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Libri di Alfonso Berardinelli

Biografia e opere di Pier Paolo Pasolini

L'ultimo secolo di poesia italiana. Testi e ritratti

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 342
C'è chi crede di sapere già tutto della poesia del Novecento variamente illustrata da autorevoli antologie. Ma questo sapere o credere di sapere che cos'è avvenuto fra Gozzano e Amelia Rosselli, fra Ungaretti e Giovanni Giudici, ha già da tempo mostrato i suoi limiti. Del resto, è da almeno quarant'anni che ai più noti poeti del Novecento si sono affiancati e mescolati alcuni dei migliori autori delle generazioni più giovani, resi spesso quasi invisibili dall'enorme nuvola di chi crede di scrivere poesia solo andando a capo. Ora questo libro di Alfonso Berardinelli, un po' saggio critico e un po' antologia commentata, supera i limiti del XX secolo per arrivare al primo ventennio del Duemila e a quanto di più esemplare e nuovo ha prodotto. Se ai poeti manca oggi la passione di essere letti e a volte scrivono come se non prevedessero un lettore, ai lettori manca sempre di più la capacità di capire valore o non valore di quello che leggono. Questo libro è nato da un solo proposito e metodo: parlare di poesia e di poeti mentre li si legge e rilegge.
22,00 20,90

Poesia italiana del Novecento

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2022
pagine: 320
Tra il 1958 e il 1959 Giacomo Debenedetti tiene l’ultimo ciclo di lezioni dedicate alla poesia italiana presso l’Università di Roma. È un corso fondamentale per la critica letteraria del Novecento, in cui Debenedetti traccia i confini di una nuova mappa della scrittura in versi, un canone appassionato e rivoluzionario che per la prima volta riconosce le influenze internazionali e le voci “irregolari” che erano state fino ad allora trascurate. Il racconto di Debenedetti scava nelle origini dei poeti ermetici (Montale, Ungaretti, Luzi), riscopre Campana e Govoni, segue le forme del linguaggio di Saba e Penna, il ruolo della storia in Sereni, individua i modelli francesi, da Mallarmé ad Aragon, che hanno formato una nuova generazione di autori. Soprattutto, rifiutando il modello ormai superato dei poeti laureati che ispirano una letteratura nazionale, riporta la parola poetica alla sua dimensione narrativa, analizza e confronta i versi, le scelte stilistiche, le immagini, con uno sguardo di straordinaria modernità che resta una lezione per il futuro. “La scrittura critica di Giacomo Debenedetti affascina subito perché in essa coesistono gli elementi di una conversazione – divagante, frammentaria e sproporzionata – e gli elementi – contrari – di un racconto ben costruito in cui la trama e la ‘suspense’ hanno per protagonisti i ‘motivi stilistici’ in divenire drammatico. [...] Egli condivide con i suoi poeti l’intensità e la tensione culturale, l’iniziazione, le scelte conoscitive ed esistenziali. È un loro complice. Nelle sue mani, un loro testo è esaminato con la loro stessa sensibilità, e con la stessa potenziale inesauribilità del loro rapporto con esso.” (Dall’introduzione di Pier Paolo Pasolini).
24,00 22,80

Un secolo dentro l'altro. Dal Duemila al Novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2022
pagine: 1080
«Ciò che troviamo e ci viene offerto in una mostra, in una libreria, in un concerto, non è cultura se non quando pronunciamo un giudizio compiendo delle scelte. Non c’è cultura se non c’è critica.» È seguendo questa idea che, quasi quotidianamente, Alfonso Berardinelli ha esplorato, analizzato, commentato, giudicato su giornali e riviste la produzione culturale degli ultimi anni. Di questo lavoro di scavo nel presente, “Un secolo dentro l’altro” raccoglie gli articoli pubblicati tra il 1990 e il 2012: un momento di passaggio cruciale, in cui la transizione tra XX secolo e nuovo millennio ha prodotto un cambiamento nella percezione del ruolo e del valore della critica, nella massificazione dei pubblici, negli schemi con cui si è in precedenza guardato ad arte e letteratura, successo e consumo. In queste pagine Berardinelli attraversa, con sguardo novecentesco, i temi dell’attualità e del dibattito intellettuale, senza mai indietreggiare di fronte ad alcuna riflessione, per quanto scomoda possa essere: dalla fine della postmodernità alle trasformazioni della scuola, dalla rilettura di vari saggisti e poeti alla crisi dell’editoria, dalle evoluzioni della Chiesa cattolica ai problemi di legalità e moralità, fino alla retorica dei premi Oscar e Nobel. Un’opera che è anche un invito a mantenere vivo il nostro sguardo critico su ciò che ci circonda: perché è solo attraverso di esso che il reale può respirare.
32,00 30,40

Giornalismo culturale. Un'introduzione al millennio breve

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 976
«La critica letteraria è in via di sparizione sia perché gran parte dell’attuale letteratura non è più un oggetto che abbia interesse critico, sia perché gli studiosi non è detto che siano lettori interessati a formulare giudizi.» Queste righe di Alfonso Berardinelli potrebbero suonare come un addio alla critica letteraria. E in effetti sembrano spiegare perché in “Giornalismo culturale” la critica letteraria sia in netta minoranza. Dal 2013 al 2020, periodo nel quale sono stati scritti gli articoli qui raccolti, l’oggetto privilegiato non è la letteratura, ma la cultura nel suo insieme: le idee correnti o dominanti, le élite intellettuali, i linguaggi, le istituzioni, le mode culturali, i luoghi comuni del discorso politico e gli effetti della rete sulla vita di tutti. Eppure quello di Berardinelli è un giornalismo culturale anomalo e singolarmente enciclopedico. È soprattutto analisi del conformismo sociale, delle sue ragioni e delle forme in cui si manifesta. Ed è contraddistinto da una grande mobilità critica a partire dalla grande varietà di occasioni, spunti e casi offerti dall’attualità e dalla cronaca – cui fa da corrispettivo una grande varietà di stili, che spaziano dalla dialettica argomentativa all’ironia distanziante alla vera e propria satira culturale. Una satira tanto più necessaria da quando arti, scienze, filosofia e letteratura sono viste come valori in sé, attività autogarantite e indiscutibili per principio, al punto da far sembrare scorretta o inconcepibile qualunque valutazione selettiva e qualitativa che orienti in una cultura di massa in continua espansione e da cui gli stessi intellettuali sono stati conquistati, ipnotizzati e disarmati. Per Berardinelli il giornalismo culturale è un genere letterario nel quale esprimersi pienamente, in prima persona, con le proprie insofferenze e idiosincrasie, praticato attraverso la critica dei linguaggi specializzati e gergali a partire dalla lingua comune e da un’ottica che non trascura mai di mettere a confronto le parole e le cose, le maschere culturali e le realtà di fatto, per quanto ambigue e sfuggenti siano. Un punto di vista inconsueto sul reale, attraverso cui scoprire verità prima celate.
32,00 30,40

Discorso sul romanzo moderno. Da Cervantes al Novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 123
Nonostante la geniale originalità dei capolavori di Proust, Joyce e Kafka, il Novecento delle avanguardie, dal futurismo al surrealismo e oltre, ha svalutato e perfino denigrato l'arte del romanzo. 0 ha creduto che quelle opere "rivoluzionarie" di primo Novecento potessero diventare un modello normativo da seguire e da replicare. In realtà, salvo eccezioni, il romanzo dell'ultimo secolo, dalla modernità alla postmodernità, e già dagli anni Trenta, ha ripreso la sua strada senza ignorare una grande e varia tradizione che dall'Ottocento risale fino a Cervantes. Partendo dagli attuali interrogativi sulla forma-romanzo e dalla sua persistente forza di attrazione, Berardinelli offre una lucida e vivace sintesi della storia e dell'identità formale, morale e filosofica del genere letterario più influente nell'Occidente moderno. Dalla triade Cervantes, Defoe, Rousseau, passando per Sterne e Goethe, Manzoni e Melville, Stendhal e Flaubert, Dostoevskij e Tolstoj, l'autore mostra che fino a un maestro novecentesco come Svevo il centro dinamico del romanzo è nell'invenzione di un personaggio e nella storia del suo incontro con la realtà: l'uno e l'altra in continua e sorprendente metamorfosi.
13,00 12,35

Scritti corsari

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2015
pagine: 272
"L'invisibile rivoluzione conformistica di cui Pasolini parlava con tanto accanimento e sofferenza dal 1973 al 1975, non era affatto un fenomeno invisibile. Cbi ricorda anche vagamente le polemiche giornalistiche di allora, a rileggere questi 'Scritti corsari' può restare sbalordito. Il fatto è die per Pasolini i concetti sociologici e politici diventavano evidenze fisiche, miti e storie della fine del mondo. Finalmente, così, Pasolini trovava il modo di esprimere, di rappresentare e drammatizzare teoricamente e politicamente le sue angosce... di parlare in pubblico del destino presente e futuro della società italiana, della sua classe dirigente, della fine irreversibile e violenta di una storia secolare." (Dalla Prefazione di Alfonso Berardinelli)
15,00 14,25

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