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Carocci: Piccola biblioteca letteraria

Tutte le nostre collane

Letture dell'antico

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 234
Queste pagine rivelano il volto meno noto del Pascoli lettore e interprete dei classici, archetipi inesauribili da vivificare secondo il programma poetico dell'"antico sempre nuovo". È una classicità sorprendentemente moderna, rivissuta in una dimensione intima, si direbbe umbratile, per riattingere l'innocenza primigenia. E proprio nel connubio originario di antico e natura il poeta scopre il "meraviglioso mormorio" emulato dal canto, voce primordiale che riecheggia nell'eternità. Ma il mito dell'ingenuità aurorale appare ormai turbato dal senso del vuoto, vertigine del nulla che sembra anticipare l'inquietudine novecentesca.
20,30 19,29

La passeggiata. Natura, poesia e storia

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 119
"La passeggiata" è una delle opere poetiche più note di Schiller e un'elegia tra le più belle del classicismo tedesco. Una piccola filosofia della storia in versi che corre parallela al discorso sviluppato nei grandi saggi estetici schilleriani, paragonabile per intenti e portata ad un'altra opera-modello del neoclassicismo europeo, "I sepolcri" di Foscolo. Alla "Passeggiata" sono affiancati due brevi saggi concernenti rispettivamente la resa poetica del paesaggio e la teoria del giardino, che la critica considera, nonostante il carattere occasionale, come contributi rilevanti per la definizione dell'estetica del classicismo tedesco.
14,00 13,30

Le antichità di Roma

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 108
Giunto a Roma nel 1553 al seguito dello zio cardinale, nella sua opera Joachim Du Bellay non ripercorre linearmente la storia di Roma dalla sua fondazione alla caduta, ma sceglie piuttosto alcuni episodi topici. Il giudizio sulla città eterna oscilla tra la celebrazione e la deplorazione, rimanendo nel complesso ambiguo, e parte delle sue Antiquitez sviluppano il motivo della superbia indomabile che attirò su Roma il giusto castigo divino.
12,10 11,50

Commedia dell'Inferno. Un travestimento dantesco

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 133
Il testo teatrale, originale e graffiante - come è nelle corde di Sanguineti procede attraverso una sequenza di scene in cui trovano spazio per monologhi o dialoghi personaggi chiave della Commedia quali Francesca, Ugolino, Farinata degli Uberti, Cavalcante ed altri. Un testo di forte impatto linguistico, ma anche sonoro, in cui si incontrano diverse lingue, l'antico francese, il latino e l'italiano dantesco.
13,30 12,64

Lettere dell'inquietudine

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 319
"Stare nescius", incapace di star fermo. Così Francesco Petrarca si definiva in quel ritratto ideale che voleva lasciare di sé nella lettera ai posteri. Avvertire l'inesorabile e rapinoso scorrere del tempo, invocare le ragioni della fede e indugiare in quelle delle passioni terrene, dialogare con gli antichi e osservare i contemporanei, esercitare un'instancabile attività intellettuale fra le carte degli antichi codici emendati e postillati, redarguire con la sapienza del letterato l'ignoranza dei "saperi" intoccabili, o rivedere con ansia di riscrittura i "Rerum Vulgarium Fragmenta": è l'inquietudine la cifra della modernità che Petrarca ci consegna alle soglie di questo secondo millennio e che palpita fra le pagine delle sue lettere.
21,50 20,43

Trattati sulla favola. Ediz. italiana e tedesca

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 142
I cinque trattati sulla favola di Lessing costituiscono uno studio teorico sul genere letterario di Esopo, Fedro, La Fontaine. Sostenitore convinto della funzione filosofica della fiaba, l'autore sottolinea il valore pedagogico dello zoomorfismo dei personaggi, in un'analisi che definisce i termini per riconsiderare un genere criticamente trascurato. Tra John Locke, che considerava la favola un utile mezzo per riempire la mente vuota dei bambini con buone lezioni di morale, e Jean-Jacques Rousseau, che la detestava per le sottigliezze incomprensibili al pubblico infantile, Lessing assume una posizione intermedia, giudicando la favola una sorta di strumento maieutico che attiva l'intelligenza morale latente nell'uomo.
13,60 12,92

Racconti storici: Il sacco di Lucca-Il duca d'Atene-L'assedio di Tortona

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 216
Nel suo travagliato percorso di scrittore vagante, Tommaseo non poteva non incrociare il filone del romanzo storico. Per quanto la sua fama resti legata al romanzo di costume 'Fede e bellezza', i tre racconti qui riproposti rappresentano un'ambiziosa sfida al genere allora più in voga, che Tommaseo conduce facendo tesoro delle proprie competenze filologiche e ispirandosi al modello delle cronache medievali. Ne nascono pagine arcaicizzanti e musicali, tinteggiate di drammatici chiaroscuri, ravvivate, quasi a spia di inconfessate ambivalenze, da sensuali medaglioni femminili; un'incursione nell'epoca comunale da parte di uno scrittore partecipe come pochi altri del clima romantico.
18,20 17,29

Il cammino del vero. Lezioni di clinica medica

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 197
Nel gennaio del 1905 Augusto Murri affrontava nelle sue lezioni il problema del metodo critico, dell'educazione della ragione al pensiero libero, senza idoli e preconcetti. Forse Murri cercava quello che, di queste lezioni, è il motivo conduttore, di per sé immune da ogni confine disciplinare: il "consiglio delle cose", la forza e il cammino del vero, l'esercizio di un pensiero critico mai dogmatico (nemmeno verso la scienza), dove Newton, Darwin e Pavlov convivono con Cicerone e Voltaire, con Platone e Montaigne. Riletti oggi, questi testi ben degni di un canone letterario ci ridanno il "gusto", come voleva Serra, di un'umanità dispiegata, di una Medicina vissuta come forma di umanesimo integrale.
21,10 20,05

Rime e prose proibite

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 152
A 23 anni, nel 1776, il riminese Aurelio De' Giorgi Bertola, allora monaco olivetano a Siena, pubblica a proprie spese un libretto proibito, naturalmente anonimo. Si tratta di un piccolo capolavoro che esplora l'immaginario dell'eros e dispiega una implicita teoria del piacere, della seduzione, del desiderio, che va anche al di là del tema amoroso. Il libretto avrà una grande fortuna e, ristampato numerose volte anche dopo la morte dell'autore (1798), unitamente alle prose saggistiche, alle altre poesie, alle lettere e ai diari di viaggio di Bertola, influenzerà gli scrittori soprattutto delle nuove generazioni: fra i più autonomamente ricettivi, Foscolo e Leopardi. Inspiegabilmente disertato dalla metà dell'Ottocento, ignorato nel Novecento, rappresenta oggi una delle prove di particolare vitalità della letteratura del Settecento, sia nei suoi rapporti con la letteratura europea sia come momento di svolta rispetto alla poesia melica e alla produzione arcadica.
13,30 12,64

Giovanni Pontano. De sermone

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 496
Il De sermone di Giovanni Pontano affronta il problema della parola umana non nella sua dimensione oratoria, poetica o storiografica ma nella sua capacità di farsi strumento di relaxatio animi, ristoro all'impegno dell'uomo pubblico, divertimento cortese. Per questo l'humanitas, intesa come virtù eminentemente civile, viene declinata dal Pontano come facetudo, nelle sue potenzialità di festosa piacevolezza, e diventa tratto distintivo di un uomo fiducioso nel valore della cultura. Sulla scorta della mediocritas aristotelica, la capacità di divertire senza mai offendere, il principio umanistico della distinzione urbana si converte in principio di eguaglianza: dal gioco dell´ironia vanno infatti esclusi tanto i miseri quanto i potentes, allontanando il rischio della superbia e quello dell'imprudenza temeraria. I primi tre libri del trattato sono destinati alla definizione teorica della disposizione faceta; i libri IV, V e VI sono dedicati all´esemplificazione concreta, muovendosi tra exempla del passato e aneddoti tratti dalla contemporaneità - l'epoca aurea della Napoli di Alfonso il Magnanimo. Ricordi personali, riferimenti eruditi e novelle si alternano liberamente nel testo, che rifugge dalla precettistica minuziosa e delinea una problematica d´insieme coerente con la spregiudicatezza di un Umanesimo non ancora irrigidito nel progetto razionale del Rinascimento.
29,70 28,22

Giacomo Leopardi. Paralipomeni della batracomiomachia

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 296
I Paralipomeni della Batracomiomachia sono l’ultima opera di Leopardi. Tra il 1833 e il 1837 il poeta è a Napoli e compone un poemetto in ottave che riprende la Batracomiomachia attribuita a Omero, sua vecchia passione di filologo e traduttore. Le vicende eroicomiche della lotta tra i topi e le rane vengono reinventate da un autore che, fingendo di raccontare un mondo antichissimo e primitivo, allude ai fatti più recenti della cultura, della storia e della politica europea. Dietro le figure dei topi si riconoscono i comportamenti e i tic dei patrioti italiani, mentre i granchi sopraffattori ricordano i difensori della Restaurazione. Questo bizzarro racconto è soprattutto una satira, diretta contro la cultura filosofica spiritualista, il gusto romantico alla moda, le ipocrisie dei reazionari e le speranze dei liberali italiani. Ma la presenza del riso è costantemente affiancata da un elemento meraviglioso e surreale che sembra precorrere Calvino e Manganelli.Questo nuovo commento attraversa le implicazioni filosofiche, letterarie, politiche e stilistiche del poemetto per restituire ai lettori il fascino di un Leopardi poco noto e spesso frainteso.
17,50 16,63

Giovan Battista Casti. Novelle galanti

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 260
Proibite nel corso dell'Ottocento, le dieci novelle dell'abate Casti pubblicate e commentate in questa antologia illustrano l'immaginario libertino settecentesco, descrivendo i segreti della seduzione in un tono tra l'ironico e il fiabesco e smascherando le finzioni della società civile e del mondo ecclesiastico Ancien Régime. Compiacenti destinatarie e manifesto oggetto del desiderio, le donne sono le protagoniste delle Novelle castiane, diffusissime fra il pubblico femminile (e non solo) di fine Settecento, lette tanto ad alta voce nei salotti emancipati quanto in modo solitario e furtivo. In grado di restituire un'immagine vivace del secolo che ha visto la nascita della psicologia, l'opera di Casti costituisce un prezioso documento di costume che registra le difficoltà nei rapporti affettivi - dalle passioni adolescenziali sino ai turbamenti dell'età matura - e insieme favorisce un rinnovamento della illustre tradizione novellistica italiana.
18,10 17,20

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