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Libri di Marco Tullio Cicerone

Biografia e opere di Marco Tullio Cicerone

La natura degli dei. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 608
Il De natura deorum è un dialogo filosofico a tema religioso, ed insieme al De divinatione e al De fato, fu composto tra il 45 e il 44 a. C., anni che videro l’ascesa di Cesare e che costrinsero Cicerone ad un ritiro forzato dalla scena politica. Cicerone in questo dialogo, dedicato all’amico Bruto, riafferma il suo sempre vivo interesse per la dimensione politica della città e lo fa affrontando un tema di straordinaria importanza sociale e politica, la religione. L’indagine sulla natura degli dèi è sviluppata adottando prospettive diverse, che trovano spazio nei tre libri che compongono l’opera: nel primo libro quella epicurea, a cui dà voce Velleio; nel secondo libro quella stoica, presentata da Balbo ed infine, nel terzo libro quella accademico-scettica illustrata dal pontefice Cotta. Cicerone è spettatore silente, ma attento, e si rivela solo alla fine del dialogo, dove, con una semplice formula, è capace di esprimere magistralmente lo sguardo di un romano sulla religione: il suo significato politico, a cui ha dato rilievo Cotta, e il suo valore universale, a cui ha dato profondità Balbo.
24,00 22,80

De amicitia-Sull'amicizia. Testo latino a fronte e note linguistiche

Libro: Libro in brossura
editore: Demetra
anno edizione: 2025
pagine: 160
Un elogio dell'amicizia scritto da Cicerone negli anni della maturità e composto in forma di dialogo fra Gaio Lelio e i suoi generi Gaio Fannio Strabone e Quinto Mucio Scevola.
8,90 8,46

Ad familiares. Lettere ai familiari. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2025
pagine: 720
«La patria ormai l’ho pianta più dolorosamente e più a lungo di quanto una madre abbia mai pianto la perdita dell’unico figlio», scrive Cicerone in una lettera all’amico Papirio Peto. Intimo affetto e impegno civile, questi i due fili che legano insieme il corpus di epistole che il celebre oratore scrisse tra il 63 e il 43 a.C., durante gli anni più tumultuosi della res publica. E tra privato e politica si dividono anche i numerosi destinatari delle lettere: da un lato si ritrovano i grandi protagonisti della scena pubblica, tra cui lo stesso Cesare, che Cicerone appella con un benevolo «mi Caesar», consapevole di quanto la retorica sia influente nei giochi di potere. Dall’altro invece gli affetti più intimi, tra cui la moglie Terenzia e l’adorata figlia Tullia, ma anche il fedele liberto Tirone, legato a Cicerone da un affetto sincero, capace di superare le differenze di status. Ciò che emerge dalle epistole non è solo il racconto perspicace e lucido della “rivoluzione romana”, quando il sangue fratricida bagnava le strade di Roma al culmine della guerra civile, ma anche il ritratto umano di uno dei più grandi protagonisti dell’età repubblicana, emblema di giustizia e di libertà, che non nasconde le sue preoccupazioni e fragilità nelle parole riservate ai confidenti più stretti. Se infatti grande è il timore dinnanzi all’avanzata dell’impavido Cesare, altrettanto grande è il dolore che prova avendo lasciato moglie e figlia da sole nell’Urbe teatro di guerriglia, un dolore accentuato dalla mancanza di notizie di quel figlio che ha deciso di salire sul carro di Cesare, voltandogli le spalle. Questo secondo volume raccoglie le epistole di data incerta e quelle scritte tra l’agosto 46 e il luglio 43 a.C. In soli tre anni l’astro di Cesare raggiunge il suo apice come dictator perpetuus e il suo violento declino nella congiura delle Idi di marzo. È un evento indelebile, che tuttavia non basta a risollevare le sorti della Repubblica: in molti sono già pronti a cogliere lo scettro del tiranno, in particolare Marco Antonio, acerrimo rivale di Cicerone. A spuntarla però sarà il giovane ma scaltro Cesare Ottaviano. Anche le vicende private di Cicerone si fanno via via più tormentate, col divorzio dalla moglie Terenzia e soprattutto con la prematura perdita della figlia Tullia. Le epistole ad familiares restano certamente una fonte storiografica di eccellenza, ma rimangono anche la più grande testimonianza della personalità umanissima di Cicerone, fondata su saldi ideali e principi, quelli di un uomo pronto a sacrificare la vita nel momento in cui Roma perdeva la sua libertà.
24,00 22,80

Il valore dell'amicizia

Libro: Libro in brossura
editore: ROI edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 120
Il De amicitia (Il valore dell’amicizia) è una lettura preziosa in un’epoca in cui la quotidianità frenetica ci sottrae sempre più tempo per coltivare amicizie profonde. Il modo di intendere i rapporti sociali è cambiato, ma il dolore della solitudine rimane lo stesso lungo i millenni. Perché un amico è quella persona con cui desideriamo condividere la gioia di un successo così come la ferita di una delusione, e sarà proprio lui a renderci più lieve quest’ultima: parola di Cicerone, che non a caso ha scritto questo dialogo proprio nell’anno peggiore della sua vita.
12,90 12,26

L'amicizia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 96
Il "Laelius de amicitia", fortunatissimo dialogo ciceroniano risalente al 44 a.C. e dedicato ad Attico, s'immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell'amicizia: cos'è, da cosa nasce e a quali fini tende. Mentre l'amicizia per i Romani è innanzitutto la creazione di legami personali a scopo di sostegno politico, la tesi di Cicerone espressa per bocca di Lelio, e ispirata soprattutto a fonti di orientamento platonico e storico, è assai innovativa: la vera amicizia è un sentimento del tutto disinteressato, un rapporto insostituibile che, dopo la sapienza, rappresenta il massimo bene cui l'uomo possa aspirare. Sforzandosi di allargare la base sociale dell'amicizia al di là della ristretta cerchia della nobilitas, ponendo come sue fondamenta valori come virtus e probitas, l'amicizia viene sdoganata dall'ambito esclusivamente politico per diventare una sorta di spinta al miglioramento individuale.
10,00 9,50

Academica. L'arte del dubbio. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 276
Il dolore per le proprie perdite e la constatazione di trovarsi di fronte a una politica fatta di maneggi, dalla quale egli è escluso, sono i sentimenti che spingono Cicerone al ritiro e alla composizione di opere filosofiche, tra cui gli Academica, dedicati alle principali teorie gnoseologiche tra le scuole del tempo. Servendosi della formula del dialogo, Cicerone si interroga, con intellettuali come l’erudito Varrone e il generale Lucullo, sull’importanza del dubbio da esercitare contro il dogmatismo, sul concetto di vero e di falso, sulla definizione di saggio e sulle influenze dello scetticismo nell’Accademia platonica. Una fonte documentaria imprescindibile per la ricostruzione della storia del platonismo dal III al I secolo a.C. e per le notizie sulle altre principali scuole filosofiche, da quella scettica alla stoica. La storia travagliata dell’opera – composta e poi riscritta in breve tempo – non ci impedisce di apprezzare l’erudizione di Cicerone nel citare personaggi, dottrine e filosofi a lui contemporanei, di cui l’apparato di commento riporta approfondimenti del contesto storico-culturale in grado di soddisfare la curiosità del lettore moderno.
12,00 11,40

Le catilinarie. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2021
pagine: 240
L’8 novembre del 63 a. C. il console Marco Tullio Cicerone convoca d’urgenza una riunione senatoriale in cui svela il tentativo di sovversione di Lucio Sergio Catilina. Le fasi convulse di questi eventi sono testimoniate dalle quattro orazioni Catilinariae, pubblicate, a vicenda conclusa, nel 60 a. C. In esse, la vituperatio dell’avversario politico si dispiega in un’abilissima costruzione retorica, in cui l’enfatizzazione del rischio corso si coniuga con la demonizzazione di Catilina. Nel denunciare il suo allontanamento dal sistema comportamentale tradizionale, Cicerone lo priva gradualmente delle prerogative di civis Romanus, attribuendogli i connotati di hostis e persino quelli di entità mostruosa, così da legittimarne l’eliminazione. Con questi argomenti la sua straordinaria forza dialettica consegna alla posterità la figura del nemico pubblico per antonomasia: Catilina.
12,00 11,40

Le Tusculane. Testo latino a fronte

Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2019
pagine: 464
Le Tusculane si possono considerare sicuramente una delle più importanti opere filosofiche di Cicerone: esse raccolgono cinque dialoghi immaginari ambientati nella villa ciceroniana di Tuscolo e sostenuti da due anonimi interlocutori, conosciuti generalmente come A (Auditor) e M (Magister). Queste disputationes, i cui singoli titoli evidenziano con chiarezza il contenuto dell'opera (come disprezzare la morte; come sopportare il dolore; come lenire le afflizioni; le altre perturbazioni dell'animo; a vivere in beatitudine la virtù è paga di se stessa), consentono al lettore di indagare la figura del retore e di comprendere che la retorica non è solamente un artificio precettistico ma una macchina intellettuale piuttosto complessa.
14,00 13,30

De officiis. Quel che è giusto fare. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: XXXVI-363
Nel 44 a. C., in un periodo di profonda crisi delle istituzioni sociali e politiche di Roma, Cicerone dedica al figlio Marco un trattato che intende riordinare le forme dell'interazione tra i cittadini e rifondare la res publica. Consapevole che l'antico sistema di valori è ormai superato, Cicerone tenta di organizzare un sistema di trasmissione della memoria fra generazioni, regole di comportamento che indichino «quel che è giusto fare» ai giovani della città, cui tocca ripartire dalle rovine ancora fumanti dello Stato. Una specie di «Etica spiegata a mio figlio», come si intitolerebbe oggi, che è diventata uno snodo fondamentale per il mondo latino, medievale e moderno, permeando la cultura occidentale fino ai giorni nostri.
12,50 11,88

Somnium Scipionis. Per i Licei e gli Ist. Magistrali

Libro: Libro in brossura
editore: Fusta Editore
anno edizione: 2018
9,50 9,03

Dell'amicizia. Volgarizzamento del sec. XIV

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2017
pagine: 170
Cicerone, romanus e homo novus, filosofo eclettico e uomo politico, nel suo Laelius de amicitia, sviluppa la tesi secondo cui non può esistere un’amicizia autentica se non tra i boni viri, ossia quelle persone di alta statura morale e di esemplare onestà. Era l’estate del 44 a.C. e l’Arpinate si preparava all’estrema difesa della Res publica minacciata dalla sete di potere dei due eredi di Cesare, Marco Antonio e Ottaviano. Isolato, ma ancora combattivo, ha come unico sostegno l’amico di una vita, Tito Pomponio Attico, al quale dedica l’operetta. Col De amicitia - qui riprodotto in un prezioso e raro volgarizzamento del XIV secolo, edito nel 1809 da Luigi Clasio per i tipi dell’Accademia della Crusca - Cicerone invita a riscoprire la bellezza di un’amicizia non utilitaristica, un solem che illumina la vita anche nei mala tempora.
12,00 11,40

De senectute-De amicitia. Testo latino a fronte

De senectute-De amicitia. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: XXIX-192
Composti nel 44 a.C., un anno prima morte di Cicerone, i dialoghi “De senectute” e “De amicitia” – insieme al “De officiis” – formano la triade di opere filosofiche in cui è espressa la summa del pensiero ciceroniano, plasmata dalla consuetudine di una vita intera con le grandi correnti di età ellenistica, quali lo stoicismo, l'epicureismo e l'Accademia platonica. Vecchiaia, dunque, come "fine attiva" della vita, fase vitale dell'esistenza del cittadino repubblicano, punto di riferimento soprattutto in funzione politica. Amicizia, invece, come cardine della moralità, pilastro sul quale poggia la nobilitas, intesa come espressione di quella repubblica senatoria destinata di lì a poco a scomparire.
10,00

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