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Libri di Valentine Lomellini

Biografia e opere di Valentine Lomellini

Non si tratta con i terroristi

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 192
Negoziare con i terroristi è eticamente sbagliato. Ma non tutto ciò che è eticamente giusto è politicamente efficace. Già a partire dai primi attentati anarchici alla fine dell’Ottocento, gli Stati di tutto il mondo si sono trovati ad affrontare la questione, scegliendo in genere la linea della fermezza. Eppure, a ogni nuova ondata terroristica, l’interrogativo riappare, oltre le frontiere e gli steccati ideologici. C’è chi – come Israele – respinge ogni ipotesi di negoziato; chi – come l’Italia – in molti casi ha scelto di trattare (è il caso del dialogo con i terroristi mediorientali e del sequestro Cirillo) e si è rifiutato di farlo in altri (i rapimenti di Aldo Moro e del generale Dozier). E chi – come gli USA – in pubblico si è sempre mantenuto fedele alla linea dettata da Reagan, secondo la quale si nega ogni possibile concessione ai terroristi, salvo poi aprire trattative riservate. Insomma, al di là delle rituali dichiarazioni di condanna, le risposte sono state le più diverse. In realtà, con i terroristi si tratta e anche piuttosto spesso. Dal terrorismo anarchico fino a Gaza, questo libro spiega come e, soprattutto, perché.
16,00 15,20

La diplomazia del terrore. 1967-1989

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 248
Alla fine degli anni Sessanta, Italia, Francia, Germania occidentale e Gran Bretagna – Paesi già colpiti dal terrorismo interno – si trovarono a far fronte a una nuova minaccia: le organizzazioni armate, nate in Medio Oriente, che internazionalizzarono la propria lotta, esportando il terrorismo in Europa. Raggiunsero il loro obiettivo? Generarono il caos internazionale? O invece i Paesi europei riuscirono, almeno temporaneamente, a disarmare i terroristi, includendoli nel sistema delle relazioni internazionali? Dall’attentato alle Olimpiadi di Monaco del 1972 sino alla strage di Lockerbie del 1988, passando per gli attacchi contro l’aeroporto di Fiumicino e la nave da crociera Achille Lauro, questo libro si pone un obiettivo ambizioso: quello di comprendere perché l’Europa non è riuscita a vaccinarsi contro il terrorismo internazionale del XX secolo, prevenendo la nuova ondata di violenza politica che ha avuto origine con l’attacco alle Torri gemelle del 2001.
22,00 20,90

Il «lodo Moro». Terrorismo e ragion di Stato 1969 - 1986

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 224
Dalla ‘prigione del popolo’ dove era stato rinchiuso dalle Brigate rosse nel 1978, Aldo Moro chiedeva di trattare per la sua liberazione, svelando che questa era una prassi abituale per i terroristi palestinesi arrestati in Italia. Da allora, per «lodo Moro» si intende l’accordo che consentiva ai palestinesi di utilizzare il territorio italiano come base per armi e guerriglieri in cambio della garanzia di preservare la penisola dagli attentati. Il «lodo» non fu certo solo riferibile alla figura di Moro: esso coinvolse i principali esponenti della DC e del PSI (da Rumor a Taviani, da Andreotti a Craxi), alcuni magistrati e persino la Presidenza della Repubblica. Ma il «lodo» quale sicurezza garantiva? Quella legata all’incolumità dei cittadini dagli attentati o quella dello Stato, assicurando approvvigionamenti energetici in tempo di shock petrolifero e stabilità sul fronte sud del Mediterraneo? La classe dirigente italiana si trovò a fare i conti con questo dilemma in una delle fasi più difficili della storia repubblicana. Lungi dall’essere una vicenda riservata ai servizi segreti, il «lodo» fu una politica dello Stato italiano. Ed è con questo fatto storico che il nostro Paese deve fare i conti.
22,00 20,90

La «Grande paura» rossa. L'Italia delle spie bolsceviche (1917-1922)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 310
Fin dalle sue origini, il comunismo maturò l'ambizione di scatenare una rivoluzione su scala europea. Così, già sul finire degli anni Dieci, il Comintern promosse l'azione di agenti in alcuni Paesi europei nel tentativo di generare un moto rivoluzionario. Dopo la Germania, l'Inghilterra e la Francia, anche l'Italia, che ospitava una nutrita colonia di esuli russi sin dalla fine dell'Ottocento, divenne il terreno nel quale spie russe e ungheresi, e agitatori italiani, nel periodo tumultuoso del biennio rosso, attuarono un'opera di propaganda e di infiltrazione che mise in uno stato di massima allerta le autorità italiane. Questo studio - basato su fonti in larga parte inedite del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, del Ministero degli Affari Esteri, dell'Archivio Centrale di Stato, nonché di alcuni Archivi di Stato locali - ricostruisce il pericolo bolscevico nella visione delle autorità italiane, svelandone i tratti fondamentali in politica interna, nella genesi di un anticomunismo radicale, e a tratti irrazionale, e in politica internazionale, nell'analisi del ruolo delle missioni militari per la prevenzione dell'ingresso di agenti ostili nel territorio europeo, e dei tentativi di coordinamento tra le potenze dell'Intesa nel fronteggiare la minaccia bolscevica. La storia di una ossessione rossa, di cui le autorità italiane furono - al contempo - vittime e artefici.
34,00 32,30

Dal Sessantotto al crollo del muro. I movimenti di protesta in Europa a cavallo tra i due blocchi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 248
Gli anni Sessanta-Ottanta del Novecento sono stati decenni di protesta e di rielaborazione delle culture politiche e sociali in Italia e, più in generale, in Europa. Il vecchio continente, diviso dalla Guerra Fredda, si trovò ad essere unito nella contestazione di forme politiche ritenute obsolete ed oppressive: dalla politica estera al ruolo della famiglia, dall'educazione alla permanenza al potere di una classe dirigente tradizionalista, molti furono gli obiettivi della protesta e non poche furono le sue conseguenze nel plasmare la società. Non solo il Sessantotto dunque, ma un intreccio più complesso di movimenti che percorsero e scossero la società europea e che si svilupparono nel corso di almeno tre decenni. Dieci saggi basati su documentazione d'archivio e due riflessioni di largo respiro che aprono un percorso di ricerca ancora poco battuto, quello della contestazione nell'Italia e nell'Europa della Guerra Fredda, sottolineando insospettabili punti di contatto ed imprevedibili diversità.
32,00 30,40

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