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UTET Università

Tutti i libri editi da UTET Università

Filosofia teoretica. Un'introduzione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: XV-229
Filosofia prima, come la definì Aristotele, la filosofia teoretica ha come oggetto la possibilità stessa della filosofia in quanto scienza della verità. A partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, la "contemporaneità" in filosofia è stata segnata da una critica radicale di questo progetto. Proprio per tale motivo questa introduzione alla filosofia teoretica si concentra su un preciso arco cronologico (1968-2008). Essa ha la forma di un atlante che tiene conto del fatto che il territorio che pretende di mappare è costituito da linee di ricerca in via di svolgimento e che queste linee si intrecciano tra loro dando luogo a unità problematiche ricorrenti. Il manuale è perciò organizzato in voci che, fin dalla loro titolazione, rimandano ai problemi del pensiero contemporaneo (Io/Altro, Evento, Uno/Molti ecc.). Per corrispondere alla vocazione didattica che caratterizza il manuale, ogni voce è costruita poi come un breve "corso" che ha anche la funzione di introdurre il lettore alla comprensione del pensiero dei maggiori filosofi contemporanei. Ogni voce è, infine, scandita in paragrafi che rimandano a parole-chiave del lessico della filosofia. Un'agile e completa introduzione, quindi, che permette allo studente di essere guidato nella comprensione di una "disciplina" storicamente considerata il fondamento della formazione filosofica.
20,00 19,00

Introduzione alla sociolinguistica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: XVIII-217
La lingua è un elemento fondamentale della cultura e della società. Cinquantanni di ricerche sociolinguistiche hanno permesso di conoscere, in modo sempre più approfondito, le interazioni tra lingua e società: attraverso l'analisi del linguaggio è, infatti, possibile addentrarsi nella complessità della struttura sociale, nelle sue dinamiche e nei suoi conflitti. Una sociolinguistica orientata in senso antropologico, come quella proposta in questo libro fondamentale da Giorgio Cardona, ci permette di comprendere appieno gli aspetti sociali, culturali e ideologici dell'uso del linguaggio, di scoprire come, operando sottili azioni di rielaborazione del linguaggio, diventi addirittura possibile intervenire sui rapporti tra individui, e come ogni cambiamento culturale si rifletta direttamente sul linguaggio e lo trasformi. Introduzione alla sociolinguistica è, quindi, il punto di partenza necessario per comprendere come la lingua, specchio della società che la crea, agisca a sua volta tanto prepotentemente su di essa da arrivare ad essere la sua spina dorsale.
20,50 19,48

Paesaggi ed eroi. Cinema, nazione, geopolitica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: XV-186
Ogni film, sin dai tempi della nascita del cinema, è un film "politico". Già durante la prima guerra mondiale, si produssero le prime pellicole volutamente di propaganda, specificamente costruite per evidenziare la necessità di scendere in guerra, o almeno di sostenere i propri soldati che si battevano in modo eroico. Ma non sono "politici" solo i film di propaganda. Ogni film, attraverso i personaggi che rappresenta (o che decide di non rappresentare), i paesaggi che usa come sfondo e la costruzione dei ruoli eroici di mascolinità e di femminilità, descrive un rapporto fra cinema, nazione e relazioni internazionali. Oltre alla rappresentazione del Sé, e dunque alla scelta di chi merita di essere incluso all'interno del discorso sulla "nazione" e in che ruolo, il cinema svolge un'importante funzione anche nella rappresentazione dell'Altro, gli attribuisce caratteristiche e traccia confini. Attraverso un approccio di "geopolitica popolare", il volume affronta il tema della costruzione filmica di immaginari geopolitici, partendo dalla rappresentazione del Sé e dell'Altro nella cinematografia hollywoodiana, per arrivare ad affrontare la questione della rappresentazione della nazione all'interno di "Bollywood", una cinematografia meno nota in Occidente, ma non per questo meno rilevante in termini di produzione e di numero di spettatori.
16,50 15,68

Verga e le strutture narrative del realismo. Saggio su «Rosso Malpelo»

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: XII
"La prima edizione di questo saggio su "Rosso Malpelo" uscì nel febbraio 1976" scrive Romano Luperini nella prefazione. "La quarta di copertina lo presentava come "un tentativo sperimentale di nuova critica marxista". Rileggendolo oggi, mi pare una definizione giusta. Ci sono, infatti, tutte le illusioni e i manicheismi di quegli anni. E tuttavia non mi sembra che il libro si riduca a questo aspetto ingenuamente oltranzista. Anzitutto perché l'oltranzismo, pur con le sue indubbie forzature, conferisce forza, vivacità e originalità alle tesi sostenute e allo stile con cui vengono argomentate. In secondo luogo perché il libro è anche un contributo specifico alla interpretazione della novella, nato da un periodo particolarmente favorevole alla fortuna critica verghiana e da un reperimento filologico: quello della prima redazione a stampa, uscita sul "Fanfulla" di Roma i giorni 2-3-4-5 agosto 1878 ("Rosso Malpelo" è dunque cronologicamente il primo dei racconti di "Vita dei campi", la prima applicazione da parte di Verga del metodo naturalista della impersonalità) e qui riportata in appendice. In terzo luogo perché riflette un fervore teorico che era proprio di quegli anni e che oggi è andato perduto; nasce da quel fervore ed è inseparabile da esso". "Verga e le strutture narrative del realismo" è un esempio di critica militante, in cui si sente una forte tensione e passione teorica, forse sregolata, ma sempre rigorosa.
14,50 13,78

Se vuol ballare. Le trasposizioni in musica dei classici europei

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: X-310
Individuare il ruolo del melodramma nella storia culturale europea, mediante la ricostruzione esemplare dell'incontro - che è talvolta uno scontro - di librettisti e compositori con il canone dell'alta letteratura, vale a dire con le esperienze capitali del teatro, da Shakespeare a Hugo, e della narrativa, da Cervantes a Walter Scott: ecco l'affascinante scommessa di questo libro. Il nesso di tradizione e innovazione, che costituisce il nucleo generativo di ogni opera d'arte, è indagato con una lettura attenta delle situazioni del teatro musicale in rapporto ai loro illustri modelli letterari, un'operazione che permette di constatare come grazie al fascino irresistibile della musica riprendano vita, in diverse lingue e civiltà, in diversi assetti storici e valoriali, i grandi miti dell'Occidente: l'antitesi tra l'amore e l'appartenenza familiare (I Capuleti e i Montecchi, Lucia di Lammermoor), tra l'amore e la struttura sociale (Le nozze di Figaro, Werther, Manon Lescaut), tra l'amore e l'identità politica (Ifigenia in Aulide, Gli Orazi e i Curiazi, Giovanna d'Arco, Alzira), e anche tematiche più inquietanti, ambigue o addirittura contraddittorie come la maternità (Lucrezia Borgia), la follia (Don Chisciotte), il demoniaco (Les contes d'Hoffmann), la vulnerabilità del potere (Marin Faliero, Boris Godunov).
28,50 27,08

Comunicare. Le molteplici modalità dell'interconnessione umana

Libro
anno edizione: 2009
pagine: 352
"Mentre sono qui seduta ­ scrive Ruth Finnegan nella prefazione ­ a digitare sul mio computer, mi ritornano alla memoria i cantastorie dell'Africa Occidentale con le loro canzoni, i movimenti del corpo, e il pubblico che prende parte attiva alle performance; mi ricordo dei richiami, dei colori e dei profumi che si diffondono dai prodotti messi in mostra per attirare gli acquirenti in un mercato delle isole Fiji, e dell'esperienza condivisa, non solo acustica ma anche corporea e visiva dei concerti inglesi. Penso ai gesti e ai segnali della quotidianità e alla comunicazione lungo grandi distanze tramite il telefono, le lettere, i regali. Tutti questi, mi sembra, sono modi in cui gli esseri umani si interconnettono l'un altro ­ modi di comunicare. Eppure sono moltissimi gli studi che sembrano non considerare questo ambito pienamente multisensoriale e che presentano invece una visione ristretta e molto più semplice del comunicare come se fosse limitato alle parole".
28,00 26,60

Immagini dal mondo. Storia, teoria e tecnica del documentario

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 232
Documentare è ciò che ha portato l'ingresso dell'uomo nella sua dimensione storica. Grazie a questo sforzo di memoria e di linguaggio ancora oggi si ha coscienza di quanto accaduto a civiltà, popoli, personaggi del passato. Alla vigilia del XX secolo, l'invenzione del cinema ha determinato la nascita di una nuova idea documentaria, non più legata solo alla scrittura o all'immagine, ma alla possibilità di sintesi di questi linguaggi. Una rivoluzione tecnologica e mediatica che ha aperto la strada al tentativo di cogliere finalmente la "vita in flagrante" e porsi come narratori di un mondo in movimento attraverso il movimento della pellicola cinematografica. Il documentarismo moderno è diventato un insieme eterogeneo, dove convivono le grandi realtà industriali e i piccoli produttori artigianali. Ma con un denominatore che resta sempre comune: la necessità di raccontare le storie del mondo. Il testo si pone come una guida che, attraverso l'analisi storica, vuole ripercorrere le tappe fondamentali, le pietre miliari del cinema della realtà, senza trascurare l'evoluzione della tecnologia e del mercato, per riuscire a dare conto della situazione teorica e tecnologica attuale a chi vuole avvicinarsi a questo modo di comunicare. La storia, dunque. ma non solo: anche i principi di base che, nello stratificarsi della prassi documentaria, hanno generato le regole di base, la grammatica essenziale per imparare a codificare il mondo attraverso le immagini in movimento.
20,00 19,00

Manuale di sociologia

Libro
anno edizione: 2008
pagine: 412
36,00 34,20

Cinema e rock. Pop culture e film d'autore, immaginario giovanile «visioni» del mondo

Libro
anno edizione: 2008
pagine: 400
Cinema e rock, ovvero la storia di un legame che dura saldo da oltre cinquant'anni, un numero impressionante di film, di registi, attori e musicisti, ma anche e soprattutto un'attenta analisi di costume. Ripercorrendo il filo rosso che lega il cinema alla musica (e alla cultura) rock e pop, Umberto Mosca ci restituisce una ricostruzione di quei momenti storici: da Elvis Presley ai Beatles, da Tommy ai Blues Brothers, da Woodstock a Shine A Light, il libro è un ritratto a tutto tondo di sessant'anni di storia americana ed europea. Struttura portante dell'opera è la definizione delle tipologie filmiche essenziali all'interno delle quali è andata via via organizzandosi tale massiccia produzione, in modo da offrire un ampio paradigma che funzioni come insieme di differenti modelli interpretativi (dalla Rock Opera al Biopic, dai film di finzione con le rockstar ai vari tipi di Rockumentary ecc.). A ciascuna di queste tipologie corrisponde un capitolo del volume all'interno del quale ha luogo un'analisi critica di opere realizzate in decenni diversi, in modo da fornire un percorso che, secondo una prospettiva storica, consenta di individuare sia gli elementi di "continuità" sia quelli di "rottura" rispetto alle varie tendenze artistiche dominanti.
25,00 23,75

37,50 35,63

Genealogie dell'immaginario

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: XX-316
Fino a pochi anni fa, nella lingua italiana e nei suoi dizionari, "immaginario" era soltanto un aggettivo che serviva a distinguere le entità create dalla fantasia da quelle del mondo reale. C'erano i personaggi immaginari, i mondi immaginari, il sostantivo era una rarità dal significato non ben definito; immaginario è dunque una parola in parte nuova, che è cresciuta nell'uso degli ultimi venti-trent'anni. Se l'immaginazione è la fabbrica delle immagini, l'immaginario ne è il repertorio (magazzino o museo). L'immaginazione è un processo attivo e creativo; l'immaginario è una parola dal significato ancora non perfettamente definito, ma è anche in un certo senso la tomba dell'immaginazione. A partire da questa riflessione, si sviluppa "Geneaologie dell'immaginario" che, attraverso un percorso ricco di fascino (che va dal cinema alla pittura, dalla psicoanalisi alla letteratura), raccoglie e dispiega le molteplici versioni dell'immaginario, lasciandone intatte la complessità e l'ambiguità. Un luogo comune? Un parente povero dell'immaginazione? Oppure veramente il luogo dove tutto è possibile, dove il mondo si trasforma di continuo: un archivio, un magazzino che ciascuno di noi possiede e in cui stipa non solo le sue fantasie, ma il suo mondo, reale come quello che ci circonda.
25,00 23,75

Una palestra per Clio. Insegnare ad insegnare la storia nella Scuola secondaria

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: IX-290
Che cosa è la storia? E come la si insegna nelle scuole oggi? All'insegnante di storia spetta un compito arduo e complesso: riuscire a dare un senso, a far capire agli studenti che la storia non è una sfilza sterminata di date, che si accavallano una dietro l'altra in un unicum senza né capo né coda. Di più: trasmettere che la storia ci appartiene, poiché ne facciamo parte. Come si fa però a tenere viva l'attenzione ogni giorno in classe? Il volume, oltre a tratteggiare il contesto teorico della didattica della storia, fornisce tutti quegli strumenti utili per costruire la lezione giorno dopo giorno: esercizi, esempi di lezione, spunti e suggerimenti per laboratori interdisciplinari. Grazie alla loro pluriennale esperienza (non solo nella ricerca storica, ma più propriamente nella didattica della storia), Gaetano Greco e Achille Mirizio spiegano quello che deve fare un insegnante: quali fonti usare in classe, come spiegare ai ragazzi che cos'è la periodizzazione, come insegnare loro ad analizzare un documento o una fonte. Un prontuario vero e proprio per trasformare la lezione tradizionale in un laboratorio di ricerca vivace e aperto, in modo che (oltre ai fatti e ai personaggi) rimangano anche i concetti, i metodi di studio, la capacità di ragionare.
30,00 28,50

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