, applicata a contesti economici, ma anche non economici in particolare al codice della strada. Ciascun contributo è preceduto da una premessa che illustra l'occasione dello scritto aggiungendo qualche considerazione più personale.
23,00 21,85

All'ombra di Mancini. La disciplina internazionalistica in Italia ai suoi albori

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 408
Il volume ricostruisce la formazione della prima scuola internazionalistica italiana tra gli anni dell'unità, allorché il diritto internazionale divenne materia obbligatoria nel curriculum delle facoltà di giurisprudenza, e l'ultimo scorcio dell'ottocento, quando cominciò ad affacciarsi l'indirizzo "positivo". E la storia dell'affermazione, lenta e faticosa, dello specialismo della disciplina – nei suoi attori e nei contenuti – realizzata all'ombra del suo prestigioso nume tutelare: Pasquale Stanislao Mancini. Il principio di nazionalità, che il giurista irpino enunciò quale perno dell'intera materia, venne effettivamente coniugato dalla sua scuola nelle due branche del diritto internazionale pubblico e privato e costituì il polo di discussione anche per quanti lo contrastarono sostenendone la valenza ideologica e non giuridica (Padelletti, Brusa, Palma e poi Fiore e Vidari). La ricerca illustra i temi dibattuti, gli strumenti messi in campo (manuali, trattati, affreschi storici, prolusioni, contributi sulle riviste) e le dinamiche accademiche che coinvolsero i protagonisti di quella stagione. Se il centro dell'indagine è l'intensa attività svolta in seno all'università italiana – si ripercorre in particolare l'esperienza scientifica di tre manciniani di ferro (Esperson, Pierantoni e Carnazza Amari) –, il contesto europeo non è però mai eluso. Nel libro emerge evidente l'intrinseca storicità del diritto e, a maggior ragione, del diritto internazionale.
35,00 33,25

Proprietà pubblica e beni comuni

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 463
Pur in mancanza di una disciplina generale, il legislatore nazionale e quelli regionali, la giurisprudenza e le stesse amministrazioni pubbliche, sempre con maggiore frequenza, fanno riferimento ai beni comuni. Tali beni sono al centro di un dibattito interdisciplinare che talvolta nel nostro paese ha assunto un ingiustificato carattere ideologico. La recente crisi economica ha rafforzato la percezione del pericolo in cui si trovano risorse che un tempo erano disponibili in misura abbondante e che oggi sono diventate scarse. È crescente l'insoddisfazione per la tutela e la gestione dei beni pubblici, normalmente lasciate alla pubblica amministrazione, dalle quali sono escluse le comunità. Lo studio si propone di individuare i tratti qualificanti della categoria dei beni comuni per distinguerla da quella dei beni pubblici. Ciò richiede di ridefinire con precisione entrambe le categorie, tenendo presente le tesi di autori che, in epoche diverse, si sono occupati della proprietà pubblica. La distinzione, peraltro, non avrebbe significato se, a valle delle definizioni, non fossero riconosciuti statuti giuridici diversificati, in termini di posizioni giuridiche soggettive e di mezzi di tutela correlati, alle medesime categorie di beni. Assume, inoltre, particolare rilievo il ruolo delle comunità alle quali i beni comuni arrecano utilità di rilevante intensità (c.d. destinazione comune). Ciò può portare i cittadini che le compongono, che diventano titolari di interessi omogenei, a cooperare tra loro e ad assumere, con varia intensità, compiti di gestione e tutela degli stessi beni. Si impone, peraltro, la necessità della collaborazione tra comunità e istituzioni pubbliche secondo un modello di amministrazione condivisa.
45,00 42,75

Principi dell'ordine sociale e libertà individuale. Saggio sulla «Jurisprudence» di Lon L. Fuller

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 229
Lon L. Fuller (1902-1978) è stato uno dei più eminenti ed originali filosofi del diritto dello scorso secolo, la cui importanza, soprattutto quando riferita alla capacità di rimodellare l'agenda della teoria giuridica del suo tempo, non fu certamente seconda a quella di Holmes, di Cardozo, di Llewellyn, di Radbruch, di Hart e dello stesso Dworkin. Nonostante ciò, e per ragioni non del tutto comprensibili, la filosofia del diritto, tanto quella europea quanto quella d'oltreoceano, con alcune poche eccezioni, ha circoscritto la propria attenzione ad una piccola porzione del pensiero di Fuller che, quando riportata in forma monca e decontestualizzata, ha teso progressivamente a perdere di significato o ad assumere, cosa ancora peggiore, un'aura di evidente banalità. E così facendo, condannando per lungo tempo Fuller e la sua proposta giusfilosofica ad un vero e proprio limbo. Questo volume vuole offrire un contributo all'opera di riscoperta del pensiero di Fuller inaugurata da Robert Summers negli anni ottanta e oggi portata avanti da Kristine Rundle. Il lavoro non vuole apparire né neutrale e informativo (come quello di Summers), né necessariamente apologetico (come quello di Rundle, almeno nell'interpretazione da me offerta). Non si tratta, insomma, né di una ricostruzione filologica, né tantomeno di un tentativo di rivendicare la sua jurisprudence. L'intento è quello di fare chiarezza su alcuni punti nevralgici del suo concetto di diritto, al fine di valutare serenamente e senza schieramenti ideologici o di scuola la portata effettiva della sua proposta e la sua reale influenza sull'odierna filosofia del diritto.
23,00 21,85

Uguali nella sostanza differenti nel territorio? La tutela costituzionale dei diritti sociali in Italia e in Spagna

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 278
Attraverso l'analisi delle esperienze costituzionali italiana e spagnola, il volume esplora le radici del problema - intricato ed affascinante - del rapporto tra uniformità di tutela e differenziazione territoriale nel perseguimento dell'uguaglianza sostanziale. L'indagine condotta sottolinea l'intrinseca dinamicità clic caratterizza lo Stato regionale italiano e l’Estado autonómico spagnolo, concentrandosi sulle intersezioni fra decentramento politico-istituzionale e disciplina costituzionale dei diritti sociali. Proprio partendo dalle vicende interpretative che hanno interessato fin dalle origini tale controversa categoria, se ne approfondiscono le relazioni con lo sviluppo dell'organizzazione decentrata dello Stato, prestando particolare attenzione al ruolo svolto dalle "clausole di uniformità" presenti in entrambe le carte costituzionali. Completa lo studio un approfondimento relativo al diritto alla salute quale case study emblematico dell'ormai indiscussa multidimensionalità propria dei diritti sociali e delle relazioni intercorrenti fra uguale garanzia del diritto e differenziazione (forse non solo) organizzativa delle concrete modalità di fruizione e di esercizio di esso.
27,00 25,65

Il magistero di un criminalista di foro. Giovanni Carmignani «avvocato professore di leggi»

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 506
Il volume riprende le ricerche su Giovanni Carmignani (1768-1847), penalista dal profilo composito, a lungo docente universitario e illustre avvocato. Indaga intorno al frutto più evidente degli anni di insegnamento e di riflessioni scientifiche, rappresentato dai ripetuti aggiornamenti del manuale istituzionale e dalla pubblicazione all'inizio degli anni trenta dell'Ottocento della Teoria delle leggi della sicurezza sociale. Viene così posta in evidenza la proposta avanzata da Carmignani per le scienze criminalistiche, l'incontro di Carmignani con il code pénal francese e l'operato del maestro penalista all'opera in dispute polemiche e controversie giudiziarie simbolo (allora) del cambiamento dei tempi.
40,00 38,00

La tutela penale della sicurezza del lavoro. Luci e ombre del diritto vivente

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 504
L'ambito di indagine tiene conto degli approdi della giurisprudenza più recente in tema di debito di sicurezza e si è arricchita dal confronto, in chiave comparatistica, con l'esperienza spagnola. Il volume raccoglie i risultati della ricerca, finanziata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, dal titolo Il diritto penale del lavoro tra diritto vigente e prospettive di riforma nell'orizzonte europeo, condotta, nell'ambito del Programma di Ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale" (PRIN) dell'anno 2009, dalle Università di Ferrara, Firenze, Trento e Siena.
45,00 42,75

La giustizia vendicatoria

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 294
Fenomeno criminale, forma di giustizia primitiva e selvaggia, obbligo morale, meccanismo di composizione dei conflitti, sistema. Nel corso della storia, e da diverse angolazioni, la vendetta è stata definita e interpretata in molti modi. Il presente volume "La giustizia vendicatoria" raccoglie tredici contributi sulla vendetta presentando, in una prospettiva interdisciplinare, studi di autori classici e ricerche contemporanee. L'antologia si articola in due sezioni. La prima, intitolata "Vendetta, composizione, reciprocità", raccoglie sei studi, pubblicati tra il 1881 e il 1970, che affrontano i nodi teorici fondamentali nello studio della vendetta. La seconda, intitolata "Vendetta in azione. Teorie e ricerche contemporanee", raccoglie sette contributi inediti di studiosi contemporanei che indagano il tema della vendetta nella prospettiva dell'antropologia culturale e giuridica, della filosofia del diritto, della criminologia, della storia dei diritti antichi.
28,00 26,60

Diritto e linguaggio. Il prestito semantico tra le lingue naturali e i diritti vigenti in una prospettiva filosofico e informatico-giuridica

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 206
Il presente volume vuole approfondire il tema dei rapporti semiotici tra linguaggio ordinario e linguaggio giuridico. I saggi tengono conto di un duplice profilo: da un lato, la prospettiva filosofico-giuridica, intesa in senso ampio come comprensiva anche del punto di vista della linguistica generale e degli studi di ontologia semantica; dall'altro lato, la prospettiva informatico-giuridica, comprendendo in essa anche gli studi dedicati alla interoperabilità semantica delle banche dati giuridiche. Scopo del volume è analizzare quella che è una ovvietà sia per il giurista, sia per il non giurista, ossia che in ogni diritto vigente i discorsi giuridici appaiono formulati - perlomeno prima facie - in una lingua naturale. Benché questa circostanza sia sotto gli occhi di tutti, non è però evidente se i diritti vigenti, a ogni livello, ma anzitutto a livello semantico, facciano in effetti uso di quella stessa lingua e di quello stesso lessico che si usano nei contesti ordinari, ovvero se la lingua naturale in ambito giuridico cambi, per così dire, natura o presenti regole di funzionamento differenti, dipendenti dal contesto giuridico. La problematica in questione ha ricadute operative estremamente significative, anche da un punto di vista strettamente informatico-giuridico, tenuto conto degli attuali tentativi d'incorporare nella ricerca giuridica quegli algoritmi di analisi semantica tipici dei motori di ricerca generici più adoperati nel quotidiano.
21,00 19,95

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