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Libri di Francesco Petrarca

Biografia e opere di Francesco Petrarca

Le opere

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: XL-1280
79,50 75,53

Canzoniere

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: CCXVI-1445
Modello per secoli di tutta, o quasi, la lirica italiana, il "Canzoniere" del Petrarca si configura come un'opera di estrema modernità: moderna è la consapevolezza con la quale il poeta si pone nei confronti della tradizione letteraria; moderno è il linguaggio, la metrica; moderna l'attitudine sperimentale, moderno il ruolo assegnato alla letteratura, l'afflato narrativo. Moderna la concezione dell'amore, che fonda il suo rituale su un'esperienza fondamentalmente interiore; e moderno, infine, lo spessore di quell"io" poetico che per la prima volta assurge a protagonista assoluto. Il testo dei trecentosessantasei componimenti (i "rerum vulgarium fragmenta") è accompagnato dal commento di Marco Santagata: un caposaldo della critica e della filologia, l'edizione di riferimento del "Canzoniere".
15,50 14,73

Il canzoniere

Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 634
Il libro di rime più presente alla nostra tradizione poetica, il registro tormentato di una lunga fedeltà al nome amato di una donna, e insieme alla poesia. Il Canzoniere di Petrarca, "libro dei frammenti", costruito in quarant'anni di meditazioni e memorie, è un grande studio poetico della coscienza umana, uno specchio della conoscenza di sé che si acquisisce col tempo, negli anni, fra dolore e speranza. Accompagnando un testo che si offre in forma ammodernata, con traduzione della fonetica antica in grafia moderna, questo nuovo commento mira a evidenziarne gli snodi argomentativi, l'articolazione dei pensieri, nonché la formazione di un immaginario largamente debitore al medioevo spirituale. Osservazioni originali suggeriscono soluzioni a problemi irrisolti, e offrono prospettive nuove di lettura del Canzoniere. Il volume offre anche due saggi importanti sul Petrarca di Giosue Carducci e Gianfranco Contini.
15,50 14,73

Triumphi

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 464
18,00 17,10

Canzoniere

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 334
Ecco un classico della poesia italiana ed europea studiato e commentato da altri due poeti che hanno ormai un loro posto indiscutibile nel panorama della nostra letteratura. Foscolo si occupò del Petrarca nel 1823 e di Leopardi tra il 1825 e il 1826. E proprio nell'età di un grande risveglio culturale dove, accanto allo sbocciare della sensibilità romantica, prendeva il via il sentire estetico moderno. Il "Saggio sopra la poesia del Petrarca" di Ugo Foscolo non segna soltanto un punto fermo nella stessa storia della critica della poesia petrarchesca: è anche la testimonianza di come un grande poeta sappia "far critica", riuscendo a cogliere, dietro il cristallo apparentemente immobile dello "stile" petrarchesco, i grandi e problematici destini dell'uomo di sempre. Il commento del Leopardi alle "Rime" del Petrarca è esemplare sia perché può considerarsi una acuta guida alla loro lettura sia perché, al contempo, è lo strumento per comprendere la poetica dello stesso autore dei "Canti".
12,00 11,40

Rime sparse

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 416
15,00 14,25

Secretum

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 424
17,00 16,15

Canzoniere

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 1269
Meditato, scritto e continuamente riscritto da Petrarca per tutta la vita, il "Canzoniere" è insieme la cronaca di una storia d'amore, uno studio spietato del proprio io, l'autobiografìa intellettuale e umana di un uomo ansioso e inquieto che cerca, e mai trova, la sua pace. Ma ogni definizione suona riduttiva per questa raccolta di rime, indiscutibilmente la più importante della nostra letteratura e destinata a fondare, attraverso innumerevoli epigoni, il gusto poetico dell'intera Europa: il "Canzoniere" anticipa, contiene e quasi riassume in sé ogni argomento e tendenza della tradizione poetica occidentale, tanto che parlare di Petrarca ha sempre finito per corrispondere al parlare semplicemente della poesia. Questa edizione, che si distingue per l'esemplare equilibrio tra rigore filologico e attenzione al lettore moderno, presenta un nuovo apparato di commento al testo e di raffronto fra le liriche petrarchesche e la letteratura contemporanea. Annotazioni di Paola Vecchi Galli e Stefano Cremonini.
16,00 15,20

Lettere dell'inquietudine

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 319
"Stare nescius", incapace di star fermo. Così Francesco Petrarca si definiva in quel ritratto ideale che voleva lasciare di sé nella lettera ai posteri. Avvertire l'inesorabile e rapinoso scorrere del tempo, invocare le ragioni della fede e indugiare in quelle delle passioni terrene, dialogare con gli antichi e osservare i contemporanei, esercitare un'instancabile attività intellettuale fra le carte degli antichi codici emendati e postillati, redarguire con la sapienza del letterato l'ignoranza dei "saperi" intoccabili, o rivedere con ansia di riscrittura i "Rerum Vulgarium Fragmenta": è l'inquietudine la cifra della modernità che Petrarca ci consegna alle soglie di questo secondo millennio e che palpita fra le pagine delle sue lettere.
21,50 20,43

I sette salmi

Libro
anno edizione: 2002
pagine: 84
12,00 11,40

Secretum. Testo latino a fronte

Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2000
pagine: 336
Il titolo completo dell’opera nota come Secretum è De secreto conflictu curarum mearum – il segreto conflitto dei miei affanni. Un conflitto, dunque, che nella finzione narrativa si immagina tra Petrarca stesso e Sant'Agostino; ma essi non sono che personificazioni e drammatizzazioni delle due contraddittorie componenti dell'anima del poeta l'anelito religioso da una parte, la brama di gloria e la schiavitù d'amore dall'altra in contrasto tra loro. Ci troviamo di fronte quindi allo stesso conflitto che dà vita alla grande poesia delle "Rime". Ma nel "Secretum" Sant'Agostino non esce vincitore dal colloquio la cui chiosa potrebbe essere un verso del "Canzoniere" stesso: "ch'io vedo il meglio ed al peggior m'appiglio". Petrarca, infatti, continuerà a scrivere poesia d'amore negli anni successivi: solo concludendo le "Rime", all'avvicinarsi della morte, nella preghiera alla Vergine chiederà che lei lo perdoni dell'"error" e prenda atto dei suoi "cangiati desiri", affinché "almen l'ultimo pianto sia devoto". Si può ben dire che, per Petrarca, letteratura e vita coincidono.
13,50 12,83

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