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Libri di Pier Paolo Pasolini

Biografia e opere di Pier Paolo Pasolini

LETTERA AL FRATELLO

Libro
anno edizione: 2025
5,90 5,61

Petrolio

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 832
Definito negli anni un testo profetico sul potere, la cronaca di un percorso iniziatico o il romanzo-verità sulla morte di Enrico Mattei, Petrolio è il libro più celebre di Pier Paolo Pasolini. Attraverso la storia di Carlo, borghese disposto a tutto pur di far carriera, cresciuto in un ambiente cattolico di sinistra e poi complice di un delitto di destra, Pasolini conduce all’estremo il proprio sperimentalismo: puntini di sospensione al posto dell’esordio, sette diverse prefazioni, una rappresentazione dell’eros realistica e cruda, e un’estrema varietà di registri stilistici che vanno dal lirico al saggistico, dal giornalistico al visionario e all’allegorico. Come confida l’autore in una lettera ad Alberto Moravia, questo romanzo è «il preambolo di un testamento, la testimonianza di quel poco di sapere che uno ha accumulato»; rimasto incompiuto, è circondato da un alone di mistero che tuttora ne alimenta il mito. Grazie alla cura di Maria Careri e Walter Siti, questa nuova edizione di Petrolio si arricchisce di brani inediti, di documenti d’epoca e di originali ipotesi interpretative capaci di rinnovare il dibattito su un’opera che, a trent’anni dalla sua prima pubblicazione, non smette di affascinare e interrogare i lettori.
24,00 22,80

Lettere a Maria Seccardi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 88
Questo libro raccoglie quindici lettere (e un telegramma) che Pier Paolo Pasolini scrisse tra il 1948 e il 1959 a Maria Seccardi, una giovane donna frequentata in Friuli nel dopoguerra con la quale restò in contatto per tutti gli anni Cinquanta, dopo il suo trasferimento a Roma. Li legò un sentimento intenso, puro e tormentato, che aggiunge nuove sfumature alla biografia, già tanto esplorata, di Pasolini; un sentimento che dal mondo contadino del Sogno di una cosa si protrae fino all’anno in cui Pasolini gira Accattone, il suo primo film, per il quale a Maria fece addirittura un provino. Di lei, a commento delle lettere, si riportano le pagine di ricordi scritte in tarda età e due lettere, le sole ritrovate. Completano il volume due serie di fotografie, entrambe “d’autore”: gli scatti eseguiti dal pittore Giuseppe Zigaina durante una gita di Pier Paolo e Maria ad Aquileia e a Grado, e quelli di Tazio Secchiaroli fatti durante i provini di Accattone. Prefazione di Franco Zabagli.
18,00 17,10

I film degli altri

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 176
"Rocco e i suoi fratelli", "La dolce vita", "La lunga notte del '43", "Il generale Della Rovere", "Il deserto rosso"... In questo libro sono raccolte le recensioni che Pier Paolo Pasolini scrisse fra il 1959 e il 1974, pubblicandole sulle testate più diverse: da «il Reporter» a «Tempo illustrato», a «Vie nuove», a «Playboy». Un'attività certo non regolare, non costante, non da critico di professione, affidata alle occasioni che si presentavano allo scrittore e soprattutto ai suoi estri, ai suoi interessi, a una passione e a un coinvolgimento profondi, che si rivelano nelle scelte e specialmente nel suo originalissimo modo di leggere il cinema: il cinema degli altri, in questo caso. Sempre, si può dire, di autori significativi, per l'eccezionale recensore come per noi: i registi e i film italiani (che danno luogo alla gran parte degli interventi) disegnano quasi la storia ideale di un periodo del nostro cinema e del nostro paese. Perché, come dice Pasolini in queste pagine, «il cinema non è una entità a sé, esistente per forza autonoma: è la cultura, è la società, è la storia stessa che lo condizionano».
16,00 15,20

Terracina

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2024
pagine: 64
Per Marcello e Luciano, ragazzi di vita stanchi di Roma, il mare di Terracina è un miraggio irresistibile, l'occasione per dire addio alle borgate e cominciare una nuova vita come pescatori. Ma quella infinita distesa d'acqua, meravigliosa e misteriosa, nasconde insidie e pericoli e all'improvviso può trasformarsi in una trappola senza scampo. Terracina, il racconto candidato nel 1950 al Premio Taranto, ci restituisce un Pasolini affascinato dal mare fin da quando, bambino, leggeva Salgari e Omero. Una vera e propria «sindrome marina», tra mito e autobiografia, che è molto più di una suggestione: è la certezza che «noi veniamo dal mare, non dal cielo», e che il mare è l'origine della vita e la culla della civiltà.
5,90 5,61

Poeta delle ceneri

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 112
Con "Poeta delle ceneri", pubblicato per la prima volta sulla rivista «Nuovi Argomenti» nel 1980 ma scritto a metà degli anni Sessanta, Pier Paolo Pasolini immagina di rivolgersi a un pubblico nuovo, quello americano, che lo conosce esclusivamente come cineasta. Questo curioso spunto è il pretesto per un'autobiografia in versi in cui l'autore si dice pronto a una nuova vita, lontano da un'Italia persecutoria e piccolo-borghese. Nel raccontare la traiettoria della propria esistenza Pasolini percorre un itinerario non lineare, fatto di improvvisi scarti e numerose riprese, variazioni di tonalità e di formule espressive, con sfumature nostalgiche e spesso ironiche: trovano così spazio ritratti familiari, episodi vissuti, ricordi di luoghi cari e descrizioni delle opere a cui sta lavorando. Ad arricchire il volume, introdotto e commentato da Gian Mario Villalta, è presente anche il poemetto Coccodrillo, che contribuisce ancora una volta a sancire quel connubio perfetto tra vita e opere che è una delle ragioni profonde della grandezza di Pasolini.
13,00 12,35

Passione e ideologia

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 528
Comparso per la prima volta nel 1960, "Passione e ideologia" raccoglie la produzione critica della lunga e feconda stagione degli anni Cinquanta di Pier Paolo Pasolini, recuperando in particolare l'esperienza della rivista «Officina». Al centro del volume vi sono due ampie panoramiche dedicate rispettivamente alla poesia dialettale e alla poesia popolare italiana; nella seconda parte, spiccano notevolissime interpretazioni di figure di rilievo della nostra letteratura: Pascoli, Gadda, Saba, Rebora, Penna, Bertolucci, fino ad affrontare il problema dello sperimentalismo. In queste pagine acute e originali emerge sempre, in filigrana, il vissuto dell'autore e si direbbe, come scrive Alberto Asor Rosa nella prefazione, che non ci sia «un solo punto in questi saggi in cui il Pasolini scrittore e poeta e quello critico e filologo non siano contemporaneamente presenti».
19,00 18,05

Poesia italiana del Novecento

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2022
pagine: 320
Tra il 1958 e il 1959 Giacomo Debenedetti tiene l’ultimo ciclo di lezioni dedicate alla poesia italiana presso l’Università di Roma. È un corso fondamentale per la critica letteraria del Novecento, in cui Debenedetti traccia i confini di una nuova mappa della scrittura in versi, un canone appassionato e rivoluzionario che per la prima volta riconosce le influenze internazionali e le voci “irregolari” che erano state fino ad allora trascurate. Il racconto di Debenedetti scava nelle origini dei poeti ermetici (Montale, Ungaretti, Luzi), riscopre Campana e Govoni, segue le forme del linguaggio di Saba e Penna, il ruolo della storia in Sereni, individua i modelli francesi, da Mallarmé ad Aragon, che hanno formato una nuova generazione di autori. Soprattutto, rifiutando il modello ormai superato dei poeti laureati che ispirano una letteratura nazionale, riporta la parola poetica alla sua dimensione narrativa, analizza e confronta i versi, le scelte stilistiche, le immagini, con uno sguardo di straordinaria modernità che resta una lezione per il futuro. “La scrittura critica di Giacomo Debenedetti affascina subito perché in essa coesistono gli elementi di una conversazione – divagante, frammentaria e sproporzionata – e gli elementi – contrari – di un racconto ben costruito in cui la trama e la ‘suspense’ hanno per protagonisti i ‘motivi stilistici’ in divenire drammatico. [...] Egli condivide con i suoi poeti l’intensità e la tensione culturale, l’iniziazione, le scelte conoscitive ed esistenziali. È un loro complice. Nelle sue mani, un loro testo è esaminato con la loro stessa sensibilità, e con la stessa potenziale inesauribilità del loro rapporto con esso.” (Dall’introduzione di Pier Paolo Pasolini).
24,00 22,80

Alì dagli occhi azzurri

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 540
Pubblicato per la prima volta nel 1965, Alì dagli occhi azzurri è l'unico volume di racconti scelti e raccolti direttamente dall'autore. I testi, scritti nell'arco di quasi dieci anni a partire dal trasferimento a Roma nel 1950, descrivono una parabola creativa che dalle prime prove più realistiche, nel segno di un programmatico rifiuto dell'italiano colto, approda allo sperimentalismo dei racconti «non finiti». Prende forma così un libro caratterizzato da una grande varietà di temi: la vita del sottoproletariato romano, il paesaggio allucinato delle borgate, le riscritture dantesche. Opera a tratti profetica e tra le più personali di Pier Paolo Pasolini, capace di alternare l'elegia accorata e il sarcasmo feroce, la narrazione in versi e le sceneggiature cinematografiche, "Alì dagli occhi azzurri" delinea con immediatezza l'evoluzione artistica e la ricerca intellettuale dell'autore.
18,00 17,10

Pasolini su Pasolini. Conversazioni con Jon Halliday

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il cinema, il rapporto col cinema e col suo mondo è l'argomento principale di queste conversazioni tra il critico inglese Jon Halliday e Pier Paolo Pasolini. Halliday ritraccia con Pasolini l'intero suo percorso di regista, illustrandone la concezione del «cinema d'autore», affrontando gli aspetti tecnici, analizzando le opere, chiarendone la posizione di fronte alla censura. Ma la ricchezza della personalità dell'intervistato, la curiosità dell'intervistatore, la varietà d'interessi di entrambi fanno sì che la conversazione spesso si dilati, si appropri di altri temi. Si aprono rapidi, vivissimi scorci su certi momenti della vita di Pasolini: gli anni giovanili, il Friuli, Bologna, la scoperta di Roma, il formarsi delle amicizie. Ma, soprattutto, si toccano gli argomenti che hanno destato, fuori e dentro l'opera letteraria, l'interesse e la passione di Pasolini: le questioni di lingua, la religione, il rapporto fra letteratura e ideologia, fra cultura e politica e fra Chiesa e cultura in Italia. Riscoprendo così un ardore intellettuale e civile capace di mettere a fuoco problemi sempre attuali nel nostro Paese.
15,00 14,25

Petrolio

Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 828
Definito negli anni un testo profetico sul potere, la cronaca di un percorso iniziatico o il romanzo-verità sulla morte di Enrico Mattei, “Petrolio” è il libro più celebre di Pier Paolo Pasolini. Attraverso la storia di Carlo, borghese disposto a tutto pur di far carriera, cresciuto in un ambiente cattolico di sinistra e poi complice di un delitto di destra, Pasolini conduce all’estremo il proprio sperimentalismo: puntini di sospensione al posto dell’esordio, sette diverse prefazioni, una rappresentazione dell’eros realistica e cruda, e un’estrema varietà di registri stilistici che vanno dal lirico al saggistico, dal giornalistico al visionario e all’allegorico. Come confida l’autore in una lettera ad Alberto Moravia, questo romanzo è «il preambolo di un testamento, la testimonianza di quel poco di sapere che uno ha accumulato»; rimasto incompiuto, è circondato da un alone di mistero che tuttora ne alimenta il mito. Grazie alla cura di Maria Careri e Walter Siti, questa nuova edizione di “Petrolio” si arricchisce di brani inediti, di documenti d’epoca e di originali ipotesi interpretative capaci di rinnovare il dibattito su un’opera che, a trent’anni dalla sua prima pubblicazione, non smette di affascinare e interrogare i lettori.
30,00 28,50

Una vita violenta

Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 400
Già per Ragazzi di vita la critica aveva parlato di un superamento nel neorealismo, dovuto a una specie di conflagrazione linguistica, per cui ogni sentimentalismo e documentarismo residui nel neorealismo erano andati in pezzi. Ora, con questo romanzo, – che è il secondo di una ideale trilogia, di cui l'autore ha già cominciato il terzo "Il Rio della Grana" – il processo in atto va avanti. L'ambiate, con il suo brulicare di episodi e di figure, non è più l'oggetto diretto del racconto, ma è in funzione di un unico personaggio centrale, la cui storia, pur nella sua violenza e nella sua conduzione, è una vera storia: con quanto di epico, ma anche con quanto di razionale questo significa. Dato l'ambiente in cui vive – il livello culturale sottoproletario  dela malavita romana – il giovane protagonista non potrà mai giungere a una vera coscienza. Dal tugurio all'appartamento all'INA Case, dalle strade di Roma a Regina Coeli, dall'esperienza missina a quella comunista, le contraddizioni attraverso a cui egli passa non possono che restare puramente esistenziali se viste dall'interno. Ma se giudicate oggettivamente, nel nostro momento storico, il loro processo risulterà, nello steso tempo, dialettico. In qualche modo, infatti, egli, alla fine, sarà andato al di là del suo ambiente, avrò superato il mondo della sua fangosa borgata, covo di ogni miseria, vizio e violenza. Quanto allo stile, il romanzo appare ancora più libero e complesso, rispetto a Ragazzi di vita: anziché restringersi e semplificarsi dentro i limiti di una storia particolare e tipica, sembra non avere più limiti, nell'attimo di impadronirsi mimeticamente dell'enorme sottomondo romano.
24,00 22,80

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