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Franco Angeli: Temi di storia

Tutte le nostre collane

Questioni di confine e terre di frontiera in area veneta. Secoli XVI-XVIII

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 336
I contributi raccolti in questo volume riguardano principalmente il processo di costruzione nel lungo periodo dei confini tra l'antica repubblica di Venezia e i domini asburgici, nel settore tra la valle dell'Adige e il Cadore. Conflitti e contenziosi, negoziazioni e accordi, appartenenze e alterità vengono analizzati alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche e declinati sul versante di una progressiva affermazione di una concezione lineare della frontiera, nella quale si vanno addensando tutti i moderni elementi simbolici, linguistici e giurisdizionali. Le numerose incursioni sul terreno della definizione empirica della border society di antico regime consentono di penetrare anche nei motivi delle ostilità, nelle modalità di confronto e negli intrecci di interesse, sempre mutevoli in relazione alle circostanze e ai contesti più generali di riferimento e connaturati all'abitare stesso sui "termini". La pluralità di significati storici ed ermeneutici del concetto di frontiera consente di affiancare all'asse centrale di analisi, di natura geo-politica e sociale, alcune proposte interpretative circa i confini interni e la loro sistemazione, i problemi di controllo in materia di sanità, il ruolo degli scambi come elemento di permeabilità delle frontiere.
32,50 30,88

Geografie confessionali. Cattolici e ortodossi nel crepuscolo della Repubblica di Venezia (1718-1797)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 208
Il volume ricompone i filoni d'indagine e le conoscenze sulle vicende e sulle situazioni confessionali nella Repubblica di Venezia durante il suo ultimo secolo. Da un lato, la Chiesa cattolica, la confessione ufficiale dello Stato veneto; dall'altro, le Chiese ortodosse, greca e serba. Si parte da una riflessione aggiornata sul rapporto fra Stato e Chiesa, dagli studi sul cattolicesimo di Venezia stessa, per concentrarsi sulle situazioni confessionali e sui problemi peculiari alla geografia dei domini marittimi, distinti fra Istria, Dalmazia e Albania Veneta, Isole Ionie. Sullo sfondo, il Settecento delle riforme, delle persistenze e dei confronti.
24,50 23,28

La palestra del Littorio. L'Accademia della Farnesina: un esperimento di pedagogia totalitaria nell'Italia fascista

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 280
L'Accademia di educazione fisica della Farnesina, fondata nel 1928, avrebbe dovuto svolgere una funzione essenziale: formare gli insegnanti di educazione fisica delle scuole medie dell'Italia fascista e gli istruttori ginnico-sportivi dell'organizzazione giovanile del regime. Ma le necessità contingenti portarono i fascisti a compiere delle scelte diverse. Attraverso una serie di progetti, in parte realizzati e in parte rimasti sulla carta, la Farnesina assunse, tra l'altro, il ruolo di istituto per la formazione della dirigenza maschile delle organizzazioni giovanili fasciste. L'esperimento totalitario, messo in atto per due decenni dall'Onb e dalla Gil, per creare l'"italiano nuovo" e per indurre i giovani ad assumere dei modelli di comportamento pienamente rispondenti alla cultura fascista non fu un aspetto marginale e accessorio del sistema mussoliniano. Fu un esperimento serio di cui l'Accademia della Farnesina, come mostra chiaramente il presente lavoro, rappresentò una delle punte di diamante. Il complesso, sorto lungo le rive del Tevere nelle vicinanze di Ponte Milvio, fu l'inizio di un grande progetto che, se portato alle sue estreme conseguenze, avrebbe garantito al regime una schiera di esperti pedagoghi che avrebbe avuto l'unico obiettivo di trasformare in senso pienamente fascista la gioventù italiana. La fine del regime travolse l'Accademia.
36,50 34,68

Una piazzaforte in età moderna. Verona come sistema-fortezza (secc. XV-XVIII)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 336
Nella Verona di epoca veneziana (1405-1797) la struttura difensiva della città venne radicalmente ripensata per rispondere alla sfida messa in campo dalle nuove artiglierie a polvere nera. Parallelamente a questa evoluzione si rese necessaria la creazione di un sempre più complesso apparato logistico e amministrativo volto ad affrontare e risolvere i problemi che la nuova strategia militare di età moderna imponeva. Il percorso seguito alla ricerca delle opportune soluzioni tuttavia fu tutt'altro che lineare e si dipanò attraverso sperimentazioni, accelerazioni e battute d'arresto. Essa ebbe particolare importanza nell'impostazione dei rapporti tra Venezia e la città suddita, oltre a costituire un importante sbocco politico per la classe dirigente veronese ed economico per alcuni intrepidi affaristi locali. Scopo del presente lavoro è seguire il filo di questo complesso percorso attraverso una vasta gamma di fonti inedite - che abbraccia tutti e quattro i secoli del dominio veneziano - reperite presso gli archivi di Verona e Venezia. In questo ampio arco temporale non solo si regolarono i rapporti tra Dominante e città suddita, ma si plasmò in modo definitivo la struttura della città, tanto che la complessa eredità della piazzaforte veronese non tramontò con la caduta di Venezia, ma fu raccolta dal successivo dominio austroungarico e in un secondo tempo dal Regno d'Italia.
34,50 32,78

Il comune democratico. Autogoverno, territorio e politica a Pesaro negli anni di Marcello Stefanini (1965-1978)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 272
Nell'Italia repubblicana fu spesso nelle amministrazioni municipali, prima che altrove, che emerse una classe dirigente all'altezza della modernizzazione del Paese e di una democratizzazione della partecipazione politica. In questo libro si prende in esame il caso di Pesaro, in relazione tanto al contesto regionale marchigiano quanto al quadro nazionale, con attenzione agli anni in cui, tra il 1965 e il 1978, amministratore prima e quindi sindaco fu Marcello Stefanini. Si tratta di una vicenda esemplare a proposito degli anni della "grande trasformazione", attraverso un forte nesso tra tradizioni civiche e culture di governo municipale, classi dirigenti e sviluppo della società locale. Stefanini e quanti con lui guidarono il Comune di Pesaro promossero politiche municipali capaci di accompagnare e sostenere la modernizzazione della città. Se tra gli anni Sessanta e Settanta l'orientamento del Pci e delle giunte di sinistra - alla testa del Comune di Pesaro - fu inteso a superare una rigida visione classista, individuando nello sviluppo economico una opportunità di benessere per ceti sociali non più elitari, Marcello Stefanini - comunista della nuova generazione postbellica - rappresentò l'interprete di una sempre attuale idea di Comune democratico
31,50 29,93

La pratica della storia in Toscana. Continuità e mutamenti tra la fine del '400 e la fine del '700

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 240
Il tema intorno a cui vertono i saggi qui raccolti è quello della scrittura della storia nell'Età moderna e dei suoi rapporti con la comunicazione politica. Terreno di indagine e di discussione è stata Firenze: terreno ideale di studio. Tra la fine del '400 e la fine del '700 la città e il suo Stato furono teatro di trasformazioni politiche profonde: il passaggio dal regime repubblicano a quello principesco, il graduale assestamento di questo in forme più stabili; infine, nel '700, un mutamento dinastico (dai Medici agli Asburgo-Lorena) che trasformò di nuovo gli orizzonti politico-istituzionali. Specie nei periodi di svolta, a Firenze la pratica della storia è stata intensa, e si è strettamente saldata alla riflessione politica. Nei saggi ci si è proposti di vedere come siano mutati le figure e il ruolo degli storici; le loro pratiche, linguaggi, fonti, concezioni politiche. Accanto agli storici maggiori - dal Machiavelli al Guicciardini, dal Varchi e dall'Adriani a Riguccio Galluzzi - e alle opere più rilevanti, oggetto in taluni casi di larga fortuna europea, sono stati considerati anche personaggi minori e opere secondarie. Al di là delle singole individualità, ci si è infatti interessati al luogo riservato alla storia nel tempo lungo: al suo uso pubblico e alle perduranti pratiche di censura di cui è stata oggetto; alla circolazione delle opere, non poche delle quali rimaste inedite; al rapporto tra autori e lettori e al consumo della storia.
27,50 26,13

La diplomazia italiana e i paesi arabi dell'oriente mediterraneo (1946-1952)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 160
I protagonisti di questo libro sono i diplomatici italiani del secondo dopoguerra. In particolare quei bravi e qualificati diplomatici che, rispettivamente, a Roma nei vari uffici di Palazzo Chigi e nelle nostre Legazioni in Egitto, Libano e Siria, erano, giorno dopo giorno, impegnati a ritrovare e riannodare pazientemente i fili sottili dei tanti rapporti, non solo politici, che la guerra aveva sommerso, rovinato e, talvolta, addirittura reciso. Questi diplomatici, leali servitori dello Stato, fatti i conti con polemiche e rancori legati alla pesante eredità della sconfitta ed alla sofferta rinuncia italiana ad ogni residua ambizione coloniale, si misero subito all'opera, con entusiasmo e con passione, per ricostruire (malgrado i limiti imposti dalla debole posizione internazionale del Governo di Roma) la nuova immagine della nostra giovane Repubblica e rilanciare la sua presenza nell'Oriente mediterraneo all'insegna della pace e dell'autodeterminazione dei popoli arabi. Ma, soprattutto, all'insegna della "diplomazia dell'amicizia", quell'originale "modello politico" tipicamente italiano di relazioni mediterranee che in questo libro si cerca di analizzare ed approfondire in maniera sistematica.
24,50 23,28

Un'impresa fra terra e mare. Giacomo Filippo Durazzo e soci a Tabarca (1719-1729)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 288
Nella prima Età moderna la Repubblica di Genova assurge al ruolo di protagonista nell'economia del Mediterraneo grazie ai numerosi mercanti e banchieri, attivi in tutta l'Europa e soprattutto presso la Corte di Spagna. Il volume approfondisce le dinamiche delle relazioni economiche e commerciali tra la città ligure e l'isola di Tabarca, un piccolo possedimento situato lungo la costa tunisina, concesso in appalto alla famiglia Lomellini dalla Corona spagnola dal 1542 per circa due secoli. Le complesse vicende gestionali che caratterizzano questo lungo periodo culminano nel 1719 con la decisione da parte dei Lomellini di cedere in subappalto per un decennio quella che viene definita la "fattoria tabarchina", e tutte le attività economiche facenti capo ad essa, ad un gruppo di cinque esponenti di spicco dell'aristocrazia cittadina che si associano a tal fine. L'analisi della gestione del possedimento nel periodo 1719-1729, basata su inedite fonti archivistiche, specialmente contabili, consente di fare luce su numerosi aspetti poco noti di tale esperienza e di comprendere a fondo l'importante ruolo svolto da questa piccola isola nello scenario economico dell'area mediterranea sud occidentale. Si tratta quindi di un osservatorio inusuale da cui leggere la storia del Mediterraneo in età moderna.
27,50 26,13

Cooperazione e relazioni internazionali. Studi e ricerche sulla politica estera italiana del secondo dopoguerra

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 144
Con questo terzo volume si conclude la prima parte di un'ampia e non ancora ultimata ricerca collettiva (coordinata dalla Cattedra di Storia delle relazioni internazionali della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Napoli Federico II) volta a ricostruire alcuni poco conosciuti aspetti e momenti della politica mediterranea nel secondo dopoguerra. Gli autori dei saggi qui pubblicati fanno parte di un affiatato e stabile gruppo di lavoro, nel quale esperti ricercatori di già comprovata esperienza e riconosciuta professionalità, per scelta condivisa, sono affiancati da giovani promettenti studiosi che incominciano a muovere i loro primi passi nel mondo della ricerca scientifica. Sulla base di minuziose e approfondite indagini dirette in archivi in larga parte inesplorati, gli autori di questo volume dimostrano con estrema chiarezza come l'Italia, nei limiti delle sue possibilità, fosse realmente in grado di svolgere in maniera concreta quella funzione di "ponte" fra Occidente e Oriente arabo, che da tempo la nostra diplomazia rivendicava nelle varie sedi internazionali.
22,50 21,38

Politica estera e «diplomazia personale». Fanfani, De Gaulle e le relazioni italo-francesi negli anni Cinquanta

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 112
Al centro di questo libro è l'analisi comparata di due sistemi politici, complessi e diversi: quello francese e quello italiano, colti nelle loro stagioni rispettivamente più difficili: il crollo della IV Repubblica ed il lento e tormentato tramonto dell'esperienza centrista. In questo periodo emergono le figure centrali di De Gaulle e Fanfani sulle quali il libro si sofferma, sottolineandone l'aspetto, finora piuttosto trascurato, della percezione del gollismo in Italia e della sua influenza sui circoli politici e culturali nazionali. Vengono, inoltre, approfonditi i complessi e non sempre facili rapporti intercorsi, nei rispettivi ruoli politici, fra De Gaulle e Fanfani, sullo sfondo del multiforme processo di integrazione europea in quegli anni di nuovo in movimento.
18,50 17,58

I commercianti e i primi anni della Repubblica (1946-1951)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 288
"Repubblica significa governo di popolo ma non massa tumultuosamente scagliata al sovvertimento dell'ordine sociale". Queste parole, usate dai rappresentanti dei commercianti italiani pochi giorni prima che si svolgesse il referendum del 2 giugno 1946 e si eleggesse la Costituente, esprimevano la preoccupazione che serpeggiava nel ceto commerciale di fronte alle possibili conseguenze di un nuovo assetto istituzionale. L'avvento della democrazia stava alimentando nei commercianti una profonda incertezza per il loro futuro. Convinti di subire l'ostilità tanto del potere politico quanto della popolazione, furono assaliti dalla paura di perdere il proprio ruolo economico nella società. I commercianti e i primi anni della Repubblica rappresenta una novità nel panorama storiografico. L'autore affronta un campo di studi finora quasi del tutto inesplorato, offrendo un originale tipo di ricerca multidisciplinare, dove sono analizzati i problemi economici, la cultura e la riorganizzazione della categoria sullo sfondo degli eventi politici che contrassegnarono i primi anni della Repubblica.
27,50 26,13

Terra, città, finanza. I Boncompagni Ludovisi di Roma (1841-1896)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 240
La storia dei patrimoni nobiliari rappresenta una delle lenti interpretative per analizzare lo sviluppo economico moderno. Il volume ricostruisce la storia degli investimenti finanziari dei Boncompagni Ludovisi a Roma negli ultimi due decenni del XIX secolo inserendoli nel quadro delle principali dinamiche di gestione del patrimonio di medio periodo. Nel passaggio dallo Stato Pontificio al Regno d'Italia la famiglia cercò nuove forme di rendimenti mobiliari e immobiliari: la sperimentazione di "moderni" strumenti economici si accompagnò al mantenimento di metodi tradizionali di impiego e gestione dei capitali. Un percorso che segnò la storia della casata, coinvolta in una crisi più generale inerente il ruolo e la funzione sociale della nobiltà di fronte ai mutamenti socio-economici di quegli anni.
24,50 23,28

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