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CEDAM: Problemi attuali della giustizia penale

Tutte le nostre collane

Il bail. La libertà su cauzione negli ordinamenti anglosassoni

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
pagine: 443
L'istituto del bail anglosassone, nel fornire una risposta al problema della restrizione della libertà personale del soggetto sottoposto a procedimento e non ancora condannato, è di non scarso interesse nell'ordinamento italiano, anche alla luce dell'art. 5 par. 3 della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali. Il lavoro è dunque incentrato sulla disciplina del bail negli Stati Uniti e in Inghilterra, con l'intento di cogliere i principi cui l'istituto è ispirato, di esaminarne le caratteristiche fondamentali, di comprenderne i punti di forza ma anche gli aspetti problematici.
32,00 30,40

La procura europea. Dalla legislazione sovranazionale al coordinamento interno

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2021
pagine: 276
Dopo più di un ventennio di progetti, trattative e modifiche l'ufficio del pubblico ministero europeo è finalmente divenuto realtà. L'attualità della tematica è palese, così come la necessità di una ricostruzione dell'istituto che provi a dare ordine a una disciplina tanto nuova quanto peculiare rispetto a qualsiasi altro precedente in materia processuale penalistica all'interno dello spazio giudiziario europeo. Il lavoro si propone, pertanto, partendo da un'analisi storica e normativa, di esaminare la regolamentazione europea e le sue implicazioni negli ordinamenti statali, oltre alle disposizioni di coordinamento approvate in Italia, con alcuni brevi cenni alle soluzioni adottate negli altri Paesi Europei.
28,00 26,60

Collaborazione processuale nei reati contro la pubblica amministrazione

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2021
pagine: 32
L’autore trae spunto da alcune disposizioni di diritto penale sostanziale contenute nella recente legge spazzacorrotti, volte a stimolare la collaborazione-delazione cui seguono benefici vari: da quello più radicale della “non punibilità” di cui all’art. 323 ter c.p. a quello dei benefici penitenziari o a quello della attenuazione della durata delle sanzioni interdittive applicabili all’ente. La riforma si colloca nel solco di una politica-criminale populista d’emergenza – come quella intrapresa nei confronti del fenomeno della corruzione e della illegalità diffusa nella P.A. – che affianca a un complessivo inasprimento del sistema sanzionatorio meccanismi di carattere “premiale”, in presenza di una fattiva collaborazione da parte del reo. La disamina verte principalmente sulla nuova causa di non punibilità e l’obiettivo, in assenza di una espressa disciplina di raccordo con il processo penale, è quello di analizzare le nume
27,00 25,65

L'impatto processuale delle immagini: fotografie e videoriprese

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2021
pagine: 124
Fotografie e videoriprese permeano la nostra quotidianità. Tale “molteplicità visiva” impone di interrogarci sulla possibilità di utilizzare l’informazione contenuta nelle immagini all’interno del procedimento penale, in assenza di una disciplina legislativa ad hoc. Riuscire a “vedere” e ri-vedere la dinamica di un reato è probabilmente la più grande tentazione per chi sia chiamato a formulare un giudizio sulla colpevolezza o meno dell’imputato. Il dato visivo può costituire, in questo percorso, una valida risorsa nella ricostruzione del fatto storico oggetto di reato, avendo l’indubbia capacità di rappresentare l’azione, la condotta o l’evento. Allo stesso tempo è innegabile, però, che nelle fotografie e nelle videoriprese ci siano anche molte “zone d’ombra”, che devono essere lette e decifrate. L’immagine non è, dunque, solo ciò che si vede, ma anche ciò che si nasconde fuori dalla cornice visiva. Il dato visivo mostra un’azione, ma non necessariamente dimostra la colpevolezza che è sempre lasciata al prudente apprezzamento del giudice.
18,00 17,10

Fattispecie cautelari e modelli decisionali nella giurisdizione di sorveglianza

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 184
Il libro accompagna il lettore lungo un percorso di approfondimento progressivo che lo aiuta ad acquisire dimestichezza prima con le logiche, poi con i "ferri del mestiere" dell'analisi di bilancio, strumento necessario per esplorare le dinamiche delle imprese. Il recente diffuso interesse nato per la materia e le varie applicazioni che di essa possono essere fatte in diversi ambiti delle attività economiche hanno contribuito a donarle un'aura di "modernità"; ciò che è nuovo attrae ma talvolta è giudicato complesso e ostico. In realtà la bontà di un'analisi non la si misura da quanti indicatori sono impiegati, ma dalla capacità di impiegare quelli giusti per le finalità che si intende perseguire. Con la sesta edizione il volume è stato integralmente rinnovato. In particolare: gli indicatori sono stati aggiornati alla luce della prassi internazionale e dei documenti interpretativi degli standard setters; è stato inserito un nuovo capitolo che approfondisce la relazione tra Transfer Price e indici di bilancio (profit level indicators) secondo le più recenti linee OCSE; è stata ampliata la parte sull'analisi di bilancio nella crisi di impresa, facendo riferimento alle procedure di allerta e alle misure introdotte a seguito della pandemia Covid; sono stati ampliati gli indici settoriali per consentire ai fruitori di disporre di benchmark di riferimento per l'analisi di bilancio; infine, è stato aggiornato e rivisto il software allegato.
22,00 20,90

Il diritto alla presenza processuale. Garanzie, limiti, rimedi

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 308
Con il superamento della contumacia e l’introduzione della multiforme figura dell’assente, il legislatore è tornato sul diritto alla presenza processuale dell’imputato, prefiggendosi il duplice intento di soddisfare esigenze deflative e di adeguare la disciplina interna alle indicazioni provenienti dal contesto europeo. Le coordinate entro le quali era chiamato a muoversi risultavano da tempo individuate, e dalla giurisprudenza di Strasburgo, e da diversi atti normativi del legislatore europeo, i quali suggerivano da un lato, di rimodulare le cautele dirette ad assicurare la conoscenza effettiva del processo, dall’altro, di intervenire sul piano dei rimedi successivi in modo da rafforzare ex post la possibilità per l’imputato inconsapevole del processo di recuperare le garanzie partecipative perdute. La disamina delle soluzioni adottate per prevenire la violazione del diritto alla presenza processuale o, quantomeno, assicurare in via restitutoria un recupero di tutte le prerogative difensive mancate, vuole essere l’occasione per ritornare a riflettere su una garanzia fondamentale, forse non ancora del tutto compresa ed esplorata nelle sue diverse implicazioni, e per riaffermarne la centralità.
32,00 30,40

L'appello riformato

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 240
Mezzo d'impugnazione dal carattere e dalla natura sempre controversa, l'appello è lo strumento attraverso il quale le parti che vi hanno interesse e considerano viziata la sentenza di primo grado ne devolvono il controllo ad un organo di grado superiore, che può disporre (eventualmente) la rinnovazione dibattimentale. Collocandosi tra un giudizio di primo grado, attentamente strutturato, e il giudizio di cassazione, costituzionalmente imposto, l'appello ha, da sempre, vissuto alterne vicende. Il rito è stato, tuttavia, oggetto di un poderoso e dirompente restyling ad opera della l. n. 103 del 2017, in generale, e del d. lgs. n. 11 del 2018, in particolare, tornando sulla scena processuale quale fase di controllo e di raccordo fra le menzionate fasi. Il volume si propone di esaminare lo sviluppo di tali importanti riforme, al fine di comprenderne la corretta portata e i mutamenti sistematici e strutturali attuati. Lo scopo del lavoro è quello di identificare ruolo e funzione di un giudizio, quello d'appello, a cui si accreditano – troppo spesso - i ritardi nello sviluppo processuale, con grave compressione della sua durata ragionevole. Di qui, la costante proposta della sua abolizione o, quantomeno, del suo ridimensionamento, avversato dall'Autrice che tenta di valorizzarne la finalità e importanza alla luce della sua recente “rivitalizzazione”.
24,00 22,80

L'autosufficienza del ricorso per Cassazione nel processo penale

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
Il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione è stato introdotto dalla giurisprudenza e si è successivamente sviluppato in ambito penale in ragione di un’esigenza precisa: impedire, a fronte di un ampliamento del motivo di ricorso attinente ai vizi della motivazione, che la Suprema Corte fosse costretta, per poter decidere, ad una rilettura di tutti gli atti processuali. Storicamente inteso come la necessità che il ricorso recasse in sé (mediante trascrizione) o con sé (mediante allegazione) gli atti in riferimento ai quali venivano formulate le censure alla sentenza impugnata, il principio è stato interpretato così variamente dalla giurisprudenza da rendere necessari dapprima l’adozione di un protocollo tra la Suprema Corte di cassazione ed il Consiglio Nazionale Forense e, successivamente, addirittura un intervento normativo: ciò al fine di individuare coordinate certe entro le quali l’interprete potesse muoversi. Il presente studio, dopo aver inquadrato le ragioni che hanno portato alla nascita del canone di autosufficienza del ricorso nel processo civile e all’estensione della sua applicazione nel processo penale, cerca di delineare l’evoluzione avuta dal principio negli ultimi decenni, per poi suggerire, attraverso riflessioni di natura sistematica, quale dimensione possa essere legittimamente riconosciuta all’“autosufficienza” o alla luce dell’attuale contesto normativo.
24,00 22,80

La prova neuroscientifica nel processo penale

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 239
Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole sviluppo delle neuroscienze che, studiando il legame tra cervello e comportamento umano, hanno iniziato a portare contributi utili non solo in campo scientifico ma anche in campo giuridico. Il presente lavoro tratta innanzitutto delle neuroscienze forensi, che costituiscono quel determinato complesso di studi che forniscono dati scientifici rilevanti e significativi ai fini della valutazione giudiziaria. Una particolare attenzione è dedicata alle tecniche di neuroimaging e alle loro criticità rispetto alla perizia psichiatrica tradizionale. La ricerca si sviluppa analizzando i limiti concreti di applicabilità delle metodologie neuroscientifiche sul versante della valutazione dell’imputabilità e su quello, ancor più insidioso, della validazione delle dichiarazioni (mind reading). I progressi nel campo delle neuroscienze hanno riaperto il dibattito tra due posizioni filosofiche antitetiche: il libero arbitrio e il determinismo. Ci si interroga se l’essere umano sia libero di determinarsi e di compiere azioni di cui è responsabile oppure se, al contrario, il comportamento criminale sia determinato dai circuiti nervosi cerebrali o da particolari anomalie genetiche (c.d. “vulnerabilità genetica”). Le neuroscienze stanno cominciando, in tal modo, a far parte di quella dimensione in continua evoluzione che è costituita dalla prova scientifica nel processo penale. Di conseguenza, anche la valutazione della prova neuroscientifica deve essere condotta secondo i criteri stabiliti nella sentenza Daubert della Corte Suprema statunitense e recepiti, ormai, anche dalla Corte di Cassazione.
27,00 25,65

28,00 26,60

Giustizia negoziata e rimedi impugnatori. Modelli comparati di verifica della sentenza concordata e limiti del sistema italiano dei controlli

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 187
I rapporti tra gli istituti di negotiated justice e la strategia impugnatoria possono essere ricostruiti secondo un duplice schema: da un lato, vengono in rilievo i mezzi funzionali a evitare, o almeno a ridurre, le prassi devianti legate all'impiego dei congegni negoziali; sotto una diversa prospettiva, assumono rilevanza gli accordi aventi ad oggetto una rinuncia alla potestà delle parti di impugnare una decisione ovvero gli agreement che vengono conclusi all'interno di un giudizio di gravame. Definito l'ambito che lega la giustizia negoziata ai mezzi di impugnazione, occorre poi verificare la compatibilità del modello interno con le istanze eurounitarie, in modo da eliminare le possibili frizioni e garantire il minimo sacrificio dei diritti individuali.
22,00 20,90

Il consenso dell'imputato nei procedimenti speciali

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 288
Il consenso dell'imputato, in particolar modo nell'ambito dei procedimenti speciali, ha visto aumentare nel corso degli anni le aree di applicazione e di incidenza sul principio costituzionale del contraddittorio nella formazione della prova. È possibile individuare diverse modalità di estrinsecazione del consenso dell'imputato che si atteggia, a seconda delle fasi e dei diversi riti alternativi, quale atto propulsivo all'instaurazione dei procedimenti speciali; quale manifestazione di volontà per evitare o, al contrario, per accelerare l'accesso al dibattimento; oppure si presenta nell'accezione di adesione all'iniziativa del pubblico ministero o quale accettazione delle richieste del giudice. Un consenso circondato di garanzie, in quanto informato, consapevole e libero, nonché oramai tutelato, sia pure ancora parzialmente, rispetto agli eventuali vizi nel processo di formazione. Dopo aver esaminato la disciplina dei procedimenti speciali ed aver catalogato le possibili declinazioni del consenso, il presente studio si propone di verificare l'effettiva capacità della volontà dell'imputato di produrre effetti giuridici rilevanti, a fronte dei poteri attribuiti dal codice di procedura penale al pubblico ministero ed al giudice.
30,00 28,50

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