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Libri di Ingrid Basso

Biografia e opere di Ingrid Basso

Piccoli consigli inutili

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 288
Qual è il segreto per incontrare nuovi amici in un posto dove non si conosce nessuno? E cosa si fa esattamente per essere felici… a Velling? È proprio qui, nello Jutland occidentale, che si è trasferita Dolph con il marito, insegnante di scrittura creativa, e il figlio piccolo. Tra notti insonni, pianti dal significato criptico e commenti non richiesti su come essere un buon genitore, dovrà cercare di adattarsi allo scomodo ruolo di madre e, insieme, svolgere il suo nuovo lavoro: curare una rubrica di consigli per il giornale locale, cui arrivano in forma anonima le domande più disparate su crucci e dilemmi esistenziali. Lei, però, non sembra la persona più adatta: se la vita è una strada contorta e intasata dal traffico, Dolph non è brava a usare il pedale del freno, sia alla scuola guida che nelle interazioni di tutti i giorni. Schietta e senza inibizioni, la missione più ardua per lei è non travolgere chiunque con fiumi di parole e confessioni non richieste. Perché a Velling vigono norme di conversazione precise, e parlare per frasi brevi è la prima forma di cortesia. Un libro pungente e spassosissimo, con una protagonista inconfondibile, che con precisione chirurgica mette a nudo sé stessa e gli altri illuminando vizi e debolezze dell'essere umano.
16,00 15,20

Cicatrici

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 360
È una mattina come tante, nel gelido inverno di Copenhagen, quando scompare il piccolo Lukas Bjerre. Un bambino di soli dieci anni, particolarmente sensibile e dotato, che non sembrerebbe avere alcun motivo per essersi allontanato in modo volontario. Il padre Jens è medico e, nel momento in cui riceve la telefonata della scuola, la giornalista Heloise Kaldan si trova proprio nel suo studio. Le indagini vengono affidate al poliziotto Erik Schäfer. Famiglia, insegnanti, amici: ogni pista deve essere subito battuta, perché con l'arrivo della notte le temperature scenderanno ben al di sotto dello zero e le speranze di ritrovarlo vivo si ridurranno drasticamente. Quando nel parco vicino alla Nyholm Skole viene rinvenuto il cellulare di Lukas, emerge un dato interessante. Il bambino ha una particolare ossessione, la pareidolia, un fenomeno per il quale alcune persone sono portate a vedere dei volti in oggetti inanimati. Diventa così fondamentale capire dov'è stata scattata una foto che ha postato più volte sul suo profilo Instagram e che ritrae la porta di un vecchio fienile. Se fosse andato lì? Heloise sa di aver visto quell'edificio… ma dove? Inoltre, i compagni di scuola raccontano di un signore strano ma gentile, forse un po' insistente, che regala sempre loro una mela, motivo per cui viene chiamato l'Uomo delle Mele… Come rintracciarlo? Mentre Heloise si trova ad affrontare un difficile momento con il suo compagno, il giornale per cui lavora le intima di seguire il caso del piccolo Bjerre, e lei sa che il burbero Erik non ne sarà per niente felice. Kaldan e Schäfer si troveranno di nuovo a collaborare per la risoluzione di questo secondo caso dal finale del tutto inaspettato. Perché ognuno di noi si porta dentro cicatrici con le quali prima o poi dovrà fare i conti.
17,90 17,01

La danza della vita. La mia arte raccontata da me

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 192
Se l’arte di Edvard Munch è conosciuta nel mondo intero, i suoi testi sono ancora un segreto per il grande pubblico. Quando però le sue parole compaiono accanto alle sue opere, come avviene in questo libro, diventa immediatamente chiaro che le une completano e chiariscono le altre, e che la conoscenza dell’artista attraverso i suoi testi consente di entrare nel cuore del suo lavoro. Munch scrisse per tutta la vita: appunti, taccuini, diari, poemi in prosa, bozzetti letterari, note di viaggio, articoli e, naturalmente, lettere. Ingegno tormentato e geniale, Munch dunque diede forma ai suoi pensieri e alle sue emozioni non solo in quadri indimenticabili, ma anche in testi letterari carichi di lirismo, nei quali le considerazioni sull’arte in generale e sulla sua opera in particolare si accompagnano al racconto di ambienti e personaggi che lasciarono un’impronta profonda sulla sua eccezionale sensibilità. Munch considera l’arte come un’immersione nei segreti dell’animo umano: «nella mia arte – scriveva – ho cercato di spiegare a me stesso la vita e il suo senso», tentando allo stesso tempo di «aiutare gli altri a chiarirsi la propria». La scrittura, la pittura e l’incisione sono tessere di disegno unitario, volto a raccontare la danza della vita in tutte le sue espressioni. Da questo desiderio di unità nasce anche il progetto di realizzare un grande ciclo pittorico, Il fregio della vita, che tenesse insieme le sue opere in un solo discorso. Munch credeva infatti che i suoi quadri, spesso ritenuti oscuri e di difficile lettura, sarebbero stati più comprensibili se presentati l’uno accanto all’altro, «come quando ci sono tanti violini in una stanza, si fa suonare la nota su cui sono armonizzati e allora suonano tutti». I testi raccolti in questo libro contribuiscono a ricostruire la melodia della sua pittura, consentendo di cogliere la ricchezza dell’universo umano e creativo dell’artista e illuminando le sue opere, le più note e le meno conosciute, di una nuova luce.
32,00 30,40

Benedizioni

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 208
Sette storie fatte di intrecci casuali, come succede nella vita vera, che seguono sette persone in difficoltà, sette momenti di smarrimento, solitudine, impotenza, dolore. Ma è dall’altro, l’altro imprevisto, inconosciuto, provvidenzialmente vicino, che arrivano amicizia, comprensione, la luce piccola e decisa della speranza. Con una lingua sobria e nitida Caroline Albertine Minor, nuovo talento della letteratura danese, racconta l’importanza della condivisione, del saper chiedere aiuto, perché ci sono amicizie salvifiche ad attenderci dietro l’angolo quando più ne abbiamo bisogno: vere e proprie benedizioni.
17,00 16,15

Filosofia della menzogna

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 176
Tutti noi mentiamo e allo stesso tempo condanniamo la menzogna. Ma cos'è la menzogna e cosa la rende tale? A partire da queste domande Lars Fr. H. Svendsen indaga il ruolo che le bugie svolgono nella vita di tutti i giorni, con una particolare attenzione alla questione etica, per capire perché sia così sbagliato mentire e se esistano casi in cui è legittimo farlo. Mentiamo a noi stessi, agli amici, in amore e in famiglia, venendo meno al rapporto di fiducia su cui si fondano le nostre relazioni. Ma che fare quando dobbiamo dire verità spiacevoli? E sono perdonabili le cosiddette bugie «bianche»? Dall'ambito degli affetti personali l'autore ci guida poi in quello sociale, attraverso le parole di pensatori fondamentali – da Platone a Machiavelli a Nietzsche, fino a contemporanei come Max Weber e Hannah Arendt – e, soffermandosi in particolare sulla figura di Donald Trump, analizza l'uso della menzogna in politica. Una colta e divertente analisi filosofica su come riconoscere le bugie, che ci aiuta a districarci nel mondo e ad accettare una semplice verità: è necessario presumere che le persone siano sincere, se non vogliamo vivere una vita basata sulla sfiducia negli altri ed essere infelici.
16,00 15,20

Se la morte ti ha tolto qualcosa, tu restituiscilo (Il libro di Carl)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 144
Si può raccontare il più atroce dei dolori, la perdita di un figlio? Forse no. Nel marzo del 2015, la poetessa danese Naja Marie Aidt riceve una telefonata. Carl, il figlio venticinquenne, è morto. Non si sa né come né perché: la madre e il lettore non riescono a fronteggiare l'angoscia che li travolge. Un incidente, un malore, un suicidio? Di pagina in pagina l'autrice mette ordine nella propria disperazione, scoprendo e raccontando cosa è accaduto al ragazzo. È il viaggio di una madre dentro di sé, un viaggio alla scoperta della morte. Un esercizio di consapevolezza di natura maieutica: dare alla luce la morte di una persona a cui si è data la vita. Come si può? La prima reazione della poetessa è il silenzio. La sua penna si inaridisce. Compone linee scarne, rifiuta le maiuscole e la punteggiatura, ricopia lemmi e definizioni dal vocabolario, riporta versi e stralci di grandi autori del passato che sono sopravvissuti a lutti devastanti: da Cicerone a Mallarmé, da Whitman a Roubaud. E così, a poco a poco, qualche lettera riempie il vuoto. La disposizione delle parole sulla pagina si fa sempre più ordinata e il lettore apprende ciò che è accaduto.
18,00 17,10

Polemica contro Heiberg. Un piccolo annesso di Constantin Constantius, autore di «La ripetizione»

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 84
Nell'ottobre 1843 Kierkegaard pubblica a nome Constantin Constantius La ripetizione, “bizzarro libriccino” in cui mette in scena uno dei concetti più originali e più profondi della sua riflessione filosofica, quello di “ripetizione”. Neanche due mesi dopo, il celebre poeta, critico letterario nonché alfiere dell'hegelismo danese Johan Ludvig Heiberg (1791-1860) scrive una recensione che dà adito a un'accesa reazione polemica da parte di Kierkegaard. Una polemica che ha però la strana peculiarità di rimanere solitaria: il Filosofo scrive infatti una lunga e infiammata risposta che decide di tenere nel cassetto, convinto della contraddittorietà insita nel voler trasformare in “comunicazione diretta” ciò che solo indirettamente, mediante l'ironia, può essere introdotto nella riflessione. Nell'inedito "Polemica contro Heiberg", presentato in traduzione italiana, Kierkegaard si cimenta così nel raro tentativo di spiegare in modo esplicito se stesso e la sua categoria di ripetizione dinanzi ai contemporanei che l'hanno fraintesa preferendole la mediazione hegeliana.
10,00 9,50

Il bambino che partì per il Nord alla ricerca di Babbo Natale

Libro: Libro rilegato
editore: Iperborea
anno edizione: 2019
pagine: 60
Strano papà, quello del piccolo Andreas: il Natale non solo non gli piace, lo detesta. Ed è proprio un peccato che non voglia saperne di festeggiarlo. Meno male che Andreas abita in Groenlandia e la sua famiglia ha una comoda slitta e dodici bei cani che non vedono l'ora di tirarla. Per convincere il papà di quanto è magica questa festa basterà fare un viaggetto con lui su al Nord, dove di sicuro incontreranno Babbo Natale, visto che vive là. Così, quando la Vigilia è ormai vicina, Andreas saluta la mamma e la sorellina Sofie per iniziare la sua avventura col papà. Mentre al villaggio è tutto un luccicare di candeline e stelle natalizie alle finestre, loro se ne vanno in slitta su e giù per i pendii ghiacciati, dove gli alberi non crescono e nelle poche ore di chiaro l'unico colore è il bianco accecante della neve. E quando cala il buio, padre e figlio trovano un po' di tepore in un capanno incassato nella neve. Chissà se lì troveranno anche il simpatico barbuto rossovestito, pronto a salutarti con la sua tipica risatona che fa oh oh. Una fiaba dolce e tenera che, intrecciando l'incanto del Natale con la storia del legame tra un bambino e il suo papà, ci porta in volo nella natura semplice ed estrema delle latitudini subpolari. Età di lettura: da 5 anni.
13,00 12,35

Su follia e imputabilità. Un contributo alla psicologia e al diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 171
L’imputabilità dei criminali “folli” è, in Europa, nelle prime decadi dell’Ottocento, un problema ancora aperto. Sebbene sul versante giudiziario faccia scuola il Code pénal napoleonico del 1810, resta tuttavia ancora da tracciare una vera e propria demarcazione epistemologica del campo di indagine. Il trattato del 1824 del giovane medico legale danese Frantz Gotthard Howitz (1789-1826) "Su follia e imputabilità" cerca di rispondere a questi interrogativi da un punto di vista medico, giuridico e, soprattutto, filosofico. In opposizione alla dottrina kantiana della libertà, Howitz è convinto, sulla scorta degli empiristi inglesi, che la disposizione razionale dell’uomo che ha, al suo opposto, la degenerazione nella follia, consiste in una capacitas motivorum che non ha un particolare legame con la sfera morale, dipendendo piuttosto dalla costituzione fisiologica dell’individuo. Il trattato di Howitz darà adito alla più accesa e prolungata diatriba nella storia della filosofia in Danimarca, la cosiddetta Howitzfejde, i cui echi, grazie alla voce di Kierkegaard, sembrano essere passati anche nel dibattito epistemologico dei maggiori esponenti della corrente fenomenologico-esistenziale. Prefazione di Pio Colonnello.
18,00 17,10

La vita perfetta di William Sidis

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2014
pagine: 396
A 18 mesi legge il New York Times, a 4 anni impara da solo greco e latino, a 6 memorizza all'istante ogni libro che sfoglia, parla dieci lingue e ne inventa una nuova, il vendergood, e dopo aver scritto saggi di matematica e astronomia presenta undicenne a Harvard la sua teoria sulla Quarta dimensione. Vissuto tra New York e Boston nella prima metà del '900, figlio di immigrati ucraini di origini ebraiche, William Sidis è stato non solo un bambino prodigio, ma una delle menti più eccelse di ogni tempo, con il quoziente intellettivo più alto mai misurato. Come può un simile talento, che avrebbe dovuto contribuire come nessun altro al progresso del sapere umano, sparire senza lasciare traccia nella storia? In questo romanzo Morten Brask ricompone i mille volti del genio e il vero volto di un uomo condannato dalle sue stesse doti a essere tagliato fuori dalla società, emarginato come tutti i diversi. Billy cresce come uno "scherzo della natura", perseguitato dalla stampa, rifiutato dai coetanei, soffocato dalle pressioni del padre psichiatria che lo usa per i suoi esperimenti sul cervello. Ma Billy è anche un idealista che traduce agli immigrati gli ideali bolscevichi, un pacifista "scientifico" perché nessuna guerra della storia ha mai risolto un problema. Se è vero che per ognuno esiste una vita perfetta, quella di Sidis è una ritirata dietro le quinte con i suoi unici compagni di viaggio: il desiderio di libertà e il destino di solitudine di chi nutre un amore incondizionato per il mondo e la conoscenza.
17,50 16,63

Kierkegaard uditore di Schelling

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 272
22,00 20,90

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