Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Mimesis: Filosofie

Tutte le nostre collane

Incontri

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 216
Sono qui raccolti saggi scritti negli ultimi tempi, ma che riflettono interessi vivi da sempre nella vita culturale dell’autore: "L’idiota" di Dostoevskij, "Il processo" di Kafka visto nel suo confronto con l’omonimo film di Orson Welles; le problematiche emerse dalla riflessione sulla Shoah; i tratti grotteschi e utopici presenti nell’universo verdiano. Nell’ultima parte sono stati affrontati il tema della comprensione e del religioso nel pensiero di Antonio Banfi e, all’interno della Scuola di Milano da lui fondata, per brevi tratti si sono prese in considerazione le figure di Vittorio Sereni, di Giulio Preti e di Ermanno Migliorini. Soprattutto si è concentrata l’attenzione sulla personalità di Antonia Pozzi, vista in alcune sue poesie (tra cui "Don Chisciotte") e nei suoi travagliati rapporti col mondo banfiano.
18,00 17,10

Atmosferologia. Estetica degli spazi emozionali

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 168
L'estetica dovrebbe tornare al suo significato di teoria della conoscenza sensibile, che riguarda la qualità della nostra percezione e, quindi, la nostra vita quotidiana. Più che una teoria del giudizio sull'arte, per Tonino Griffero la nuova estetica sarà una indagine sulla 'prima impressione' che si ha del mondo esterno. Ne discende la descrizione fenomenologica delle 'atmosfere', ossia delle qualità emotive irradiate dagli ambienti e dalle cose. Con 'atmosfera' finora ci si è riferiti soltanto, e in modo vago, alla qualità di un incontro tra persone, alla situazione o al 'clima' politico, all'aria che si respira in un certo ambiente architettonico, interno o esterno, all'aspetto caratteristico di un paesaggio, alla tonalità emotiva associata a un messaggio pubblicitario o evocata da una messa in scena teatrale o da un film, ecc. Una filosofia delle atmosfere di impianto neofenomenologico intende invece dare sistematicità a questa variopinta semantica 'meteorologica', sia per meglio precisare il carattere esterno e quasi oggettivo di sentimenti erroneamente ritenuti privati, sia per capire l'azione esercitata dalle atmosfere sul nostro stato d'animo e sulla connessa dinamica corporea, e, di conseguenza, anche sui nostri comportamenti e valutazioni. L'atmosferologia fornisce così le basi estetiche e fenomenologiche per lo sviluppo di un inedito e fecondo campo d'indagine multidisciplinare.
16,00 15,20

Un'apertura di infinito nel finito. Lettura dell'impersonale di Simone Weil

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 215
La riflessione di Simone Weil sull'impersonale dischiude un orizzonte di speranza a un Occidente che sembra avere smarrito il proprio senso. La nozione di impersonale compare nella sua opera matura, precisandosi in particolare negli scritti di Londra. Si tratta di un concetto che coinvolge le coordinate metafisiche, filosofiche ed esistenziali dell'intero percorso di ricerca di Simone Weil, tanto da poterlo interpretare come un aprés-coup, che, una volta messo a fuoco, risignifica tutto il suo percorso. Esso prende forma nella riflessione nata da un'esperienza mistica, che è rimasta un evento privato della sua esistenza ma che ha dato una svolta radicale alla sua ricerca. Il concetto di impersonale viene considerato in particolare nei suoi effetti sul pensiero politico di Simone Weil, che lo pone al centro della propria riflessione così da arrivare a concepire un legame politico sottratto sia al collettivo sia all'individualismo. Il testo essenziale per questa indagine è "La persona e il sacro", opera scritta a Londra, assieme a La prima radice. L'impersonale, come ciò che non è riducibile alla persona, le permette di aprire un campo di indagine che riguarda le istituzioni, il diritto e la loro insufficienza a contrastare il movimento montante delle società di massa e dei totalitarismi che sorgono negli anni Venti e Trenta del Novecento in Europa. Si apre allora una precisa e appassionata indagine su cosa siano istituzioni accettabili, comunità che non alienino ciò che di sacro esiste nella singolarità.
22,00 20,90

Una e diversa. L'Europa di Denis de Rougemont

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 211
Nell'antagonismo tra le differenti componenti spirituali, morali, ideali che hanno animato la storia d'Europa, Denis de Rougemont (1906-1985) individua la cifra della sua unità culturale. Ma la contraddizione non è solo il segreto dell'Europa e il motore stesso della sua evoluzione: è il punto di riferimento della sua unione politica, che deve dunque tradurre nella sua formula e nelle sue istituzioni le stesse tensioni costitutive che la abitano e la definiscono. L'unione nella diversità è dunque per il filosofo svizzero la regola di un nuovo ordine politico europeo fondato sul superamento delle categorie politiche stato-centriche, sull'esaltazione della complessità e la pluralità delle appartenenze. La comunità e non lo Stato, la persona libera e responsabile, e non l'individuo isolato o il cittadino perso nella collettività, sono i pilastri di un'Europa federale che egli immagina costruirsi dal basso, attraversando le frontiere nazionali, per fondarsi sulla vivacità di regioni pensate come federazioni di comuni uniti attorno ad antiche o nuove esigenze amministrative, economiche, ecologiche, partecipative o culturali.
20,00 19,00

Drammaturgia del sacro. Immagini contemporanee a confronto

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 210
Questo testo si propone di analizzare attraverso un approccio interdisciplinare il significato del sacro oggi e il rapporto che l'artista contemporaneo intrattiene con esso, l'alternanza sacro/religioso e i differenti livelli, alti o bassi, attraverso cui l'arte, in relazione al sacro, si manifesta. L'autrice spiega questa connessione evidenziando i nodi critici e teorici fondamentali e i contributi artistici più significativi, dove la questione della secolarizzazione fa inevitabilmente da supporto quanto pìù flessibile e aperto per focalizzare le prospettive storiche, filosofiche, antropologiche e psicologiche. Non si tratta di un saggio di storia dell'arte, quanto di antropologia dell'arte, un testo che indaga la vita materiale e psicologica delle immagini vissute come sacre (dalla Sindone di Torino alla Misericordina). Il lavoro, che inizialmente ha tratto spunto della presenza del Padiglione della Santa Sede alle ultime due Biennali di Venezia riflettendo sul ruolo della Chiesa come mecenate dalla metà del Novecento a oggi, successivamente, nel corso del tempo e degli studi, ha virato verso una ricerca sull'immagine sacra, o che ha per oggetto il sacro, un'immagine come prodotto antropologico e artistico, e sul potere che essa esercita su chi la fruisce o su chi la venera come personificazione, come "corpo vivo", secondo l'impostazione degli studi sull'immagine e la "cultura visiva" di Hans Belting, Régis Debray, Georges Didi-Huberman, James Elkins e il contributo in Italia di autori quali Andrea Pinotti e Ugo Fabietti.
20,00 19,00

In (equalities). Letture da J.J. Rousseau, Mao Tse-tung, M. Friedman, E. De La Boetie, H. Maturana, N. Chomsky, J. Bergoglio, Th. More, B. Russell, J. Kristeva

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 162
Il discorso di Rousseau sulle diseguaglianze sociali è stato, per alcuni aspetti, preceduto e seguito da analisi di diversi autori - alcuni dei quali qui considerati, che hanno offerto prospettive differenti: ideologica (Mao Tse–tung e M. Friedman), sistemica (De la Boetie e Maturana), razionalistica (Chomsky), ecumenica (Bergoglio), utopistica (More), pragmatica (Russell), clinica (Kristeva), rilevando comunanze e differenze. L’autore ritiene che l’importanza delle diseguaglianze non riguardi solo situazioni economiche e sociali degli individui, ma anche vissuti psicologici che coinvolgono tutti i membri della collettività.
16,00 15,20

Logos e techne

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 139
La tecnologia oggi, in virtù della sua efficacia, sembra realizzare il prometeico desiderio di superare gli antichi vincoli naturali, attraversando e oltrepassando gli stessi limiti di spazio e di tempo dell’era pre-tecnologica. Le stesse parole “innovazione” e “progresso” sono per lo più usate e immediatamente tradotte nel senso di innovazione tecnologica. Ma che cos’è dunque la tecnologia? Qual è la sua origine storica? Quale il suo statuto concettuale? Che rilevanza assume nei nostri modi di vivere e di pensarci? Che potenza esprime verso la natura e la vita degli esseri viventi? Che rapporti intercorrono tra sapere e saper fare, tra cultura e tecnica? E che rapporto c’è tra filosofia e "techne"? Mettere in questione la tecnica e la tecnologia, strappando la prima alle ovvietà del suo utilizzo, è un’occasione per poter tornare a guardare il mistero da cui provengono le cose che abbiamo intorno e riguadagnare, dall’interno dell’epoca della tecnica, una posizione pienamente umana, ovvero libera e razionale, per affrontare il presente.
14,00 13,30

Il flusso interculturale. Pragmatismo etico e peso della storia nella filosofia emergente

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 200
Una delle principali esigenze della filosofia interculturale consiste nel ridiscutere le fonti e le tradizioni, opere e autori anche classici. Il padre del pragmatismo William James scrisse che la vera partita dell’umanità si gioca tutta all'interno di un grande flusso di esperienze finite che tuttavia poggiano sul niente. Se ci immergiamo in questo flusso che ancora persiste ostinatamente nel seguire la propria avventura, è possibile aprire i confini della storia della filosofia sia verso alcuni suoi momenti dimenticati, sia verso il dibattito contemporaneo sull'interculturalità. Sulla base di questi assunti, attraverso una ricca costellazione di autori anche inediti, in questo libro difendiamo la libertà di decidersi in prima persona fuori dagli spazi globalizzati della «società signorile di massa», in modo da allargare l’immaginazione democratica fino a toccare il "totalmente altro". Questa strategia etica dovrebbe poter consentire alle nuove generazioni di organizzare, forse in forma "oltreumana" e in un tempo non così lontano, la vita del pianeta.
16,00 15,20

Il problema della giustizia

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 120
Nella storia umana il problema della giustizia occupa un posto centrale, tanto nella dimensione dell’agire quanto in quella del sapere. Il problema della giustizia presenta infatti almeno tre aspetti irriducibili: da un lato vi è la questione delle modalità di costituzione delle società umane e dei rapporti tra individui, comunità e istituzioni; dall’altro vi è l’esigenza di una approfondita riflessione metafisica, giuridica e teologica sulla natura della giustizia e del bene. Tale riflessione, a partire da Socrate, Platone e Aristotele e dall’influsso delle religioni monoteiste, non ha più lasciato il terreno della ricerca e del dibattito filosofico. Vi è poi un terzo aspetto: il tema della giustizia si lega anche, in qualche misura, alla questione della conoscenza del senso delle cose e delle vicende umane, cioè al vissuto in prima persona, che si manifesta spesso attraverso il senso di giustizia e di ingiustizia avvertito e riconosciuto in prima persona. Il presente volume ha lo scopo di rimettere al centro dell’interesse di docenti e studenti il tema della giustizia, ripercorrendone alcuni snodi fondamentali negli elementi teoretici e nella riflessione filosofica occidentale.
12,00 11,40

La «phronesis» dei moderni. Neoaristotelismo, post-hegelismo e la filosofia di Rüdiger Bubner

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 245
In Socrate la "phronesis" è disposizione a fare il bene, derivante dalla preliminare conoscenza che si ha di esso; per Platone è invece virtù vera e propria, gnoseologica e pratica, ma specialmente politica: la devono assolutamente possedere i reggitori dello Stato. Aristotele definisce la phronesis: disposizione pratica, accompagnata da ragione verace, intorno a ciò che è bene e male per l’uomo. Essa non è insegnabile, i suoi principi non possono teorizzarsi al di fuori, prima o al di là della prassi, bensì durante. Non sono ancora esistite scuole che rilasciano diplomi in prassi e per quanto riguarda la sua verificabilità, la prassi è interamente affidata a se stessa. Questa virtù, scoperta dagli antichi, corrisponde a ciò che i moderni hanno definito: prudenza o anche astuzia, il sapere bene usare la bestia e lo uomo, soprattutto in senso machiavelliano. Le pagine del XVIII capitolo del "Principe", mai definite in modo più autentico: sconvolgenti, sono l’atto di nascita della "phronesis" dei moderni. Agli inizi degli anni ‘70 del Novecento, la "phronesis" è stata, in Germania, al centro del dibattito sulla cosiddetta riabilitazione o rinascita della filosofia pratica, trovando forti sostenitori in Gadamer e in Bubner. Tale esperienza ha rappresentato – soprattutto nel caso di Bubner – non solo il riconoscimento dell’assoluta superiorità di Aristotele nell’aver compreso il principio filosofico dell’agire e la struttura della prassi, ma la fondazione di una corrente neoaristotelica, della quale Bubner fu strenuo e inflessibile capofila. Ragione pratica e storia, teoria e prassi culminano in Hegel e divengono il contenuto di un’astrazione post-hegeliana, destinata a conquistare e liberare il mondo nelle forme di una rivoluzione. La critica post-hegeliana ha poi condotto se stessa al compimento pratico della filosofia che dimostra, a sua volta, l’inconfutabilità dell’idealismo tedesco e, soprattutto, di quello hegeliano. Il significato della phronesis degli antichi si riafferma ogni volta che sorge il bisogno della filosofia, che si identifica col bisogno di libertà e che nella libertà trova il suo appagamento. È un atto storicamente concreto che alimenta la politica e il diritto, rinnova e rafforza lo Stato. In questa prospettiva, filosofare non significa solo imparare a morire, bensì imparare, ogni giorno, a vivere più liberi.
22,00 20,90

Leopardi e l'analogia. Una nuova lettura dello «Zibaldone»

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
Di cosa tratta lo Zibaldone? Questo libro propone una nuova lettura del pensiero di Giacomo Leopardi fondata sull’idea che il suo testo principale tratti di analogie tra le cose, e lo faccia per mezzo di analogie. Questa nuova lettura prende come punto di partenza l’analisi di alcune occorrenze esplicite del termine analogia nel testo, e di qui arriva a mostrare come la struttura di molti altri pensieri di Leopardi presupponga, a diversi livelli, proprio l’analogia. Essa compare infatti nello Zibaldone sia esplicitamente che, soprattutto, implicitamente: una sua definizione analitica consente di distinguerne due aspetti principali, uno retorico e uno logico, e di comprendere quanto entrambi gli aspetti siano cruciali per lo sviluppo dei pensieri di Leopardi. Qui si mostra infine come sia la forma retorica che quella logica dell’analogia abbiano un ruolo fondamentale nei meccanismi più interni del suo stile filosofico, per esempio determinando la fine o l’inizio di un pensiero. Seguire questo percorso significa così non solo comprendere meglio aspetti specifici dello Zibaldone, ma anche avvicinarsi alla mente del suo autore e aprire un discorso sugli usi possibili dell’analogia, condotto con e attraverso le parole di Giacomo Leopardi.
16,00 15,20

Filosofie e narrazioni dell'assurdo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 126
L’intenzione che anima il presente itinerarium in absurdum è quella di mostrare come alcuni autori, pur nella diversità delle loro “filosofie”, abbiano respirato e riflesso lo stesso spirito nichilista che attraversa le nervature profonde della nostra epoca. Giuseppe Rensi, Jean-Paul Sartre, Albert Camus, Emil Cioran: voci diverse che hanno elevato a condizione trascendentale dell’esistenza umana un deserto di senso che altro non è, forse, se non l’insensatezza di un’epoca segnata nel suo cuore dalla morte di Dio (Nietzsche) e dalla rivolta (Camus) di un’umanità contro la propria finitezza. Non a caso nichilismo, insensatezza, sradicamento sono alcune delle parole-guida con cui essi hanno chiamato e narrato l’abisso dell’assurdo in cui sembra essere silenziosamente scivolato l’odierno globo senza nomos. Prefazione di Bruno Forte.
12,00 11,40

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.