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Mimesis: Eterotopie

Tutte le nostre collane

Dal Leviatano alla salvezza

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 198
Il Leviatano che richiama il titolo dello studio di Thomas Hobbes sullo Stato, rappresenta quella forma di potere della società contemporanea che si manifesta nel suo aspetto artificiale: un Moloch omnidivorante e paralizzante l'essere umano, seppur garante della sua sicurezza e incolumità. Di fronte a questa figura mostruosa, è necessario porsi una domanda che riflette il titolo del libro: possiamo delegare al Leviatano la nostra sicurezza personale oppure la salvezza della singola individualità può manifestarsi solo con il rifiuto della sua soffocante tutela? Il quesito pone un'alternativa per il singolo: diventare parte di una massa - di un gregge - oppure allontanarsi da essa cercando modi per resistere ad un mondo omologante. Seguendo questo percorso, è necessario ricominciare dal "qui ed ora", dalle singole vocazioni, dalla differenziazione personale, dalla determinazione nella prova, dalla "volontà" di potenza. Tali risposte testimoniano la volutas di andare oltre, sfidando la realtà in nome di un bene prezioso: la libertà che fa rinunciare all'anestetica mansuetudine della bestia da branco che la collettività induce.
16,00 15,20

La città necessaria

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 116
In che condizioni si trova oggi la città? Nei due secoli che hanno visto l'utile economico e le leggi di mercato assurgere a regola dominante, il cammino compiuto dalla città appare come una progressiva caduta. Principio ordinatore degli assetti fisici e funzionali è la remuneratività degli investimenti e la riduzione a valore di scambio di ogni cosa, compresi gli organismi viventi e i loro spazi. Questo spiega sia l'accanimento contro le regole della convivenza civile sia gli oltraggi inferti alla bellezza dello spazio aperto pubblico in cui si è sempre identificata l'esistenza urbana. Architetti e urbanisti non sono esenti da responsabilità. Più d'uno arriva a trovare sublime il caos, affascinante il mostruoso, seducente l'informe, superato l'organico, insensate e improponibili le strade e le piazze storiche. Si possono chiamare centro le periferie metropolitane e definire città la loro scomposta spazialità, ma lo stato delle cose è tutt'altro: nel nuovo che avanza prevalgono gli ambienti inospitali, privi di bellezza, non sostenibili sul fronte ecologico come su quello sociale. Per contro lo spazio urbano della tradizione, con la civiltà che vi è testimoniata, è una lezione preziosa a cui è bene tornare a guardare.
12,00 11,40

Penne e pellicole. Gli animali, la letteratura e il cinema

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 220
"L'Umano" si è sempre definito come differenza da "l'Animale" e, in questa differenza, gli animali, quelli realmente esistenti, sono stati persi di vista per essere trasformati in merce, forza lavoro, divertimento e spettacolo. Anche la recente proliferazione degli animali in ogni produzione dell'immaginario umano (dai saggi ai romanzi, dalla pubblicità ai fumetti, dal cinema all'arte figurativa) non sembra tanto essere il segno di una ripresa di interesse verso di loro, quanto piuttosto un'operazione di ulteriore occultamento per moltiplicazione della "questione animale" e delle conseguenze morali e politiche che richiederebbero una radicale modificazione dei rapporti di forza che regolano la nostra società. Senza questa consapevolezza, che ci riporta a terra tra gli animali, poco cambia che si parli sugli animali, degli animali o per gli animali. Rimaniamo comunque presi in un'immensa scenografia pornografica dove uno sguardo, che continua a concupire la carne, arresta i corpi animali in posture preconfezionate, trasformandoli in oggetti pronti per essere venduti - in libreria, al cinematografo o in macelleria. Questo libro, tenendo dritta la barra in direzione della liberazione animale e non dimenticandosi che gli umani altro non sono che altri animali, cerca di smarcarsi da questa prospettiva, da questo mangiare con lo sguardo. Frutto del lavoro degli ultimi anni, il volume è una raccolta di saggi che hanno inseguito animali in carne...
18,00 17,10

Bioetica. Educazione e società

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 136
Nel libro si affrontano temi e problemi di bioetica con particolare riferimento alla questioni di inizio e fine vita senza trascurare delicati problemi quali la questione ambientale e la decisiva sfida demografica in una prospettiva sociale ed educativa.
12,00 11,40

Genealogie del presente. Lessico politico per tempi interessanti

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 286
Viviamo oggi in tempi politicamente interessanti: tempi in cui vecchie parole d'ordine, significanti di appartenenze precise, vengono rimbalzate da un campo all'altro, svuotate di senso e di significato, appiattite su una dimensione astorica e acritica, in nome del mito della fine delle ideologie, oppure strumentalizzate ai fini della ragione neoliberale. In questo scenario, "Genealogie del presente" intende riaprire lo spazio di un pensiero critico in grado di svelare la profondità semantica e ideologica delle parole del discorso politico, bucando la superficie della retorica ufficiale, portando alla luce le sue ambiguità ed esasperando le sue aporie. Diciotto interpreti acuti del presente, uniti in un comune percorso di ricerca che si snoda lungo un lessico di diciotto voci, bene comune, costituzione, crisi, democrazia, destra/sinistra, eccellenza, eguaglianza, governabilità, legalità, movimento, popolo, povertà, precarietà, responsabilità, sacrificio, società, trasparenza, futuro, la cui analisi critica appare fondamentale per una comprensione delle poste in gioco della nostra epoca. Con saggi di: Pierandrea Amato, Adalgiso Amendola, Laura Bazzicalupo, Lorenzo Bernini, Sandro Chignola, Lorenzo Coccoli, Marianna Esposito, Bruna Giacomini, Federica Giardini, Maria Rosaria Marella, Ugo Mattei, Cristina Morini, Valeria Pinto, Francesco Remotti, Maurizio Ricciardi, Michele Spanò, Marco Tabacchini, Gianfrancesco Zanetti, Federico Zappino.
22,00 20,90

Il silenzio della terra. Sociologia postcoloniale, realtà aborigene e l'importanza del luogo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 138
Nel quotidiano frastuono informativo, "Il silenzio della terra" ci invita a riflettere in maniera inedita sull'urgenza di una prospettiva aborigena per capire un mondo stravolto da velocità e grandi menzogne; per interrogarci sulle relazioni sociali oggi possibili, e su come decolonizzare il futuro. Questo libro rallenta l'osservazione, mette a fuoco corpi e luoghi. Suggerisce il superamento della visione occidentale e coloniale in cui sono intrappolate le scienze sociali e offre elementi che ne favoriscano il ripensamento in termini di utilità, a partire da un posizionamento autocritico della sociologia rispetto alle contraddizioni del neoliberismo, contro la mercificazione della natura, della vita e dei sentimenti, contro subalternità vecchie e nuove. Imparare dalla sociologia aborigena - da chi produce saperi ai margini del mondo - significa praticare con umiltà i sentieri di una terra che le scienze sociali non vedono più, e sporcarsi di fango nella conoscenza dei luoghi: una sociologia a piedi scalzi contro il sapere ingessato dell'accademia, in sintonia con le lotte sociali per i diritti della terra e di chi la abita. Le autrici sono sociologhe femministe, attiviste che combattono per la giustizia sociale e ambientale. Si sono conosciute all'Università di Santa Cruz in California, più di venti anni fa, e da allora esplorano il pensiero sociale del Sud del pianeta, con attenzione alle resistenze individuali e collettive...
14,00 13,30

Alfabeto Grillo. Dizionario critico ragionato del Movimento 5 Stelle

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 199
Di tutto, di più. Tra società dello spettacolo, demagogia, "politica 2.0", polemica senza se e senza ma contro la "casta" e disintermediazione, il Movimento 5 Stelle è una delle espressioni per eccellenza della "grande mutazione" della politica nell'Italia di inizio Terzo millennio. Nonché, di fatto, il primo movimento-partito italiano nato dalla popolarità di Beppe Grillo, al contempo comico già televisivo, mattatore nei teatri e Savonarola della rete "oltre la destra e la sinistra". Un movimento, tanto agit-prop della democrazia diretta quanto carente di democrazia interna, in cui si possono trovare tratti riconducibili al paradigma del partito personale carismatico e a quello dei partiti populisti, ma che si mostra anche molto "mobile" e adattabile; una forma-partito - oppure "non-partito", come dicono i militanti 5 Stelle - che rappresenta il prototipo della postpolitica nell'epoca delle democrazie liquide. È, dunque, una delle manifestazioni della postmodernità e di quelle sue tendenze che stanno cambiando radicalmente (e forse per sempre) il volto della politica per come l'abbiamo conosciuta nella lunga stagione del Moderno e della Prima e Seconda Repubblica italiana. Protagonista di un inedito tripolarismo nazionale il Movimento 5 Stelle è arrivato al centro della scena senza che quasi media e politica presagissero nulla, riassemblando istanze diverse in un patchwork senza sintesi ma risultato convincente e vincente finché otterrà i voti di milioni di italiani.
16,00 15,20

Il vincolo esterno. Le ragioni della debolezza italiana

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
Se i tratti principali della prima Repubblica furono un sistema politico modellato dalla guerra fredda e la subordinazione dell'interesse nazionale ad un vincolo atlantico, la seconda Repubblica è stata caratterizzata dal vincolo monetario dell'euro che ha obbligato l'Italia al rispetto di parametri economici concordati con altri paesi europei. Lo stesso berlusconismo, che pur ha favorito il nuovo asse destra/sinistra, può essere interpretato come un tentativo di reazione a tale vincolo, ma fallito per non essere riuscito a trovare una linea di politica estera. Le cause di questa debolezza nazionale vanno cercate in un deposito di ritardi storici da cui sgorga, a partire dall'opera di Machiavelli, il timore che la modernità possa provenire solo d'oltralpe o d'oltreoceano, altrimenti il paese rischierebbe di sprofondare nel ritardo mediterraneo. Con uno stile consumato, ma capace di rendere ancora visibile il potere in scienza politica, l'autore ripercorre la modernizzazione della penisola italiana, fra diplomazia post-risorgimentale e geopolitica fascista, per approdare a una riflessione critica sulla politica estera repubblicana e sulle condizioni della democrazia contemporanea. Con 'passione', ma soprattutto con cauto 'realismo', la conclusione è affidata a un esergo sul potere nazionale: "volare basso, fare gruppo per salire in alta quota, tornare giù se non ci sono le condizioni".
15,00 14,25

Ripensare l'Europa dalle fondamenta

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 240
Il libro raccoglie gli atti di un Convegno che si è tenuto il 30 novembre 2013 a Sesto San Giovanni (MI). Promotore il CESPI con il patrocinio del Comune di Sesto San Giovanni e la collaborazione della Cooperativa UniAbita. Focus del Convegno è stato quello di mettere in evidenza come la crisi europea abbia cambiato l'assetto dei poteri, modificato l'equilibrio instabile dei rapporti tra gli Stati, e tra il livello nazionale e quello europeo. Le idee pacifiste, federaliste e democratiche, che avevano ispirato il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, hanno lasciato il campo alle ipotesi neo-funzionaliste dei burocrati di Bruxelles, le cui decisioni sull'economia non lasciano spazio ai processi democratici. Ma senza democrazia non c'è Europa. Non si uscirà dalla crisi se l'Europa non si decide a "varcare il passo" verso l'integrazione politica, che permetterebbe sia di difenderne la moneta sia di affrontare le politiche di riduzione delle ineguaglianze al proprio interno che è uno dei motivi per cui ha senso che esista l'Europa. Un'Europa politicamente unificata è possibile a condizione d'una democrazia sostanziale. L'individuazione di nuove rotte per l'Europa, a superamento della ricetta di "austerity e rigore finanziario" che, di fatto, ha prodotto recessione e disagio sociale, è l'unico modo per combattere, tra l'altro, populismi e nazionalismi in forte crescita.
20,00 19,00

Gilles Deleuze e l'ideologia del Sessantotto. Dialettica e differenza

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 156
Quale ruolo attribuire al pensiero di Gilles Deleuze nel complesso panorama storico e filosofico in cui si inscrive? Quale interpretazione dare di uno dei più controversi e dibattuti eventi della seconda metà del XX secolo, che si è soliti nominare Sessantotto! Questo lavoro si propone di raschiare la superficie problematica dischiusa da queste due domande, mostrando al contempo la fecondità della loro messa in relazione, dando ad una la possibilità di gettare luce sull'altra, in un felice circolo virtuoso di problemi in cui dare voce assieme alla ricerca filosofica, storica, sociale ed economica. Se, da un lato, il Sessantotto appare la messa in moto dell'indagine socio-politica di Gilles Deleuze, in cui sembra inverarsi l'ontologia della differenza pura ricercata sin dai primi anni, dall'altro il pensiero di Deleuze è il luogo stesso in cui si manifesta un passaggio storico per il pensiero politico: l'avvicendarsi, nella sinistra politica, del pensiero dialettico hegelo-marxista in favore della politica della differenza dischiusa dal cosiddetto nietzscheanesimo di sinistra. Attraverso uno studio dettagliato delle opere di Deleuze e una puntuale analisi storica degli episodi e dei documenti del Sessantotto, con particolare attenzione alla Francia, si è cercato di stendere i lineamenti di una critica dell'ideologia del Sessantotto... Prefazione di Roberto Mordacci. Postfazione di Diego Fusaro.
14,00 13,30

La bella e la bestia. Il tipo umano nell'antropologia liberale

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 220
Secondo Max Weber ogni ordinamento delle relazioni sociali deve essere esaminato e valutato in riferimento al "tipo umano" a cui offre le migliori possibilità di diventare predominante. Questo volume assume e applica l'indicazione del sociologo tedesco e si interroga su quali siano i caratteri del proto-tipo e del contro-tipo dell'umano nell'Italia basso-liberale. Si narrano quattro episodi di questa dialettica fra tipi prevalenti e umanità minori, fra tipo e anti-tipo. Si seguono le incarnazioni dell'umano e del disumano nella gloria parallelepipeda catodica e digitale, nella palestra del fitness manageriale, nell'immensa latrina di un manicomio criminale e nello spettacolo delle esposizioni coloniali. Tra figure della fama e dell'infamia, emerge il quadro di una democrazia ereditaria in cui torna egemone l'individuo proprietario.
14,00 13,30

LE FRONTIERE DEL CONTROLLO. MIGRAZIONI,

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
16,00 15,20

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