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Libri di Stefano Rolando

Biografia e opere di Stefano Rolando

Bombe su Milano. Ottobre 1942, i testimoni raccontano

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 128
24 ottobre, 1942: la città di Milano viene bombardata durante il conflitto mondiale. Alcuni testimoni – tra cui Piero Bassetti, Natalia Aspesi, Marco Garzonio – rivivono quella giornata, raccontando alle nuove generazioni la fame, i rumori dei bombardieri nel cielo della città, il sibilo degli ordigni prima di toccare il suolo, l’odore nauseabondo che saliva dalle macerie. Un incubo, quello della guerra, che troppo spesso vediamo tornare con tutta la sua violenza: da quella Milano all’Ucraina di oggi il paragone per chi c’era è rapido e inevitabile. Ugo Savoia, attraverso il potere della testimonianza, ci regala così un’occasione per comprendere il presente attraverso le memorie di un passato da scongiurare. Prefazione di Stefano Rolando.
15,00 14,25

Public branding. Per un nuovo modo di narrare i territori e le loro identità

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 256
Il public branding – inteso come approccio complesso e pluridisciplinare all’evoluzione delle narrative interne ed esterne ai territori – è da qualche anno divenuto strumento strategico sia per connettere i grandi eventi agli indirizzi di crescita economica e sociale sia per orientare in forma sostenibile processi di mobilità: dai flussi turistici alle più complesse ibridazioni urbane. L’impatto della pandemia ha tuttavia posto grandi interrogativi rispetto ai concetti di mobilità, velocità, attrattività. Questo saggio, arricchito da interviste a storici, economisti, semiologi, esperti di comunicazione, filosofi, artisti, è il primo tentativo organico di ripensare la disciplina del public branding, e lo fa con la consapevolezza della necessità di un modello di sviluppo più flessibile e sostenibile, attento all’ambiente, alla salute, alla complessità dei caratteri identitari di ogni realtà territoriale. Il volume propone un diverso modello di narrazione dei territori rispetto a cui tutti i soggetti in campo – dalle istituzioni ai media, dalle imprese al mondo scientifico, fino al settore artistico e culturale – non devono sottrarsi.
27,00 25,65

Pandemia. Laboratorio di comunicazione pubblica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
18,00 17,10

Post-azionismo. Scritti civili nell'anno dell'attacco alla democrazia liberale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 320
Le culture politiche liberaldemocratica e liberalsocialista (LIBLAB) possono ancora dare risposte di metodo e di merito alla crisi stessa della democrazia aperta sotto ai nostri occhi. Meglio se liberate dai conflitti interni che nel ‘900 hanno reso questo ambito della politica più fragile rispetto ai grandi blocchi ideologici. Al punto tale che esse, come contenuto reale di soggetti attivi, sono state interrotte o marginalizzate. Si è provato a lavorare sulla cornice comune di quei valori – politici, civili, culturali – risalendo ad eredità di anni difficili e gloriosi (la resistenza, la liberazione, la costituente) coscienti dei grandi cambiamenti intervenuti. Il riferimento post-azionista è diventato così stimolo e allusione morale, per riconnettere storie d’Italia e d’Europa con radici comuni e sviluppi importanti di virtù collettive. In questo impegno vi è anche l’idea del primato etico-politico del rilancio e della rigenerazione dell’Europa. Che, per contrastare nazionalismi e populismi insorgenti, deve riprendere con fierezza la prospettiva federalista, quella che l'azionismo italiano immaginava mentre infuriava la catastrofe della guerra mondiale.
18,00 17,10

Il dilemma del Re dell'Epiro. Vinta o persa la guerra nella vicenda della comunicazione pubblica italiana?

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 238
Di Pirro re dell'Epiro si dice che vinse le battaglie ma perse la guerra. Il dilemma – rispetto alla storia della comunicazione pubblica nell'evoluzione democratica italiana – sta nel fatto che si potrebbe anche dire che le battaglie sono andate in modo difforme, ma che, grazie a cambiamenti sostanziali delle istituzioni e della domanda sociale, la guerra la si sia vinta. In realtà nel bilancio del simbolico re dell'Epiro dovrebbero andare i passi avanti fatti dallo Stato e da tanti soggetti pubblici (scuola, sanità, eccetera) per aiutare la società a sapere e a crescere con la verità. E dovrebbe andare l’introduzione della trasparenza e dell’accesso che ha formalmente derubricato il silenzio e il segreto. Ma dovrebbe andare anche altro. Misteri, oscurità, reticenze, manipolazioni, soprattutto omissioni, di segmenti delle istituzioni rimasti nella cultura comunicativa propria di un sistema autoritario, non evoluto malgrado la Costituzione che avrebbe dovuto estirparlo. Per me, dunque, il dilemma non è indecisione.
15,00 14,25

Brand Milano. Atlante della nuova narrativa identitaria

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 349
La quarta di copertina è dedicata alla storia e alla trasformazione del panorama urbano a Milano. Tradizione e cambiamento convivono nella vita reale, nelle funzionalità quotidiane, nella percezione associativa di chi racconta la città. Qui, sullo sfondo di Torre Pelli (Palazzo Unicredit, il più alto palazzo d’Italia con 231 metri di altezza sulla guglia), che si affaccia su piazza Gae Aulenti, lo sguardo del fotografo Stefano Gusmeroli intercetta la sommità laterale della Porta Garibaldi – già Porta Comasina di età spagnola, fino al 1860 – nel rifacimento tra il 1826 e il 1828 a opera dell’architetto Giacomo Moraglia. Sommità in cui sono collocate statue (dette “colossi”), opera di Giambattista Perabò, che raffigurano i principali fiumi della Lombardia. Da quella Porta transitò in Milano nel 1859 il gen. Giuseppe Garibaldi, proveniente da Como e reduce dalle vittoriose battaglie di Varese e San Fermo nel corso della seconda guerra di indipendenza, che portò all’armistizio di Villafranca (11-12 luglio 1859) e alla cessione della Lombardia da parte dell’Austria alla Francia e quindi al Regno di Sardegna. Un passo dopo, l’unità d’Italia.
36,00 34,20

Citytelling. Raccontare identità urbane. Il caso Milano

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2015
pagine: 206
Solo raccontando una storia si costruisce relazione, solo raccontando la propria storia si riannoda identità. Ciò vale per le persone come per le aziende, per le città come per le nazioni. Il branding pubblico affronta il tema della costruzione dell'identità di città e territori, anche attraverso il cambiamento del racconto che questi soggetti sanno fare di se stessi. Alla luce di questa considerazione e attraverso il dialogo con alcuni protagonisti della "milanesità" sulle trasformazioni e le prospettive della città, il volume analizza il caso del brand Milano e la relazione tra istituzioni e società civile nell'ottica di rigenerare un'identità per il capoluogo lombardo. Ne esce un racconto capace di seguire l'evoluzione da borgo a città metropolitana, da città industriale a città industriosa e creativa, da locale a glocale, da nazionale a multietnica, in un succedersi di confronti, negoziati, conflitti e in un grande sforzo di sintesi tra politica, economia, cultura e società. Il racconto della città si fa via via meno cornice e più mirato a presentare storie identitarie e caratteri di fondo della comunità, fino a stabilire una nuova percezione dei cambiamenti strutturali intervenuti nel territorio, nella sua economia, nella sua condizione urbanistica, nella valorizzazione delle sue vocazioni. Un saggio che risponde a domande importanti per la società, l'economia e la cultura: chi siamo, come siamo diventati, come siamo percepiti. Prefazione di Gianluca Vago.
19,90 18,91

Comunicazione, poteri e cittadini. Tra propaganda e partecipazione

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2014
pagine: VI-200
Spazio di espressione sociale, ma anche voce del potere, la comunicazione pubblica ereditata dal secolo scorso è oggi in crisi finanziaria e strategica e chiede un nuovo paradigma che immagini Stato e società in una condizione di rapporto non più verticale e "a una via", ma orizzontale e interattivo. In altri termini, il passaggio da propaganda a partecipazione. Il testo ripercorre le ragioni di questa crisi e si pone alla ricerca di una via di uscita, per l'Italia e per l'Europa, che sappia soddisfare la domanda di un sistema pubblico più relazionale e di servizio. Un percorso che deve tuttavia fare i conti con la debolezza del cambiamento oggettivo delle pubbliche amministrazioni, ancora nelle mani della cultura giuridica del controllo e poco alimentate managerialmente dalla cultura economica dello sviluppo e dalla cultura sociale della relazione. Le riflessioni svolte - in un approccio volutamente vicino alla conversazione - vanno nella prospettiva di una comunicazione pubblica che, per accompagnare i rapporti tra istituzioni e società nel campo sia della solidarietà sia della competitività, non può contare solo su norme, decreti, trovate tecnologiche, ma ha grande bisogno di una formazione diffusa e qualificata che riparta da un ripensamento strutturale del valore della democrazia.
18,00 17,10

Economia e gestione della comunicazione nelle organizzazioni complesse. Gli ambiti di convergenza tra comunicazione di impresa e comunicazione pubblica

Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2010
pagine: XX-488
Affronta un nodo di grande attualità nel rapporto tra comunicazione, crisi e crescita individuato come un punto qualificante del rapporto tra comunicazione pubblica e di impresa. Questa l'ultima considerazione: "In sostanza, da Obama al dibattito europeo, il nuovo equilibrio tra etica e responsabilità pare fatto di trasparenza dei processi (comunicazione) e da nuove regole nel rapporto tra pubblico e privato. La stagione di confronti che matura accompagnerà certamente la crisi e il suo augurabile superamento. Le indicazioni, qui appena accennate, sono tuttavia sufficienti per fornire una chiave di lettura al tema di fondo del nostro approccio. La comunicazione come leva strategica non è mai una sovrastruttura, ma è una componente dei processi istruttori e decisori nel sistema sociale, nel sistema delle imprese, nel quadro istituzionale. Attorno ai nodi del perdurare della crisi e delle potenzialità di tornare a crescere anche in questo campo si disegnano parametri per comprendere se questa leva è gestita bene (allargare i profili di chiarezza e di responsabilità) o male (perpetuare l'oscurità dei processi e sviare le responsabilità). Un conflitto antico e con esito anche questa volta incerto".
36,00 34,20

Per essere Parlamenti. L'innovazione dei modelli organizzativi delle assemblee regionali. L'esperienza dell'Emilia Romagna

Libro
anno edizione: 2005
pagine: 124
Il governo delle regioni italiane sta subendo radicali cambiamenti: il decentramento amministrativo, in particolare, comporta mutamenti e trasformazioni sostanziali nella gestione degli enti pubblici. Gli autori, protagonisti attivi in diversi settori della pubblica amministrazione, analizzano aspetti e conseguenze del processo di rinnovamento dei modelli organizzativi in corso nei principali consigli regionali ed in alcune province autonome.
14,50 13,78

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