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EGEA: Cultura e società

Tutte le nostre collane

Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 192
Mai come oggi il mondo delle due ruote rappresenta non sono un imprescindibile volano di sviluppo economico e turistico, ma anche il mezzo attorno a cui ripensare le nostre città per favorirne la mobilità interna. La bicicletta è diventata il pilastro insostituibile di una nuova economia, con un giro d’affari che in Italia sfiora gli 8 miliardi di euro all’anno, e di un nuovo modo di vivere la città, più sostenibile e a misura d’uomo. Soprattutto in Italia, le due ruote rappresentano un’incredibile occasione sia per rilanciare il turismo interno e dei piccoli borghi, sia per favorire l’innovazione dei prodotti e dei materiali, da sempre fiore all’occhiello del Made in Italy. Vecchia di duecento anni, la bicicletta sta dunque attraversando una fase di profonda evoluzione e si sta rivelando lo strumento ideale per rispondere alle sfide del presente e dell’immediato futuro, ancora di più dopo l’emergenza pandemica. Dopo il successo della prima edizione, il libro si presenta arricchito di moltissime parti tra cui un capitolo interamente dedicato alle nuove città e alla nuova organizzazione urbana, ripensate all’insegna della prossimità.
20,00 19,00

Abitare la prossimità. Idee per la città dei 15 minuti

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 176
Nel grande ciclo di affreschi Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo, che Ambrogio Lorenzetti dipinse a Siena nel 1338, nella parete del Buon Governo si vede quella che ai suoi tempi si pensava avrebbe dovuto essere una città ben governata: una città compatta, ricca di luoghi pubblici e privati in cui diversi gruppi di persone sono intenti in una varietà di attività produttive e di consumo; una città complessa che ribolle di vita, circondata da una campagna a sua volta ricca e diversificata. La città ben governata che Lorenzetti ci mostra ha dei caratteri che per molti versi la rendono simile a quella che oggi potremmo definire una «città delle prossimità»: una città a scala umana, densa e diversificata nelle funzioni, caratterizzata da spazi pubblici e da un mix di attività residenziali e produttive. Una città in cui il valore della prossimità è evidente sia nella sua dimensione funzionale sia in quella relazionale. Una città che è vivibile perché, come in quella di Lorenzetti, la prossimità che vi si trova è ampiamente diversificata, in quanto tutto ciò che si può volere – e si può volere fare – è vicino. Molte città nel mondo, tra cui Parigi, Barcellona, Milano, hanno preso degli impegni e stanno facendo dei passi in questa direzione. Così facendo ci mostrano delle anticipazioni concrete di ciò che questa città delle prossimità potrebbe essere: una città in cui innovazione sociale, beni comuni, comunità locali, cura e lavoro di cura diventano parole chiave di una progettualità che, grazie a infrastrutture coerenti (ivi comprese le piattaforme digitali il cui ruolo è oggi imprescindibile), accorcia le distanze, intrecciando costruzione e rigenerazione.
23,50 22,33

Public branding. Per un nuovo modo di narrare i territori e le loro identità

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 256
Il public branding – inteso come approccio complesso e pluridisciplinare all’evoluzione delle narrative interne ed esterne ai territori – è da qualche anno divenuto strumento strategico sia per connettere i grandi eventi agli indirizzi di crescita economica e sociale sia per orientare in forma sostenibile processi di mobilità: dai flussi turistici alle più complesse ibridazioni urbane. L’impatto della pandemia ha tuttavia posto grandi interrogativi rispetto ai concetti di mobilità, velocità, attrattività. Questo saggio, arricchito da interviste a storici, economisti, semiologi, esperti di comunicazione, filosofi, artisti, è il primo tentativo organico di ripensare la disciplina del public branding, e lo fa con la consapevolezza della necessità di un modello di sviluppo più flessibile e sostenibile, attento all’ambiente, alla salute, alla complessità dei caratteri identitari di ogni realtà territoriale. Il volume propone un diverso modello di narrazione dei territori rispetto a cui tutti i soggetti in campo – dalle istituzioni ai media, dalle imprese al mondo scientifico, fino al settore artistico e culturale – non devono sottrarsi.
27,00 25,65

Aggiungi un selfie a tavola. Il cibo nell'era dei food porn media

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 176
Dai libri di ricette alle rubriche culinarie nei magazine generalisti, dalle riviste specializzate alle trasmissioni televisive, dai food blog alle videoricette veloci di Instagram, il cibo è al centro di un continuo processo di ri-mediazione. La deriva estetizzante ha trasformato il discorso intorno a ciò che mangiamo e la rappresentazione delle pietanze in un linguaggio a sé stante che, dotato di una sua grammatica, significativo e riconoscibile, può essere utilizzato per esprimere molte altre cose. La pornografia alimentare si sviluppa in una società dove la dieta ha assunto un valore politico e nella quale il corpo magro è indice di capacità di controllo, di buone abitudini di vita e quindi di buona cittadinanza. Il food porn, cioè la proliferazione dei discorsi intorno al cibo e la circolazione di immagini di alimenti proibiti, è una forma di carnevalesco, uno spazio di sospensione simbolica delle norme dietetiche in un contesto sociale in cui vige una morale rigidissima intorno ai confini corporei. La gastro-pornografia, tuttavia, è in grado non solo di appagare simbolicamente un desiderio represso, ma anche di veicolare significati politici, identitari e comunitari. Ecco allora che, in una società digitalizzata nella quale le pratiche alimentari e i dispositivi tecnologici hanno un valore centrale, prendono forma e significato i food porn media. È l’oggetto culturale cibo insieme al mezzo digitale a creare questa specifica meta-narrazione: senza i dispositivi mobili con cui si fanno foto e video e senza le piattaforme social in cui i contenuti vengono messi in circolazione, non sarebbe possibile la costruzione di questo specifico discorso. E se, nell’epoca in cui tutto è potenzialmente visualizzabile, significativo – e quindi politico – è solo ciò che riesce a risultare visibile, il cibo è oggi certamente una delle forme di comunicazione più efficaci.
18,00 17,10

Sotto il segno dell'ignoranza

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 183
L’ascolto incondizionatamente concesso senza applicare troppo spirito critico e le responsabilità troppo spesso attribuite a persone impreparate rappresentano la nuova questione morale in cui oggi si dibatte l’Italia. La competenza pare aver abdicato a favore dell’ignoranza che, anche grazie agli strumenti di comunicazione messi a disposizione dalla rete, si è conquistata un’inedita capacità di «farsi sentire». Approfittando della volontà di cambiamento che spira nel Paese, questa tendenza è riuscita a farsi largo tra la classe dirigente e nel confronto pubblico: in politica così come nei media l’astio verso i tecnici e gli esperti, ormai culturalmente dominante, impedisce spesso l’espressione libera e pacata del pensiero meritocratico. Una volta l’ignoranza era causa di vergogna, mentre ora viene ostentata come motivo di vanto, sinonimo di schiettezza, onestà e vicinanza ai problemi della gente, e chi difende il merito e crede che la competenza sia un elemento fondamentale per coprire posizioni di vertice è messo sotto attacco. L’emergenza Covid-19 ha rappresentato forse, almeno in parte, un’eccezione. Ma non illudiamoci: si è trattato solo di un rinsavimento momentaneo. Il volume analizza le cause di questa situazione, dal degrado della scuola alle dinamiche familiari che abbassano progressivamente le aspettative nei confronti dei giovani, e ne descrive gli effetti, dall’impoverimento intellettuale della classe dirigente al diffondersi di una cultura antiscientifica, fino alla perdita di competitività dell’intero nostro sistema produttivo. Salvarsi è tuttavia possibile, a condizione di saper cogliere quei segnali importanti che il libro ci aiuta a scovare e dai quali ripartire. Con un'intervista a Umberto Galimberti.
22,00 20,90

Felicità cercasi. Pratiche personali e collettive

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 160
Essere felici è un’aspirazione legittima, che spesso si tralascia per concitazione. In un’epoca contraddistinta dalla vastità dei mezzi, finalmente ci siamo accorti che possiamo riappropriarci dei fi ni e che non esiste un fine più concreto e universale di quello di essere felici. Per questo, occuparsi di felicità diviene naturale. Gli autori rendono concreto un tema apparentemente astratto e ci aiutano a uscire dagli eccessi del «qui e ora» rivalutando il «dopo» e restituendo il posto centrale alla felicità propria e altrui, quotidiana e futura. Quali sono le condizioni che possono aiutarci a essere felici, a livello personale e collettivo? Sorgi e Bertè, basandosi anche su altri studi in corso, propongono classificazioni e tesi di grande utilità per chiunque voglia intraprendere un cammino consapevole. Ne emerge l’individuazione di passi concreti per disegnare un «progetto felicitante», metodologicamente solido e soggettivamente appassionante. Essere felici non è un destino e neppure l’esito di un approccio ingenuo, ma una possibilità reale che richiede impegno, scelte e prese di posizioni chiare. L’esito è una formula non banale, ma alla portata di tutti.
18,00 17,10

Il paese innovatore. Un decalogo per reinventare l'Italia

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 200
«La mia convinzione è che abbiamo bisogno di un Paese innovatore, in tutte le sue articolazioni e declinazioni, e di uno Stato che nel Paese abiliti e sostenga imprese, cittadini, associazioni nel promuovere innovazione, a servizio dello sviluppo e del benessere di tutti noi.» È questa la tesi che Fuggetta pone al centro del libro, contro le tante occasioni in cui invece si chiede allo Stato di porre rimedio a ogni tipo di stortura, calamità naturale, sfortuna economica, torto o colpo della sorte. Ogniqualvolta sorge un problema che come singoli non sappiamo o non vogliamo affrontare invochiamo infatti l’intervento dello Stato, spesso immaginandolo come un’entità terza rispetto a noi, dotata di risorse infinite o comunque indipendenti dalle nostre, con doti taumaturgiche capaci di rimediare a qualunque male o ingiustizia del mondo, e portatore di virtù e moralità superiori a quelle dei privati, siano essi singoli cittadini o imprese. Ma lo Stato deve fare alcune cose e non altre: soprattutto non dobbiamo pretendere o anche solo immaginare che sia lo Stato a gestire in prima persona, come operatore economico, i temi dell’innovazione, della crescita e dello sviluppo. Non è lo Stato imprenditore e innovatore che ci salverà. Tutto il Paese deve crescere, svilupparsi ed essere innovatore, in tutte le sue articolazioni e strutture, certamente con un corretto ruolo e sostegno del soggetto pubblico. Perché a un Paese che si identifica con lo Stato, un Paese con uno Stato imprenditore, innovatore e ridistributore della ricchezza prodotta, preferiamo un Paese della responsabilità civile, degli investimenti a servizio della collettività, delle pari opportunità, della solidarietà vera con chi fa fatica, della valorizzazione delle capacità di ciascuno di noi.
20,00 19,00

Diluvio digitale. Storia e destini della lettura

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 240
Cinquemila anni fa, con l'invenzione della scrittura, è cominciata una delle avventure più straordinarie dell'umanità. Da allora il nostro cervello si impegna in un'attività per la quale non è geneticamente programmato: leggere. Grazie alla capacità di decodificare un testo scritto, che acquisiamo attraverso l'educazione, accediamo a un sapere che altrimenti andrebbe perduto, un patrimonio consegnato e condiviso da una generazione all'altra. Leggere vuol dire conoscere, ricordare e comunicare. È ciò che dà forma al pensiero critico, è il nostro modo di intendere il mondo e di stare in esso, la nostra passione e la nostra estasi. Ma nel corso dei secoli l'esperienza della lettura ha assunto connotati di volta in volta diversi. Essa si è trasformata profondamente, insieme alle tecnologie utilizzate per conservare e trasmettere i testi scritti: dalla tavoletta di argilla al rotolo di papiro, dal codice manoscritto ai primi libri a stampa, fino allo schermo del computer. Ecco dunque che la condizione contemporanea – la condizione digitale – ci richiama alla necessità di definire nuovamente la funzione della lettura. Sapendo che il suo destino è quello dell'umanità stessa.
26,00 24,70

Processi al futuro. Quando la tecnologia ha incrociato il diritto

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 128
Scoprire le storie dei grandi processi in cui, per la prima volta, sono state affrontate questioni di diritto ancora straordinariamente attuali e navigare nelle vicende dei loro protagonisti offre una rappresentazione di come il diritto modifichi, nel bene e nel male, la realtà sociale ed economica. È istruttivo, per esempio, leggere del giudice Ferguson che, nel 1979, rispedì al mittente la richiesta di Universal e Disney di inibire la commercializzazione del videoregistratore Sony perché «la nuova tecnologia delle videocassette genera incertezza e cambiamenti che inducono paura. La storia però dimostra che questa paura potrebbe essere malriposta. La produzione televisiva da parte dei querelanti è oggi più redditizia che mai e non ci sono prove che Betamax cambierà il quadro finanziario degli Studios». Spesso il nuovo spaventa senza ragione e non può essere bandito solo per timore dei cambiamenti o per garantire posizioni di rendita: se il giudice Ferguson e la Corte Suprema non avessero deciso così, forse il mercato dell’home video non sarebbe mai nato e con esso neppure la pay TV, YouTube e Netflix.
14,00 13,30

La rinascita dell'Italia. Una visione per il futuro tra etica ed estetica aumentate

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 128
Il 2020 segna una soglia simbolica: un arrivo e una partenza. Anno doppio e bisesto, come in un gioco di specchi ha amplificato problemi e soluzioni, fino al culmine dell'emergenza coronavirus. Ha posto fine a un decennio che ha impattato sulle nostre vite in modo deciso, a volte traumatico. Discontinuità e avvento di nuovi paradigmi hanno interessato l'Italia e il mondo intero. Big data, sharing economy, fake news, influencer hanno fatto la differenza – nella politica, nel business, nella vita quotidiana –, marcando un punto di svolta all'insegna del modo digitale: soggettivo, contagioso, innovativo, istantaneo, ma anche inconsapevole, evanescente, pervasivo, guidato in modo potente e non trasparente da un'intelligenza artificiale controllata da pochi, da un pensiero politico tanto impoverito quanto spregiudicato, dall'aggressività di molta comunicazione. Tutto ciò ha creato nuove possibilità e connessioni vitali, a rischio però di un futuro mal distribuito, in cui trovano spazio forme individuali, civili e sociali di azione e reazione, nel bene e nel male. È arrivato il momento di riaffermare la nostra capacità di incidere sul futuro e di assumerci la responsabilità che questo implica, proponendo un percorso di crescita verso un mondo più equilibrato, fatto di attivismo e desiderio di contare, di porsi al centro della scena con la propria presenza autentica, complementare a quella digitale. All'insegna di un'etica e un'estetica aumentate che guardino ai diritti di cittadinanza, proteggano il mondo fisico a partire dalla salute e dall'ambiente, valorizzino le persone in carne e ossa e la loro dignità, utilizzino la potenza dei big data senza consegnarsi in modo acritico alla potenza dell'algoritmo. Gli anni Venti saranno un tempo e un luogo di rinascita culturale e innovazione sociale, se sapremo affrontare la sfida con coraggio, facendo leva su quei valori di servizio e condivisione, verità e fiducia, sostenibilità e intelligenza, profondità e negoziazione, unicità e universalità che da sempre rappresentano le qualità autentiche dell'Italia.
16,00 15,20

Quando l'oceano si arrabbia. Keynes per chi non l'ha mai letto

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 128
«Scrivere un libro su Keynes, per un economista, è una bella sfida. Ma ho deciso di farlo perché da decenni mi ostino a raccontare ai miei studenti e a chi mi ascolta nelle conferenze che l’economia è una scienza, innanzitutto, e che è una scienza bellissima. E ho scelto proprio Keynes perché per un economista è come Star Wars per il resto del mondo: potete averlo visto oppure no ma, volenti o nolenti, anche se non avete idea di chi sia Darth Vader e Yoda vi sembra il nome di un succo di frutta biologico, le perturbazioni della Forza, in qualche modo, avranno trascinato anche voi dentro una struttura narrativa irresistibile. John Maynard Keynes, in economia, è un po’ così. E poi, diciamolo, quanti, effettivamente, hanno letto Keynes? Intendo proprio gli scritti, pamphlet, libri, lettere o articoli che si è pregiato di pubblicare in quantità davvero spropositata. Il mio intento è di servirmi del cavallo di Troia Keynes e della sua storia bellissima per parlare dell’economia e degli economisti, in un tempo, particolare assai, in cui si sente fortissima l’esigenza di affrontare le cose con competenza e coraggio. E se la storia di Keynes può esercitare un qualche fascino, è proprio per la complessità del suo pensiero e per il suo stare all’interno del dibattito pubblico. Con competenza e con coraggio, sempre: il coraggio delle proprie idee e dell’impegno civile. Le sue parole traboccano di dinamismo e attualità, nel raccontare che cos’è l’economia e quanto sia importante – ora più che mai.»
15,00 14,25

100 donne contro gli stereotipi per la politica internazionale

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 120
A spiegare e interpretare il mondo c'è quasi sempre un punto di vista maschile. Eppure le donne esperte sono tante. E possono svecchiare una visione e un linguaggio che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l'apporto delle donne in tutti gli ambiti, dalla scienza alla tecnologia dall'economia alle scienze sociali. Valorizzare il loro lavoro vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza per tutti. Questo l'obiettivo del progetto #100esperte, una piattaforma online che raccoglie nomi e CV di esperte da usare come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media. Le prime due fasi del progetto dedicate alle materie scientifiche tecnologiche STEM (2017) e all'economia e finanza (2018) hanno contribuito alla valorizzazione delle competenze femminili nel mondo dell'informazione e non solo. Le oltre 300 esperte oggi online, distribuite su tutto il territorio nazionale, sono state coinvolte in interviste, dibattiti e incontri pubblici. Nel 2019 il focus è stato dedicato alla politica internazionale, altro settore strategico per lo sviluppo del Paese. Nel 2019 è stata inaugurata anche la mostra fotografica “Una vita da scienziata. I volti del progetto #100esperte”. Dopo i primi due libri che raccontavano alcune delle maggiori esperte italiane nei settori citati, la collana editoriale, nata in parallelo alla creazione del database, prosegue ora con un terzo volume che racconta - dalla diretta voce delle protagoniste - le storie di vita professionale e privata delle esperte di politica internazionale italiane che lavorano nel nostro Paese e all'estero.
11,90 11,31

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