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Franco Angeli: Temi di storia

Tutte le nostre collane

L'America latina e Mussolini. Brasile e Argentina nella politica estera dell'Italia (1919-1943)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 288
Gli anni compresi fra le due guerre mondiali rappresentarono una fase di transizione cruciale per il sistema internazionale, in quell'epoca anche i rapporti fra l'Italia e l'America Latina si modificarono profondamente. L'autore, dopo aver esaminato le posizioni dei liberali e dei nazionalisti, ripercorre le diverse fasi attraversate dalla politica del fascismo nei confronti dell'area latino-americana, soffermandosi maggiormente sul Brasile e sull'Argentina, paesi con importanti comunità di "italiani fuori d'Italia", verso cui il governo di Roma mostrò un particolare interesse nel periodo 1919-1943. Il volume, grazie a un'originale prospettiva euro-americana, illumina lo scomporsi e il ricomporsi degli schieramenti internazionali, evidenziando protagonisti e vicende dell'America Latina ancora poco frequentati dalla storiografia italiana, e fornendo al tempo stesso un contributo agli studi sulla politica estera italiana del periodo 1919-1943.
24,50 23,28

Cap. 1928-2008. L'acqua al servizio del territorio

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 208
Il Cap, creato nel 1928 come Consorzio di quattro comuni della provincia di Milano, è oggi uno dei maggiori operatori nazionali non solo nel campo dell'acqua potabile, ma anche nei servizi di fognatura e di depurazione, mentre 200 comuni delle province di Milano, Lodi e Pavia aderiscono a quella che è ormai una società per azioni. Il volume ripercorre il lungo viaggio di un ente-impresa dagli anni del fascismo, quando ogni opera pubblica diveniva "opera del regime", alla faticosa ricostruzione postbellica, dall'imponente piano di costruzioni di acquedotti negli anni '50 e '60, nel periodo di massimo sviluppo industriale e anche demografico della provincia, ai nuovi e grandi problemi aggravatisi a partire dagli anni Settanta-Ottanta dello scorso secolo: prima l'abbassamento della falda acquifera, poi la questione gravissima del suo inquinamento e infine, come impostazione tendenzialmente risolutiva dell'esaurimento o della degradazione delle risorse acquifere, la creazione di un sistema idrico veramente integrato con l'avvio dei primi impianti di depurazione. Le vicende di un'impresa si intrecciano con quelle economiche, sociali e politiche di un importante territorio lombardo e con quelle nazionali, offrendo un notevole contributo alla conoscenza dell'origine e degli sviluppi di una tipica impresa operante nei servizi a rete e di pubblica utilità.
22,50 21,38

Sul moderno e sul libertinismo. La storia come congettura

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 192
Moderno e libertinismo, nelle analisi presentate, si intersecano e dialogano come due movimenti interdipendenti della storia, alla ricerca di un quadro di riferimento generale: il lungo Rinascimento che prende forma a partire dall'XI-XII secolo e prolunga il suo potere oltre il '700 degli enciclopedisti, D'Alembert, Diderot, Voltaire. Il nucleo del dibattito, dell'invenzione concettuale, si iscrive nel '400 e nel '500. La storia riscopre il ruolo dell'"invenzione" e della "congettura" come espressione di un libertinismo storiografico, mentre Prometeo le illumina con il richiamo alla ragione "critica". Questo itinerario accompagna il lettore fino all'apparire del concetto nella cultura contemporanea.
20,50 19,48

La città ferita. Il terremoto dello Stretto e la comunità internazionale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 208
Quando la notizia del terremoto del 1908 arriva in tutto il mondo, Messina da molto tempo ha perduto l'accezione mitica che l'aveva esaltata nel momento di Lepanto. Allora il suo golfo sicuro aveva accolto la flotta dei confederati che avrebbero regalato alla cristianità una vittoria, reale e simbolica, entrata nel mito e nella storia e la città felice, con la falce naturale del suo porto aveva travalicato i confini della storia regionale per entrare nell'epopea collettiva. Poi, la luce sembra spegnersi sulla città. La terribile catastrofe ripropone all'attenzione del mondo la città dello Stretto. La notizia rimbalza da un paese all'altro, prontamente raccolta e divulgata da un sistema di informazione che raggiunge ormai le zone più remote. Ovunque, di fronte all'enormità del disastro, all'entità delle perdite umane, ai danni materiali, scatta una partecipazione solidale senza precedenti.
25,50 24,23

Organizzazione del potere e territorio. Contributi per una lettura storica della spazialità

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 344
In che modo si pone oggi il rapporto tra territorio e politica e come si governano i complessi processi di interdipendenza sovraterritoriale e di differenziazione regionale? Il territorio con cui abbiamo a che fare è ancora quello spazio omogeneo e uniforme concepito dalla modernità o si sta riaffermando una connotazione pattizia dello spazio politico? Chi governa e in che modo, con quali strumenti, la sovraterritorialità o la ricomposizione su scala mondiale dei processi di territorializzazione? Sono questi alcuni degli interrogativi che hanno spinto all'organizzazione del Convegno di cui si raccolgono in questo volume gli Atti. Attraverso rassegne storiografiche, messe a punto concettuali e problematiche, casi di studio concreti, si è voluto sottoporre all'attenzione una serie di spunti di riflessione e approfondimenti, in un'ottica multidisciplinare, sul territorio in quanto produzione storica.
29,00 27,55

L'industria carceraria in Italia. Lavoro e produzione nelle prigioni da Giolitti a Mussolini

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 224
Non lasciare inoperosi i detenuti costituisce una delle finalità che il sistema carcerario italiano si è assegnato sin dalle sue origini. I rei vanno impiegati in attività produttive che, distraendoli dalla loro condizione di reclusi, esercitino anzitutto una funzione disciplinare. A questa si accompagna un intento pedagogico: le mansioni svolte nelle officine dei pe-nitenziari o nei campi delle colonie penali agricole devono veicolare quell'etica del lavoro cui il detenuto dovrà attenersi una volta tornato nella società civile. L'industria carceraria persegue anche un obiettivo immediatamente economico, nella misura in cui si presta a coprire le spese di mantenimento della popolazione reclusa. La sua presenza, peraltro, da luogo a frequenti tensioni con le imprese libere: i compensi erogati dalle manifatture coatte, siano esse gestite dallo stato o concesse in appalto a privati, sono molto bassi e ciò permette di praticare prezzi di vendita altamente competitivi. Del lavoro dei detenuti, la storiografia nazionale si è finora occupata con un'attenzione rivolta quasi esclusivamente alle prerogative giuridiche e alle ricadute sociali. Essa ha di rado superato quella soglia del XX secolo che questo libro invece oltrepassa, prendendo in esame il periodo compreso fra l'età giolittiana e la seconda guerra mondiale.
22,50 21,38

Il sapere dell'agricoltura. Istruzione, cultura, economia nell'Italia dell'Ottocento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 336
L'emergere delle prime forme di insegnamento agrario, dai progetti del Settecento fino alla comparsa di vere e proprie scuole per la formazione tecnica in agricoltura nel secolo successivo, costituisce un caso emblematico del rapporto tra istruzione e sviluppo economico. Le origini dell'istruzione agraria nell'Italia preunitaria, inquadrate nella più ampia dimensione europea, scandiscono il lento passaggio dalle forme antiche del sapere contadino alle moderne scienze e tecnologie agrarie, con la nascita di istituti, scuole e poderi modello che a partire dal XIX secolo andarono ad affiancare i tradizionali canali empirici e informali di trasmissione delle conoscenze. L'agricoltura, attività pratica per eccellenza, diventava così anche oggetto di studi e ricerche, approdando come materia d'insegnamento tra i banchi di scuola e sulle cattedre dell'università. Dopo le pionieristiche iniziative locali e private, si delinea il ruolo dello Stato nel campo dell'istruzione tecnica e professionale, con lo scopo di sostenere lo sviluppo agricolo come parte del più ampio processo di trasformazione economica del Paese alle soglie della prima industrializzazione.
30,00 28,50

Le regole del principe. Fisco, clero, riforme a Parma e Piacenza (1756-1771)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 272
Nel corso del XVIII secolo presso tutti i governi degli antichi stati italiani si avvertì, con un'urgenza maggiore rispetto al passato, la necessità di una riforma profonda dell'amministrazione statale anche se i risultati furono spesso contrastanti e non privi di contestazioni. Nei ducati di Parma e Piacenza si visse la medesima esperienza e alla metà del secolo, subito dopo l'insediamento della nuova dinastia borbonica, si aprì una fase di febbrile attività durante la quale si tentò di superare quel complesso di privilegi sociali, tradizioni legislative e ritardi amministrativi che si riteneva impedisse lo sviluppo economico e il rafforzamento politico dello stato. Questa stagione trovò il proprio miglior interprete in Guillaume Léon Du Tillot, ai vertici del governo ducale per oltre dieci anni, il quale impostò un percorso di riforme caratterizzato da una spiccata attenzione alla politica fiscale e a quella ecclesiastica. Il libro ripercorre il suo tentativo di estendere il controllo statale sull'amministrazione delle finanze cittadine e sulla gestione dei patrimoni ecclesiastici attraverso l'imposizione di quelle che si possono definire le regole del principe, un insieme di norme e direttive di diritto pubblico con le quali si ribadì la superiorità della potestà legislativa ducale e si intervenne su una lunga tradizione di immunità e privilegi al fine di riorganizzare i rapporti tra autorità statale e corpi sociali.
26,50 25,18

Il posto di Caifa. L'Inquisizione a Parma negli anni dei Farnese

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 320
La spinta dell'intolleranza, che induce a condannare la diversità religiosa e a ritenere dovuta l'azione repressiva condotta dalle autorità, è un elemento distintivo della mentalità diffusa in una società robustamente confessionale, come fu quella parmense nei primi secoli dell'antico regime. Diverse sono le istituzioni che parteciparono alle iniziative di contenimento della devianza spirituale; tuttavia, è ai delegati periferici del Santo Ufficio che rimase addossata in forma quasi esclusiva l'attribuzione simbolica della funzione inquisitoriale. Ragionando attorno a questa constatazione, e mentre si confronta con un oggetto storiografico pressoché intonso nella sua dimensione locale, Il posto di Caifa si propone di rispondere a qualche primo interrogativo, per esempio a proposito delle biografie intellettuali dei frati domenicani che furono incaricati di presiedere la corte giudiziaria parmense, dei luoghi divenuti teatro della loro attività, degli individui e dei reati fatti oggetto delle loro attenzioni, dei vincoli e degli appoggi, infine, sperimentati dagli emissari del Sacro Tribunale nella loro più o meno quotidiana interazione con le voci del potere della curia vescovile e dell'amministrazione farnesiana.
31,50 29,93

Il pensiero di G. D. Romagnosi. Un'interpretazione politico-giuridica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 128
"Il merito più significativo di questo studio sul Romagnosi è quello di aver richiamato l'attenzione, attraverso un'articolata analisi del suo pensiero, su un intellettuale che per più versi ha segnato la storia del Risorgimento italiano: come patriota, filosofo, scienziato, giurista. Queste diverse dimensioni della personalità del Romagnosi, come lo Spanu mostra in modo convincente, non apparvero mai scisse o tra loro confliggenti, ma trovarono un efficace trait d'union nella visione di fondo dell'intellettuale di Salsomaggiore, nella sua prospettiva e nel suo spirito illuministico che seppe coniugare diverse influenze del suo tempo: da quella romantica a quella razionalistica, dal classicismo all'empirismo e allo sperimentalismo scientista [...]. Una visione complessiva, articolata ed unitaria, propria alle avan-guardie illuministiche dell'Europa a cavallo tra Settecento e Otto-cento, di cui lo studio dello Spanu ci offre ampi sprazzi tracciando volta per volta, in modo sintetico ma non superficiale, il profilo dello scienziato, del giurista, del riformatore, del pedagogista. L'approccio ermeneutico che lo Spanu privilegia è quello filosofico-politico e giuridico. Una scelta che permette di evidenziare il tratto più interes-sante e più attuale del profilo intellettuale del Romagnoli." (Dalla Nota introduttiva di Patrick Valdrini).
17,50 16,63

Lionello Levi Sandri e la politica sociale europea

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 224
Questo volume intende offrire un contributo al superamento di due lacune presenti negli studi sull'integrazione europea. La prima riguarda in particolare la storiografia italiana, che finora ha quasi completamente trascurato il ruolo di una serie di personalità che pure hanno contribuito concretamente alla costruzione europea, primi fra tutti i vari membri italiani della Commissione. La seconda riguarda invece l'intera comunità degli storici della costruzione europe-a, e consiste nella quasi totale assenza di opere sulla dimensione sociale del processo d'integrazione. I saggi qui raccolti offrono una prima panoramica delle tematiche sociali affrontate dalla CEE fra gli anni '50 e '70, focalizzandosi inoltre sul ruolo e la figura di Lionello Levi Sandri, Commissario Europeo fra il 1961 e il 1970, e fra i principali protagonisti dell'affermazione di una dimensione sociale comunitaria. Lo sviluppo di una legislazione sulla libertà di circolazione della manodopera, sulla sicurezza sociale dei migranti o sulla riqualificazione dei lavoratori licenziati, tutti temi portati avanti con vigore dal Commissario italiano, furono elementi centrali della prima fase del mercato comune e, soprattutto attraverso l'opera di personalità come Levi Sandri stesso, rappresentarono anche uno dei principali contributi del nostro Paese alla costruzione europea nel suo insieme.
23,00 21,85

Il diritto delle armi. Guerra e politica nell'Europa moderna

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 256
Uno studio che, con riferimento all'arco di tempo che va dalla pace di Westfalia al 1815, analizza alcuni snodi problematici del lessico politico dell'età moderna: il contrasto tra la teoria della guerra giusta e quella della guerra legittima; il ritorno al bellum iustum nella sua duplice versione di guerra "controrivoluzionaria" e "rivoluzionaria" che avrebbe condizionato il pensiero politico dal 1789 fino ai conflitti del XX secolo; la definizione di guerra civile, con la sua variante di guerra "partigiana", individuabile già a partire dal tramonto del XVIII secolo. Il perdurare della teoria della "guerra piratica", intesa come indiscriminato ricorso alla forza, contro tutti quei soggetti che si ponevano al di fuori dello jus gentium europeo.
23,00 21,85

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