Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Concita De Gregorio

Biografia e opere di Concita De Gregorio

Dalla parte delle bambine

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 192
“Se ogni figlio fosse visto come individuo, la questione del sesso perderebbe automaticamente importanza.” Nel 1973 sugli scaffali delle librerie arriva un saggio agile e vivace, destinato a scuotere alle fondamenta la radicata convinzione che esistano “attitudini innate” diverse per maschi e femmine – convinzione tutta “a sfavore del sesso femminile”. Da quella prima uscita, che segnò un’epoca, diverse generazioni di bambine sono nate e cresciute, ma la loro situazione non è davvero cambiata: rileggere "Dalla parte delle bambine" oggi ci aiuta a riconoscere come la cultura alla quale apparteniamo si serva di ogni mezzo per ottenere dai due sessi il comportamento più adeguato ai valori che le preme conservare e trasmettere, primo fra tutti il mito della “naturale” superiorità del maschio. Nell’opporsi a questa tesi, Gianini Belotti ci esorta a ragionare non in termini di “maschile” e “femminile”, ma in termini di “qualità umane”. L’operazione da compiere dunque “non è quella di tentare di formare le bambine a immagine e somiglianza dei maschi, ma di restituire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale, indipendentemente dal sesso cui appartiene”. Prefazione di Concita De Gregorio.
11,00 10,45

Di madre in figlia

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
Ciò che ti isola ti salva, è la vita che ti mette in pericolo. Marilù abita in cima a un’isola: sotto c’è il villaggio, in mezzo il bosco e infine la radura con la sua casa, dove nemmeno i frequenti incendi estivi possono raggiungerla. È una donna che affascina ma un po’ spaventa, perché porta con sé il fatto di essere stata molto libera negli anni più liberi del secolo scorso, gli psichedelici Settanta. Fin troppo, pensa sua figlia Angela, che sente di averne ricevuto soltanto trascuratezza. Ora Angela si trova costretta a malincuore ad affidarle per tre mesi la figlia Adelaide – che si fa chiamare Adè –, adolescente tanto attiva in Rete quanto insicura nel mondo e nel proprio corpo. In questa lunga estate nonna e nipote si ritrovano insieme dopo dieci anni, si conoscono e si riconoscono, mentre la madre irrompe con telefonate ansiose sul fisso di casa perché, come primo gesto, Marilù ha requisito il cellulare alla ragazza. Per Adè la vacanza non potrebbe cominciare peggio, invece a poco a poco diventa un’avventura. C’è un segreto di cui la nonna non vuole parlare, qualcosa che riguarda la sua storia familiare, la linea femminile che la precede – sua madre, farmacista in un paesino del Sud, e la madre di sua madre, una guaritrice che è finita a vivere in un convento. Un’antica colpa in questa storia senza colpevoli. Sul delicato confine fra amare, proteggere e lasciare andare, fra prendersi cura e avvelenare, le tre, di madre in figlia, provano a capirsi. Ciascuna ha agito con le migliori intenzioni, anche se a volte il rancore, il dolore, l’amore accecano. Concita De Gregorio intreccia tre generazioni, tre epoche della storia e tre stagioni della vita nelle voci di Marilù, Angela e Adè: subito così vere, così vulnerabili e vive da risuonare immediatamente intime.
16,00 15,20

Prima tempesta. Non una donna di meno, non una morta di più

Libro: Libro in brossura
editore: Sur
anno edizione: 2024
pagine: 140
Tradotte da Concita De Gregorio, le poesie di Susana Chávez Castillo, l’attivista che ha ispirato «Non una di meno». Le cinquantasette poesie di questo piccolo grande libro costituiscono l’intero corpus di una voce poetica destinata a essere ascoltata a lungo. Sono poesie scritte sul corpo; sono poesie sul vivere e sul precipitare, sulla corsa e sulla morte, sulla crescita e sull’amore; e sul disamore. In questi versi, Ciudad Juárez – il luogo in cui Susana Chávez ha vissuto tutta la sua breve vita – non è solo «la città più pericolosa del mondo», come è conosciuta ovunque: qui si può persino sentire il suono dei juke-box che arriva da qualche festa, la musica della radio per le strade, i suoni dei quartieri e della sua gente. E la voce che la descrive è forte anche quando si mostra debole, è cristallina anche quando sembra soffocata. Un libro che è stato pubblicato originariamente negli Stati Uniti dalla casa editrice diretta dal Premio Pulitzer Cristina Rivera Garza e che, nella vibrante traduzione di Concita De Gregorio, pubblichiamo in italiano per i suoi meriti letterari quanto per il suo valore civile.
14,00 13,30

Un'ultima cosa

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 176
“In ognuna di quelle vite ci parla delle nostre.” Natalia Aspesi – La Repubblica Dodici donne prendono la parola per l’ultima volta nella loro esistenza. Ciascuna di loro si alza in piedi al suo funerale per consegnarci, nel congedo, la verità. Sono donne ognuna a suo modo straordinaria, ma non tutte così conosciute. Potevano essere strade maestre, sono rimaste spesso vicoli ciechi. Messe al bando, escluse, lasciate indietro: arrivate troppo presto rispetto ai tempi, alle convenzioni, alla società, hanno rappresentato per il mondo uno scandalo. Sono donne che l’autrice ha sfiorato dal vivo ancora bambina, come Dora Maar, oppure adolescente, come Amelia Rosselli, o via via crescendo, incontrandole senza riconoscerle e cercandole dopo nelle loro opere: Carol Rama, Nise da Silveira, Vivian Maier, Silvina Ocampo, Maria Lai, Lisetta Carmi e altre ancora. Concita De Gregorio ridà voce a queste donne e compone un’orazione che è anche un’invettiva. Dora è infatti la musa di Picasso, Amelia è figlia di Carlo Rosselli, Carol è amica di Andy Warhol... sono sempre “qualcosa” di qualcun altro, un attributo. Ma in morte sono capaci di quel riscatto che non è stato concesso loro in vita. Dodici monologhi nati per essere letti ad alta voce e splendidamente interpretati da Concita De Gregorio nei teatri di tutta Italia, con le emozionanti musiche di Erica Mou.
10,00 9,50

In mezzo a un milione di rane e farfalle

Libro: Libro rilegato
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 112
Questo è il quaderno degli oggetti smarriti. Il luogo dove custodire tutto quello che ci manca. Perché restano, le cose che finiscono. Età di lettura: da 11 anni.
16,00 15,20

Non chiedermi quando. Romanzo per Dacia

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 156
Ci sono scrittrici che hanno fatto delle storie la propria vita, trasformandola a sua volta in una storia irripetibile. Dacia Maraini è una di queste. Davanti all’inconfondibile azzurro dei suoi occhi ha sfilato una folla di personaggi straordinari, che tra le pagine di questo romanzo prendono corpo e voce. Lo sguardo intimo e acuto di Concita De Gregorio fa infatti emergere dallo sfondo, come istantanee senza tempo, le figure di Fosco e Topazia, genitori ribelli e coraggiosi di Dacia, gli amici intellettuali e artisti, da Pasolini a Maria Callas fino a Visconti, e poi Moravia, e tutte le passioni che hanno abitato la sua esistenza: il femminismo, il teatro, i viaggi. E infine la scrittura, sempre e solo la scrittura, compagna fedele e termometro di una vita che solo come romanzo poteva essere raccontata, attraverso un viaggio unico nelle stanze della memoria.
11,00 10,45

Un'ultima cosa

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 176
"Questa è una storia che comincia molto lontano. Non so nemmeno io quando ho iniziato a sentire le voci delle donne che parlano qui", scrive Concita De Gregorio in apertura di un caleidoscopio di canti femminili. È un coro il libro che avete fra le mani. Donne che prendono la parola per l’ultima volta e dicono di sé senza lasciare diritto di replica. Donne che l’autrice ha sfiorato dal vivo ancora bambina, come Dora Maar, oppure adolescente, Amelia Rosselli, o via via crescendo, incontrandole senza riconoscerle e cercandole dopo nelle loro opere: Carol Rama, Nise da Silveira, Vivian Maier, Silvina Ocampo, Maria Lai, Lisetta Carmi e altre ancora. Non tutte sono così conosciute, potevano essere strade maestre, sono rimaste spesso vicoli ciechi. Messe al bando, escluse, lasciate indietro: arrivate troppo presto rispetto ai tempi, alle convenzioni, alla società, hanno rappresentato per il mondo uno scandalo. Ciascuna di loro si alza in piedi al suo funerale per consegnarci, nel congedo, la verità. Un’orazione che è anche un’invettiva: parole incendiate di ironia, di rabbia, di sapienza. Dora è la musa di Picasso, Amelia è figlia di Carlo, Carol è amica di Andy Warhol... sono sempre “qualcosa” di qualcun altro, un attributo. Ombre a cui queste pagine danno luce, restituiscono voce. Concita De Gregorio incarna queste donne, “fonti di eresia, dunque di desiderio e di colpa”, ascoltandole, prendendole su di sé e offrendo loro l’ultima parola. Il filo che dipana è ora un progetto teatrale a cui l’autrice presta corpo in scena. Raccontare la Storia difatti non basta, bisogna raccontare le storie. Averne molta cura.
17,00 16,15

Lettera a una ragazza del futuro

Libro: Libro rilegato
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 56
"Vivi come se il mondo fosse già quello che vuoi." Concita De Gregorio scrive una lettera alla sé stessa del passato e alle ragazze che diventeranno donne. Le sue parole sono un filo potente e prezioso che unisce le generazioni. Concita sa che i consigli, di solito, restano inascoltati e che si impara solo dall'esperienza così, in questa Lettera a una ragazza del futuro, parla innanzitutto a se stessa, alla ragazza che è stata nel passato. Sii gentile, dice. Appassionata e gentile. Ribellati, ma scegli tu a che cosa. Ignora le convenzioni e l'arroganza. Resta intatta e diventa tu stessa il mondo che vorresti. Non avere paura di avere paura. Piangi ogni volta che puoi. E poi ridi, ogni volta che puoi. Impara a dire grazie e scusa (ma ricorda che grazie vale cento volte dire scusa). Non importa se dimenticherai queste parole, quando tra molti anni le ritroverai, magari per caso, ti accorgerai di averle conservate da qualche parte dentro di te." Età di lettura: da 9 anni.
15,00 14,25

Mi sa che fuori è primavera

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 122
Ferite d'oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. È un'antica tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno orgoglioso di rinascita. Anche per le persone è così. Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore. Questa è la storia di Irina, che ha combattuto una battaglia e l'ha vinta. Una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore. Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina. Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l'uomo si uccide. Delle bambine non c'è più nessuna traccia. Pagina dopo pagina, rivelazione dopo rivelazione, a un ritmo che fa di questo libro un autentico thriller psicologico e insieme un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile, Irina conquista brandelli sempre più luminosi di verità e ricuce la sua vita. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriva una luce nuova. La possibilità di amare ancora, l'amore che salda e che resta.
8,00 7,60

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.