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Libri di Elena Dundovich

Biografia e opere di Elena Dundovich

Partecipazione, conflitti e sicurezza. Mutamento e dinamiche evolutive dagli anni Cinquanta a oggi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 176
Il presente volume racchiude alcuni degli interventi proposti in occasione del Workshop dottorale "Partecipazione, conflitti e sicurezza: mutamento e dinamiche evolutive dagli anni Cinquanta ad oggi", organizzato dai dottorandi del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, nell'ottobre del 2019. Prestandosi ad un'analisi multidisciplinare, i contributi raccolti offrono una serie di chiavi di lettura applicabili allo studio metodologico del confitto, della partecipazione, delle logiche di potere, dei meccanismi di controllo e delle politiche securitarie e punitive. Attingendo dagli strumenti propri della scienza politica, della storia, della sociologia e della geopolitica, l'aspettativa degli autori è porre in essere una capillare riflessione circa l'evoluzione di alcune di queste dinamiche a livello nazionale e transnazionale, nell'intento di fornire prospettive innovative e eterogenee, attuabili a più livelli dell'indagine politico-sociale.
16,00 15,20

Bandiera rossa trionferà? L'Italia, la rivoluzione di ottobre e i rapporti con Mosca (1917-1927)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 204
Il centenario della Rivoluzione di Ottobre offre l’occasione per un ripensamento delle sfide politiche, militari, diplomatiche e ideologico-culturali che il 1917 pose all'Italia tardo-liberale e poi fascista negli anni di esordio del governo Mussolini. Basato su documenti inediti provenienti dall'Archivio della politica estera della Federazione russa e su un minuzioso lavoro di ricostruzione della storiografia italiana e sovietica sulla Rivoluzione, il libro traccia un vivido affresco delle ricadute di quello straordinario evento sulle relazioni tra Roma e Mosca tra il 1917 e il 1927. In quei dieci anni l’Italia “vinse”, o “perse”, a seconda dei punti di vista, la sua Grande Guerra, ambì, con metodi maldestri e riuscendoci solo in parte, a ottenere uno status da grande potenza, cadde in un caos politico e sociale mal gestito dagli ultimi instabili e incapaci governi dell’età liberale, si consegnò nelle mani di un leader forte nell'illusione che, ritornata la calma, questi avrebbe volentieri ceduto la scena. La Russia perse il suo Zar, sperò nella tenuta della rivoluzione borghese del Febbraio, travolta invece da quella proletaria dell’Ottobre, lasciò il conflitto precipitando nel vuoto istituzionale e politico di una lunga e violenta guerra civile, risorse Stato fra gli stati, mutilata di quella guerra civile paneuropea immaginata a garanzia della propria sopravvivenza e mai scoppiata. Fu quella Russia sovietica a intessere relazioni economiche e diplomatiche con la nuova Italia di Mussolini e, come i documenti dimostrano, ad attribuire all'Italia fascista un’importanza strategica ben più rilevante di quanto sinora si era pensato.
27,00 25,65

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