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Giappichelli: Procedura penale. Studi

Tutte le nostre collane

Mutamento del giudice penale e rinnovazione del dibattimento

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2008
pagine: X-343
Il problema delle conseguenze derivanti dall'ipotesi di mutamento della persona fìsica del giudice nel corso del dibattimento è stato, in questi anni, oggetto di una non sopita querelle, dai toni spesso accessi, che ha visto impegnate sia la giurisprudenza (anche attraverso l'intervento dei suoi massimi organismi) sia la dottrina. In particolare, l'elaborazione giurisprudenziale, sollecitata a misurarsi su un tema dalle così rilevanti implicazioni sistematiche e dalle altrettanto evidenti ricadute pratiche, ha progressivamente costruito - intorno ad un dato normativo alquanto lacunoso, quale quello rappresentato dall'art. 525 comma 2 c.p.p. - un reticolo di regole non scritte, impostate sull'assunto per cui nel caso di variazione nella composizione fisica dell'organo giurisdizionale si debba procedere alla rinnovazione dell'intera fase dibattimentale. Ma l'aspetto più controverso rimane quello legato alle modalità dell'acquisizione della prova nel contesto del dibattimento rinnovato, in quanto investe sia la questione della utilizzabilità dei verbali degli atti compiuti avanti al giudice poi sostituito sia quella della nuova escussione delle fonti di prova già esaminate. A fronte degli esiti di tale percorso interpretativo, è sembrato necessario tornare ad interrogarsi sul valore della garanzia dell'immutabilità del giudice nel contesto del giudizio penale di primo grado.
38,00 36,10

Il proscioglimento immediato nel sistema processuale penale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2008
pagine: 508
L'istituto della declaratoria immediata di determinate cause di non punibilità ha visto progressivamente espandersi i propri confini applicativi sul presupposto che una rapida estromissione dell'imputato dal procedimento corrispondesse ad apprezzabili esigenze di favor libertatis. Nel corso degli anni si è tuttavia manifestata sempre più chiaramente l'esistenza di una "seconda anima" dell'istituto, orientata alla salvaguardia della speditezza e, dunque, dell'economia processuale. Questa diversa proiezione funzionale del proscioglimento anticipato emerge non appena si considerino da un lato la portata del requisito dell'immediatezza della pronuncia, dall'altro il significato della regola di giudizio che consente ai dispositivi più favorevoli di prevalere sulla dichiarazione di estinzione del reato solo ove la relativa prova già risulti in atti e sia qualificata in termini di evidenza. All'interno di queste coordinate concettuali, il volume ripercorre innanzitutto l'evoluzione storica dell'istituto, per proporre poi una riflessione sul contenuto delle diverse formule proscioglitive, nonché sulla scelta di escludere alcuni dispositivi liberatori dalla possibilità di una declaratoria in via anticipata.
52,00 49,40

La presunzione di non colpevolezza dell'imputato

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2008
pagine: 357
Il volume si prefigge l'obiettivo di studiare la presunzione di non colpevolezza alla luce di un più complesso intreccio di problematiche rispetto ad un tempo. Alle questioni più tradizionali, rappresentate da un impiego non sempre ortodosso della custodia cautelare e da una ripartizione del rischio della mancata prova poco rispettosa della posizione di privilegio che la presunzione riconosce all'imputato, si aggiungono infatti un insieme di problemi più recenti: dalle politiche criminali tese a modulare le garanzie processuali in funzione della mera tipologia delittuosa (cd. "doppio binario") alle distorsioni mediatiche e ai processi virtuali saturi di ombre inquisitorie; dalle aporie cognitive determinate dal progresso scientifico (con le relative ricadute sul piano della concreta funzionalità della regola di giudizio dell'oltre ogni ragionevole dubbio) alla sfida dell'anticognitivismo, frutto di una visione pragmatico-utilitaristica del processo che trova la sua più significativa espressione nel patteggiamento; fino alle ultime tendenze, volte ad anticipare sempre più la soglia dell'intervento statuale (con la conseguente valorizzazione del requisito del "sospetto di reato") per contrastare le forme di criminalità più articolate e pericolose (da quelle di stampo mafioso ai reati legati al terrorismo interno ed internazionale): uno scenario assai insidioso dove il confine tra prevenzione e repressione appare non di rado evanescente.
38,00 36,10

Intercettazioni processuali e nuovi mezzi di ricerca della prova

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2007
pagine: VI-280
32,00 30,40

Imparzialità del giudice e dinamiche probatorie ex officio

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: 328
Lo studio ha per oggetto il rapporto tra imparzialità del giudice ed esercizio di poteri probatori d'ufficio, approfondito nella peculiare ottica dei metodi di formazione della prova. A monte dell'impianto del lavoro sta la domanda se sarebbe davvero imparziale, dal punto di vista cognitivo, quel giudice che dovesse decidere nel merito pur sapendo di disporre di elementi incompleti e integrabili. Per rispondere, si analizzano le dinamiche probatorie che originano dall'esercizio di un potere giudiziale, in modo da capire come esse si pongano nei confronti della parità tra le parti, del contraddittorio e, soprattutto, dell'imparzialità. Diviso in tre parti, il volume si sofferma dapprima sul principio di imparzialità, giungendo ad isolarne un profilo cognitivo o dinamico, in virtù del rapporto di cercata dipendenza con il metodo del contraddittorio. Quindi, prende in esame i casi di officium giudiziale presenti nel sistema, distinguendo tra dinamiche "tipiche", cioè dibattimentali, e "speciali", ossia collocate all'esterno del giudizio. Si indaga sulle garanzie di contorno alla formazione della prova su iniziativa del giudice, nella convinzione che la coesistenza tra poteri d'ufficio e imparzialità vada ricercata in un'attuazione ampia del contraddittorio: solo così, infatti, è possibile scorgere nell'iniziativa d'ufficio dell'organo giudicante non un pericolo, ma uno strumento in grado di dar consistenza al principio di imparzialità
35,00 33,25

Il vaglio d'inammissibilità dei ricorsi per cassazione

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: 222
A cinque anni dalla sua nascita, la VII sezione penale della Cassazione ha dimostrato di svolgere un ruolo importante nelle dinamiche del giudizio di legittimità. Sono evidenti le ragioni per le quali va senz'altro condivisa la scena d'istituire un organo chiamato a rendere possibile una definizione delle impugnazioni male proposte: data la necessità di fronteggiare un numero di ricorsi sempre più alto, è bene che la nostra Cassazione, al pari di ogni altra Corte suprema, si veda riconosciute adeguate chances di "autodifesa". È innegabile che l'attività della sezione-filtro ha contribuito a restituire efficienza al funzionamento del supremo collegio: lo si comprende non appena si osserva che nel settore penale i tempi medi di durata dei giudizi di cassazione sono divenuti inferiori a quelli propri del settore civile. Ma è appunto la produttività della VII sezione a far temere che nel procedimento volto all'accertamento preliminare dell'inammissibilità dei ricorsi non vi sia spazio né per un'effettiva tutela del diritto al contraddittorio né per un congruo esame dell'atto d'impugnazione. Di qui l'interesse per un'analisi che aiuti a capire sino a quale punto sia possibile comprimere le garanzie processuali in vista del buon funzionamento di un meccanismo ideato per sgravare la Cassazione della mole dei ricorsi inammissibili, a tutto vantaggio di una migliore trattazione dei ricorsi davvero meritevoli di esame.
23,00 21,85

Le clausole di irrilevanza del fatto nel sistema processuale penale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: X-449
A fronte di un sistema-giustizia che si mostra farraginoso, lento e poco credibile, è sempre più evidente la spinta culturale, per un verso, a far sì che il processo penale sia un meccanismo efficiente e, per altro verso, ad apprestare strumenti innovativi di una giustizia non conflittuale, ma "riparativa" o "mite". In questa duplice ottica, appaiono gravide di prospettive le clausole di irrilevanza del fatto, cioè quelle formule definitorie che, sulla base del carattere particolarmente esiguo della condotta criminosa, consentono di rinunziare al processo o alla pena.
45,00 42,75

L'incompatibilità tra difensore e testimone

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2004
pagine: XI-168
Il pensiero che difensore e testimone siano uffici non cumulabili si riallaccia ad una tradizione dotta ed è, ancor oggi, radicato. Eppure, sembra in qualche misura arbitrario o addirittura ribelle alle norme: il principio secondo cui ognuno è soggetto all'obbligo di deporre, e la regola introdotta, in tempi recenti, dalla riforma delle indagini difensive - secondo la quale (solo) il difensore che abbia svolto indagini non può testimoniare, sono entrambi in rotta di collisione rispetto a quell'assunto. Ideato durante la gestazione della legge sulle investigazioni difensive, il libro si propone di spiegare l'antinomia e di risolvere - con riferimento agli assetti normativi odierni - il problema della sussistenza o meno dell'incompatibilità.
19,00 18,05

Fumus commissi delicti. La prova per le fattispecie cautelari

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2004
pagine: XII-338
Mentre declina la fase storica di maggiore tensione polemica attorno al problema dell'uso distorto della custodia cautelare, è parso favorevole il momento per elaborare criteri probatori non episodici in materia di libertà personale. La recente novella sui divieti d'uso e le regole di valutazione della prova a fini cautelari stenta a svolgere il compito che le era stato assegnato, ossia quello di irrobustire nella prassi le garanzie del soggetto destinatario di un provvedimento de libertate. Sicché, a quindici anni dalla riforma processuale del 1989, la realtà applicativa registra con evidenza il fallimento di un chiaro obiettivo perseguito dal legislatore.
34,00 32,30

Il segreto difensivo nel processo penale

Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2001
pagine: XII-360
32,02 30,42

11,36 10,79

Prove penali e inutilizzabilità. Uno studio introduttivo

Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2001
pagine: VIII-228
18,59 17,66

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