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Libri di Sabino Cassese

Biografia e opere di Sabino Cassese

Amministrare la nazione. La crisi della burocrazia e i suoi rimedi

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 156
La pubblica amministrazione è il più grande erogatore di servizi e il maggiore datore di lavoro italiano: a essa fanno capo circa tre milioni e trecentomila addetti. Per dimensioni e poteri svolge un ruolo fondamentale nel sistema politico, condizionando la democrazia. Dalla sua buona organizzazione e dal suo funzionamento, quindi, dipendono il benessere dei cittadini e il successo dello Stato. Ma l'amministrazione è al centro di una duplice tensione. È indispensabile, perché non c'è politica pubblica che non faccia riferimento a essa, e tuttavia viene ritenuta il regno del bizantinismo, delle complicazioni, della corruzione, e criticata perché non funzionale al processo economico. In uno scenario divenuto estremamente complesso, Sabino Cassese analizza i fattori di crisi dell'amministrazione pubblica e ne indica i possibili rimedi. Propone di iniziare dai prodotti, per poi passare ai processi produttivi, ai modelli organizzativi e procedurali, al personale e alle sue motivazioni, al contesto, ai saperi e alla cultura amministrativa. Perché la PA sia in grado di gestire i molteplici interessi collettivi, è bene partire dall'aspetto più importante: ciò di cui ha bisogno il Paese.
13,00 12,35

Il premierato non è di destra. Perché cambiando la forma di governo (sempre che lo si faccia bene) si può aggiustare l'Italia

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2024
pagine: 180
Non appena si parla di aggiornare la forma di governo, le posizioni dei partiti si cristallizzano secondo le convenienze e le opportunità del momento, mentre ai cittadini resta oscura la materia del contendere. Così è stato per la riforma del premierato proposta dal governo nel 2024: la maggioranza a favore, l’opposizione contraria, gli italiani in mezzo. E il bello è che non molto tempo fa gli schieramenti erano capovolti: la sinistra promuoveva il premierato (poi addirittura il semipresidenzialismo), mentre le opposizioni nicchiavano. Ma perché è così importante cambiare l’assetto delle nostre istituzioni, tanto che ormai da decenni chiunque vince le elezioni si pone questo problema? Come spiega in questo libro Nicola Drago, imprenditore e presidente di ioCambio, un governo stabile e che funziona è la precondizione per cambiare tutto quello che andrebbe cambiato in Italia: senza un mandato chiaro, una maggioranza stabile, un orizzonte di legislatura, nessun esecutivo è in grado di affrontare e risolvere i problemi che affliggono noi cittadini. È così che si fa non solo nelle aziende (e Drago ha esperienza in prima persona di risanamenti e rinnovamenti), ma anche nella politica di molti paesi (in Francia e non solo) e nelle nostre amministrazioni comunali, con i sindaci eletti direttamente. Invece a livello nazionale abbiamo avuto sessantacinque governi diversi in settantasette anni, e negli ultimi dieci anni ne abbiamo avuti sette. L’ instabilità impedisce di attuare qualsiasi politica di largo respiro e di generare un impatto positivo sulla vita quotidiana dei cittadini (dalla scuola alla sanità, dalla giustizia al lavoro). Ecco perché la discussione sulla modifica della forma di governo non merita di incagliarsi nelle secche di un dibattito radicalizzato dai partiti e quindi sterile. Il premierato, in sé, non è una riforma “di destra”, tanto è vero che, per esempio, fu promossa dalla sinistra al tempo della bicamerale D’Alema. Può invece, se realizzato con equilibrio e spirito democratico, essere il grimaldello per sbloccare il potenziale del Paese, immobile da troppi decenni. La riforma che rende possibili tutte le altre riforme che servono alla nostra economia e alle nostre società. Prefazione di Sabino Cassese.
16,00 15,20

Varcare le frontiere. Un'autobiografia intellettuale

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 288
«Interrogare la memoria è un esercizio difficile», una sfida, a volte un azzardo. Senz’altro è un’occasione per trarre insegnamenti preziosi, come dimostrano queste pagine nelle quali Sabino Cassese, uno fra i più noti giuristi italiani, ripercorre la sua lunga carriera di studioso, anzi di savant. Non una «ricerca del tempo perduto», quanto un’autobiografia intellettuale, un ritorno «su sé stessi», per riannodare i fili del passato e ricomporre l’affresco delle idee, dei dibattiti, dei protagonisti che hanno animato non solo le scienze del diritto, ma la vita accademica, culturale e politica del nostro Paese. Vi si leggono le esperienze di una vita spesa con umiltà e curiosità. Dalla giovinezza durante il fascismo ai ricordi familiari, dagli studi alla Scuola normale superiore di Pisa agli anni all’Ufficio studi dell’Eni di Enrico Mattei, dagli incarichi presso le più prestigiose università italiane e straniere agli impegni nei settori bancario e giudiziario, Cassese dipinge una tela fatta di interessi e passioni, di viaggi e di incontri – in primo luogo quelli con i grandi autori del passato, grazie ai libri più amati, studiati e meditati –, di riflessioni e di analisi. E poi la politica ai vertici delle istituzioni, le ricerche di respiro internazionale, la collaborazione con giornali, riviste e case editrici come forma di impegno civile, l’etica del lavoro, la partecipazione informata e responsabile al dibattito pubblico nelle vesti di osservatore attento dei fatti sociali. Ne emerge, da ultimo, un accorto esame dell’Italia di oggi e un giudizio sullo stato della nostra Repubblica.
Varcare le frontiere è la testimonianza di uno tra gli intellettuali più lucidi e vivaci del nostro tempo, e al contempo, un viaggio attraverso la migliore storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi, nelle cui pieghe si riconosce un’Italia laboriosa, mossa da princìpi saldi nel presente, fiduciosa sull’avvenire.
20,00 19,00

Miseria e nobiltà d'Italia. Dialoghi sullo stato della nazione

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 336
L’Italia è un Paese nel quale si succedono le crisi, anzi c’è bisogno di crisi per realizzare i cambiamenti, perché le istituzioni si sviluppano grazie a esse. Ed è un Paese prismatico, con molte facce, più contraddittorio degli altri, nobile e misero allo stesso tempo. Il modo migliore per comprenderlo è allora dare voce tanto all’italiano quanto all’antitaliano che convivono in ognuno di noi. Come fa Sabino Cassese in questo saggio dal taglio originale e quasi autobiografico. Ogni capitolo si apre con un dialogo alla Diderot o alla Voltaire tra un riformista e un illuminista, uno statalista e un globalista, un militarista e un pacifista, un aristocratico e un plebeo: di fatto le due anime dello stesso autore che si interrogano a vicenda facendo luce su leggi e deroghe, burocrazia buona e cattiva, passato e futuro della Repubblica, pro e contro dell’Unione Europea, riforme presidenziali e ruolo del capo dello Stato. Due o più voci consentono infatti di confrontare sentimenti opposti, come il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà, e di affrontare senza pregiudizi temi come il cambiamento di regime in atto, la provvidenza e la tirannia sanitaria, la giustizia e l’ingiustizia, il governo e il sottogoverno, la guerra e la pace, il progresso e il tramonto dell’Occidente. Un saggio lucido e ricco di spunti e citazioni che illustra pregi e difetti dell’Italia e degli italiani consegnandone un ritratto disincantato e rivelatore.
19,00 18,05

Le strutture del potere

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 208
I poteri visibili e quelli invisibili che governano il nostro Paese nell’analisi e nel racconto di un protagonista della vita pubblica italiana.
15,00 14,25

Amministrare la nazione. La crisi della burocrazia e i suoi rimedi

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 156
La pubblica amministrazione è il più grande erogatore di servizi e il maggiore datore di lavoro italiano: da essa dipendono circa tre milioni e trecentomila addetti. È un organismo che si è andato costruendo lentamente, essendo il frutto della storia e dei principi che lo hanno plasmato. Per dimensioni e poteri svolge inoltre un ruolo fondamentale nel sistema politico, condizionando la democrazia. Si comprende, quindi, come dalla sua buona organizzazione e dal suo funzionamento dipendano il benessere dei cittadini e il successo dello Stato. L'amministrazione è al centro di una duplice tensione. È indispensabile, perché non c'è politica pubblica che non faccia capo a essa, e tuttavia viene ritenuta il regno del bizantinismo, delle complicazioni, della corruzione, e criticata perché non funzionale al processo economico. Alle sue difficoltà strutturali si aggiungono l'«esondazione» del Parlamento, diventato co-amministratore, e la debolezza dei governi (il suo organo di guida), per la loro breve durata. I governi tuttavia non sono gli unici responsabili della sua gestione, poiché interi campi dell'azione pubblica sono ora nel dominio di forze politiche multinazionali, come organismi sovranazionali e Big Tech, di cui è importante tenere conto. Alla luce di questi presupposti, l'autore analizza i fattori di crisi dell'amministrazione pubblica e ne indica i possibili rimedi. Propone di iniziare dai prodotti, per poi passare ai processi produttivi, ai modelli organizzativi e procedurali, al personale e alle sue motivazioni, al contesto, ai saperi e alla cultura amministrativa. Perché la pubblica amministrazione sia in grado di gestire i grandi interessi collettivi, è bene partire dall'aspetto più importante: ciò di cui ha bisogno il Paese.
17,50 16,63

Fondamenti della Repubblica mondiale

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2022
pagine: 624
Nel 1931 Giuseppe Antonio Borgese si trasferisce negli Stati Uniti per un ciclo di lezioni all’Università di Berkeley. È lo stesso anno in cui il fascismo impone il giuramento ai professori universitari, così quel soggiorno che doveva essere temporaneo si trasforma in un lungo esilio volontario, lontano dalle pressioni del regime. Nei diciassette anni trascorsi oltreoceano, Borgese frequenta letterati e scienziati di ogni provenienza, si dedica a un’intensa militanza antifascista e, all’indomani dell’attacco nucleare su Hiroshima, promuove il Comitato per la redazione di una Costituzione mondiale. Da quella esperienza nasce Fondamenti della Repubblica mondiale – pubblicato postumo in inglese nel 1953 e ora per la prima volta tradotto in italiano – in cui Borgese espone la sua profonda fiducia nella democrazia. Un manifesto programmatico che è anche una riflessione sulla natura dell’uomo, sulla politica, la storia, la filosofia e la giustizia, un libro dimenticato ma capace di anticipare con intuito profetico i pericoli, oggi quanto mai attuali, della tecnologia incontrollata e della deriva violenta degli stati. La sensibilità dei suoi studi letterari, l’esperienza delle due guerre, la presa di coscienza degli orrori dei totalitarismi, lo convincono dell’inutilità dei conflitti, e che soltanto un governo mondiale democratico, dotato di poteri reali, possa affermare la pace e la giustizia tra le nazioni. Prefazione di Sabino Cassese.
24,00 22,80

Il governo dei giudici

Libro: Libro rilegato
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 104
La situazione della giustizia in Italia è peculiare. Da un lato si assiste a una dilatazione del ruolo dei giudici, dall’altro a una crescente inefficacia del sistema giudiziario. Molti osservatori concordano sul fatto che la magistratura sia diventata parte della governance nazionale; che vi sia una indebita invasione della magistratura nel campo della politica e dell’economia; che in qualche caso la magistratura cerchi persino di prendere il posto della politica, controllando anche i costumi, oltre ai reati, proponendosi finalità palingenetiche delle strutture sociali, stabilendo rapporti diretti con l’opinione pubblica e con i mezzi di comunicazione. In questo contesto, le procure hanno acquisito un posto particolare, tanto che molti esperti parlano di una ‘Repubblica dei PM’, divenuti un potere a parte, con mezzi propri, che si indirizzano direttamente all’opinione pubblica, avvalendosi della ‘favola’ dell’obbligatorietà dell’azione penale, utilizzando la cronaca giudiziaria come mezzo di lotta politica e trasformando l’Italia in una ‘Repubblica giudiziaria’.
12,00 11,40

I presidenti e la presidenza del Consiglio dei ministri nell'Italia repubblicana. Storia, politica, istituzioni

I presidenti e la presidenza del Consiglio dei ministri nell'Italia repubblicana. Storia, politica, istituzioni

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 1856
Il governo è il vertice dell’esecutivo e il presidente del Consiglio dei ministri è il centro del governo, un centro in cui confluiscono tutti i poteri. Questo non ci mette al riparo dalla loro caducità – nell’ultimo cinquantennio i governi italiani sono mutati quasi ogni anno –, ma non significa che evapori il potere o che non esista un governo in Italia. Quest’opera ricostruisce la biografia politica dei trenta presidenti del Consiglio dei sessantasette governi dell’Italia repubblicana e dei tre governi della transizione. Storici e giuristi intrecciano alle biografie le dimensioni trasversali di tale funzione nevralgica del paese e della macchina sempre più ampia che ha accompagnato il presidente e la presidenza del Consiglio dei ministri, tanto nella sua permanenza nel Palazzo del Viminale, quanto nella nuova residenza di Palazzo Chigi, ed estesasi nei decenni ai palazzi vicini ove sono stati installati dipartimenti, strutture e uffici. Da questo scavo emergono dati nuovi derivati da fonti edite o inedite. Una riflessione che ricostruisce la storia democratica del paese.
68,00

Intellettuali

Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 120
Per richiamare gli intellettuali a reinventarsi senza tradirsi. Chi sono gli intellettuali oggi? Com'è cambiato il loro ruolo al tempo di internet? Se tutti possono dialogare con tutti, se i media tradizionali di cui di solito gli intellettuali si valgono sono in crisi, chi potrà ancora ascoltarli? L'atteggiamento populista alimenta il rifiuto degli intellettuali, e le forze politiche che lo coltivano sono fondate su un falso egualitarismo che dichiara di poter fare a meno di loro; dobbiamo allora rassegnarci al trionfo di chi non sa? Contro l'epidemia dell'ignoranza e i suoi effetti negativi sulla società e sulla democrazia, un'analisi lucida e senza sconti a difesa del ruolo dell'intellettuale come critico essenziale nel «mercato delle idee».
12,00 11,40

La Costituzione «dimenticata»

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2021
42,00 39,90

La nuova costituzione economica

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 472
Gli Stati sono sostituiti, nella disciplina dell’economia, da istituzioni sovranazionali; l’ordinamento nazionale è parte di quello europeo, al quale deve adeguarsi; il diritto europeo finisce per stabilire le teste di capitolo del diritto pubblico dell’economia: sono solo alcuni degli importanti mutamenti con cui si è chiuso il secolo XX. Le tre crisi del primo ventennio del nuovo millennio portano nuovamente in rilievo lo Stato finanziatore, regolatore e imprenditore. L’Unione europea, a sua volta, ne condiziona e finanzia le iniziative. I capitoli di questo volume forniscono una attenta analisi dei rapporti attuali Stato-economia e seguono le trasformazioni e le prospettive aperte dalle politiche dell’Europa unita. Questa sesta edizione, diretta e coordinata da Sabino Cassese, è il frutto di una completa revisione del precedente fortunato manuale.
25,00 23,75

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