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Guanda

Tutti i libri editi da Guanda

Verso la notte

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 336
Kymlinge, maggio 2022. È tempo di valutazioni scolastiche e il professor Allan Fremling è impegnato con le ultime correzioni per assegnare i voti finali. Nonostante sia un salutista convinto, per non perdere tempo con la cena si concede uno strappo alla dieta e ordina una pizza a domicilio. Ma quando apre la porta viene investito da una raffica di colpi di pistola che non gli lasciano scampo: due al petto e uno fatale alla testa. Un mese dopo un giovane personal trainer viene ucciso nella stessa zona, con modalità simili. Le indagini vengono affidate all'ispettore Borgsen, che conosce bene il quartiere delle vittime perché anche lui vive lì. Dopo il secondo omicidio l'ispettore sembra aver trovato una pista ma, date le sue precarie condizioni di salute a seguito della lunga degenza in ospedale per il Covid, le ricerche passano nelle mani di Gunnar Barbarotti ed Eva Backman. La squadra fa dei passi in avanti, ma è difficile individuare il legame tra i due omicidi, il movente e il colpevole. E soprattutto, per Barbarotti e Backman questa volta sarà davvero complicato accettare la storia dietro alla soluzione del caso; una scoperta che farà vacillare le loro certezze e la loro fiducia nella giustizia.
20,00 19,00

Irradiazioni. Diario 1941-1945

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 544
Nel 1939, allo scoppio della guerra, Ernst Jünger viene richiamato alle armi come comandante di compagnia, col grado di capitano. Successivamente, alla fine della campagna di Francia, è inviato presso lo stato maggiore del comando militare di Parigi. Ha cominciato intanto a prendere forma quel diario, in cui lo scrittore registrerà riflessioni ed eventi fino ai giorni della sconfitta e dell'occupazione: l'invio al fronte orientale, nel Caucaso; il secondo soggiorno parigino fra il 1943 e il 1944, mentre le sorti del conflitto volgono al peggio per la Germania; il trasferimento a Kirchhorst, dove trascorrerà il resto della guerra, tra sventure private (l'annuncio della morte del figlio sul fronte italiano) e un distacco sempre più marcato dal regime e dai suoi capi militari. In quale posizione si è messo per osservare tutto questo? Egli stesso afferma di aver inseguito immagini di «completa aderenza». Lo sguardo esatto, impavido, coglie con esemplare precisione luci e ombre: le zone di terrore (il fronte caucasico dove non vi è più regola di guerra e si giunge fatalmente a «colpire gli inermi») e quei luoghi in cui, per qualche istante, l'antica civiltà d'Europa ha saputo ancora esprimersi in una discussione intellettuale, in un paragone colto, nel piacere di una battuta. Si riconosce nella scrittura una ferma volontà di chiarezza e un doloroso esercizio alla verità. La lucidità della visione, il «distacco», sono il risultato di uno sforzo supremo, e hanno per effetto una straordinaria incisività. Per questoIrradiazioni rappresenta una ineguagliabile testimonianza del disastro, oltre che uno dei libri più belli di Jünger.
24,00 22,80

Dio della polvere

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 192
«"Prego, si sieda dove preferisce" dice l'eccellenza monsignore senza alzare la testa dalle carte, senza immaginare che la donna che sta entrando nella stanza è lì per dare battaglia.» Si apre così il nuovo romanzo di Mariapia Veladiano che vede Chiara, una donna di fede, professionista della cura, fisioterapista, di fronte a un vescovo, un uomo perbene, ma forse perbene non è abbastanza per un vescovo. Quell'incontro è solo il primo di una schermaglia che metterà in discussione le strutture del potere e l'inerzia che spesso è complice dell'omertà. Perché Chiara ha bussato alla porta del vescovado per una ragione: Luna, una ragazza giovanissima arrivata nel suo studio di fisioterapia, è stata vittima di una violenza, e anche se lei non ne vuole parlare, il suo corpo parla per lei. Né la donna né il vescovo vorrebbero trovarsi lì, in quella posizione scomoda, ma a volte il posto giusto è quello che una grazia del tutta laica, senza patria e appartenenza, ci costringe a occupare. Con la sua scrittura intensa e diretta, Mariapia Veladiano entra nel cuore del tema più scottante per la Chiesa cattolica, quello degli abusi spesso taciuti sui giovani e le donne. Lo fa con un romanzo scandaloso, profondamente umano, che ha il ritmo serrato e feroce di un dialogo in cui entrambi sono determinati a salvare ciò che hanno di più caro: la Chiesa, la vita di una ragazza. E al tempo stesso ci mostra come le lunghe storie di errori e di violenza non hanno necessariamente un finale già scritto; bisogna avere il coraggio di dire basta e di agire.
18,00 17,10

Molto forte, incredibilmente vicino

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 400
Oskar, un newyorkese di nove anni a suo modo geniale, ama inventare singolari dispositivi. Inventa camicie di becchime per farsi trasportare in volo dagli uccelli in caso di emergenza, inventa un sistema di tubi collegato ai cuscini di tutti i letti di New York per raccogliere le lacrime di chi piange prima di dormire, riversarle nel laghetto del Central Park e mostrare ogni giorno il livello di sofferenza della sua città. A Oskar capita di piangere sul cuscino, da quando suo padre è morto nell'attacco alle Torri Gemelle. E per non soccombere sotto il peso di un dolore così violento e nuovo cerca la forza nella sua fantasia più che nell'abbraccio di chi gli è rimasto. Un giorno, non troppo per caso, in un vaso azzurro trovato nell'armadio del padre scopre una busta che contiene una chiave. Sul retro della busta c'è una scritta: «Black». Che serratura apre quella chiave? E se Black è un nome, chi è Black? Per scoprirlo Oskar intende bussare alla porta di tutti i Mr e Mrs Black della città, e se il suo viaggio per i distretti di New York non gli riporterà chi se n'è andato per sempre, gli restituirà un passato lontano che ha sconvolto la vita dei suoi nonni paterni e di un'intera generazione: il passato dell'Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale. La vicenda di questo ragazzino eccezionale e della sua famiglia farà piangere, ridere, riflettere. Farà sentire ogni lettore parte di un dolore che va molto al di là della tragedia di Manhattan: è il dolore di tutte le vittime civili dei conflitti, di tutte le città attaccate, di tutti gli amanti che la guerra ha separato per sempre.
20,00 19,00

Il mestiere della solitudine

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 112
«Durante la scrittura di queste poesie ho imparato molte cose che prima non avevo avuto bisogno di imparare, tra cui come convivere con il dolore tenendo a bada la tentazione dell'abisso. Ho imparato ad avvicinarmi alla morte e, piano piano, ad accettarla per quello che è. Un altro modo di vivere nella memoria». È questo il mestiere della solitudine. Il silenzio frastornante dell'assenza, la ferita lacerante della perdita che, con il tempo, si placa, si rimargina. In quel momento arriva la calma, e con essa il sollievo del lutto, l'accettazione della realtà; la solitudine diventa una compagna fedele. Solo allora il dolore si fa parola, quella che dà vita e corpo a questa raccolta di poesie, una voce senza più paure, un'arma salvifica, e un omaggio al compagno di una vita.
18,00 17,10

Piccola estate

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 112
"Piccola estate" è la traduzione del termine spagnolo Veranillo e indica l'ultima fase d'una stagione calda che può arrivare fino a mitissime giornate d'ottobre. Momento di sospensione che si prolunga ad interim: non è estate, non è ancora autunno. E si dilunga in uno stato d'opacità sognante dove realtà e immaginazione si incrociano, in una sorta di montaliano delirio d'immobilità che avvolge uomini e natura. Ma il vissuto dell'autore non trova la calma che quel tempo prometteva. È inquieto. Specie quando, quasi sfruttando come una finestra temporale la pausa magica offerta dalla piccola estate, compaiono le figure di chi gli è stato vicino ed è scomparso. Flash onirici, fantasmi e ossessioni sfumano uno nell'altra in un vertiginoso rinviarsi, oscillano nel frammezzo inafferrabile che divide ricordo e presenza. L'esito è una condizione d'alta visionarietà resa con sofisticate sinestesie, cortocircuiti semantici, catene parlate che sfiorano il balbettio. Chi legge si chiede come ha fatto l'autore a gestire tante situazioni stravolgenti. E risponde osservando un diffuso distacco ironico capace di controllare i contrasti verbali più intensi. E conclude che anche questa lucida gestione della lingua fa di Pellegatta uno dei poeti più validi dell'ultima (forse già penultima…) generazione.
16,00 15,20

Casa, dolce casa

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 144
Da tempo George, quasi novant'anni, vedovo, due figlie sparse per il mondo, la memoria che viene e va, è ospite in una casa di riposo inglese. Per quanto il posto sia gradevole e a suo modo accogliente, e lui dotato di un senso dell'ironia che lo aiuta a sopportare qualsiasi situazione, George si sente solo, prigioniero di una realtà che non gli corrisponde. Ha un unico desiderio: fare ritorno a casa, per ritrovare la libertà. Perciò architetta una fuga articolata e precisa. Quando finalmente riesce a mettere in atto il piano, il breve viaggio verso la casa, dolce casa, si rivelerà ricco di incontri imprevedibili e sorprendenti. A volte allegri, quasi goliardici, in altri casi più malinconici; per fortuna, l'umorismo sostiene George in tutte le tappe. E la libertà che assapora durante la fuga ha il gusto prezioso dell'avventura.
16,00 15,20

L'imperatore della gioia

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 432
È una sera di fine estate. Nella città post-industriale di East Gladness, in Connecticut, il diciannovenne Hai, disilluso e tradito dal sogno americano, ha preso una decisione: sotto la pioggia battente, in piedi sul bordo di un ponte, è pronto a saltare. Improvvisamente, una voce dall'altra parte del fiume lo immobilizza. È Grazina, un'anziana vedova immigrata dalla Lituania, sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale, che lo convince a scendere di lì e lo porta a casa con sé. Hai, smarrito e consumato dalle troppe bugie dette a sua madre, non ha un posto dove tornare e accetta di trasferirsi da lei. In pochi mesi, l'improbabile coppia sviluppa un legame che cambia radicalmente la vita di entrambi. Nasce un affetto profondo, fatto di cura, di condivisione del trauma della guerra che ancora abita le notti di Grazina, e del comune destino di stranieri. Hai comincia a costruirsi un futuro, prova a darsi una seconda possibilità che lo porterà a vedere in una luce nuova il rapporto con se stesso e con la sua nuova famiglia, e a “cercare di essere una brava persona, senza pretendere chissà cosa”, perché – come gli insegna Grazina  –  “questa è la cosa più difficile di tutte”.
20,00 19,00

L'educazione fisica

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 272
È una sera d'estate e Catalina, che ha da poco compiuto sedici anni, è turbata. È appena uscita dalla casa di campagna della sua migliore amica dopo un fatto spiacevole, per di più è in ritardo, e sa benissimo che i suoi genitori non lo tollerano. Sa anche che se vuole arrivare in tempo deve fare l'autostop. La prospettiva di salire in macchina con un estraneo la spaventa, gli adulti le ripetono di continuo che è pieno di malintenzionati. Ma al contempo la intriga. E poi chissà come mai le regole e i divieti non riguardano i maschi. Suo fratello, per esempio, può rientrare quando vuole, prendere brutti voti senza essere punito e non alzare un dito in casa. Su Catalina invece si riversano le aspettative di tutti e lei si sente oppressa e inadeguata. Soprattutto, si sente a disagio con il suo corpo, che la attrae e la respinge… E così il breve tragitto verso casa si trasforma in un viaggio costellato di ricordi, pensieri, fantasie, alla ricerca di una identità e di un posto nel mondo.
14,00 13,30

La stagione che non c'era

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 256
Jugoslavia, 1990. L'aria è tesa, le voci dei nazionalisti si fanno sempre più insistenti. Ma c'è ancora tempo, c'è ancora spazio per scongiurare gli allarmi che arrivano dalle zone di confine. In questa atmosfera elettrica, due giovani fanno ritorno alla loro cittadina nella Bosnia orientale. Nene è un artista ossessionato dall'eventualità che il suo Paese possa d'improvviso non esistere più, che nessuno ricordi più cosa significa essere jugoslavi, e immagina di realizzare un'opera che testimoni il mondo in cui la sua generazione è cresciuta. Merima, l'amica degli anni della scuola, crede nella politica, nel sogno di «fratellanza e unità» dei popoli, e cerca di contrastare i venti burrascosi che soffiano nel Paese, sperando così anche di distrarsi da una ferita d'amore. E poi c'è Eliza, la figlia di Merima, una bambina di otto anni che sta pianificando un viaggio per raggiungere il padre che non ha mai conosciuto e di cui conserva solo un biglietto di auguri. Elvira Mujčić, che durante le guerre jugoslave era una bambina come Eliza, racconta i destini individuali attraverso cui si muove il destino di un Paese intero, animato dagli stessi sogni dei suoi protagonisti, che inevitabilmente si scontrano con la fine delle proprie utopie. La Jugoslavia diventa così il simbolo di ciò che accade quando il culto del passato si esaspera e si trasforma in violenza, teatro di paure e inquietudini così simili a quelle del nostro presente.
18,00 17,10

Il tempo degli imprevisti

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 240
Cosa rimane del Novecento? Ci siamo davvero lasciati per sempre alle spalle i suoi sogni, le lotte, le ombre? È sul filo di queste domande che si muove la scrittura di Helena Janeczek, il suo talento nell'indagare le vite di personaggi normali che, incrociando i grandi rovesciamenti della Storia, diventano destini eccezionali capaci di consegnarci, nel racconto immaginato, il senso di un'eredità collettiva. Ripercorrendo gli inizi del secolo scorso alla ricerca di storie marginali, solo in parte note, conosciamo le sorelle Zanetta, maestre arrivate nella Milano dei fermenti per l'Expo del 1906, che aderiscono ai sogni socialisti per poi vedersi, la più giovane, arrestata per disfattismo negli anni subito successivi a Caporetto. Nella Merano del 1920, dove si respira una salubre aria di cura per i cagionevoli di salute, troviamo il dottor K., che crede di essere al centro di un intrigo spionistico nato dalla corrispondenza con la sua traduttrice, Milena Jesenská. In quest'Italia di inizio secolo, dove le voci straniere si intrecciano con l'orgoglio nazionale, incontriamo poi la figlia del grande poeta americano Ezra Pound, che vaga per Venezia spiata da un ragazzino che con lei ha condiviso l'infanzia nelle malghe del Tirolo. E il giovane Albert O. Hirschmann, che ha raggiunto la sorella e il cognato a Trieste, una città animata dallo spirito edonista e mercantile della sua borghesia fieramente italiana, quella stessa borghesia che di lì a poco avrebbe visto abbattersi sul proprio mondo le leggi razziali, come il più impensabile e terribile degli imprevisti. Ma i tempi di imprevisti, avrebbe teorizzato più avanti Hirschmann, sono anche tempi di possibilità che invitano a essere pensate, e percorse, a prescindere da come la Storia sia andata. Serve anche a questo la letteratura, ci dicono queste pagine, a rivivere dall'interno di ogni personaggio quel passato che non si è ancora chiuso, per provare a raccoglierne l'eredità irrisolta.
15,00 14,25

Con la massima discrezione

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 352
Da giorni imperversa su Reykjavík una fitta nevicata che ha imbiancato tutto e non accenna a diminuire. In condizioni del genere è sconsigliato uscire, ma l'anziana donna che quella mattina si presenta alla centrale di polizia pensa di avere a che fare con una faccenda davvero importante. Fra gli oggetti del marito mancato da poco ha appena trovato una Luger degli anni Quaranta, nascosta dietro una cassetta degli attrezzi in garage. Non l'aveva mai vista prima, il marito non andava a caccia e non aveva motivo di possedere una pistola. La Scientifica non tarda ad appurare che si tratta dell'arma di un delitto commesso nel 1955 nel quartiere popolare dei Múlar, la cui vittima era un ventenne di nome Garðar. Tuttavia, non c'è nulla che colleghi il defunto a quell'omicidio. A chi apparteneva allora la Luger? Konráð si ricorda benissimo di avere visto un'arma identica fra le mani di suo padre... Tutti gli indizi portano a vecchie conoscenze del detective, criminali che hanno gestito e coperto per anni sordidi giri di pedofilia. Il cerchio si stringe attorno al colpevole e Konráð sente di essere a un passo dalla verità. Ma sarà una verità difficile da accettare.
19,00 18,05

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