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Libri di Paolo Renon

Biografia e opere di Paolo Renon

Nuovi orizzonti del diritto alla difesa tecnica. Un itinerario tra questioni attuali e aperture del quadro normativo

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: IX-464
La direttiva 2013/48/UE, volta a rafforzare il diritto dell'accusato ad avvalersi di un difensore, e la direttiva 2016/1919/UE sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato costituiscono un duplice segnale di interesse da parte del legislatore europeo per quegli aspetti della relazione tra l'avvocato e il proprio assistito che mettono in gioco l'effettività della tutela apprestata al soggetto coinvolto nella vicenda penale in alcuni snodi cruciali del procedimento. A partire da questi elementi di novità, il volume si spinge a sondare i profili più attuali della difesa tecnica, portati alla ribalta dagli indirizzi giurisprudenziali correnti, dal risveglio di attenzione presso gli studiosi e, infine, dai propositi di riforma del legislatore interno culminati con la legge n. 103 del 2017. L'opera muove dall'analisi sullo 'stato di salute' del diritto alla difesa tecnica nella fase delle indagini preliminari, anche con riguardo alla figura emergente della persona offesa dal reato. La seconda parte del volume analizza il problema della difesa dell'imputato ristretto nella libertà personale (a titolo cautelare, in esecuzione di pena, nell'ambito della cooperazione giudiziaria internazionale). La terza parte si concentra sulle soluzioni date al bilanciamento tra interessi contrapposti, specie a fronte dell'astensione dalle udienze della categoria forense, delle indagini che tocchino la sfera di tutela del difensore e dell'abuso del diritto di difesa. L'ultima sezione affina lo sguardo sul rapporto tra tutela formale ed effettività delle garanzie accordate alla difesa soffermandosi sulle tematiche relative alla difesa d'ufficio e al patrocinio a spese dello Stato.
55,00 52,25

Mutamento del giudice penale e rinnovazione del dibattimento

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2008
pagine: X-343
Il problema delle conseguenze derivanti dall'ipotesi di mutamento della persona fìsica del giudice nel corso del dibattimento è stato, in questi anni, oggetto di una non sopita querelle, dai toni spesso accessi, che ha visto impegnate sia la giurisprudenza (anche attraverso l'intervento dei suoi massimi organismi) sia la dottrina. In particolare, l'elaborazione giurisprudenziale, sollecitata a misurarsi su un tema dalle così rilevanti implicazioni sistematiche e dalle altrettanto evidenti ricadute pratiche, ha progressivamente costruito - intorno ad un dato normativo alquanto lacunoso, quale quello rappresentato dall'art. 525 comma 2 c.p.p. - un reticolo di regole non scritte, impostate sull'assunto per cui nel caso di variazione nella composizione fisica dell'organo giurisdizionale si debba procedere alla rinnovazione dell'intera fase dibattimentale. Ma l'aspetto più controverso rimane quello legato alle modalità dell'acquisizione della prova nel contesto del dibattimento rinnovato, in quanto investe sia la questione della utilizzabilità dei verbali degli atti compiuti avanti al giudice poi sostituito sia quella della nuova escussione delle fonti di prova già esaminate. A fronte degli esiti di tale percorso interpretativo, è sembrato necessario tornare ad interrogarsi sul valore della garanzia dell'immutabilità del giudice nel contesto del giudizio penale di primo grado.
38,00 36,10

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