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Mimesis: Filosofie

Tutte le nostre collane

Scritti sulla guerra (1745-1748)

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 111
Il volume raccoglie gli scritti di David Hume sulla guerra: “L’insurrezione giacobita del 1745 e la difesa del prevosto di Edimburgo”, “L’incursione britannica del 1746 sulla costa francese” e “La spedizione del 1748 presso le corti di Vienna e Torino”. I primi due fanno luce sulla guerra civile e sul conflitto Inghilterra-Francia, mentre il terzo riproduce integralmente un diario di viaggio tra le capitali europee settecentesche in tempo di guerra. Tali testi, da cui emerge lo sguardo realista e a tratti ironico di Hume sulla “miserabile guerra”, si collocano in una fase decisiva per lo sviluppo del suo pensiero politico e ci consegnano una figura inedita del filosofo come cultore dell’arte bellica, esperto di strategie militari, ufficiale amico di generali e ministri, osservatore acuto delle personalità dei sovrani e delle dinamiche internazionali.
12,00 11,40

Il concetto di critica d'arte nel romanticismo tedesco

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 152
Con la presente traduzione, condotta sulla recente edizione critica tedesca delle opere di Walter Benjamin, “Il concetto di critica d’arte nel romanticismo tedesco” appare in veste monografica. Nel 1919, il filosofo tedesco concluse la sua carriera da studente universitario con questa dissertazione. Per il suo rigore, la profondità delle intuizioni e la sua struttura sistematica, quest’opera è diventata un costante riferimento negli studi sul romanticismo tedesco. Il suo testo è tuttavia altrettanto importante poiché vi si trovano, ancora in germe, alcuni tra i motivi fondamentali del pensiero maturo di Walter Benjamin.
14,00 13,30

Interpretazione e trasformazione

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 283
Tradizionalmente, l’ermeneutica si è definita come una "kunstlehre", un insieme di metodologie, tecniche e tecnologie per l’interpretazione e la comprensione di espressioni culturali, in particolare dei testi. In quanto corrente propriamente filosofica, essa è diventata durante il secolo scorso una riflessione di secondo grado su interpretazione e comprensione quali aspetti centrali dell’esistenza umana, dell’essere nel mondo, con se stessi e con altri. Eppure, oggigiorno entrambe queste prospettive sembrano troppo ristrette. Nel primo caso, l’ermeneutica era certo applicata ma anche limitata a un ambito talmente specifico da essere ridotta al ruolo di ancella di discipline quali la filologia o l’esegesi biblica. Nel secondo caso, essa avanzava una pretesa di universalità, perdendo però molta della sua concretezza. L’intento di questo volume è di tracciare una prima via per superare quest’alternativa. L’ipotesi avanzata e affrontata dai diversi autori è che non ci sia buona interpretazione che non sia trasformativa, sia sul contesto sociale, naturale e tecnico entro cui avviene, sia sull'interpretante stesso.
26,00 24,70

La ragione schiava delle passioni

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 164
La ragione è indiscutibilmente un tratto marcato della fisionomia dell’illuminismo. Appare, invece, controintuitivo verificare che l’età dei lumi vide il prosperare dell’interesse per le passioni e per i sentimenti. L’autore vuole qui mostrare come, proprio dalla comprensione di un empirismo rivolto a indagare l’uomo attraverso i suoi moventi, si possa ampliare la nostra visione dell’illuminismo stesso, così da appurare quanto alcune sue definizioni risultino limitanti e unilaterali. Non a caso, per un tale intento, sono risultate di primaria importanza le opere di Hume e di Sade, le quali hanno proposto un’innovativa concezione del rapporto tra ragione e passioni.
16,00 15,20

Il re del più o del meno infinito spaziotempo. Volgere lo sguardo agli impenetrabili segreti dell'universo

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 157
Il presente lavoro si snoda tra le questioni più scottanti offerte dall'attuale scienza astronomica, con particolare attenzione all'alleanza che anticamente vigeva tra scienza e filosofia. A causa della necessità di dividere in settori sempre più specifici la scienza, quest'alleanza è andata progressivamente perduta. Il libro prende le mosse da una breve ricostruzione degli eventi che hanno portato all'attuale stato di cose, soffermandosi sulle prime osservazioni del cielo che hanno fatto le civiltà antiche: dai metodi diversi (e tuttavia incredibilmente rassomiglianti) che ciascuna ha adottato, al radicarsi di una tendenza particolare, frutto della tradizione o dell'incontro e dello scambio culturale tra i popoli. L'opera è suddivisa in quattro parti, ciascuna relativa a uno dei numerosi interrogativi che riguardano la natura dello spaziotempo. Nell'ultima parte dell'opera lo sguardo si volge al futuro, ragionando sulla possibilità o meno dei viaggi nel tempo, ovvero sulle teorie e i metodi che potrebbero renderli possibili. In un'ottica che abbraccia la scienza, la filosofia e la letteratura, il proposito è quello di indurre il lettore a un'attenta riflessione sui misteri che avvolgono la conoscenza del cosmo e sul duro lavoro fatto dagli uomini del passato per arrivare al punto in cui ci troviamo oggi, con tutte le difficoltà che hanno incontrato. Infine, si cerca di aprire nuovi possibili scenari, stagliati su un futuro ancora nebuloso, che attende solo di essere costruito e svelato.
16,00 15,20

Uno strappo alla regola. In dialogo con Taylor, Williams e Macintyre su beni e norme

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 176
Nelle moderne società occidentali moltissime risorse intellettuali, tecnico-scientifiche, politiche ed economiche vengono investite ai fini di creare, applicare e far rispettare codici di condotta. Tale fissazione nei confronti di un codice da seguire si manifesta nelle recenti discussioni nel campo della morale, e risulta spesso preponderante anche in ambito politico, dove si assiste a una proliferazione indiscriminata di codici giuridicamente vincolanti, che esulano dai ragionevoli limiti di una pur indispensabile legislazione. Se è vero che i sistemi normativi rappresentano una risorsa fondamentale per il perseguimento dell'ordine socio-politico, è altrettanto vero che tali sistemi - se dilatati a dismisura e se subiti passivamente - contribuiscono a sviluppare la tendenza a delegare le proprie responsabilità a un insieme di norme da rispettare. Il presente volume intende investigare le radici profonde di tale atteggiamento riposizionando regole e norme all'interno di un contesto relazionale.
18,00 17,10

Transizioni e censure di una modernità incompiuta. Tracce di senso in tempo di crisi. Studi su Badiou, Florenskij, Hegel, Italian Theory, Laclau, Marx, Nietzsche, Sloterdijk

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 281
“Transizioni e cesure di una modernità incompiuta. Tracce di senso in tempo di crisi” è un tentativo di disegnare un «mappamondo» del pensiero critico contemporaneo, raccogliendo e confrontando tradizioni geograficamente distanti e teoreticamente differenti. Il volume rappresenta la sintesi del lavoro svolto a partire dal 2013 dall'Associazione Culturale Odradek XXI di Brescia - dopo Disseminazioni riflessive. Saperi, professioni, cittadinanze (Mimesis, 2009), L'abitare e lo scambio (Mimesis, 2013) e Pensare il presente, riaprire il futuro (Mimesis, 2014) - e raccoglie saggi di alcuni importanti filosofi e storici della filosofia che sono intervenuti nei "Percorsi di pensiero critico" organizzati da Odradek XXI nel corso di questi anni. Il testo si suddivide in due parti. La prima, Tradizioni di pensiero a confronto, è un esercizio di pensiero «senza ringhiera» che da un lato, ricostruisce, rispettandone le specificità e i tratti salienti, il pensiero "populista" latino-americano e il russo "ritagliato", dall'altro, propone un singolare incontro-scontro concettuale con alcuni dei principali protagonisti del pensiero critico contemporaneo europeo, con particolare attenzione all’”italian Theory", ad Alain Badiou e a Peter Sloterdijk. La seconda, Europa. Modernità incompiute, riprende e amplia i lavori presentati al convegno A lezione da Marx. A partire da Nietzsche (Brescia, 5 aprile 2014), con l'intento di gettare uno «scandaglio» nei terreni che hanno dato luogo alla «teoria critica» contemporanea. Marx-Nietzsche: due pensieri lontanissimi, per molti versi contrapposti, ma che rivelano entrambi, scuotendone i fondamenti e i presupposti impensati, il carattere persistente, plurale e "inattuale" della modernità occidentale.
24,00 22,80

Pensiero e realtà. Un'introduzione al «realismo critico» di Bernard Lonergan

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 121
Per il 'realismo critico' di Lonergan, raggiungere la conoscenza «oggettiva» non vuol dire guadagnarsi il giusto accesso al mondo 'di fuori'. In forza del suo dinamismo intenzionale, il soggetto è già da sempre in un certo senso fuori-di-sé, presso l'essere. Soggetto e oggetto, allora, non sono termini di una mera giustapposizione che poi il processo conoscitivo si incaricherebbe di ricongiungere faticosamente, ma estremi di una intrinseca relazionalità ontologica, rispetto alla quale la conoscenza vera rappresenta la modalizzazione compiuta. La verità, allora, è frutto di un cammino nel quale il soggetto è chiamato meno ad una estroversione ontica (dalla mia coscienza verso gli enti "là fuori") che ad uno sviluppo della propria coscienza (di portata ontologica), con un profondo coinvolgimento del piano esistenziale: l'oggettività, sostiene Lonergan, è un frutto che cresce sull'albero della soggettività autentica.
12,00 11,40

Uddhava-Gita. Il grande dialogo della liberazione

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 188
Lo studio dell'' Uddhava-gita rappresenta una sintesi straordinaria che permette al neofita di cogliere in panoramica l'intera cultura dei Veda e delle Upanisad. È questo il "testamento" finale di Krishna; egli, prima di tornare nel suo regno dal fascino infinito, ha rivolto ad Ud-dhava un invito per ogni essere vivente: è l'invito della bellezza eterna, della pura contemplazione nell'azione, è il segnale per andare oltre ogni illusione... Nell'Uddhava-gita sono presenti alcuni temi già trattati nel dialogo con Arjuna, ma tali temi vengono qui approfonditi e svelati secondo prospettive esoteriche ignote all'altra gita. In particolare il tema fondamentale della Bhakti (devozione) viene esaminato in modo così dettagliato da rappresentare un unicum rispetto ad ogni altra scrittura devozionale vedica.
18,00 17,10

Come un sole al mattino. Etica, psicologia e trasfigurazione del sacro nel «Così parlò Zarathustra» di Friedrich Nietzsche

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 559
“Tre pensatori come un ragno. In ogni setta filosofica si susseguono tre pensatori in questo rapporto: il primo produce da sé il succo e il seme, il secondo ne trae fili e tesse una rete artificiale, il terzo sta in agguato in questa rete, in attesa di vittime che vi si impiglino - e cerca di vivere della filosofia”. (F. Nietzsche, “Umano, troppo umano II, Opinioni e sentenze diverse”). E il quarto pensatore? Colui che fa dell'approfondimento il proprio obiettivo primario, immergendosi nel profondo del pensiero di un filosofo ricercando le motivazioni più autentiche che lo hanno condotto alla stesura di un'opera? L'ultimo lavoro di Emanuele Enrico Mariani ha senza dubbio queste caratteristiche: è puntuale, meticoloso, onesto. Per ovvie ragioni non esaustivo, contribuisce fattivamente all'approfondimento di moventi e di elementi di ispirazione, scandagliando le radici più inesplorate in cui affonda il travaglio di Nietzsche nella creazione dell'opera che, in gran parte, rappresenta la sintesi del suo pensare: il “Così parlò Zarathustra”. Lungi dalla pretesa o dal semplice sospetto di volersi ergere a pura verità, la presente ricerca compie più di un passo in avanti nella comprensione e nel "disvelamento" delle profonde conoscenze che Nietzsche aveva maturato in anni di studi e riflessioni. Il tutto tentando, spesso con successo, di proporre un'interpretazione dello Zarathustra libera da pregiudizi e valutazioni mosse da intenti mistificatori e utilitaristici.
38,00 36,10

Sintesi e separazione

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 278
L'indagine si rivolge inizialmente alla filosofia di Martin Heidegger e porta alla luce la profonda contraddittorietà della sua base teoretica. Si interroga allora sul fondamento del successo di tale pensiero, che benché gravato dalla contraddizione è tra i più studiati e seguiti del novecento. Da qui l'ampliamento della ricerca e il suo rivolgersi alla direzione fondamentale della filosofia contemporanea, alla sua essenza e alle sue radici, che affondano nel modo in cui la filosofia da Platone in poi ha concepito l'ente quale sintesi tra la determinazione (ciò che) e il suo essere (è). Rilevando che la concezione dell'ente come diveniente presuppone da ultimo che la determinazione (ciò-che) in sintesi con l'essere consista in una struttura o unità relazionale dinamica di momenti, l'indagine mette a nudo la logica che pensa l'ente come essenzialmente diveniente – in questo libro definita “separante” – e risponde a questioni di grande rilievo teoretico: come mai la determinazione separata dall'essere non è riconosciuta come nulla e perciò come autocontraddizione di essente-niente? E come mai il problema del nulla assoluto viene sostanzialmente accantonato fino a Hegel incluso per ripresentarsi potentemente all'interno del pensiero (filosofico e non) contemporaneo?
24,00 22,80

L'arte massima. Volume Vol. 1/1

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 169
La difficile arte della produzione della verità in scena riaffiora dallo studio delle sigle declamatorie usate dagli attori per contrassegnare i loro copioni. Queste rappresentano le norme e le regole della recitazione che i Riccoboni avevano definito arte massima. L'analisi delle fonti, che ci restituiscono la pratica declamatoria del metodo italiano di recitazione dalla sua genesi settecentesca fino all'alba dell'unificazione del paese, ci conduce gradualmente a far rivivere, fra le altre, l'interpretazione dell’”Amleto” di Tommaso Salvini. Le modulazioni dei trapassi di voce e la concatenazione dei gradi e dei toni, che Salvini ha segnato nel copione di “Amleto”, ci dicono che quella fu una interpretazione sapientemente bilanciata tra arte e politica. Salvini ottenne l'autorizzazione a mettere in scena “Amleto” il 14 luglio 1860. Garibaldi era sbarcato a Marsala in maggio. I suoi Mille combattevano in Sicilia per raggiungere la penisola, e il primo agosto avrebbero raggiunto le coste calabre. Napoli era l'ultima ridotta del vecchio ordine politico a resistere, prima dell'agognata unificazione. E lì, in quel caldo luglio, sul palcoscenico del teatro dei Fiorentini, Salvini presenta un “Amleto” mutilato, privo soprattutto delle scene più introspettive e sentimentali del testo shakespeariano. Egli potenzia le scene che evocano convergenze con le tensioni politiche e sociali italiane, e mette in evidenza in ogni battuta l’inevitabile e imminente passaggio a un ordine nuovo. Salvini coinvolge così il mitico principe di Danimarca negli afflati patriottici che si respiravano in quei giorni nelle vie e nei vicoli della città partenopea. Nella scena finale Fortebraccio e Amleto appaiono protagonisti di una profezia che si sarebbe avverata da lì a poco, la nascita della nazione italiana. L'”Amleto”, quello che ci restituiscono le concatenazioni dei gradi e delle voci dell'arte massima, è un eroe tragico che vince sul vecchio ordine, pur morendo. Non sono le scomposizioni e le ricomposizioni delle scene, o il depotenziamento di alcune scene o il rafforzamento di altre ad indicare l'originale interpretazione di Salvini, ma la complessa tessitura delle modulazioni e dei trapassi di voce contrassegnati nel copione.
18,00 17,10

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