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Franco Angeli: Storia internazionale dell'età contemporanea

Tutte le nostre collane

Il Mediterraneo e la sfida che arriva da Est. Questioni di sicurezza e cooperazione nel mondo bipolare

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 218
Teatro nel corso dei secoli della competizione tra le potenze marittime e oggi luogo di un dialogo dalle alterne fortune tra l'Unione Europea ed i paesi rivieraschi, nella seconda metà del Novecento il mare Mediterraneo è stato uno degli scenari del confronto bipolare, entro il quale si sono intersecate prioritarie necessità di sicurezza, sotto differenti aspetti e con diverse declinazioni. In quest'ambito, il presente volume ricostruisce alcune pagine meno note di storia della politica internazionale tra gli anni Cinquanta e Duemila. Dalle esigenze strategiche della Gran Bretagna riguardo il continente africano alle scelte degli Stati Uniti in un Medio oriente dalle molte peculiarità politiche; dalla convergenza di interessi tra una Jugoslavia in equilibrio tra gli schieramenti opposti e la Comunità Europea fino ai progetti di Nuclear Free Zones ed agli specifici capitoli mediterranei del Processo di Helsinki, volti a dare avvio ad un dialogo nuovo e inclusivo tra le due sponde del bacino.
27,00 25,65

Un intellettuale a Palazzo Farnese. Gilles Martinet ambasciatore di Francia a Roma (1981-1984)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 256
Le relazioni tra Roma e Parigi, caratterizzate negli ultimi centocinquant'anni da accordi e contrasti, crisi e progetti comuni, momenti di sintonia o di profonda indignazione, furono descritte e vissute in prima persona da Gilles Martinet, ambasciatore di Francia a Roma dal 1981 al 1984. Giornalista, scrittore, politico, intellettuale parigino, il francese coronò con la nomina a Palazzo Farnese un lungo rapporto lavorativo, culturale e affettivo con l'Italia. Dalla splendida ambasciata francese, Martinet fu per tre anni attento e interessato osservatore dei principali avvenimenti che coinvolsero la Penisola. Non solo descrisse i complessi rapporti tra Italia e Francia, ma analizzò nel dettaglio anche l'evoluzione della politica, della società e della cultura italiana. Frutto di una indagine condotta principalmente sulle carte dell'ambasciatore conservate al Centre d'Histoire di Sciences Po, il volume ripercorre le questioni salienti degli anni “romani” di Martinet: la contestata nomina, gli obiettivi di Parigi per l'Italia, l'evoluzione della politica italiana nei governi Spadolini, Fanfani e Craxi, i principali dossier economici tra i due paesi, il comportamento francese nei confronti del terrorismo italiano, le relazioni culturali, i successi e le delusioni personali dell'ambasciatore.
32,00 30,40

Bandiera rossa trionferà? L'Italia, la rivoluzione di ottobre e i rapporti con Mosca (1917-1927)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 204
Il centenario della Rivoluzione di Ottobre offre l’occasione per un ripensamento delle sfide politiche, militari, diplomatiche e ideologico-culturali che il 1917 pose all'Italia tardo-liberale e poi fascista negli anni di esordio del governo Mussolini. Basato su documenti inediti provenienti dall'Archivio della politica estera della Federazione russa e su un minuzioso lavoro di ricostruzione della storiografia italiana e sovietica sulla Rivoluzione, il libro traccia un vivido affresco delle ricadute di quello straordinario evento sulle relazioni tra Roma e Mosca tra il 1917 e il 1927. In quei dieci anni l’Italia “vinse”, o “perse”, a seconda dei punti di vista, la sua Grande Guerra, ambì, con metodi maldestri e riuscendoci solo in parte, a ottenere uno status da grande potenza, cadde in un caos politico e sociale mal gestito dagli ultimi instabili e incapaci governi dell’età liberale, si consegnò nelle mani di un leader forte nell'illusione che, ritornata la calma, questi avrebbe volentieri ceduto la scena. La Russia perse il suo Zar, sperò nella tenuta della rivoluzione borghese del Febbraio, travolta invece da quella proletaria dell’Ottobre, lasciò il conflitto precipitando nel vuoto istituzionale e politico di una lunga e violenta guerra civile, risorse Stato fra gli stati, mutilata di quella guerra civile paneuropea immaginata a garanzia della propria sopravvivenza e mai scoppiata. Fu quella Russia sovietica a intessere relazioni economiche e diplomatiche con la nuova Italia di Mussolini e, come i documenti dimostrano, ad attribuire all'Italia fascista un’importanza strategica ben più rilevante di quanto sinora si era pensato.
27,00 25,65

Verso il nuovo mondo. Il PCI e l'America Latina (1945-1973)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 312
Il volume ricostruisce le relazioni tra il Partito comunista italiano e i principali partiti comunisti dell’America Latina dalla fine della Seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta. Un periodo di grandi trasformazioni globali che investono anche le società latinoamericane e ne mettono in discussione le istituzioni politiche. I partiti comunisti di questi paesi sono il punto di osservazione prescelto dall'autore per comprendere come il PCI legga i cambiamenti in corso e provi a influenzare l’azione delle organizzazioni comuniste, impegnate, al proprio interno, nel dibattito tra la “via pacifica” e la “via armata” al socialismo. Dal Cile all'Argentina, dal Venezuela al Brasile, il libro ricostruisce i diversi scenari nei quali si sviluppa il fitto reticolo di rapporti e solidarietà, ma anche le divergenze e gli scontri tra partiti, prendendo come punto di riferimento lo sguardo degli osservatori italiani. Al tempo stesso, l’analisi della strategia di politica estera del PCI nei confronti dei partiti comunisti latinoamericani, mette in evidenza la specificità del comunismo italiano sia nel contesto della guerra fredda che all'interno del movimento comunista internazionale. Dalla ricerca, condotta principalmente su fonti d’archivio italiane in gran parte inedite, emerge la funzione mediatrice del PCI in sostegno principalmente delle componenti riformatrici del comunismo latinoamericano, ma senza isolare o combattere le pulsioni rivoluzionarie sviluppatesi al suo interno.
35,00 33,25

Il XX secolo sul red carpet. Politica, economia e cultura nei festival internazionali del cinema (1932-1976)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 320
Lo studio dei festival cinematografici può contribuire a una conoscenza più approfondita della storia internazionale dell’età contemporanea? Il volume risponde a questa domanda analizzando le principali manifestazioni (Venezia, Cannes, Berlino, Karlovy Vary, Mosca fra le altre) nei loro aspetti politici, economici e culturali. I festival sono studiati in quanto forme di mobilitazione che hanno coinvolto periodicamente governi, produttori, imprenditori, registi e intellettuali, tutti accomunati dall'interesse per la promozione internazionale dei film. L’indagine si basa su una documentazione d’archivio variegata per provenienza nazionale e istituzionale, secondo un approccio che punta a considerare diverse prospettive, da quella locale all'internazionale, lungo un periodo che va dagli anni Trenta agli anni Settanta del XX secolo. I sette capitoli costituiscono le tessere di un mosaico da cui, attraverso i festival del cinema, affiora l’articolata trama delle relazioni culturali ed economiche del Novecento e il mutevole ruolo svolto in esse dalla politica internazionale e dalla diplomazia. Fra i temi più significativi emergono la complessità delle negoziazioni alla base dei festival, la loro diffusione globale lungo i decenni, nonché il passaggio dall'egemonia dei poteri economici e politici tradizionali al maggior peso esercitato in essi dai fattori propriamente culturali e artistici.
36,00 34,20

Il socialismo europeo e il processo di integrazione. Dai Trattati di Roma alla crisi politica dell'Unione (1957-2016)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 300
Alla luce della crisi dell’Unione e delle culture politiche europeiste, il volume ripercorre, in prospettiva transnazionale e multidisciplinare, il ruolo dei partiti e dei sindacati socialisti nel processo di integrazione. Proponendosi poi di stimolare un cantiere di ricerca innovativo in vista del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, il libro offre una rassegna delle fonti degli Historical Archives of the European Union.
30,00 28,50

Imperi del profitto. Multinazionali petrolifere e governi nel XX secolo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 320
Il controllo di vaste risorse petrolifere a bassi costi ha rappresentato uno degli elementi fondamentali nell'affermazione e consolidamento dell'egemonia statunitense nel XX secolo. L'esportazione dalla società statunitense all'Europa occidentale del produttivismo, l'idea di annegare il conflitto nell'abbondanza, fu possibile anche grazie all'ampia disponibilità del conveniente petrolio mediorientale. Quel petrolio rappresentò la linfa vitale dei vari "miracoli economici" in Europa e Asia orientale. Il controllo sulle fonti di produzione e sulle reti di distribuzione e vendita della vitale materia prima si è strutturato nel corso del secolo attraverso la sinergia tra governi e grandi compagnie. Il libro ricostruisce l'evoluzione di questo rapporto, a partire dal 1914, quando la Gran Bretagna inaugurò la relazione tra pubblico e privato nel settore petrolifero, fino alla crisi dei primi anni Settanta, che rappresentò un momento di svolta cruciale in quella relazione. Si tratta in sostanza di un'indagine del concreto dispiegarsi della relazione tra potere statale e grande capitale, quel livello della vita economica e sociale che Braudel definiva il "contro-mercato [...] il regno dell'arrangiarsi e della legge del più forte", ossia, tout court, il capitalismo.
36,00 34,20

La «Grande paura» rossa. L'Italia delle spie bolsceviche (1917-1922)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 310
Fin dalle sue origini, il comunismo maturò l'ambizione di scatenare una rivoluzione su scala europea. Così, già sul finire degli anni Dieci, il Comintern promosse l'azione di agenti in alcuni Paesi europei nel tentativo di generare un moto rivoluzionario. Dopo la Germania, l'Inghilterra e la Francia, anche l'Italia, che ospitava una nutrita colonia di esuli russi sin dalla fine dell'Ottocento, divenne il terreno nel quale spie russe e ungheresi, e agitatori italiani, nel periodo tumultuoso del biennio rosso, attuarono un'opera di propaganda e di infiltrazione che mise in uno stato di massima allerta le autorità italiane. Questo studio - basato su fonti in larga parte inedite del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, del Ministero degli Affari Esteri, dell'Archivio Centrale di Stato, nonché di alcuni Archivi di Stato locali - ricostruisce il pericolo bolscevico nella visione delle autorità italiane, svelandone i tratti fondamentali in politica interna, nella genesi di un anticomunismo radicale, e a tratti irrazionale, e in politica internazionale, nell'analisi del ruolo delle missioni militari per la prevenzione dell'ingresso di agenti ostili nel territorio europeo, e dei tentativi di coordinamento tra le potenze dell'Intesa nel fronteggiare la minaccia bolscevica. La storia di una ossessione rossa, di cui le autorità italiane furono - al contempo - vittime e artefici.
34,00 32,30

Dal Sessantotto al crollo del muro. I movimenti di protesta in Europa a cavallo tra i due blocchi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 248
Gli anni Sessanta-Ottanta del Novecento sono stati decenni di protesta e di rielaborazione delle culture politiche e sociali in Italia e, più in generale, in Europa. Il vecchio continente, diviso dalla Guerra Fredda, si trovò ad essere unito nella contestazione di forme politiche ritenute obsolete ed oppressive: dalla politica estera al ruolo della famiglia, dall'educazione alla permanenza al potere di una classe dirigente tradizionalista, molti furono gli obiettivi della protesta e non poche furono le sue conseguenze nel plasmare la società. Non solo il Sessantotto dunque, ma un intreccio più complesso di movimenti che percorsero e scossero la società europea e che si svilupparono nel corso di almeno tre decenni. Dieci saggi basati su documentazione d'archivio e due riflessioni di largo respiro che aprono un percorso di ricerca ancora poco battuto, quello della contestazione nell'Italia e nell'Europa della Guerra Fredda, sottolineando insospettabili punti di contatto ed imprevedibili diversità.
32,00 30,40

L'amministrazione Nixon e il continente africano. Tra decolonizzazione e guerra fredda (1969-1974)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 324
Durante gli anni della sua presidenza, Nixon ereditò una situazione sempre più complessa sulle questioni africane, soprattutto quelle riguardanti l'Africa subsahariana e australe. Già Kennedy e poi Johnson avevano tentato di rimodulare la politica americana verso l'Africa meridionale, ma con scarsi risultati. Con Nixon e Kissinger al suo fianco, i problemi di quell'area si fecero ancor più incalzanti. La nascita e il rafforzamento dei movimenti d'indipendenza africani avevano posto le tradizionali potenze coloniali europee in una situazione sempre più difficile e gli stessi Stati Uniti, pur essendo estranei alla storia coloniale europea in Africa, dovettero fare i conti con movimenti locali ai quali l'Unione Sovietica (e, in misura minore, ma non per questo meno preoccupante, la stessa Cina comunista) guardava con grande interesse. Il legame politico che univa Washington ai suoi alleati europei impediva al governo americano di prendere posizioni nette contro i regimi bianchi dell'Africa meridionale. La penetrazione sovietica e quella cinese - sebbene quest'ultima in competizione con la prima - avevano finito per spostare l'epicentro della guerra fredda in una regione fino a quel momento estranea al contenzioso storico tra Unione Sovietica e Stati Uniti. I saggi presenti nel volume analizzano la politica americana sia nella sua impostazione generale, sia nei vari contesti in cui si esplicò in quegli anni.
40,00 38,00

Donne e propaganda internazionale. Percorsi femminili tra Italia e Stati Uniti nell'età della Grande guerra

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 240
La propaganda internazionale si afferma nella Grande Guerra, quando nascono organismi pubblici grandi e complessi per esaltare non solo i fini bellici di ogni nazione, ma la loro stessa immagine presso le opinioni pubbliche di paesi alleati e neutrali. Nuove figure femminili sono coinvolte in questa attività, utilizzando le loro nascenti professioni. Seguire le vicende biografiche di tre di loro - Amy Bernardy scrittrice, Maria Loschi giornalista e Guglielmina Ronconi assistente sociale - ci permette da un lato di vedere concretamente i mezzi e i temi di questa forma di propaganda e dall'altro di mettere a fuoco i loro ruoli inediti nel campo delle relazioni italo-americane dell'epoca. Non figure isolate, ma donne impegnate nelle loro professioni e immerse in una realtà transnazionale vivace e propositiva dal punto di vista sociale, culturale e politico. Lo sfondo è quello dell'affermarsi della società di massa in Occidente, dell'intensificazione degli scambi nell'area atlantica e del diffondersi dei processi di americanizzazione della società italiana, tutti fenomeni iniziati durante la Belle Époque ma giunti a maturazione durante la guerra.
27,00 25,65

Diplomazia di celluloide? Hollywood dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 192
L'appoggio in campo internazionale accordato alle majors dalle autorità statunitensi è stato frutto di un "dovere istituzionale" o piuttosto di un auspicato ritorno in termini di condizionamento psicologico? Attraverso l'ausilio di fonti governative, l'autore tenta di chiarire se e come i responsabili della politica estera americana abbiano inteso sfruttare i film d'evasione quale mezzo per influenzare la mente (e quindi l'azione) degli spettatori oltreoceano durante i turbolenti anni che condussero il mondo dalla Seconda guerra mondiale alla Guerra fredda. Se a Washington l'esistenza di una "questione cinematografica" giunge infatti a un definitivo riconoscimento con la "guerra totale", la definizione di una "politica cinematografica" avverrà soltanto nel contesto segnato dalla "cortina di ferro", in cui il caso della Germania, esaminato in profondità, rappresenta un precedente per quanto riguarda l'impiego dei lungometraggi commerciali nel progetto (inizialmente legato al Piano Marshall) denominato Informational Media Guaranty Program. Il risultato finale è una narrazione, semplice ma allo stesso tempo rigorosa, di come il governo americano ha affrontato, con alterne fortune, il complesso problema dell'impatto di Hollywood sull'immaginario collettivo internazionale senza ledere il principio della libertà d'espressione, nonché quello considerato altrettanto sacro - della libera concorrenza.
24,00 22,80

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