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Libri di Maria Grazia Calandrone

Biografia e opere di Barbara Idda

Dove non mi hai portata

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 256
Un romanzo intimo eppure pubblico, che racconta una scheggia di storia d'Italia e le vite interrotte delle donne. Un'indagine sentimentale che non lascia scampo a nessuno, neppure a chi legge. È l'estate del 1965 quando Giuseppe e Lucia arrivano a Roma. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall'inquietudine che prova chi è braccato. Lucia è fuggita da un marito violento che la umiliava ogni giorno, ma per la legge dell'epoca la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di Villa Borghese. Più di cinquant'anni dopo, Maria Grazia Calandrone si mette in viaggio per ricostruire cosa ha portato i suoi genitori a compiere quel gesto estremo. Torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, sofferto, lavorato e amato. E indagando sul passato illumina di una luce nuova la sua vita.
13,00 12,35

Splendi come vita

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 224
"Splendi come vita" fa quello che fa la letteratura alla sua massima potenza: ridà vita a ciò che non c'è più, illuminando di riflesso la vita del lettore. Ma lasciamo che a parlarne sia l'autrice. «Splendi come vita è una lettera d'amore alla madre adottiva. È il racconto di una incolpevole caduta nel Disamore, dunque di una cacciata, di un paradiso perduto. Non è la storia di un disamore, ma la storia di una perdita. Chi scrive è una bambina adottata, che ama immensamente la propria madre. Poi c'è una ferita primaria e la madre non crede più all'amore della figlia. Frattura su frattura, equivoco su equivoco, si arriva a una distanza siderale fra le due, a un quotidiano dolore, a un quotidiano rifiuto, fino alla catarsi delle ultime pagine. Chi scrive rivede oggi la madre con gli occhi di una donna adulta, non più solo come la propria madre, ma come una donna a sua volta adulta, con la sua storia e i suoi propri dolori e gioie. Quando si smette di vedere la propria madre esclusivamente come la propria madre, la si può finalmente “vedere” come essere separato, autonomo e, per ciò, tanto più amabile» (Maria Grazia Calandrone).
14,00 13,30

Magnifico e tremendo stava l'amore

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 336
Tutti gli amanti giurano che il loro amore è diverso da quello degli altri. Specie all’inizio, quando la risacca della vita non ha ancora intaccato il sentimento. Poi le cose cambiano, e le storie tendono a somigliarsi. Ma non questa. L’amore raccontato in queste pagine – tratto da una vicenda di cronaca nera – ha avuto un finale sorprendente, che solo la realtà e una sua misteriosa giustizia potevano immaginare. Del resto «il destino, quando si accanisce, mostra pure una certa fantasia». Dopo “Dove non mi hai portata”, Maria Grazia Calandrone indaga le vite dei protagonisti di un fatto realmente accaduto, con sguardo da investigatrice e sensibilità da poetessa. E ci restituisce una vicenda in cui i chiaroscuri sono così tanti e intrecciati da impedirci una lettura unica. Come in tutte le storie d’amore. «“Magnifico e tremendo stava l’amore” rielabora un caso di cronaca nera. Il 27 gennaio 2004, dopo circa vent’anni di violenza subita, Luciana uccide con dodici coltellate l’ex marito Domenico e, insieme al nuovo compagno, ne getta il corpo nel fiume Tevere. Il 24 giugno 1965 mia madre Lucia, dopo anni di violenza subita da parte del marito, getta sé stessa nel fiume Tevere, insieme al suo nuovo compagno, mio padre. Perché in quegli anni non esiste la legge sul divorzio. Il motivo della mia ossessione è fin troppo evidente. Ma la vicenda giudiziaria di Luciana si conclude con un provvedimento destinato a fare giurisprudenza. Mi è parso allora utile, anzi necessario, rintracciare negli atti processuali le motivazioni umane e legali di una sentenza tanto d’avanguardia. L’analisi della storia e dei suoi esiti ha finito per generare un libro che ha sorpreso per prima chi l’ha scritto, essendo diventata un’opera scorretta, che non assume esclusivamente il punto di vista della vittima, si chiede anzi chi dei due sia la vittima, quale patto leghi i protagonisti e in quale oscurità delle persone quel patto abbia radicato. Chi scrive, insomma, ha cercato di comprendere profondamente le ragioni della violenza. E forse, chissà, ha lavorato proprio per emanciparsi da uno sguardo semplice sulla violenza. Non c’è dunque condanna, ma esposizione, quando possibile poetica, di quel magnifico e tremendo amore» (Maria Grazia Calandrone).
20,00 19,00

Ario prende la luna

Libro: Libro rilegato
editore: Gribaudo
anno edizione: 2024
pagine: 48
A forza di giocare Ario impara a volare legato a una stella. Poi decide di mettersi a guardare che succede alla vita quando accade. Dall’autrice finalista del Premio Strega, una storia poetica e sognante dedicata alla luna, alle stelle e all’amore. Età di lettura: da 5 anni.
14,90 14,16

Splendi come vita

Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2023
pagine: 224
«'Splendi come vita' è una lettera d'amore alla madre adottiva. È il racconto di una incolpevole caduta nel Disamore, dunque di una cacciata, di un paradiso perduto. Non è la storia di un disamore, ma la storia di una perdita. Chi scrive è una bambina adottata, che ama immensamente la propria madre. Poi c'è una ferita primaria e la madre non crede più all'amore della figlia. Frattura su frattura, equivoco su equivoco, si arriva a una distanza siderale fra le due, a un quotidiano dolore, a un quotidiano rifiuto, fino alla catarsi delle ultime pagine. Chi scrive rivede oggi la madre con gli occhi di una donna adulta, non più solo come la propria madre, ma come una donna a sua volta adulta, con la sua storia e i suoi propri dolori e gioie. Quando si smette di vedere la propria madre esclusivamente come la propria madre, la si può finalmente “vedere” come essere separato, autonomo e, per ciò, tanto più amabile». (Maria Grazia Calandrone)
12,00 11,40

Dove non mi hai portata. Mia madre, un caso di cronaca

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 256
1965. Un uomo e una donna, dopo aver abbandonato nel parco di Villa Borghese la figlia di otto mesi, compiono un gesto estremo. 2021. Quella bambina abbandonata era Maria Grazia Calandrone. Decisa a scoprire la verità, torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, sofferto, lavorato e amato. E indagando sul passato illumina di una luce nuova la sua vita. "Dove non mi hai portata" è un libro intimo eppure pubblico, profondamente emozionante e insieme lucidissimo. Attraversando lo specchio del tempo, racconta una scheggia di storia d'Italia e le vite interrotte delle donne. Ma è anche un'indagine sentimentale che non lascia scampo a nessuno, neppure a chi legge. Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l'estate del 1965. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall'inquietudine che prova chi è braccato. Perché Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare e che la umiliava ogni giorno, e ha tentato di costruirsi una nuova vita proprio insieme a Giuseppe. Per la legge dell'epoca, però, la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di Villa Borghese, confidando nel fatto che qualcuno si prenderà cura di lei. Più di cinquant'anni dopo quella bambina, a sua volta diventata madre, si mette in viaggio per ricostruire quello che è davvero successo ai suoi genitori. Come una detective, Maria Grazia Calandrone ricostruisce la sequenza dei movimenti di Lucia e Giuseppe, enumera gli oggetti abbandonati dietro di loro, s'informa sul tempo che impiega un corpo per morire in acqua e sul funzionamento delle poste nel 1965, per capire quando e dove i suoi genitori abbiano spedito la lettera a «l'Unità» in cui spiegavano con poche parole il loro gesto. Dopo "Splendi come vita", in cui l'autrice affrontava il difficile rapporto con la madre adottiva, "Dove non mi hai portata" esplora un nodo se possibile ancora più intimo e complesso. Indagando la storia dei genitori grazie agli articoli di cronaca dell'epoca, Calandrone fa emergere il ritratto di un'Italia stanca di guerra ma non di regole coercitive. Un Paese che ha spinto una donna forte e vitale a sentirsi smarrita e senza vie di fuga. Fino a pagare con la vita la sua scelta d'amore.
19,50 18,53

Il quaderno

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 112
“Leggendo Il quaderno di Sonia Bergamasco sembra di seguire la coda di una cometa, stare immersi in frantumi di polvere di stelle, seguendo un andamento fatto di svolte improvvise, di continue sorprese. Bergamasco non sente il bisogno di spiegare, si fida della potenza esplosa delle parole e dell’intelligenza di chi le riceverà, e chi legge sente la sua fiducia e la ricambia, s’immerge in una lingua rara e nuova, nella struttura di un altro mondo, dove le cose emergono a lampi e gli oggetti sono ricoperti dalle proprie astrazioni, come nella vita interiore di ognuno. Appaiono dunque simboli, volti, manufatti, musi, illuminati dal fascio di luce di una torcia che ruota, seguendo il ritmo cardiaco di una bambina che danza.” (dalla prefazione di Maria Grazia Calandrone)
16,00 15,20

Versi di libertà. Trenta poetesse da tutto il mondo

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 208
Maria Grazia Calandrone, voce nota della lirica e della cultura italiane, riunisce in queste pagine trenta personalissimi ritratti di donne accomunate dall’aver trovato nella poesia la possibilità (talvolta l’unica possibilità) di dire la loro sulla vita e sul mondo. Voci note e voci da scoprire, dei paesi più diversi e lontani: dalle russe Achmatova e Cvetaeva all’afghana Nadia Anjuman alla svedese Karin Boye all’americana Elizabeth Bishop, rivivono le esistenze e le voci e i volti di donne che hanno lasciato, ciascuna a suo modo, un segno e una parola per dare nuova forma e significato al mondo.
18,00 17,10

Una creatura fatta per la gioia. Biografia poetica di Alda Merini

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2021
pagine: 176
Alda Merini: «una donna che cerca di estrarre da un dolore inimmaginabile, immeritato e continuo, un amore incondizionato per la vita». Così la descrive Maria Grazia Calandrone nell’affrontare i chiaroscuri di una protagonista anomala del suo tempo, insieme straripante e involontaria. L’esistenza di Alda è composta come un mosaico di tanti tasselli, raramente armonici fra loro, spesso pervasi dallo scintillio della predestinazione. La madre bellissima e il padre che le insegna a scrivere prima di mandarla a scuola. La guerra, e gli amori che sono come guerre, e il matrimonio che è anche un modo per mettersi al riparo, di porre la realtà quotidiana di una moglie e madre come argine al potere dirompente dell’ispirazione. La realtà sbagliata e violenta, però libera, del manicomio dove affronterà ben ventiquattro ricoveri. Le quattro figlie: ripetutamente perdute, date in affido mentre lei lotta con i suoi demoni e con le istituzioni. E l’epopea di un successo letterario, quello di una poetessa «nata due volte»: la prima nei salotti letterari milanesi del dopoguerra, e la seconda negli anni Novanta, con la consacrazione anche commerciale e la tossica ribalta mediatica. Leggerezza e intensità, sofferenza e passione, la capacità di leggere il presente e le persone, senza autoindulgenza né sentimentalismi: per tutto questo, Alda Merini è stata grande. La sua storia, ricostruita con acume e originalità, gronda verità da ascoltare e vita da godere. A partire dalla lezione della transustanziazione più necessaria: quella del dolore in amore.
15,00 14,25

Splendi come vita

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 224
"Splendi come vita" fa quello che fa la letteratura alla sua massima potenza: ridà vita a ciò che non c'è più, illuminando di riflesso la vita del lettore. Ma lasciamo che a parlarne sia l'autrice. «Splendi come vita è una lettera d'amore alla madre adottiva. È il racconto di una incolpevole caduta nel Disamore, dunque di una cacciata, di un paradiso perduto. Non è la storia di un disamore, ma la storia di una perdita. Chi scrive è una bambina adottata, che ama immensamente la propria madre. Poi c'è una ferita primaria e la madre non crede più all'amore della figlia. Frattura su frattura, equivoco su equivoco, si arriva a una distanza siderale fra le due, a un quotidiano dolore, a un quotidiano rifiuto, fino alla catarsi delle ultime pagine. Chi scrive rivede oggi la madre con gli occhi di una donna adulta, non più solo come la propria madre, ma come una donna a sua volta adulta, con la sua storia e i suoi propri dolori e gioie. Quando si smette di vedere la propria madre esclusivamente come la propria madre, la si può finalmente "vedere" come essere separato, autonomo e, per ciò, tanto più amabile» (Maria Grazia Calandrone).
15,50 14,73

Il fotografo di Francis Bacon. Jazz Poetry per John Deakin

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 56
"Abbiamo fatto l'amore su una brandirla da campo. Che diavolo ci fa una brandina da campo nella casa di un fotografo di moda non è Capa, non è..." Prefazione di Maria Grazia Calandrone.
10,00 9,50

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