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Libri di Hervé Belluta

Biografia e opere di Hervé Belluta

Il processo penale ai tempi della vittima

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 250
Sebbene affiori il timore che la "stagione della vittima" sia avviata al tramonto, questo libro non intende reagire contro una nuova epoca di oblio: piuttosto, vuol essere testimone dei tanti mutamenti intervenuti nel tessuto codicistico, della spinta propulsiva fatta propria dalla giurisprudenza e del confronto scientifico che hanno animato l'interesse per un comprimario della scena penale che non si smetterà forse mai di definire "nuovo". I saggi, apparsi su riviste o in volumi, nazionali e internazionali, sono raccolti in ordine cronologico, in modo da seguire l'evoluzione della materia. Si tratta di dieci anni nei quali si è fatto molto per la vittima, soprattutto sul piano della protezione e dell'informazione: non abbastanza, però, se è vero che rimane da giocare la partita riguardante le possibili configurazioni del suo ruolo nelle dinamiche accertative penali.
32,00 30,40

La riforma delle impugnazioni tra carenze sistematiche e incertezze applicative (Commento alla legge 23 giugno 2017, n. 103 e al d.lgs. 6 febbraio 2018, n. 11)

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: IX-322
Il volume affronta le modifiche apportate al sistema delle impugnazioni dalla manovra "in due tempi" attuata con la cd. riforma Orlando (legge 23 giugno 2017, n. 103; d.lgs. 6 febbraio 2018, n. 11). I commenti, prevalentemente animati da spirito critico, pongono in luce quanto gli innesti sulla disciplina dei mezzi impugnatori rivelino mancanza di visione sistematica e scarsa qualità del prodotto legislativo. Lo provano le immediate incertezze applicative giunte al vaglio delle Sezioni Unite. Ricalcando la composita morfologia degli interventi normativi, l'opera è suddivisa in tre parti. La prima, dedicata alla legge n. 103 del 2017, consta di due sezioni: l'una delinea le modifiche interne al libro IX del codice di rito, l'altra attiene alle impugnazioni contro la sentenza di non luogo a procedere e ai rimedi disponibili per le sentenze di patteggiamento. La seconda parte, riservata al d.lgs. n. 11 del 2018, prende in esame gli ulteriori ritocchi all'appello e al ricorso per cassazione. Chiude il volume un'indagine, di taglio comparato, sulle variabili configurazioni dei controlli di merito e di legittimità.
38,00 36,10

Vittime di reato e sistema penale. La ricerca di nuovi equilibri

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: VI-585
Sono trascorsi più di tre lustri da quando l'Europa - con la decisione quadro 2001/220/GAI - ha deciso di porre la vittima al centro della propria politica penale. Da allora, sia il Consiglio d'Europa sia l'Unione hanno caparbiamente marciato in parallelo lungo la strada di un'Europa più libera, giusta e sicura, il cui principale punto d'arrivo, in materia di tutela delle vittime, è rappresentato dalla direttiva 2012/29/UE. In questi anni il motore europeo ha trainato i molti, spesso disarmonici, interventi legislativi locali, mirati a soddisfare le crescenti richieste di riconoscimento e protezione delle vittime di reato. Su tale dinamismo il volume si sofferma con molteplici riflessioni. Nella prima parte, intorno alle fonti sovranazionali; nella seconda, sulle metamorfosi che il processo penale italiano sta vivendo grazie alla (o a causa della) vittima. Infine, nella terza parte, attingendo al diritto penale sostanziale e a quei segmenti della giustizia penale che coinvolgono la vittima nella fase di esecuzione della pena e nei delicati ingranaggi della conciliazione e della riparazione
65,00 61,75

L'ordine europeo di protezione. La tutela delle vittime di reato come motore della cooperazione giudiziaria

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XIII-252
Cooperazione giudiziaria internazionale e tutela delle vittime di reato: queste sono le coordinate di fondo della manovra culminata con l'approvazione del d.lgs. 11 febbraio 2015, n. 9. In attuazione della direttiva 2011/99/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, sull'ordine di protezione europeo, anche l'Italia - al pari di molti altri Paesi europei - ha risposto (quasi) tempestivamente alla richiesta di dotarsi dei necessari strumenti affinché le vittime di reato possano circolare liberamente nello spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, senza perdere le misure di protezione ad esse riconosciute in funzione della loro salvaguardia da atti di rilevanza penale. Trova disciplina, così, nel codice di procedura penale, l'ordine europeo di protezione: passaporto speciale di quelle cautele che, stabilite in uno Stato (c.d. di emissione), vengono - salvo tassative eccezioni - riconosciute da un altro Stato (c.d. di esecuzione). Il volume, muovendo da un'indagine interna e comparata sul principio del mutuo riconoscimento, come base per la cooperazione giudiziaria, offre un esame completo e critico del d.lgs. n. 9 del 2015, non senza dedicare spazio alle risposte offerte da altri ordinamenti europei in materia di ordini di protezione.
32,00 30,40

Impugnazioni penali. Assestamenti del sistema e prospettive di riforma

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: VI-362
Il volume raccoglie scritti di impugnazioni penali, volti a fare il punto sugli odierni assestamenti del sistema e a delineare proposte di riforma dell'appello e del ricorso per cassazione. Nella prima parte trovano posto contributi che affrontano criticamente il divieto di reformatio in peius e le modifiche apportate dalla legge 20 febbraio 2006, n. 46 all'istituto della conversione del ricorso in appello e alle impugnazioni avverso la sentenza di non luogo a procedere. Particolare attenzione è inoltre riservata al diritto vivente negli scritti che concernono, da un canto, le risposte offerte dalla Corte costituzionale su alcuni profili della legge n. 46 del 2006 e, dall'altro, significative prese di posizione della giurisprudenza di legittimità. Nella seconda parte sono innanzitutto collocati saggi che riflettono in chiave critica sulla revoca della sentenza di non luogo a procedere; sull'appello e sulle proposte di riforma avanzate in dottrina per questo mezzo impugnativo; sui rimedi idonei a potenziare la funzione nomofilattica della Corte di cassazione. Gli ultimi due scritti sono rispettivamente dedicati alla formulazione di linee guida per la riforma dell'appello e ai possibili rimedi per i "mali" che affliggono la Suprema Corte, prendendo spunto dalla "Carta di Napoli" elaborata dall'Associazione tra gli studiosi del processo penale. Il tentativo è quello di avere sempre come bussola le interconnessioni fra i due mezzi ordinari di impugnazione.
41,00 38,95

Imparzialità del giudice e dinamiche probatorie ex officio

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: 328
Lo studio ha per oggetto il rapporto tra imparzialità del giudice ed esercizio di poteri probatori d'ufficio, approfondito nella peculiare ottica dei metodi di formazione della prova. A monte dell'impianto del lavoro sta la domanda se sarebbe davvero imparziale, dal punto di vista cognitivo, quel giudice che dovesse decidere nel merito pur sapendo di disporre di elementi incompleti e integrabili. Per rispondere, si analizzano le dinamiche probatorie che originano dall'esercizio di un potere giudiziale, in modo da capire come esse si pongano nei confronti della parità tra le parti, del contraddittorio e, soprattutto, dell'imparzialità. Diviso in tre parti, il volume si sofferma dapprima sul principio di imparzialità, giungendo ad isolarne un profilo cognitivo o dinamico, in virtù del rapporto di cercata dipendenza con il metodo del contraddittorio. Quindi, prende in esame i casi di officium giudiziale presenti nel sistema, distinguendo tra dinamiche "tipiche", cioè dibattimentali, e "speciali", ossia collocate all'esterno del giudizio. Si indaga sulle garanzie di contorno alla formazione della prova su iniziativa del giudice, nella convinzione che la coesistenza tra poteri d'ufficio e imparzialità vada ricercata in un'attuazione ampia del contraddittorio: solo così, infatti, è possibile scorgere nell'iniziativa d'ufficio dell'organo giudicante non un pericolo, ma uno strumento in grado di dar consistenza al principio di imparzialità
35,00 33,25

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