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Libri di Christian Raimo

Biografia e opere di John Cheever

Alfabeto della scuola democratica

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 272
È vero, la scuola è in crisi, ma non è detto che questo debba comportare una resa. Questo libro nasce da una presa di coscienza: la scuola democratica ha una storia luminosa in Italia che passa per il metodo montessoriano, la scuola media unica, l’eliminazione delle classi differenziali, le riforme dell’inclusione, Barbiana e le mille sperimentazioni di scuole attive, un’editoria dedicata di valore internazionale. Una storia che va conosciuta e che soprattutto va rinnovata. Con questo scopo Christian Raimo ha riunito un gruppo di intellettuali, maestri, professoresse, pedagogiste, educatori che vivono, lavorano e studiano il mondo della scuola – dai nidi all’università, dai licei di periferia ai professionali di provincia – per disegnare la mappa di temi essenziali quali l’inclusione, la diversità, i sistemi di valutazione, le necessità educative dei bambini in età prescolare e molto ancora. Con loro ha disegnato una costellazione di storie, prospettive, proposte, metodologie, per una scuola nuova che assomigli ai nostri desideri e ai nostri bisogni. Contributi di Giulia Addazi, Fabio Bocci, Raffaele Cariati, Pietro Causarano, Cristiano Corsini, Michele Dal Lago, Simone Giusti, Franco Lorenzoni, Federica Lucchesini, Giusi Marchetta, Rahma Nur, Laura Parigi, Roberta Passoni, Fabio Poroli, Claudia Ricci, Marco Romito, Pietro Savastio.
18,00 17,10

Scuola e Resistenza. L'attivismo pedagogico tra fascismo e democrazia

Libro: Libro in brossura
editore: Altreconomia
anno edizione: 2024
pagine: 360
Una storia dell'ideologia della scuola dopo il fascismo, dalla resistenza alla pedagogia democratica. La scoperta di un potenziale inespresso attraverso alcuni esempi all'avanguardia: il Centro educativo italo svizzero di Rimini, Scuola viva a Roma, Scuola-città Pestalozzi a Firenze, la nascita del movimento di cooperazione educativa e la Repubblica dei ragazzi di Civitavecchia. Un libro utile per ridare senso alle attività fuori e dentro la scuola di oggi.
19,00 18,05

Aporofobia. Il disprezzo per i poveri

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 240
E se molti dei conflitti sociali che di norma imputiamo a sentimenti razzisti o xenofobi celassero in realtà una matrice comune, che ha a che fare più con lo status economico che con l’etnia o nazionalità delle persone? Se fosse la povertà il catalizzatore che amplifica la naturale diffidenza per ciò che è diverso trasformandola in avversione, disprezzo, terrore? I limiti del nostro pensiero coincidono con i limiti del nostro linguaggio, e dare un nome alle patologie sociali è il primo passo per iniziare a curarle. Finora non esisteva un termine per definire una realtà sociale ubiqua, permeata da atteggiamenti di paura, rifiuto e ostilità. Adela Cortina a questa realtà ha dato un nome, destinato ad acquistare sempre più peso nel dibattito sociopolitico: aporofobia, la paura dei poveri. È stato un sentimento aporofobo a indirizzare le politiche pubbliche in un’ottica sempre più marginalizzante: in un mondo dominato dal mercato, anni di ordinanze antidegrado e architettura ostile hanno fatto di tutto per allontanare dal nostro sguardo i corpi che recano i segni tangibili del devastante effetto che le logiche capitaliste hanno sulla società. Cortina scrive che «la storia consiste, almeno in una certa misura, nel dare un nome alle cose», ed è quello che si propone di fare con questo libro, fornendoci uno strumento per interpretare in modo più lucido le dinamiche quotidiane di esclusione e mettere a punto delle strategie per eliminarle. Prefazione di Christian Raimo.
20,00 19,00

Willy. Una storia di ragazzi. Il delitto di Colleferro: inchiesta su un massacro

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 276
Questa è una storia che si potrebbe raccontare in poche righe: in una notte di fine estate, intorno alle 3.20, in una cittadina di provincia del basso Lazio, un ragazzo italiano di origine capoverdiane, Willy Monteiro Duarte, viene ammazzato di botte da altri quattro suoi coetanei, che non conosceva e che non lo conoscevano. Un pestaggio senza ragione, forse una rissa finita male. I quattro responsabili vengono riconosciuti e arrestati prima che sia giorno. Quella che sembra una tragedia muta, schiacciata dalla freddezza della cronaca, diventa un episodio sul quale i media mainstream italiani si lanciano creando una rappresentazione distorta, fallace, colpevole. È proprio dal tentativo di ricucire questa lacerazione tra la secca descrizione e il racconto morboso della vittima e dei carnefici che prende spunto il viaggio di Christian Raimo e Alessandro Coltré: tre anni di incontri e interviste con gli amici e la famiglia di Willy, con le persone delle comunità coinvolte in questo dramma (Colleferro, Artena, Paliano), tre anni di studio e riflessioni per provare a capire chi abita davvero quei luoghi, e soprattutto restituire loro una voce. L’omicidio di Willy Monteiro Duarte è stato un dramma singolare diventato subito un dolore collettivo, un trauma accaduto alla generazione dei suoi coetanei: una storia di ragazzi. Per contrastare lo storytelling nero delle infinite dirette della tv del pomeriggio si parte quindi dall’interrogativo più immediato: come si racconta un massacro? E da interrogativo a interrogativo, guidati dalle parole di chi a Colleferro quella sera c’era e di chi ci è nato o vive quei paesi tutti i giorni, prende forma un’inchiesta che – credendo nella verità della ricerca storica e sociale, del giornalismo, della letteratura – rimette al centro i giovani: i veri protagonisti, anch’essi vittime. Dentro la storia del massacro di Willy ce ne sono altre cento, quella di una comunità segnata dai traumi più e meno recenti, quella di una provincia sospesa tra disoccupazione e nuova emigrazione, quella dell’inquinamento della Valle del Sacco, quella di un territorio figlio ormai orfano dell’industria e oggi in cerca di nuova identità. Una storia di ragazzi devastata da un’esplosione di violenza senza senso, che forse solo un racconto collettivo può ricominciare a fare sentire nostra.
19,00 18,05

L'ultima ora. Scuola, democrazia, utopia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 368
In difesa della scuola pubblica e democratica. Insegnanti precari, continue riforme, il taglio costante dei fondi, una popolazione studentesca dei cui diritti pochi sembrano curarsi: per giunta, un anno e mezzo di DAD che ha reso ancora più evidenti le difficoltà della scuola pubblica. Quante volte abbiamo sentito dire che la scuola italiana è in crisi? Si vorrebbe sostituire la «scuola del Novecento», ossia la scuola per tutti, gratuita e democratica, con nuove forme di didattica «individualizzate», «adatte alle esigenze delle famiglie», come fosse un'operazione ditarget marketing. L'ultima ora nasce dall'urgenza di difendere la scuola pubblica dai suoi critici, dai suoi detrattori e perché no, anche da sé stessa, senza fare sconti sui problemi e i limiti di un'istituzione per molti versi affaticata e fragile, ancora autoritaria e classista. Ma Raimo ci ricorda anche che per difendere la scuola pubblica occorre innovarla, e per innovarla bisogna studiare nella storia italiana e nei modelli internazionali quelle esperienze d'avanguardia che hanno saputo ripensarla radicalmente, seminare in essa nuove idee di futuro, restituirla alla funzione vitale di officina della democrazia.
18,00 17,10

Birra scura e cipolle dolci

Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2017
pagine: 220
John Cheever scrive questi racconti tra i venti e i trent'anni. Sono short stories imbevute di idealismo e della sua necessaria scia di disillusione, giovanili eppure di uno scrittore già formidabile e formato, da principio pubblicate su riviste di sinistra con tirature risibili e poi via via su magazine sempre più alla moda come Cosmopolitan e Collier's. Non siamo ancora alle cronache minute di ciò che succede dietro i prati perfettamente falciati e le staccionate imbiancate di fresco, ma tra commessi viaggiatori al tramonto dei loro giorni di gloria e marxisti puritani che osservano gli altri bere e divertirsi mentre loro immaginano un'umanità nuova. Parteggiamo per la rivincita di una spogliarellista in là con gli anni e subito dopo assistiamo agli innumerevoli piccoli fallimenti di giocatori d'azzardo sempre alla ricerca di un'ultima opportunità, di un cavallo finalmente vincente e di una felicità mai raggiunta e sempre inseguita con la pervicacia di un baio adombrato. È l'onda lunga della Grande depressione post '29, un'America che va imparando il sapore della nostalgia per un'era mai vissuta e un'innocenza tutta da perdere. Cheever accarezza grazia e peccato, muovendosi tra case sfitte, inquilini che non pagano la pigione e torchi fermi da troppe stagioni. E così incontriamo zingari ubriaconi travestiti da pellerossa e cameriere disposte a ogni sgambetto pur di tenersi strette lavoro e dignità. Incontri che, come sostiene Christian Raimo nell'introduzione, ci ricordano perché vale la pena leggere.
17,00 16,15

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