Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Rossano Pazzagli

Biografia e opere di Rossano Pazzagli

La «nobile arte». Agricoltura, produzione di cibo e di paesaggio nell'Italia moderna

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 224
generazione, è elemento che contraddistingue identità personali e di popoli. La tradizione e la cultura accompagnano molte narrazioni legate al cibo e ai prodotti presenti sulle nostre tavole. Qualità e autenticità vengono spesso espresse dai nostri territori, come da quelli africani e da diverse parti del mondo, dove prodotti agro-alimentari e cucine locali vanno riscoperti e valorizzati. I territori, come i paesaggi rurali, hanno caratteri propri che vanno riconosciuti, a partire dai prodotti tradizionali e dalle DOP/IGP. L’agricoltura è una “nobile arte, senza della quale niuno esisterebbe”. Partendo da questa espressione illuminista, che allude alla funzione primaria della produzione di cibo, il libro raccoglie una serie di contributi che ruotano attorno al nesso tra agricoltura e paesaggio. Nella concreta esperienza di alcune aree regionali o locali, rappresentative della pluralità italiana, emerge l’importanza dell’attività agricola, generatrice di sistemi alimentari, saperi e paesaggi che costituiscono oggi una parte fondamentale del patrimonio culturale del Paese. Seguendo una parabola che dalla storia dell’agricoltura sfocia nella storia del territorio e dell’ambiente, emergono alcuni dei caratteri di fondo dell’identità italiana, con l’esigenza di una ritrovata centralità del territorio rurale e del suo ruolo multifunzionale nell’ottica di una conversione ecologica dell’economia, riconoscendo le campagne come uno spazio vitale di ambiente, alimentazione e salute.
18,00 17,10

Un paese di paesi. Luoghi e voci dell'Italia interna

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 184
L’Italia è un Paese di paesi che da Nord a Sud punteggiano il territorio. È l’Italia interna, prevalentemente collinare e montuosa, marginalizzata dallo sviluppo contemporaneo, abbandonata e resa silenziosa dallo spopolamento, una vasta periferia territoriale trascurata dalle politiche, svuotata di funzioni e servizi, ferita nella sua dignità ambientale, sociale e culturale. Partendo dai processi storici che ne hanno causato il declino, il libro cerca di ridare voce a questa Italia ingiustamente definita “minore” e alle sue risorse diffuse, ricchezze e bellezze utili non solo alle comunità locali ma all’intera società, individuando i paesi come nodi nevralgici del patrimonio territoriale e come laboratori di rinascita nell’orizzonte incerto del nostro tempo, reso più cupo dalla pandemia. Dalla dorsale appenninica alle campagne, descrivendo il paesaggio e la società locale, gli scritti qui raccolti mettono a nudo le contraddizioni di uno sviluppo squilibrato, riportando al centro il territorio e cercando di indicare nuovi sentieri nei paesi antichi.
18,00 17,10

«Una quasi continuata città». Urbanistica e governo del territorio in Valdinievole dal Medioevo al Novecento

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 117
La Valdinievole, ovvero la parte occidentale della provincia di Pistoia, compresa tra il colle di Serravalle e la Lucchesia, è un’area complessa, caratterizzata da diversi ambienti naturali che hanno conosciuto nei secoli una forte antropizzazione. Essa diventa così un caso paradigmatico della trasformazione del paesaggio agrario italiano e delle dinamiche territoriali, di un’urbanizzazione spinta, non guidata da una coerente pianificazione. Attraverso un approccio multidisciplinare, i saggi qui raccolti ne delineano la storia e le attuali criticità. «Questo volume raccoglie i contributi presentati al convegno sul tema dello sviluppo urbano e del governo del territorio in Valdinievole dal medioevo alla contemporaneità, svoltosi nel Palazzo Pretorio di Buggiano il 26 maggio 2018. Si tratta di un appuntamento annuale che ha ormai prodotto un bel corpus di volumi su tematiche storiche che, partendo dalla Valdinievole, recano un contributo significativo alla storia toscana, che in questo caso si collega proficuamente ai problemi del nostro tempo, aiutandoci a comprendere le trasformazioni territoriali d un’area per molti aspetti strategica nelle dinamiche dello sviluppo regionale. Prospero Omero Baldasseroni, nella sua Istoria della città di Pescia e della Valdinievole, del 1784, definiva la Valdinievole “una quasi continuata città”. Già allora, quindi – nella seconda metà del Settecento – si trattava di una zona della Toscana fortemente antropizzata, soprattutto nella fascia collinare e pedemontana, con una pianura ancora contrassegnata, nella sua parte più bassa, dalle zone umide. Nell’Ottocento la popolazione continuò ad aumentare, tanto che un secolo più tardi, nel 1884, il fiorentino Nemesio Fatichi descriveva la Valdinievole come «seminata di case e di oliveti», dunque con un paesaggio ancora tipicamente agrario e mezzadrile. Nel Novecento, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, lo sviluppo delle infrastrutture, degli insediamenti abitativi e produttivi è stato così intenso da marginalizzare progressivamente, dal punto di vista economico e demografico, la zona collinare, urbanizzando buona parte della pianura, assediando l’area del Padule di Fucecchio e risalendo in qualche caso, come a Montecatini, le prime pendici collinari. Guardando oggi dall’alto la Valdinievole, è evidente il disordine di questo convulso sviluppo privo di progettualità urbanistica, in cui il secolare equilibrio tra presenza umana e paesaggio è gravemente compromesso…»
14,00 13,30

Il sapere dell'agricoltura. Istruzione, cultura, economia nell'Italia dell'Ottocento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 336
L'emergere delle prime forme di insegnamento agrario, dai progetti del Settecento fino alla comparsa di vere e proprie scuole per la formazione tecnica in agricoltura nel secolo successivo, costituisce un caso emblematico del rapporto tra istruzione e sviluppo economico. Le origini dell'istruzione agraria nell'Italia preunitaria, inquadrate nella più ampia dimensione europea, scandiscono il lento passaggio dalle forme antiche del sapere contadino alle moderne scienze e tecnologie agrarie, con la nascita di istituti, scuole e poderi modello che a partire dal XIX secolo andarono ad affiancare i tradizionali canali empirici e informali di trasmissione delle conoscenze. L'agricoltura, attività pratica per eccellenza, diventava così anche oggetto di studi e ricerche, approdando come materia d'insegnamento tra i banchi di scuola e sulle cattedre dell'università. Dopo le pionieristiche iniziative locali e private, si delinea il ruolo dello Stato nel campo dell'istruzione tecnica e professionale, con lo scopo di sostenere lo sviluppo agricolo come parte del più ampio processo di trasformazione economica del Paese alle soglie della prima industrializzazione.
30,00 28,50

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.